C’è anche chi non pensa affatto che i prezzi delle elettriche scenderanno nei prossimi anni. E non è uno qualsiasi a dirlo: è Klaus Frölich, 58enne consigliere d’amministrazione della BMW, responsabile dello sviluppo. Molto, molto scettico.
“Il costo di materiali come il cobalto salirà”

Il top manager di Monaco ha avuto una conversazione con John Carey, del sito news.com.au. Spiegando perché secondo lui le auto con motore endotermico costeranno sempre e comunque di meno. La parità di prezzo? “No, no, no, never“, ovvero “no, no, mai” è stata la sua risposta. “È molto semplice” ha spiegato Frölich. Nei veicoli elettrici con pacchi-batterie tra 90 e 100kWh (come l’Audi e-tron Quattro, guarda) le sole celle costano tra i 17 e i 25 mila dollari. In genere con queste cifre costruisci un’intera automobile. E Frölich non condivide la tesi secondo la quale quando la produzione di auto elettriche sarà di massa i prezzi scenderanno. Lui teme l’opposto, per il rischio che certi materiali preziosi usati nelle batterie subiscano un’impennata nelle quotazioni. Per esempio il cobalto: “Quando tutti vorranno disporre di cobalto, difficile che i prezzi scendano, saliranno“. Proprio per questo la BMW si è cautelata con contratti che le consentiranno di avere il cobalto a prezzi contenuti fino al 2030. “Ma siamo gli unici ad averlo fatto”, chiosa Frölich.
La concorrenza di Tesla con il Model 3 si fa sentire
Nonostante le preoccupazioni, il gruppo di Monaco ha fatto sapere a più riprese di volere far crescere velocemente la sua gamma di veicoli elettrici. L’anno prossimo uscirà la e-Mini, seguita nel 2020 dalla BMW iX3, il primo Suv della Casa spinto solo da un motore a batterie (guarda). Come tutte le marche premium del made in Germany, anche la BMW deve rintuzzare l’offensiva della Tesla, che negli Stati Uniti con il Model 3 è ormai di gran lunga l’auto più venduta (e più cool) del segmento. L’anno prossimo l’ultima nata della Casa di Fremont arriverà in Europa, dove le prenotazioni sono già nell’ordine delle decine di migliaia. La BMW è pronta a reagire. Ma senza abbandonare i motori tradizionali. Perché Frölich definisce l’obiettivo di un pareggio nei costi non un sogno, ma “un incubo”.