Si tratta di soluzioni praticabili in Italia? Qualcuno ci ha provato, con un fai-da te improvvisato che ha attirato le ire dei vicini. Addirittura calando cavi dal balcone o dalla finestra in strada, senza troppe preoccupazioni per la sicurezza. Ma non c’è dubbio che, se vuole diventare di massa, la mobilità elettrica deve trovare soluzioni che semplifichino la vita a chi non può ricaricare in garage e in in cortile. A2A ci sta provando con le sue City Plug, ricariche stradali a bassa potenza e basso costo già attive in diverse città. Arrivi la sera e parcheggi l’auto davanti alla colonnina, per poi trovarla carica la mattina.
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Se arriverà anche in Italia sarà soggetto a certificazione di un installatore abilitato, collaudo, prova di resistenza al calpestio rilasciata da ente terzo, obbligo di colorazione assurda che rilascia solo un ente, verifica annuale obbligatoria, assicurazione verso i pedoni, asseverazione antincendio rilasciata dai VVFF, pagamento per occupazione si suolo pubblico. Quando avrai fatto tutto la pratica si incaglierà in qualche sito ministeriale che ovviamente non risponderà mai alle tue mail di richiesta informazioni
Teoricamente potrebbe interessarmi,
Nel mio condominio tra il posto auto e il quadro contatori esterno c’è solo un marciapiede di 80-100cm…
Dico teoricamente perche tra poco cambio casa, e comunque ricarico al lavoro.
Condominio di Torino o qualunque città. Appartamento all 8′ piano, controllale trafficato e pieno di auto, fornitura domestica da 4.5 o al massimo 6 kW, mi dite per favore come si fa ad applicare questa bella(?) soluzione? Per favore non rispondete con il fotovoltaico, 18 appartamenti di in condominio non hanno sufficiente superficie del tetto per il fotovoltaico, e poi vi voglio vedere nell assemblea condominiale….
Sono due problemi diversi: qui si discute di come ricaricare l’auto in strada in sicurezza con l’energia di casa propria. Altra questione è il fotovoltaico in condominio per alimentare casa propria. Io l’ho fatto; è legale e non richiede l’autorizzazione condominiale. Informati.
In un condominio tutto è fattibile, è sufficiente trovare accordo con i condomini. Per portare corrente al proprio posto auto, interno ed esterno, è sufficiente capire dove passare il cavo e ripristinare quanto rotto (se necessario passare su muri o marciapiedi).
Un contatore da 6KW è più che sufficiente per caricare un’auto, a meno di non fare centinaia di km al giorno tutti i giorni e dormire meno di 8 ore. Esistono già wallbox intelligenti in grado di assorbire solo l’energia elettrica che non utilizza l’abitazione, quindi in 8-10 ore si può caricare senza problemi.
In casi davvero estremi è possibile valutare il passaggio a trifase e portare il contatore oltre i 6KW, ma sinceramente non ne vedo la necessità per una famiglia normale.
Penso che ogni lampione cittadino potrebbe ospitare un attacco per una a bassa potenza.. ma purtroppo in Italia c’è una corsa alle colonnine Ultrafast (ho letto che Enelx sta dismettendo le colonnine da 22 per più veloci anche in zone residenziali.. che senso ha?) che si, sono utili in certi frangenti, ma non vedo una capillarità esagerata
Per prendere energia da un lampione (che tipicamente se è a led è da circa 100 W) , ci spiega pf come pensa di ricaricare un’auto??
Magari in un mese di paziente attesa, forse riesce.
L’abbiamo spiegato più volte. Legga per esempio: https://www.vaielettrico.it/la-ricarica-democratica-in-strada-nei-lampioni-si-puo-fare/
Sperimentare più soluzioni, magari per arrivare infine a uno standard con cui si possa ricaricare, da casa, l’auto in strada, è un’ottima cosa.