Ogni occasione è buona per tirare contro il Green Deal. Il programma europeo, ha la finalità, se non di risolvere, almeno di mitigare gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici,. Ma ora si vuole smontare e rottamare. Trump lo definisce “ridicolo” e un “imbroglio”. Altrettanto fanno le nostre associazioni agricole. Il quotidiano olandese De Telegraaf denuncia un uso improprio dei fondi europei da parte dell’ex Commissario Frans Timmermans erogati a gruppi ambientalisti. Sono 700 mila euro in tutto. Tanto basta a scatenare l’ira della destra sovranista e di esponenti dell’industria. La Coldiretti non è da meno. Esce dal seminato definendo il Green Deal responsabile della crisi dell’automotive.

Coldiretti, Confcooperative, Cia usano Timmermans per fermare il Green Deal europeo
Quello che i giornali di destra definiscono “scandalo” – la Verità ha scritto “Hanno finanziato il suicidio dell’Europa con i nostri soldi – è l’inchiesta del quotidiano olandese De Telegraaf che parla di finanziamenti della Commissione europea a gruppi ambientalisti in cambio di un sostegno alle proposte legislative dell’ex Commissario socialista Frans Timmermans.
Agli articoli la Commissione ha risposto con un portavoce che smentisce. «Non c’è alcun problema nell’assegnazione di fondi Ue da parte della Commissione alle Ong idonee, è sempre stato così, più o meno, ed è qualcosa che cerchiamo di continuare». Naturalmente c’è l’annuncio che si andranno ad analizzare metodi e finalità dei fondi.
Il caso Timmermans permette però di aprire il fuoco contro le finalità e le azioni del Green Deal.
Coldiretti, sempre in prima fila a sostenere le politiche della destra, interviene con il segretario generale Vincenzo Gesmundo e il presidente Ettore Prandini.

C’è anche il commento del presidente di Fedagripesca Confcooperative Raffaele Drei che si lancia contro alcune scelte della Commissione come «quella del ripristino della natura e della riduzione dell’uso dei fitofarmaci, di fatto prive di basi scientifiche».
Drei chiede che «le proposte normative del Green Deal vengano tutte messe in stand-by». Questo il punto, questo il disegno. Fermare il programma. Infine la Cia-Agricoltori Italiani con il presidente Cristiano Fini denuncia che i fondi sono stati destinati «a lobby anti-agricole».

Un caso Timmermans? A Bruxelles le pressioni sulla politica sono pane quotidiano
Peccato che a Bruxelles associazioni e lobby di ogni colore, esiste un loro censimento e sono pratiche legali riconosciute, ogni giorno fanno pressione sulla politica. Per ottenere benefici per le loro associazioni, categorie produttive e pure per la propria azienda.
Le pressioni e la cura degli interessi particolari è quindi pane quotidiano nella capitale belga.
Una ovvietà che sottolinea il copresidente del gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea, l’olandese Bas Eickhout, che in un’intervista al quotidiano Il Foglio controbatte e sottolinea che finanziare le organizzazioni ambientaliste per condurre le loro battaglie è una questione di democrazia. Insomma è «fondamentale per la qualità democratica».
Non si può lasciare disarmato il piccolo Davide contro il potente Golia «si tratta di normale svolgimento della vita democratica, dove tutte le voci, sia potenti che meno, devono essere ascoltate».
Il nostro parere- Chiaro il ragionamento: una democrazia non può permettere che siano rappresentati solo gli interessi delle grandi industrie multi miliardarie e delle potentissime associazioni datoriali. Pensiamo al potere di fuoco messo in campo dai giganti delle energie fossili e, per l’agricoltura, all’agro industria chimica.
Spazio e sostegno quindi anche ai cittadini che chiedono aria pulita, meno chimica, plastica e altri inquinanti sul cibo e a tutte le emissioni che hanno un peso sanitario negativo non trascurabile. Tutte richieste perfettamente in linea con il Green Deal proposto dalla Commissione europea e approvato a larga maggioranza dal Parlamento europeo democraticamente eletto. Questa la risposta di chi ritiene legittimo difenderne le finalità.
Nel dettaglio dell’ambito agricolo, la Commissione investe sulla strategia Farm to Fork. Si pone questi obiettivi: garantire una produzione alimentare sostenibile e la sicurezza alimentare; promuovere il consumo di cibi sostenibili e sostenere la transizione verso abitudini alimentari sane; ridurre gli sprechi alimentari e combattere le frodi alimentari lungo la filiera.
Finalità lodevoli. Ci sono stati alcuni errori nella programmazione ma riconosciuti e ora in corso di correzione. Ma non giustificano uno stop a tutto il programma, come chiedono le associazioni datoriali.
Tutto il comparto agricolo si mangia il 50% del budget dei sussidi della commissione europea.
Che andassero a defecare.
Questo caso mi ricorda quello montato, circa 15 anni fa, probabilmente dalle lobbies fossili, sulle mail degli scienziati del clima, che sembravano contenere le prove dei loro “imbrogli”. Tutto si risolse in una bolla di sapone, ma servì a prendere tempo.
Adesso, malgrado questo caso, e tutte le campagne montate ad arte dai media (prezzolati?) non si riuscirà a bloccare l’innovazione: il fotovoltaico si accinge a superare nucleare ed eolico, e quindi idroelettrico come fonte di produzione elettrica.
Entro il 2030 dovrebbe superare il gas e poco dopo il carbone, previsto in forte calo. Le auto elettriche entro il prossimo anno diventeranno anche meno costose delle termiche.
Ciò che mi dispiace è che in Italia non esista proprio il dibattito sul ruolo dell’elettrificazione per l’indipendenza energetica (che dovrebbe essere un cavallo di battaglia dei “sovranisti ” e dei patrioti),
ma soprattutto non si tengono in minima considerazione i diritti a respirare un’aria pulita, forse considerata un’aspirazione dettata dall’ideologia.
Quando per strada sono costretto a sentire ancora la stessa puzza di diesel, pensando che a Londra, Parigi, Oslo e, persino Pechino si respira un’aria più pulita e più sana mi demoralizzo.
Un bel commento Giuliano
Semplicemente non esiste dibattito perché noi in Italia Non vogliamo essere indipendenti ,vogliamo avere tanti amici e per aver amici dobbiamo ascoltarli aiutarli . Tutto questo come sai costa fatica ,la generosità sta all’opposto dell’avidità ma ci garantirà un posto in paradiso (terreste x pochi)
Giuliano, solo per essere precisi, l’aria pulita di Londra, Parigi e Pechino in primis non è paragonabile a quella della nostra pianura padana per via della orografia totalmente diversa (loro hanno molti più venti che evitano il ristagno dell’aria) inoltre ad esempio Pechino ha ben altri fonti di inquinamento del trasporto veicolare https://innovando.news/da-dove-viene-smog-inquina-aria-pechino/.
Secondo analizzando il report europeo sull’inquinamento si scopre che i trasporti battono per il 25% di cui quelli su ruta per il 60% dj questo per cui alla fine del 15% il resto è dovuto a altre fonti, se poi si va a vedere la composizione del parco auto circolante si scopre he ha mediamente 12 anni con ancora molti veicoli euro 9 e euro 1, se si ipotizzasse a un passaggio a tutte auto euro 6 e fra poco euro 7 questo 15% come minimo si dimezzerebbe o forse più, non è lo 0 ok ma un inquinamento del 5 – 7% forse non credo sia quello che impedisce di respirare no? Dato che come sempre accade i soldi non sono infiniti magari agire su riscaldamento, allevamenti intensivi, industria, agricoltura ecc darebbe dei risultati migliori a parità di spesa.
Io ho ipersemplificato, ma è chiaro che ad Oslo e Parigi si vedono poche macchine, ad Oslo una percentuale rilevante è elettrica, a Parigi, l’effetto è dovuto al fatto che la maggior parte delle persone si sposta in bici più che in auto (ovviamente il metro ha la maggioranza)
https://parissecret.com/en/air-quality-improvement/
Inoltre è ovvio che Londra e Parigi hanno climi più favorevoli rispetto alla pianura padana. Di Pechino ho letto solo delle testimonianze di chi c’è stato e la situazione, rispetto a quando si vedevano le persone obbligate ad usare le mascherine è cambiata.
Per quanto riguarda la Pianura Padana, proprio per l’orografia si dovrebbero moltiplicare gli sforzi, sia nella mobilità, non solo attraverso le auto elettriche, ma innanzitutto attraverso mezzi pubblici e mobilità dolce, nel riscaldamento attraverso efficientamento, pompe di calore (ed eventualmente anche solare termico) e riduzione allevamenti intensivi/ costruzione di impianti di biometano, trovando degli strumenti finanziari adeguati e sostenibili per l’ambiente, per il cittadino, le imprese e per la finanza pubblica.
segnalo questo articolo di un sito solitamente serio, nell’articolo ci sono anche affermazioni e riferimenti verificabili:
https://www.rinnovabili.it/mercato/politiche-e-normativa/lobby-ecologiste-scandalo-fondi-ong/
insomma: fuffa stile Libero e La Verità.
quindi: ci siamo, si alza ulteriormente il tiro, confondere confondere confondere e spargere nebbia.
Tajani ieri sera al tg commenta il caso , conclusione tutto da ripensare . Non sono spicologo ma aveva un espressione imbarazzata contrariante a quello che usciva dalla bocca _ Vola la colomba in America e torna con il messaggio dato dal capo . Forse finirà un’ assurda guerra ma noi nel nostro piccolo sicuramente benefici pochi ne trarremo___ opss bollette di amici gas dicembre 430€
Anche io l’anno scorso a dicembre ho pagato quasi 400 euro di gas, poi ho cambiato operatore e quest’anno 171. Ormai è come i contratti di telefonia mobile, ero cliente **** da un decennio e pagavo cifre assurde, ho chiamato per vedere se si potesse ri-contrattare e no, non si può, poi ho cambiato e mi hanno chiamato offrendomi cifre mooooolto più basse, ma li ho mandati a quel paese.
Trump farà da volano alla tempesta perfetta, oramai il popolo bue soprattutto di destra ovviamente è lanciato a testa bassa contro qualunque di green, tra un po’ la stessa parola green sarà bandita come
la minigonna in Iran.
Il problema non sono le lobbies, che sono sempre esistite e sempre esisteranno. Il problema è l’utilizzo di denaro pubblico, da parte della Commissione UE o di suoi componenti, per influenzare un altro organo rappresentativo, il Parlamento o suoi componenti. Un privato può benissimo utilizzare fondi propri per influenzare governi od assemblee rappresentative, nei limiti di legge. Per fare un esempio, il caso descritto da De Telegraaf (alle organizzazioni sono stati addirittura assegnati obiettivi per risultati concreti di lobbying presso eurodeputati e paesi membri) sarebbe assimilabile a quello che si verificherebbe se fondi di un ministero italiano venissero utilizzati per orientare il voto di uno o più parlamentari di Camera o Senato. Ovvio che un’inchiesta giornalistica non è un’inchiesta giudiziaria, quindi è assolutamente prematuro trarre conclusioni. Resta solo da sperare che vengano svolte indagine che consentano di appurare la verità
Guardi che l’Unione Europa finanzia associazioni di ogni tipologia – anche di agricoltori – per svolgere la loro funzione di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sui temi più disperati: dagli animalisti ai pacifisti. E tutte con i soldi pubblici fanno pressione sulla politica. Coldiretti fa sponda politica al governo, fa pressione e influenza i parlamentari, i partiti, i ministri e riceve benefici dalla sua attività di lobby. I suoi associati godono di tanti sussidi pubblici pagati con i miei e suoi soldi. Ma di cosa stiamo parlando? Questo “scandalo” è una pataca di chi ha un solo obbiettivo: fermare il Green Deal. Questa la sostanza, il resto è noia.
Mi dispiace che non capisca la differenza. Coldiretti (con la quale, preciso, non ho nessun rapporto, essendo un semplice pensionato del SSN) non riceve direttamente nessun sussidio pubblico, a quanto mi consta. I benefici, sotto forma di iscrizioni, li ricava dai propri iscritti se riesce ad ottenere dei risultati, non siamo più ai tempi della Federconsorzi. In questo caso non saremmo di fronte solo a “sensibilizzazione, comunicazione ed orientamento” sull’opinione pubblica, ma sul voto degli europarlamentari. Le consiglio di leggere quanto pubblicato oggi a pagina 10 sul principale quotidiano economico-finanziario italiano
Mi scusi il tono ma è lei che sta scrivendo cose che non conosce. Io circa 20 anni fa ho lavorato per un programma Europeo dove la Coldiretti era un socio del partenariato e partecipava alla gestione di progetti dove si sensibilizzava l’opinione pubblica – compresi i decisori politici – sui temi dello sviluppo locale: la tutela della biodiversità, l’importanza del biologico, la multi funzionalità in agricoltura….
Temi simili a quelli promossi dalle associazioni ambientaliste. E tutte le associazioni sono presenti – non solo agricole – nei programmi europei e prendono finanziamenti e li devono spendere anche (obbligatoriamente) per informare, comunicare, far conoscere i temi dei progetti. Un giornale ci ha costruito una patacca di articolo usando termini impropri. La realtà è ben diversa .
Mi scusi se replico ancora, e sarà l’ultima volta, almeno in questa occasione. Il mio intervento poneva l’accento sul fatto che ci troveremmo di fronte ad interventi fatti con soldi pubblici atti ad “orientare” il voto degli europarlamentari. Riprendo dall’articolo da me citato “la commissione avrebbe sovvenzionato, tramite il programma Life, una rete di lobby ecologiste per fare pressioni a favore del Green Deal. Sempre secondo De Telegraaf, alle organizzazioni finanziate da Bruxelles sarebbero stati assegnati anche obiettivi precisi di lobbying verso eurodeputati e Paesi membri, per accelerare l’attuazione della nuova strategia green”. Ovviamente ad oggi non c’è nulla di penalmente rilevante, ma sotto l’aspetto etico, come minimo, il giudizio non è certo positivo. Lei sarebbe contento se iniziative simili fossero fatte sui membri del Parlamento italiano per incentivare il ritorno al nucleare?
Secondo lei non lo stanno facendo? Ha voglia di scherzare?
interessante anche questa:
https://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2555
(su base dati ISPRA 2019)
in sostanza, a chi come il solito Antonio Gobbo e altri dice che il settore trasporti non è così impattante a livello di emissioni
si fa notare che (arrotondando)
trasporti: 25%
industria energetica: 23% (andiamo a gas!)
residenziale e servizi: 20%
manifattura: 12%
processi industriali: 8%
agricoltura: 7% (in lenta crescita da 15 anni, nel 2021 è 7,5%)
e quindi il ban 2035 ha assolutamente senso, come pure Case Green e installazione di rinnovabili.
E il nostro Governo sta andando contromano, ma proprio di brutto.
Caro Mario, giusto per nor rimanere ai titoli ma cercando di approfondire la questione vorrei farti notare che in Europa Le emissioni di CO2 nel settore del trasporto passeggeri differiscono in base alla modalità di trasporto (stradale, ferroviario, aereo e marittimo). Per quanto riguarda il trasporto su strada in Europa, le autovetture e il trasporto merci generano il 60,7% (del 25%) ovvero il 15% che certo non è pochissimo (anche perchè moltissimi mezzi di trasporto sono datati e inquinano molto di più di quelli attualmente in vendita), ma sicuramente non è certo la fonte principale di inquinamento e nel resto del mondo, dove le suto sono assai minori in %, ancora meno.
PS ogni tanto le notizie (e le %) vanno inquadrate nel loro contesto altrimenti si rischia di male interpretarle ….
verissimo, le % vanno calate nel contesto per capire a fondo le cose.
poi c’è il cambiamento climatico, che se ne fotte dei contesti e delle percentuali,
e poi c’è la politica, che se ne fotte dei discorsi e dei numeri e per la quale non puoi chiedere agli altri di ridurre le emissioni se non lo fai tu per primo
e poi c’è l’economia, per cui se c’è un obiettivo chiaro (e imprenditori lungimiranti) allora i mezzi per raggiungerlo sono prodotti da produrre e vendere e soldi da fare.
i trasporti sono una quota significativa e importante delle emissioni globali.
ridurre le emissioni dei trasporti è obbligatorio (come le riduzioni delle altre emissioni) per la sopravvivenza dell’uomo,
QUINDI si deve fare,
quindi il primo che arriva produce e vende e fa da lepre.
il resto sono chiacchiere, sofismi o piagnistei da bizantini gattopardeschi.
la Cina ha dimostrato con la telefonia, l’elettronica di consumo, la mobilità elettrica (e tutto il resto, ahimè!)
che quanto ho scritto sopra è un accrocchio di ovvietà che non sarebbero nemmeno da discutere, in un dibattito razionale.
Per ora in italia sono gli italianj che se ne “fottono” , se ne fottono di auto elettriche e cambianenti climatici. Forse perchè sono cattivi o perché sono come dite voi “analfabeti funzionali”? Magari anche no, quando hai problemj ad arrivare a fine mese e anche quando cj arrivi non riescsi a metter via nulla sia che tu sia un lavoratore sia che tu sia un pensionato … forse l’idea dj andare a fare un finanziamento per acquistare un’auto green, magarj dovendo poi ricaricare a una non certo economica colonnina, oppure farti un fotovoltaico con batterie dj accumulo, installare pompe dj calore, cambiare infissi e fare un “cappotto” alla casa, ecc non ti passano certo per il cervello, ma purtroppo tanti “ecologisti” additato questi come i “cattivi” che amano lo smog e le brum brum … giusto?
Tu o qualcun altro ha qualche brillante idea per cambuare questo stato di cose? Se si sono ben contento di ascoltarla e discuterne .. se no i tuoi “fotte” scusa na lasciano “purtroppo” il tempi che trovano …
Perché le auto termiche le regalano? Perché non si vendono auto termiche sopra i 30k? Non facciamo banale populismo. La situazione è questa: i prezzi delle auto sono aumentate a prescindere dalla propulsione, si vendono più auto usate, si vendono sempre auto sopra i 30 k, il differenziale di prezzo tra BEV e termica in determinate condizioni – parliamo di milioni di automobilisti – si recupera con diversi risparmi nel tempo. Risparmio io (seppur poco) che sono costretto a caricare da una colonnina pubblica (ma 20 euro in meno al mese fanno 240 euro, spendo la metà di tagliando, non pago il bollo e ci risparmio almeno 100 euro l’anno in parcheggi insomma considerando 500 euro fanno 2,500 in 5 anni) figuriamoci in casa o in azienda.
Caro Mario vorrei mostrare a te e a quelli che ti hanno dato il livello, come è composto il reddito in Italia in modo da confermare quanto ho prima scritto: l reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 22.280 euro, quello dei pensionati a 19.750 euro, fonte ministero finanza.
Secondo te con queste cifre uno cosa potrebbe fare di “green” per salvare il mondo oltre ad andare in bicicletta e quando possibile prendere un treno al posto dj usare l’auto ICE o BEV che sia?
@antonio gobbo
cerca motivazioni migliori, dai:
i redditi italiani sono ridicoli, e il mio tra questi,
ma da lì a “dimenticare” che Banca d’Italia parla di 120 MILIARDI di nero…
e poi: le auto elettriche costano care, benissimo,
cosa sta facendo il Governo per farne scendere il prezzo? ah, niente….?
e cosa sta facendo il governo per migliorare i redditi? ah, abbassare le tasse alla classe sopra la media e sopra quel reddito: geniale!
insomma, pianta la col piagnistei, comincia a fare la tua parte, che puoi, lo hai già ammesso, oppure goditi la tua situazione economica e non venir qua a fare l’umarell: ci va un ben coraggio.
perché “i ricchi che parlano dei poveri dicono solo bugie” (Camillo Calliari, missionario in Tanzania, parole sentite da lui direttamente)
ai complottisti e ai furbetti che giocano con la notizia, che sempre di più sembra una non-notizia
vi ricordo che Coldiretti (e soci) è gente che scrive questa roba qui:
https://www.coldiretti.it/ambiente-e-sviluppo-sostenibile/ue-ripristino-natura-e-legge-ideologica-ma-eliminate-le-misure-piu-impattanti
ma poi, anche, fa questa roba qui
https://www.cuneodice.it/attualita/cuneo-e-valli/clima-oltre-700-agricoltori-da-cuneo-a-torino-per-misure-urgenti-sulla-gestione-del-rischio_97024.html
e soprattutto in un contesto in cui
https://italyforclimate.org/lagricoltura-ha-soprattutto-emissioni-non-energetiche-e-di-metano/
e per chi dirà che non è vero
https://indicatoriambientali.isprambiente.it/it/agricoltura/emissioni-di-gas-serra-dallagricoltura
https://ourworldindata.org/grapher/food-emissions-life-cycle?tab=chart&country=~CO2
poi: a me sembra una notizia un po’ così,
c’è una inchiesta giornalistica di un giornale schierato, noto tabloid sensazionalistico di destra olandese, un misto tra “La Verità” e “Il Giornale”
ma per ora sembra nulla di illecito, anzi, addirittura risulta (pare) tutto rendicontato.
insomma: “il dubbio è la merce da vendere”, di nuovo.
sull’opportunità politica, boh, a occhio sembra inopportuno, poi però bisogna sapere come funziona a bruxelles, e io non lo so.
ovviamente ben contento che vadano a indagare e si facciano le verifiche necessarie, se ci saranno illeciti che si faccia chiarezza e giustizia.
Ma vogliamo dire che il governo ha pianificato i decreti attuativi per il nucleare entro fine 2027, cioè fra 3 anni?
Di questo passo facciamo prima a prendere la residenza su Marte nel resort di Musk che vedere un elettrone uscire da una centrale nucleare.
Personalmente spero che li riprogrammeranno per l’anno del MAI.
interessante..
quando a sfavore, vengono definite “mazzette”, “regalie” ecc di brutti loschi e cattivi,
quando a favore, sono leggere (😎) “pressioni” delle lobby che pensano al nostro bene.. che artigliamento di specchi!!
il precedente del mondiale “qatar-roso” aveva aperto a non pochi dubbi su come funzionano le cose nei santi lidi EU, con tanto di ipotesi su cino-valigie piene di denari destinate a “pressionare” membri europei per le ev..
ora, dopo qualche anno, salta fuori che sono state elargite somme per convincere deputati a votare positivamente.
ma a fronte di tutto ciò, leggendo questo articolo si evince che:
A) è colpa del giornale “la verità” di aver riportato l’inchiesta del quotidiano olandese De Telegraaf (olanda patria di timmermans).
B) tutto ciò sia prassi consolidata normale e giusta 🤦♂️
essendo MIGLIORI, pensavo che il metodo facesse ribrezzo, invece.. si plaude!!
purtroppo il tenore dei commenti sarà: “eh ma eni”, “si ma i fossili” e altre amenità, e non si discuterà del fatto che il sistema europa è MARCIO e che legiferano secondo le convenienze di alcuni.
solo da “questo” governo italiano si pretende chiarezza.
Lei fa una grandissima confusione tra le mazzette, che corrompono i decisori politici, e i contributi che i decisori politici possono erogare in favore di associazioni e movimenti che sostengono posizioni socialmente apprezzabili. Infatti stiamo parlando di un’inchiesta giornalistica, non di una indagine della magistratura. Da uomo di destra e quindi garantista dovrebbe capire la differenza.
Cristiano, garantista, o forcaiolo?
Vuoi conoscere (quasi tutta) la verità, oppure affidi la costruzione della tua rappresentazione del mondo alle prime voci, ai primi pettegolezzi, e ti gonfi il petto, perché 700 m(ila) euro “verdi” sono più di 405 m(iliardi) di dollari (FMI), molto più di 191 m(iliardi) di dollari (OCSE) ai fossili?
Ma quando mai le mazzette si rendicontano? Il solito frullatore del signor trollino. Tutte le associazioni – comprese quelle agricole – usufruiscono delle risorse comunitarie per campagne di informazione e comunicazione. E fanno bene a finanziarle visto tutte le concessioni e gli incentivi che prende il sistema delle fonti fossili, senza dimenticare quello agricolo che senza l’Unione europea sarebbe fallito da tempo. L’agricoltura europea non reggerebbe il libero mercato e si aiuta. E io sono d’accordo ma non si pretenda di poter far respirare il veleno dei trattori inquinanti e molte altre pratiche contrarie alla sostenibilità.
Cari redattori di Vai elettrico,
Se avete letto realmente l’articolo originale del ” De Telegraaf ” si capisce bene l’entità dello scandalo.
( Basta andare sul loro sito on line e mettere la traduzione automatica Olandese-italiano )
La commissione Europea dirottava alcuni fondi europei ( quindi soldi pubblici) verso queste org no profit affinchè facessero pressioni ai parlamentari europei sulle tematiche “ambientali”. Ogni volta che queste organizzazioni raggiungevano i “TARGET” prestabiliti, ricevevano dei “premi” in denaro.
Quindi lo scandalo non sta nel fatto che la commissione europea forniva soldi alle org no prof, ma utilizzava quest’ultime per manipolare / fare pressioni al parlamento europeo.
Alla luce di cio’,si evince che è stata compiuta un corruzione in piena regola o meglio dire “da manaule”:
La corruzione bisogna provarla. I finanziamenti se ha letto bene la notizia sono del programma Life e come in tutti i programmi quando si raggiungono i target si viene premiati. E giustamente per il lavoro fatto. E’ ridicolo che sensibilizzare i rappresentanti politici su tematiche ambientali si trasformi in corruzione.
Se ci sono di mezzo i soldi, caro Gian Basilio, a pensar male sj fa peccato, ma spesso cj si azzecca, e questo vale ovviamente non solo per j soldi green ma anche per chi intrallazza con petrodollari …
Infatti.
In pratica “tizio x”, soggetto politico, avrebbe usato del denaro pubblico per pagare “tizio y”, soggetto privato, esplicitamente affinché facesse lobbing verso “tizio z”, altro politico, per sostenere gli interessi di “tizio x”.
In pratica sarebbe un potere fondamentale (esecutivo) che usa denaro pubblico per influenzare, attraverso un percorso tortuoso, un altro potere fondamentale (legislativo).
Questo il giro intero di cui si sta parlando.
Sarebbe qualcosa di inaudito se effettivamente provato (sia chiaro che ad ora si sta discutendo solo di ciò che è stato riportato dai giornali).
Degno di essere ricordato nei libri di storia.
Visto che vi è evidentemente sfuggito: si va molto ma molto al di là del fatto che riguardi le politiche green.
Sarebbe qualcosa di ENORME !
Ha molta fantasia, è tutto sballato quello che scrive
A Bruxelles operano migliaia di lobbisti che fanno pressione sui parlamentari di tutti i gruppi politici perché difendano gli interessi degli uni o degli altri. Immagini quanti di loro sono pagati da grandi inquinatori per affossare il Green Deal. Fare pressione non è un reato. Manipolare è già qualcosa di peggio, ma presuppone che i parlamentari siano minus habens incapaci di intendere e di volere. La corruzione è un reato, se lo decide la magistratura, non un giornale di olandese ben noto per le sue posizioni destrorse e populiste, incline al facile sensazionalismo.. Fossi in lei ci andrei piano con le parole perchè potrebbe rischiare una querela.
Allora! Da quello che ho letto, su diversi articoli, è stata la UE a finanziare delle ONG e organizzazioni che si occupano di ambiente. In quest’articolo è anche su 4R si parla di 700 mila € (soldi che a Bruxelles non basterebbero nemmeno per comprare ed arredare un appartamento).
La cosa grave sarebbe che un’organizzazione, azienda o qualsiasi privato elargisse quei soldi per foraggiare politici a legiferare.
A mio avviso è un articolo costruito ad ok per cercare di fermare il green deal.
Infatti qui si parla di UE che finanzia, come d’altronde la stessa UE fa con altri fondi per finanziare aziende private che si occupano di idrocarburi, agricoltura ecc…
Ripeto si sta cercando di demolire questa commissione e gli argomenti usati sanno tanto di arrampicata sugli specchi.
Comunque se le organizzazioni ambientaliste riprendono con manifestazioni pro green deal (pacifiche) mi sa che questa volta a 53 anni appena compiuti ci vado anch’io. Perché è giunta l’ora di cambiare lasciando l’economia dei fossili a favore di quella delle rinnovabili.
Chiedi ai tuoi amici di Coldiretti cosa ne pensano della soda caustica versata in mare da 50 anni dalla Solvay in toscana, che ha ottenuto un permesso specifico contro qualsiasi legge vigente. Di certo li non ci sono mazzette vero destraiolo dei miei stivali. Di sicuro neanche la ex Ilva ha cacciato il grano per avvelenare Taranto. Sicurmente non ha sborsato un quattrino la Miteni di Vicenza per poter versare in falda i pfas per 30 anni. Queste sono mazzette caro il mio analfabeta funzionale.
La “soda solvay” non è soda caustica (NaOH), ma carbonato di sodio (Na2CO3)
non parlo del prodotto venduto, parlo degli sversamenti in mare dei rifiuti derivati dai processi di lavorazione. Hai mai visto la spiaggia attorno allo scarico della Solvay ? Nelle acque antistanti non c’è forma di vita
@cristiano
“purtroppo il tenore dei commenti sarà: “eh ma eni”, “si ma i fossili” e altre amenità, ”
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Si rende conto cosa ha scritto?
Quindi gli agricoltori che, in quanto tali, hanno interesse a non avere i loro campi allagati, bruciati, devastati, acidificati… sono contro alle politiche per impedirlo….
Io sono sempre più convinto che ce la meritiamo davvero l’estinzione.
Facciamo davvero schifo.
Il lavaggio del cervello delle masse serve a renderle docili ed accondiscendenti per quando saranno chiamate a “sostenere” i ricchi in difficoltà.
Ottimo articolo! Stiamo assistendo in sostanza a una feroce campagna di odio alimentata dalla destra mondiale, in parte complottista. Di fatto sono dei negazionisti sui problemi del clima ma anche negazionisti sulla volontà da parte di molti (e io sostengo dei più) di vivere in un mondo migliore e più rispettoso. E questo per meri interessi locali o personali.
In Italia chi va contro l’innovazione e lo sviluppo di fatto va contro questa nazione e il suo futuro.La sta praticamente uccidendo! Al netto delle questioni etiche.
Ora c’è Trump, che ha fallito la prima volta e fallirà pure questa, ma comunque, come tutti, passerà. E come ogni notte prima o poi ritornerà il sole, e noi ritorneremo a sognare.
p.s. l’essere umano per sua natura evolve, a volte ci impiega un po’ di tempo (si veda il medio evo) altre più velocemente
Meglio qualche miliardo subito che i vostri figli domani.