Producono ceci, fave ed energia. E i rincari? “Ci toccano marginalmente”. Così può rispondere Matteo Di Nunzio, manager dell’omonima azienda di frutta secca e legumi, grazie all’impianto fotovoltaico di proprietà che copre il 95% del fabbisogno industriale.
I Di Nunzio, imprenditori agricoli del Tavoliere della Puglia, hanno preso pure le Peugeot elettriche e ora vogliono aiutare i dipendenti a prendere le auto a batteria e farli ricaricare a gratis.

Chi ha investito in rinnovabili oggi tocca con mano i benefici
C’è tutto un coro imprenditoriale e politico di lamentele, anche giustificate, sul rincaro esagerato e forse speculativo delle materie prime e dell’energia. Tutto vero. Ma c’è chi per tempo ha investito su autoproduzione e autoconsumo e oggi soffre meno i rincari.
Lo spiega bene e in modo sintetico il giovane manager Matteo Di Nunzio: “L’approvvigionamento della nostra rete elettrica deriva per il 95% dai pannelli solari. Per questo oggi il caro energia ci tocca marginalmente”.
E ora le colonnine ai dipendenti per la ricarica dei veicoli
L’obiettivo rinnovabili viene perseguito da anni e sta dando i suoi frutti come dimostra la percentuale di energia prodotta che permette di sfiorare l’autonomia energetica: “Siamo corsi al riparo da tempo, in azienda stiamo installando colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli“.
Un progetto innovativo che aumenta il livello di decarbonizzazione aziendale e punta ad offrire ai dipendenti un servizio di welfare aziendale. “Abbiamo iniziato ad acquistare noi le auto elettriche, sono delle Peugeot“.
Ora il passo successivo: “Stiamo proponendo ai ragazzi che lavorano in azienda uno sconto sul prezzo delle auto grazie ad una convenzione con una concessionaria della zona“. Ma non è tutto: “Se interessati mettiamo a loro disposizione le colonnine per ricaricare”.
Utilizzare il tempo al lavoro per ricaricare e poi la flotta di furgoni elettrici
Matteo Di Nunzio è convinto della scelta: “L’auto è ferma durante l’orario di lavoro e si può ricaricare. Noi ci stiamo provando, vediamo la risposta dei ragazzi”.
Coinvolgimento dei collaboratori a parte, l’elettrico è proprio una strategia aziendale. “Per ora abbiamo preso due auto, ma ne stiamo prendendo altre due e ci stiamo organizzando per i furgoni full electric per le consegne”. Un traguardo di logistica sostenibile che si somma al packaging green dove si sono scelte vaschette in Pla. “Una bio plastica che va nell’organico“.

Il cerchio si chiude letteralmente con l’economia circolare: recuperano materia prima dalla lavorazione delle fave e di altri legumi per farci la farina da cui producono la pasta ai legumi. Una vera filiera sostenibile in molti dei suoi passaggi.
Per fortuna ci sono aziende che oltre un decennio fa hanno puntato sul fotovoltaico come quella del articolo, e ora il passo nel installazione delle colonnine, nella certificazione dello smaltimento rifiuti, diciamo che sono le aziende che hanno puntato al futuro sostenibile.
La responsabilità sociale d’impresa dovrebbe ricomprendere anche la promozione della mobilità elettrica
Sarebbe ora di qualche obbligo in merito e quando le auto evolveranno al V2H sarà possibile andare al lavoro, ricaricare l’auto e alimentare casa la sera. Non per tutti, ma un benefit che rende concorrenziale le aziende anche perchè vengano scelte dai lavoratori, che sono sempre meno, soprattutto per stipendi poco gratificanti.
Indubbiamente la presa offerta al lavoro rappresenta un benefit di grande importanza anche per invogliare tante persone al cambio di propulsione.
Benefit che non viene tassato con i contributi e imposte come invece per i fringe benefits dell’azienda. Risparmio fiscale per l’azienda!
buono bisogna premiare chi crea valore positivo per lo stato dell’ambiente
Ottimi esempi, queste sono le aziende che ci vedono lungo. Poi si possono fare tutte le discussioni ma loro lo vedono realmente, i benefici, che porta all’azienda a 360°. Complimenti!
Scelte come queste da parte del sistema industriale 10 anni fa… sicuramente un’Italia più pulita, sana e meno dipendente economicamente e politicamente
Eh sì completamente concorde con quanto hai scritto.