Caserme più verdi per i carabinieri: non regalano energia, ma mettono a disposizione dei propri dipendenti la possibilità di ricaricare l’auto elettrica direttamente sul luogo di lavoro. Le colonnine non sono destinate ai veicoli di servizio, come le Jeep Avenger elettriche in dotazione (leggi), bensì alle vetture private. Un’iniziativa intelligente e concreta che, se adottata su larga scala da enti pubblici e aziende private, potrebbe semplificare la vita a molti automobilisti elettrici. Soprattutto a chi, per ragioni logistiche o abitative, non dispone di una presa domestica su cui contare.
Manifestazione d’interesse per una concessione di 12 anni
Il protagonista di questa storia è il Centro Nazionale Amministrativo dell’Arma dei Carabinieri, che ha avviato un’indagine di mercato finalizzata all’affidamento in concessione, per dodici anni, del servizio di ricarica delle auto elettriche private del proprio personale. Siamo all’interno della caserma “E. Rebeggiani” di Chieti. Ma non si tratta di un caso isolato: già lo scorso anno, la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma aveva pubblicato un bando analogo per la caserma “Ugo de Carolis”.

L’Arma abbraccia la decarbonizzazione con una visione lungimirante. Offrire ai dipendenti la possibilità di ricaricare i propri veicoli elettrici direttamente sul luogo di lavoro significa non solo agevolare chi ha già fatto questa scelta, ma anche incoraggiare altri a seguirne l’esempio. È un messaggio chiaro: la sostenibilità si costruisce attraverso gesti quotidiani, resi possibili da infrastrutture accessibili e integrate nella vita lavorativa. Se estesa su larga scala, questa soluzione potrebbe rappresentare un valido supporto per chi non dispone di una presa domestica o si trova spesso nella necessità di ricaricare fuori casa.

La concessione, della durata di dodici anni, non comporterà alcun onere per l’Amministrazione. La remunerazione dell’operatore sarà garantita esclusivamente dal pagamento diretto da parte degli utenti, rendendo il progetto sostenibile anche dal punto di vista economico.
QUI l’avviso dell’indagine di mercato
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Buona sera a tutti, se potessi vorrei fare un suggerimento a colui che comanda la suddetta caserma e cioè “ posizionare le colonnine in postazioni dove anche i cittadini privati possano accedere “ .
Questo permetterebbe di risolvere il problema dei tagli dei cavi elettrici perché tali colonnine sarebbero presidiate dai carabinieri in servizio con telecamere e pattugliamento della suddetta caserma.
Sono colonnine interne alla caserma, ben difficile far entrare esterni per ricaricare
…”Sono colonnine interne alla caserma, ben difficile far entrare esterni per ricaricare”….sono consepevole di quello che mi è stato risposto ed è proprio per questo che nel mio commento faccio un suggerimento al comandante della caserma, naturalmente quest’ultimo dovrà confrontarsi con il suo diretto superiore e magari qualche ufficiale o generale lungimirante darà il proprio assenzo affinche questa opportunità di ricaricare le auto elettriche nelle caserme sia estesa anche ai cittadini, insomma chiedere è lecito. Buona giornata a tutti
Se avessero pensato a creare sistemi fotovoltaici con accumulo e colonnine private al prezzo al kwh del loro fornitore elettrico con un meccanismi di contabilizzazione per far pagare le loro auto private il sistema potrebbe essere da applausi, così è come chiedere di avere delle colonnine pubbliche in zona. Con i prezzi attuali del kwh nessuno le userà.
Da cosa deduce che il prezzo a kWh sarà lo stesso delle colonnine pubbliche?
Avete scritto che non comporterà nessun onere per l’Amministrazione, quindi, considerato che potenzialmente saranno sfruttate di meno rispetto quelle pubbliche, per minor bacino d’utenza, il costo al kWh non potrà essere inferiore a quello delle colonnine esterne fruibili da chiunque.
I dettagli non sono noti. Ma essendo le colonnine private e non pubbliche, dovrebbero alimentarsi attraverso il contratto di fornitura della caserma, quindi senza costi di approvvigionamento per chi li installa.
Ai prezzi di mercato, sono convinto che resteranno a prender ragnatele.
Altro esempio della schizofrenia che è oggi al governo in Italia: il governo nella UE è ufficialmente impegnato a seguire il PNIEC e i relativi obiettivi 2030 (vedi https://www.mimit.gov.it/index.php/it/notizie-stampa/pniec2030 e https://pniecmonitoraggio.it/Pagine/piattaforma%20pniec.aspx), ma in casa sta rallentando il raggiungimento di tali obiettivi con una gragnuola di leggi di segno contrario e nessuna legge che li favorisca, mentre con un ulteriore giravolta diverse amministrazioni pubbliche intraprendono iniziative perfettamente allineate con i piani di decarbonizzazione dalla UE…
🤪 🥸 🤯
Due carabinieri, un maresciallo e un brigadiere, ricevono in dotazione la nuova Jeep Avenger elettrica.
Dopo qualche settimana, il tenente li chiama: “Allora, come vi trovate con la macchina nuova?”
E loro entusiasti: “È fantastica, Signor Tenente! Comoda, silenziosa, tecnologica… un gioiello!”
Poi, un po’ imbarazzati aggiungono: “Solo che… non siamo ancora riusciti a provarla su strada.”
“E perché?”
“Eh, stiamo ancora cercando un filo abbastanza lungo per uscire dalla caserma!”
Sei insuperabile!