Quanto ci costeranno le case green volute dall’Europa? Tornano le inchieste di PresaDiretta (dal 1 settembre ogni domenica alle 20:35 su Rai3) e si riparte dalla transizione energetica e dalle abitazioni degli italiani con un fact checking sul patrimonio edilizio del paese e la sfida per renderlo più efficiente.
Gli obiettivi della direttiva Case Green
«La direttiva europea Case Green ci chiede di rendere gli edifici più sostenibili sul piano energetico, ci siamo chiesti che cosa significa dal punto di vista tecnico, quanto costa e chi pagherà? Se n’è parlato tanto perché la direttiva fissa l’obiettivo di ridurre del 16 per cento i consumi energetici. Le stime sui costi per adeguarsi, nei prossimi 5 anni, tuttavia oscillano dai 100 ai 600 miliardi di euro. Quanto denaro serve davvero?» ci spiega l’inviato di PresaDiretta Alessandro Macina che ha curato alcuni dei reportage della puntata.
La direttiva Case Green si rende necessaria perché gli edifici in Europa consumano e inquinano tantissimo. Sono responsabili del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni climalteranti europee.
La direttiva ha perciò suscitato tantissime polemiche, spesso accompagnate da vere e proprie fake news, in un Paese come il nostro fatto di un’altissima percentuale di proprietari di casa. «Abbiamo girato l’Italia in lungo e in largo per raccontare la grande sfida rivolta al nostro patrimonio edilizio, uno dei più vetusti e dei più inefficienti in Europa» dice Alessandro Macina.
Ricorda poi che 3 case su 4 in Italia si trovano nelle peggiori classi energetiche. A Roma interi quartieri grandi come città e popolosi come province sono stati costruiti prima del 1975, anno della prima legge che ha preso in considerazione l’efficienza energetica.
Il Politecnico di Milano fa vedere quanto calore spreca una casa poco efficiente: spendiamo in energia il 90 per cento più del necessario
«Faremo vedere in esclusiva un incredibile studio termografico del Politecnico di Milano sulla dispersione energetica» aggiunge Macina. Dimostra che gran parte dell’energia che paghiamo e immettiamo per rinfrescare e riscaldare i nostri appartamenti viene sprecata. Sono tutti soldi buttati.
«Mostreremo le soluzioni tecnologiche a disposizione per tutte le tasche, e faremo vedere come laddove si è già intervenuto sul patrimonio pubblico, case popolari quindi, quelle case sono diventate un caso di studio internazionale perché ora richiedono il 90% di energia in meno per funzionare» anticipa ancora il collega. A quel punto la quantità di energia da immettere è molto poca e diventa possibile fornirla in modo efficiente e meno caro, ad esempio con fonti rinnovabili.
«La casa efficiente, mi hanno spiegato al Politecnico di Milano, non è per ricchi ma è per far pagare meno l’energia a tutti, per intervenire sulle spese che tutti stiamo sostenendo oggi».
Le Case Green non sono per ricchi. E non mancano i fondi per l’efficientamento
E non mancano i fondi da cui poter attingere. «Come faremo vedere non sono gli abitanti delle case popolari a pagare la ristrutturazione, è più una questione di priorità e volontà politica» dice Alessandro Macina.
Una risposta arriva anche dal basso. PresaDiretta ha incontrato cittadini solari come quelli di Bologna e Roma, che autoproducono e si scambiano tra loro tutta l’energia di cui hanno bisogno, gratuita e rinnovabile naturalmente.
Una risposta arriva anche dal basso. PresaDiretta ha incontrato cittadini solari come quelli di Bologna e Roma, che autoproducono e si scambiano tra loro tutta l’energia di cui hanno bisogno, gratuita e rinnovabile naturalmente.
Case Green, test elettorale in Germania
PresaDiretta poi è stata in Germania, dove la battaglia del partito di estrema destra Afd contro la transizione ecologica ha preso di mira le pompe di calore. «Abbiamo seguito da vicino con un reportage esclusivo la campagna elettorale di AfD in Sassonia e Turingia, due Stati che proprio domenica andranno al voto. Potremo verificare in diretta con i primi risultati nei due lander tedeschi se questa retorica anti transizione da parte del partito di estrema destra ha pagato e quanto» conclude Macina.
Il Superbonus alla prova dei fatti
Nella prima parte della serata, Aspettando PresaDiretta con ospiti e filmati si occuperà dell’emergenza nell’area flegrea dove vivono 800 mila persone e si teme la grande scossa. I modi per rendere antisismiche le case ci sono, ma con quali soldi?
E poi un’inchiesta sul superbonus che doveva favorire grandi condomini di periferia e famiglie poco abbienti e che ad oggi ha riguardato appena il 4,2 per cento del patrimonio immobiliare italiano. Che cosa non ha funzionato? E di chi è la responsabilità politica?
vediamo se parlano anche delle recenti pompe di calore a propano,
le vantano con alto rendimento, SCOP molto alto tra 5,5 e 6
sostengono che rendano possibili anche usare alte temperature dell’acqua di mandata (in teoria siano a 70 gradi) e con rendimenti ancora buoni, SCOOP che scende a 3-3,5 con acqua a 55 gradi
dovrebbero permettere un retrofit vantaggioso anche in molte delle vecchie case con i radiatori e senza cappotto
costi ancora elevati
ingombri elevati ..
serve un locale tecnico , puffer tubi di qua tubi di là
siamo lontani dalle caldaiette adatte ad appartamenti di 70mq
a meno che non si ritorni a impianti centralizzati
imho attualmente , la soluzione di massa è slegare l’acs
Acqua Calda Sanitaria
dal riscaldamento /raffrescamento
l’ACS si può fare con un boiler a pompa di calore tipo quelli dell’Ariston
nei vecchi appartamenti può sostituire il boiler elettrico
e si spera nella miniaturizzazzione dell’e pompe di calore , al propano che dici tu ..
l’inversione caldo freddo , con i vecchi termosifoni la vedo dura
però si potrebbero adottare delle soluzioni senza sfasciare troppo
tipo impianti radiandi a parete o a soffitto
1500 eur per uno scaldabagno da 120L a pompa di calore
e 500 eur per una cucina a induzione ;
in un vecchio appartamento imho è un buon inizio che si ripaga in pochi anni ..
il problema sullo sfondo è sempre quello riportato in queste pagine
se , ci fossero abbastanza rinnovabili per far scendere il prezzo del kWh
come in Portogallo e Spagna
la gente sarebbe più invogliata a spendere e-o investire in questi nuovi sistemi
elettrici
i miei 2 sesterzi pro pale eoliche e acquedotti romani
È quella che ho scelto io , si arriva a 70 gradi, ma per essere altamente efficiente anch’essa predilige un riscaldamento a bassa temperatura, io l’ho adottata per il semplice motivo che la taglia della PDC è per una temperatura -3 che e oggi è loer la maggior parte del inverno, ma ogni tanto fa delle puntate storiche e arriva a -9 quindi il punto di rischio c’è e una sicurezza serve , e sicuramente un ibrida non l’avrei mai montata.
vista la puntata
– un po’ angosciante (ma notevole) la prima parte sulle case su territorio sismico,
– molto bella sul resto, anche gli esempio di isolamenti fatti con materiali non plastici (esempio lana di roccia o pannelli di fibre vegetali);
– un tecnico ha accennato che entro 2-3 anni saranno in commercio pompe di calore di dimensioni più compatte
– notevola anche l’approfondimento politico, sui gruppi di destra che pur di trovarsi un memico ideologico, ora marciano e fanno retorica contro le pompe di calore e la transizione ecologica.. follia eppure accade..
Il problema vero del popolo italico è che non concepisce il valore di un investimento, se fai la domanda:
Hai 100 lire, preferisci spendere oggi 50 e poi 5/anno per i prossimi 20/30 anni o 20/anno per sempre?
Il grosso delle pecore risponderanno: spendo 20 oggi, gli 80 me li spendo in minchiate e il prossimo anno beato chi c’ha un occhio.
Per 1000 esempi virtuosi di persone che risparmiano con il fotovoltaico e auto elettriche c’è 1 fake news che invece fa molta più presa sulla gente. Very sad
Non sono particolarmente d’accordo.
Gli italiani si distinguono per essere dei gran risparmiatori, non si comprano molte minchiate.
Credo che sia parte del motivo per cui molte persone sono titubanti anche sugli investimenti, quando mancano le competenze per valutarli con attenzione vengono considerati come una spesa evitabile.
In altre nazioni è più comune spendere e investire senza farsi troppe domande per una maggiore propensione al rischio
Hai perfettamente inquadrato il problema degli italiani… un popolo di “cicale” rumorose (e dotate di tastiera!) e poche “formichine” che si programmano …con qualche “sbatti” in più…ma tanta soddisfazione 😉👍
Li spendo oggi? si ad averceli …o forse credi che gli italiani girino con 5 o 6 carte di credito come negli USA collezionando debti per acquistare tutte le cazzate omosse sui social?
In realtà il fotovoltaico non è redditizio, ossia dipenda dal suo utilizzo, per una famiglia che parte la mattina e torna la sera quindi il grosso dei consumi sono notturni non è economicamente vantaggioso
Il cappotto me lo sono fatto da solo. Ho chiamato una ditta solo per rasare. Polistirolo, reti, colla, il grosso e il fine acrilsilosanico giallo li ho comprati direttamente io da chi li produce saltando così costi intermedi. 3500 di materiale e 1800 di mano d’opera per la rasatura finale. Quindi, se hai una casetta indipendente come la mia e non sei il classico impedito che chiama l’elettricista per cambiare una lampadina, per il solo cappotto non spendi tanto. Se poi per il fine ha magari un socio in gamba che ti aiuta puoi pure risparmiare i 1800€ che ho speso io.
E fu così che cappotti raffazzonati crollarono e muratori improvvisati si ruppero le ginocchia a seguito di cadute in altezza perché Mr Krasto sostiene che mettere un cappotto sia semplice come cambiare una lampadina.
Tra l’altro così facendo hai anche rinunciato a tutti gli ecobonus, giusto?
l’ecobonus è un boomerang
invece di buttare soldi in Bonus , bisognerebbe che lo stato facesse lo stato
in Portogallo , lo stato ha INVESTITO nella copertura fotovoltaica di tutti gli edifici pubblici possibili :
scuole,ospedali ,uffici pubblici, cimiteri ecc.. ecc..
il suprus di energia prodotta è stato usato per abbassare il prezzzo delle bollette alle classi menno abbienti
BASTA BONUS
FLTF
fronte di liberazione della tettoia fotovoltaica
Hasta l’elettrone siempre
si vabbe tutti gli italiani al brico per farsi la “casa green” fai date, massaie, impiegati alle poste e pensionati over settanta inclusi … e poi si autocertificano tutto e qualcuno gli fa pure passare 2 o 3 classi energetiche … questo si di che è il mondo delle fack news !!!
bhe, ok, ammesso di avere il fisico o i conoscenti per fare i lavori risparmiando, sennò si torna ai muratori (e i prezzi senza superbonus si stanno calmando)
ma la certificazione della casa un tecnico abiitato te la fa lo stesso (circa 300euro); mostri la fattura d’aquisto, le foto dei lavori, la scheda tecnica dei pannelli e degli infissi a chi farà la certificazione energetica della casa
se mancano le certificazioni dei materiali, credo i certificatori usano valori standard (nel dubbio leggermente più cautelativi) per fare un modello delle caratteristiche dei vari strati dei muri, ma la certificazione energetica te la fanno lo stesso
A meno che no si è in zone fredde freddissime o come ho scritto in quota ..
Per il centro sud , basta un cappotto termico interno
1 cm di sughero o 1,5 cm di sugherocartongesso
imho sono un bel risparmio per città al livello del mare da Firenze in Giù
chi sa attaccare la carta da parati sa attaccare il cartongesso ,
critica è solo la cucina , perchè se si usa il polistirolo al posto del più costoso sughero , ci sono rischi condensa
magari bagno e cucina meglio fare a professionisti
il laminato sul pavimento, lo può mettere anche un bambino
ed è già un bel isolamento
se hai l’amico dell’amico forse altrimenti ti servono le certificazioni energetiche … e comunque i prezzi dei muratori sono scesi qualcosa ma sono sempre alti … nessuno regala nulla, l’ho sto vededo io che sto rifacendo il tetto e i preventivi variano del 20% circa non certo del 50 o più.
un tecnico abilitato la certificazione energetica della casa deve fartela per forza
anche se hai una casa di cui non hai avuto-conservato le schede-certificazioni dei singoli metariali usati
pensa a chi deve aggiornare la certificazione di una casa comprata usata, e non ha le schede delle finestre e dei cappotti perché magari sono state fatte tanti anni fa
se mancano le schede dicertificazione dei materiali, nei calcoli si usano valori di riferimento “standard” più cautelativi presi da normative UNI
apperò, complimenti, e anche per la soddisfazione 🙂
che poi i materiali espansi sintetici erano nati con questa filosofia, essere una alternativa più economica da comprare e da posare, rispetto a sughero, lana di roccia, cemento alveolare, etc
ma con il superbonus ci è partita sopra una speculazione di prezzi materiali, ponteggi e manodopera esagerata, speriamo ora la situazione si calmi
se parte seriamente il discorso xase green gli aumenti del superbonus 110 diventano solo un antiparto della cena a un ristorante stellato … altro che prezzi “sociali” controllati.
è quello che raccontano i vari salvino e compagnia per creare un “nuovo nemico” , cioè l’europa e l’efficentamento energetico, su cui compattare gli elettori (ho visto oggi la puntata di Presa-diretta del 1-9-2024)
ma le condizioni che hanno causato le follie del 110 sono molto diverse, era clik day e con costo 0
per gli efficentamenti delle case penso basterebbe che non si superi l’aliquota di bonus del 65% (al limite di più solo per condomini a basso reddito, mai per villette e case di pregio che possono auto finzanziarsi) e il mercato si stabilizza, come era prima sino a qualche anno fa
c’era 50% di incentivio per ristrutturare, aliquota calibrata il giusto per evitare di fare i lavori in nero (con detrazione 50% c’è una leggera convenienza a aftturare il lavoro, mentre con aliquota 36% si va circa a pari)
e incentivo 65% sulla parte di miglioramento termico, come era anni fa (cappotti, caldaia, finestre), prima del casino del covid e delle leggi strambe
Secondo me …
resta il problema classificazione ,
trovo RIDICOLA l’attuale classificazione energetica perché è empirica e non sperimentale
provo a spiegarmi
una casa spreca energia rispetto a cosa ?
all’elettricità e al gas che usa per scaldare e raffrescare ?
allora bisogna tener conto della latitudine e dell’altitudine
a Roma un appartamento consumerà 100
uno simile a Bolzano 140
a Palermo 60
a Monte Livata (provincia di Roma),1400 m sarà ancora un’altra storia
classe G ?
rispetto a cosa ?
e se uso un ventilatore invece di un condizionatore ?
ma tassate i consumi energetici e non “torturate” i piccoli proprietari
magari informate meglio sui vantaggi di isolare ..
A volte bastano pochi accorgimenti in fai-da-te per migliorare molto il comfort domestico
senza svenate le famiglie
per i piccoli proprietari , che hanno meno di 10 appartamenti ..
introducete l’affitto legato a una classe energetica seria
e magari la detrazione dall’IMU dei lavori
il reddito è miserabile per quelli onesti , che non fanno B&B
un altro 110% o simile farebbe scoppiare di nuovo i prezzi dei materiali edili e della manodopera tanto paga lo stato , salvo poi scoprire che è un boomerang
Fantozzi – Robin Hood
vero, scrivi una mail di protesta al parlamento europeo che ha stabilito norme uguali per Elsinki e Palermo con inapplicabili regole per il ridparmio energetico, mettendo in copia Timmersmans (anche se ora lui fa altro) e per conoscenza anche Greta Tumberg ovviamente.
Ricchi nel senso che bisogna avere un mucchio di soldi per acquistare auto elettrica…
Quanto hai speso per la tua?
Le bufale che girano sulle case green sono simili alle storie sulle elettriche auto per “ricchi”.
Negli ultimi 15gg 650 Km percorsi, 26,2KWh prelevati dalla rete. Embeeee 26,2KWh a 30cent sono BEN 7,9€… ullallero che spesona da ricconi.
Potevo prendermi una bella termica che con 7,9€, camminando con le uova sotto all’accelratore sarei arrivato a circa 90/100 Km.
Ma noi ricchi, si sa, amiamo sperperare.
650km con 26 kw? 25km con un kw? ovvero tu per 100 km consumi 4 kw?…. hai battuto alla stragrande tutti i record mondiali di consumi …. complimenti
comunque tornando alle case green e alle bufale dato che da come scrivi immagino tu sia al vorrente di prezzi e risoarmi energetici, prego facci conoscere i prezzi e i preventivi per ristrutturare un appartamento o una villetta classe G o F per portarle almeno a classe D o meglio C e quanto questo farebbe risoarmiare su una spesa media per il tiscaldamento , ovvero introducendo una caldaia a condensazione o pompa di calore, il cappotto, deo serramenti certificati e magari se fisicamente possibile, pure un fotivoltaico con relative batterie di acccumolo, cosi li confrontiamo coi miei, dato che (cappotto a parte) ho appena fatto queste spese e so bene quanto mi sono costate, cosi poi ci facciamo 2 conti rapportati agli stipendi/pensioni medie in Italia e vediamo se realmente gli italiani se lo possono permettere o meno.
peraltro ti ricordo che a fine anno tutti i vari bonus energetici termineranno e quello sulle ristrutturaziini passerà dal 50 al 36%.
Ci si risente coi numeri alla mano buona giornata
secondo te invece gli italiani si possono permettere i danni da disastri climatici?
che costano solo e non forniscono nessun miglioramento.
perchè di questo stiamo parlando:
dell’accelerazione SPAVENTOSA del numero di disastri climatici.
a Torino ad agosto ha grandinato grosso 3 volte in 10 giorni.
roba mai vista prima
perchè se hai una casa in classe A al posto di una in clasza G l’alluvione o la frana non di colpisce, metti un cartello con la certificazione sul portone e il fiume in piena dj ferma come il mar Rosso con Mosè?
Proca a proporre la tua idea nelle zone a rischio idrogeologico dicendo di spendere decine di migliaia,di euro così avre bero le case protette, poi vediamo cosa ti rispondono
E ti dico di più, se il mio FV fosse a casa di mio suocero, molto probabilmente mi sarebbero bastati 15KWh, stracciando qualunque record galattico. Ma mi accontento così.
PERCHE li hai fatti i lavori? NON avevi i preventivi e le bollette? Quindi delle due:
A) non sai fare i conti… allora inutile perdere tempo a confrontarci sui numeri.
B) I conti li hai fatti ed HAI VISTO CHE CONVIENE… allora inutile perdere tempo su cose che sappiamo entrambi.
Sulle detrazioni che calano… quella è una scelta politica, mica una legge della fisica. Con un colpo di penna si può mettere l’IVA al 33% sui pannelli FV.
Questo cosa dimostrerebbe? Che volendo legalmente si può fare.
Certo che voi date giudizi senza conoscere le cose e già questo vi squalifica non poco, comunque i conti li so fare benissimo e quando ho installato il fotovoltaico l’ho fatto per il massimo che permetteva il mio tetto, forse se avessi fatto crollare il palazzo adiacente (vista sud) avrei avuto risultati migliori ma forse adesso scriverei da una cella :-), ai tempi regione lombardia dava il 50% sulle batterie di accumolo per cui alla fine mi è costata 0 ..e il totale da 14000 euro alla fine mi è costato 4000 che ammortizzo su 6 – 7 anni … ora fare il FV senza bonus (dal 2025 passa dal 50 al 36%) è un harakiri e non rientreresti praticamente mai dalla pesa …. intanto aspetta e spera nel colpo di penna ma ricorda che … chi vive sperando muore …..
Non ha scritto “consumati”, ha scritto “prelevati dalla rete”.
Quando si fanno investimenti, va fatto il raffronto costi/benefici.
Il costo è indiscutibile e il beneficio anche, quello che si tende ad omettere è il beneficio inteso come mancato maleficio. Perchè 20.000€ di danni da grandine (6mila per l’auto, 8mila per le imposte sbriciolate e 16mila per cambiare metà tegole e la struttura di chiusura balconi in alluminio/vetro, soprattutto se è la SECONDA volta in tre anni, hanno il loro costo.
Da qui ai prossimi 50 anni, quante volte tornerai a spendere quei 20.000€?
Ad un certo punto smetti di riparare le cose e te le tieni rotte, a parte l’essenziale. Oppure rifai la casa intera con criteri da rifugio antiatomico, spendendo… quanto? E se non te lo puoi permettere?
Ecco, è questo il punto: se non ci possiamo permettere ora di fare qualcosa, il non fare niente costerà molto ma molto di più, fino a raggiungere l’ineluttabile e l’improcastinabile: perchè puoi girare con la macchina completamente ammaccata, ma i vetri li dovrai cambiare comunque. Puoi fregartene della copertura balcone rinunciandovi, ma le tegole le devi cambiare o ti pioverà in testa. Puoi tenerti le imposte rotte anche se ti piove sui vetri, ma dovrai cambiarli ugualmente.
Iperbole…? Mica tanto…
Tutti hanno i soldi? Assolutamente no!!! Ma chi ha, FACCIA!!!
Dalle mie parti poi…. abbiamo varie parti della provincia (e di quelle accanto) che per violente alluvioni centinaia di persone han perso arredamento di casa (molti anche fuori casa) e molti pure il lavoro per le aziende distrutte.
E dopo questa lunghissima estate bollente (con +3 gradi quasi continui..ed il mare a 30 gradi .come ai tropici) dobbiamo aspettare pregando 🙏🙏🙏che non si ripeta lo stesso copione ad ottobre/ novembre….e così via ogni anno futuro..
vero, peccato che a livello globale i “senza soldi” sono una netta maggioranza e le decine di migliaia di euro che tu spenderesti (periodicamente dato che in tempi brevi, come tu hai fatto notare, ti vengono fistrutti dai cambiamenti climatici) serviranno a gran poco a fermare questi cambiamenti, è come cercare di svuotare un lago col secchiello, o ci sarà un vera volontà internazionale (e tantissmi soldi) o la sola Europa … ma anche con la Cina … non riuscirà certo a cambiarne il corso.
>> Le bufale che girano sulle case green sono simili alle storie sulle elettriche auto per “ricchi”.
Il problema non è tanto la gestione, lo hanno capito tutti che ci risparmi. Il problema è comprare la macchina … se non hai i soldi, devi fare il finanziamento, e se fai il finanziamento, visto che normalmente le BEV costano di più di una termica di pari fascia, lo devi fare più lungo. Alla fine, quello che risparmi, per i primi anni lo dai alla banca e/o finanziaria
A volte si “diventa ricchi” comprando quando costano poco .. e rivendendo quando costano tanto.
Ora come ora l’ usato (poco !) BEV è alimentato da molti che non avevano la situazione ottimale e la rivendono molto presto; chi ha BEV e si trova bene (carica a casa e in giro solo con tariffa scontata) Non la vende ..
Quindi .. chi ha posto auto a casa e ricarica li (con o senza WB..dipende dai km /giorno percorsi) potrebbe guadagnare parecchio a comprare una BEV usata ora…
Se tra qualche anno aumentano le colonnine (anche alla velocità italiana) ed aumenta la concorrenza (com’è già successo con la telefonia! Ve le ricordate le tariffe a consumo+scatto alla risposta??) avrà un veicolo godibilissimo, magari Senza le ultime novità ma perfettamente usabile per decenni.. A quel punto le quotazioni saranno migliori di molte plug-in/ErEv che cercano di rifilarci adesso…che in pochi anni mostreranno tutti i loro difetti (costi gestione motore ICE+batterie etc…2 fave per un “piccione” )
Sì, ma alla fine ricadi sempre nello stesso problema: una macchina usata a pistoni, di pari dimensioni/categoria/anno, quanto mi costa in meno?
Se hai i soldi, e non intendo dire che sei ricco, ma solo che ti puoi permettere di tirare fuori subito la cifra che serve per pagare QUELLA macchina in contanti, è un conto.
Se non puoi, quelli che dovrebbero essere i tuo risparmi rispetto all’auto col motore, li dai alla banca/finanziaria.
Io ho risparmiato diversi k € a prendere una BEV (20 cm più corta del SUV gasolio precedente..ma dentro grande uguale…anzi!) ed il costo di mantenimento è nettamente inferiore…
posso caricare a casa… E con 0.30€/kW spendo parecchio meno della piccola ICE di mia moglie…oltre allo zero di bollo e 1/4 di costi tagliando…
Potrebbe essere l’ auto definitiva… tanto tra 20 anni di sicuro non avrò le attuali esigenze di spostamento 🤣
sempre che tu abbia uno stipendio certo e di un certo livello altrimenti la vedo dura convincere una banca a prestarti i soldi … prova ad andare con una pensione minima o con un lavoro a tempo determinato … poi vediamo cosa ti dicono.
In questo caso la vettura nuova te la sogni… qualunque motorizzazione…oppure una “bella trentenne” come ne vedo tante a giro nella mia città (una volta tra le prime in regione per entità depositi c/c)
L’ unico guaio… è che (auto elettrica o no) se non abbattiamo alla svelta…10-15 anni max gli inquinanti ed i clima-alteranti ..saremo spacciati…
Io son già preoccupato per questa fine estate bollente ed autunno tempestoso ..
(in famiglia c’è già chi ha dovuto rifare il tetto di casa..e ricomprare 2 auto distrutte dalle grandinate…)