Home Scenari Cattura della CO2 o rinnovabili? Le versioni di Armaroli e Mariutti

Cattura della CO2 o rinnovabili? Le versioni di Armaroli e Mariutti

21

Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium

Qualche piccolo problema tecnico ci ha impedito di registrare e trasmettere in diretta steaming sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube le prime battute del  confronto-dibatttito di sabato sera fra il professor Nicola Armaroli e il dottor Enrico Mariutti sul tema «Decarbonizzare il Pianeta: le potenzialità delle fonti rinnovabili e la cattura della CO2» . Ve lo riproponiamo, seppur monco delle immagini (non dell’audio) iniziali. 

Armaroli sull’energia verde: si può e si deve

Nicola Armaroli, direttore di ricerca del CNR, membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze  e direttore della rivista del CNR Sapere, sostiene che la transizione energetica dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili è non solo auspicabile, ma è già possibile con le tecnologie esistenti. Eolico, idroelettrico, geotemico ma soprattutto fotovoltaico sono in grado di fornire all’uomo tutta l’energia di cui ha bisogno, un’energia non inquinante e inesauribile. In questo scenario la mobilità elettrica è uno dei tasselli indispensabili di un mondo decarbonizzato. I problemi di approvvigionamento delle materie prime sensibili, a partire dal litio per la produzione delle batterie, non sono insormontabili. Anche perchè in un’economia circolare i preziosi metalli potranno essere recuperati e riutilizzati. Cosa, questa, inimmaginabile per i combustibili fossili che hanno caratterizzato l’economia lineare degli ultimi duecento anni.

Mariutti sull’energia verde: non è sostenibile

Enrico Mariutti, presidente dell’Istituto IsAG e editorialista di Econopoly-Il Sole 24 Ore,  pensa invece che una transizione energetica basata sulle sole fonti rinnovabili non è sostenibile. Da un lato per l’alto impatto ambientale dell’attività di estrazione delle materie prime necessarie. Dall’altro perchè il bilancio energetico complessivo della generazione da fonti rinnovabili è negativo. In altre parole, ha sostenuto Mariutti, serve più energia per produrre un pannello fotovoltaico di quanta ne produca nell’intero arco della sua vita utile e nel successivo riciclo. Mariutti cita a supporto recenti paper scientifici, che però Armaroli contesta.

Lancet countdown sul clima

Entrambi convengono che il sistema energetico attuale, basato pincipalmente sulle fonti fossili, è la causa primaria della crisi climatica innescata dall’eccesso di emissioni di gas serra (CO2 e metano). E concordano sulla necessità di cambiare velpocemente modello, pena un aggravamento irreversibile.

Cattura della CO2: è davvero una soluzione?

Come? Per Mariutti l’unica soluzione è la cattura e lo stoccaggio (o il riutilizzo in carburanti sintetici) della CO2. Armaroli è convinto che la tecnologia di cattura della CO2 non sia ancora matura. I volumi in ballo sono di miliardi di tonnellate annue, e gli impianti in funzione sono solo prototipi sperimentali. Ma Mariutti ci dice che il primo impianto su scala globale entrerà in funzione in America nel 2023. Un impianto pilota, precisa però Armaroli. Che aggiunge: non abbiamo tempo per aspettare i 20 o i 30 anni necessari a sviluppare un sistema globale di cattura della CO2. Quindi bisogna immediatamente adottare tutte le tecnologie disponibili per rimpiazzare petrolio e gas.

Qui ci vuole la buone politica

I problemi complessi non si risolvono con una sola soluzione, obietta Mariutti: una transizione accelerata fa vincitori e vinti e la comunità internazionale non può politicamente permetterselo. Ma solo la politica può provarci, ribatte Armaroli. Anzi, deve provarci se l’obiettivo comune è il nostro futuro.

— Vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato? Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it —

Apri commenti

21 COMMENTI

  1. Ancora qualcosa da dire sul sig. Mariutti…
    Minaccia di querelare chi contesta le sue dichiarazioni, ma si permette di offendere chi non la pensa come lui, chiamando (per esempio) Greta Thunberg “una foglia di fico” e rimarcando che gli Stati Uniti nel 2016 hanno votato Trump…
    Mi pare che però Mariutti non abbia una visione molto lungimirante, difatti Trump è stato “trombato” dalle elezioni del 2020 perdendo in Stati dove i repubblicani hanno sempre avuto facile vittoria, ed a quanto pare i repubblicani hanno perso anche la maggioranza al Senato…
    Qualcosa non torna.

  2. Non mi importa se la transizione energetica verso le rinnovabili avrà un costo economico superiore all’utilizzo della tecnologia fossile sarà sempre un prezzo minore del disastro climatico globale.

  3. Ritengo che nell’VIII cerchio, l’VIII bolgia sarà piena di petrolieri, politici, giornalisti, manager dell’auto e presunti esperti (assurdi) della situazione climatica attuale che stanno vendendo la vita e la salute del prossimo sull’altare della loro fame di potere e di denaro.

    Che si portino nella bara un bel condizionatore ad alta efficienza (ovviamente ELETTRICO), ne avranno bisogno.

  4. A mio parere il discorso alla base è umano.
    Penso cioè che finché i regnanti (in senso lato, cioè i grandi gruppi finanziari e i leader politici) avranno come unici valori potere e finanza a proprio tornaconto, i danni per il genere umano e la natura non saranno tenuti in gran conto (se non a parole).
    Naturalmente è un discorso molto vasto e difficile, ovviamente non affrontabile in poche righe.
    L’auto elettrica è solo un esempio: l’utilità ecologica è evidente, ma a volte messa in discussione da alcuni per miopia.
    Come diceva Dante “Non ti curar di lor ma guarda e passa”

  5. la competitività delle rinnovabili ha già risolto la questione ‘cosa fare’ e la politica è impotente
    sinceramente dibattiti simili tra docenti e sostenitori di assurdità li trovo inutili, mi sono violentato a vedere questo, è stato l’ultimo, d’ora in poi basta
    tra parentesi se non ricordo male il tipo ‘assurdo’ sosteneva il fallimento della principale e più grande centrale solare termica a concentrazione solare statunitense … è tuttora perfettamente funzionante

    https://www.eia.gov/electricity/data/browser/#/plant/57074
    https://www.eia.gov/electricity/data/browser/#/plant/57073
    https://www.eia.gov/electricity/data/browser/#/plant/57075

  6. Bravi Paolo e Nello.

    Quattroruote del mese di dicembre in ultima pagina riporta un articolo di Carlo Cavicchi (per il quale io ho sempre avuto simpatia ed ammirazione fin dai tempi di Autosprint) che titola: “Il silenzio assordante sui bimbi del cobalto”.
    Io Quattroruote l’ho sempre comperato tutti i mesi da più di 40 anni (solo ultimamente con le posizioni prese nei confronti di Musk/Tesla e le auto elettriche ho smesso) e non ho mai visto un articolo sulle stragi del petrolio (tra territori devastati ed esseri umani rovinati o morti è peggio di una guerra).

    E qui l’unica cosa che mi viene da dire è: ma in che mondo viviamo, ma da che persone siamo circondati………che tristezza.

    • senza contare che il cobalto sembra superato nelle nuove batterie al litio
      le tesla prodotte in cina che usano batterie CATL già non lo hanno
      anche quelle tesla annunciate al battrery day non lo avranno

      un vitello dai piedi di balsa ha raccontato una storia vecchia che presto diventerà falsa
      sul vitello dai piedi di cobalto

  7. Quando sento parlare di investire nel nucleare mi cadono le braccia. Mi permetto di portare come esempio al dott. Mariutti i cantieri di Flamalville (Francia ) e di Olkiluoto (finlandia), cosicchè egli possa controllare costi e tempi di costruzione. Poi, il combustibile nucleare dove lo prende? ovviamente viene estratto ossido di uranio e trattato a bilanciamento emissivo pari a 0?
    Mi sembra poi demenziale il ragionamento per cui, estraggo petrolio per raffinarlo e generare energia, genero anche CO2, e per catturare la suddetta CO2, che faccio? estraggo altro petrolio e lo uso per generare l’energia per catturare la CO2? Un cane, quando si morde la coda, ci mette poco a capire che si tratta della sua…

  8. nel dibattittito mariutti sosteneva che i pannelli fv hanno un roi negativo in base anche ad una affermazione da parte di ugo bardi
    avrei piacere di sentire ugo bardi in merito …
    grazie

  9. La polemica sul ritorno dei pannelli FV per me non ha molto senso. L’obiettivo non è il ritorno economico, ma smettere di bruciare petrolio o gas inquinante, usando fonti rinnovabili.

  10. vabbè io ho usato i pannelli fotovoltaici per una tettoia per proteggere l’auto dalla pioggia e dal sole
    se avessi usato delle tegole in cotto ,quanta co2 avrei buttato senza avere energia in cambio ?
    (tra l’altro se non ricordo male costano meno i pannelli che le tegole in cotto)
    della serie; non mangiate per non cag..
    cagliare ?
    cagionare ?
    no era un’altra parola che non ricordo ..

    IBM fece celle fotovoltaiche , sfruttando gli scarti/errori delle fabbriche di semiconduttori , credo in maniera marginale se ne facciano ancora ricilando il silicio ..
    oggi ci sono soluzioni fotovoltaiche che si integrano con gli infissi ..
    che facciamo ?
    non mangiamo per non cag..
    pardon non costruiamo nuovi edifici ecosostenibili per conservare quelli obsoleti e fatiscenti

    Nigeria e interessi Agip ,uno dei paesei più corrotti del pianeta con scandali di tutti i tipi negli ultimi decenni spesso legati al petrolio
    con disastri ambientali indicibili legati al petrolio
    senza scomododare il disastro del golfo del Messico , con il fallimento della Gulf
    ecco cosa pensano alcuni Nigeriani dell’Agip

    https://www.youtube.com/watch?v=XNu8FNXcduE

    saluti alla Nigeria , da uno che ci ha passato l’infanzia
    morire di colera in città pseudooccidentali o vivere come contadini faticando
    io non ho dubbi ..
    meglio la seconda

  11. Non mi sembra corretto dare voce a un personaggio (Enrico M.) che è sostanzialmente un negazionista e non citare espressamente le sue fonti !
    Vorrei proprio conoscere i “recenti paper scientifici” da lui citati : potete per favore pubblicarli ?
    In questo modo per chiunque abbia voglia di leggere è facile comprendere la infondatezza delle sue affermazioni.
    Ciao da Paolo

  12. Caro Massimo innanzitutto ti ringrazio per l’approfondimento ed il tempo che mi hai dedicato,

    purtroppo Mariutti riporta le medesime cose che dice l’ingegnere energetico (specializzato in petrolio e carbone) con il quale ho avuto modo di discutere sull’argomento (a partire dall’inutilità del fotovoltaico ecc.).

    Poi quello che propone Mariutti da quel che capisco non è una soluzione di immediato utilizzo (ma soprattutto efficacia) ed ha una serie di controindicazioni legate a possibili problemi nel sottosuolo (alcuni li abbiamo già sperimentati).

    L’unico effetto certo che hanno le tesi di Mariutti nell’immediato è quello di generare disorientamento nelle persone che nel dubbio non faranno scelte continuando ad utilizzare auto termiche e temporeggiando sull’installazione del fotovoltaico sul tetto, facendo peggiorare una situazione che va sempre più verso l’irreversibilità – e la cosa è molto triste.

  13. Su Dblog di Repubblica c’è Sylvie Coyaud che spiega chi è sto “ricercatore” impressionante Enrico Mariutti…

    • Caro Nicola, ovviamente noi di Vaielettrico siamo molto più vicini alle posizioni di Armaroli. Però Mariutti ha messo in risalto un problema vero: ogni rivoluzione ha bisogno del consenso politico. Quando una rivoluzione è planetaria, non è facile trovare una sintesi tra centinaia di Paesi, con sistemi politici e interessi così diversi tra loro. Infatti l’ultima Cop (la Cop 25 a Madrid 2019) è sostanzialmente fallita per i veti incrociati di Bolsonaro e dell’Australia sulla tutela del patrimonio forestale, e quelli di Arabia Saudita e Giappone sulle compensazioni ai Paesi più danneggiati dai cambiamenti climatici. E non parliamo di Trump che si è sfilato. Ora l’appuntamento è a Glasgow il prossimo autunno: speriamo in Biden e nella lezione che ci ha impartito il Covid

      • Tra le immagini che non dimenticherò mai dello scorso 2020 ci sono i video dei koala arsi vivi nelle fiamme degli incendi Australiani con qualcuno che cercava di salvarli e gli incendi provocati in Amazzonia.
        La prossima Cop26 per rendersi conto di cosa sta realmente accadendo, dovrebbero farla nel bel mezzo di quelle foreste carbonizzate piantando due tende in mezzo a quella distruzione, non a Glasgow.
        https://www.youtube.com/watch?v=e1hoaTLZJcA&feature=emb_logo

Rispondi