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Carta Bianca di ridicolizzare l’auto elettrica

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Carta Bianca di ridicolizzare l’auto elettrica. Anche il programma di Rai 3, di Bianca Berlinguer, non si è sottratta alla moda televisiva del momento…

carta bianca
Qui e sopra: Pietro mentre cala il cavo di ricarica dal balcone di casa.

Carta Bianca e l’uomo che ricarica dal balcone

È evidente che demolire l’immagine delle auto a batterie fa ascolti. E, dopo Rete 4anche su una rete Rai è andato in onda un servizio per dimostrare che l’elettrico è un’alternativa impraticabile. Con risvolti tragicomici, ambientati naturalmente nel napoletano, ovvero in una delle zone d’Italia meno dotate di colonnine. Si comincia a San Pietro a Patierno, a pochi km dal capoluogo campano. Qui Piero è all’opera con la sua ricarica self-service: dal balcone di casa, al primo piano, cala un lungo cavo che collega la presa di casa con il suo Suv. Perché questo escamotage? “Perché qui non ci sono colonnine“, spiega Piero, aggiungendo che se non avesse potuto usare questo sistema “mai avrebbe comprato un’auto elettrica“. Forse la giornalista di Rai 3 dovrebbe chiedere al Comune perché manca un’infrastruttura ormai fondamentale nell’Europa del 2023. Ma evidentemente lo scopo del servizio era un altro.

Carta BiancaE poi c’è chi ricarica a prezzi folli un’ibrida plug-in. E si lamenta…

Ma il top arriva con l’intervistato successivo, Antonio, che guida un’ibrida plug-in, con la quale inizia una specie di caccia al tesoro alla ricerca di una ricarica. Ci sono le app per farlo, ma quella che il nostro ha scaricato sul telefonino lo porta prima in una strada senza traccia di colonnine, poi in un parcheggio a pagamento. Poi la ricarica si trova e qui Antonio dimostra di non avere ben chiaro che cos’è un auto col doppio motore. Lamenta che, se deve andare da Napoli a Roma, per tornare deve fermarsi due ore e mezza a ricaricare. Peccato che le ibride plug-in siano concepite in modo che si usi l’elettrico nei viaggi brevi e il motore a benzina nei viaggi lunghi. Quanto al costo della ricarica, Antonio parla di 15 euro. L’auto è una Link & Co. 01, cinese, con 17,6 kWh di batteria, che accetta potenze massime di ricarica a 3,7 kW in AC. Che motivo c’è di andare a rifornirsi in stazioni DC, pagando (a quel prezzo) una potenza di cui non può usufruire? E perché comprare una plug-in senza accertarsi se in zona ci sono colonnine adatte per rifornire? O se si può ricaricare a casa, con una normale presa di corrente? Forse erano queste le domande da fare ad Antonio. Ma forse non fanno ascolti ed è meglio buttarla sul ridicolo.

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85 COMMENTI

  1. Boh…non ho lelettrica, e comunque ho molte prese elettriche in giardino…ma dovrebbe comunque essere un fuoristrada, per accedervi, non un Suv; poi da noi nevica, la neve si ghiaccia, rimorchio carrelli con quad e moto d’acqua, porto pancali di pellets, carico tre e-bike sulla sponda del cassone etc….oltretutto, mi piace guidare senza tetto🥰
    …Ieri, ho fatto il pieno di gasolio a S Marino al mio Jeep Gladiator 3.0 V6, e a 130 km/h fissi, tornando a Firenze mi faceva 10 con un litro! …e ho ancora oltre mezzo serbatoio!😀👍💪🏁🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰 Una mia amica ha il Wrangler ibrido, e, detto da lei, esaurite le pile percorre 4/5 km con un litro😱😱😱😱 Voglio far notare che andando a S. Marino, facendo il passo del Muraglione e alla via così fino a Forlì (😁), ho percorso una media di 12 km/litro con oltre 25 quintali di Pick-up con 264 cavalli e 600 nm di coppia😀💪💪💪

    • Tra le vanterie da medioman italiano potrebbe anche aggiungere quante tonnellate di CO2 ha immesso in atmosfera con questo viaggio, o quante polveri sottili ha sparso sul percorso, o quanti bambini intossica ogni volta che gli passa vicino con questo abominio a quattro ruote.

      • Eccolo….che la butta sul tragico….ora è scandaloso anche girare con una jeep?….maddaiii…. l’inquinamento non è certo dovuto al traffico veicolare…solo.in.parte molto marginale…14-16%….iniziamo a fare girare metà aerei lowcost… metà navi da crociera…e poi riscaldamenti…lavorazioni mega industriali ecc ecc ecc

        • Prevedibile e banale risposta da benaltrista.
          Ci sono piani per decarbonizzare ogni settore, non si preoccupi. Ma visto che l’argomento qui sono le auto, di quelle si parla.

          Comunque se pensa sia tragico, faccia questo esperimento: si chiuda in garage con quell’auto accesa. Io faccio lo stesso con la mia elettrica. Ci sentiamo la mattina dopo per sapere come è andata.

  2. La chiamano “informazione” ma sarebbe più giusto chiamarla “disinformazione”😄
    L’unico servizio serio sull’auto elettrica l’ho visto su Geo e Geo dove un esperto di economia spiegava che le problematiche riscontrate rispetto ad un’auto con motore termico si sarebbero rapidamente ridotte portando ad esempio con quale velocità si è evoluta la tecnologia anche in altri campi..basta volerlo!!

  3. Onestamente, c’é un aspetto che non mi é chiaro. Supponiamo (ed é già un bello sforzo logico) che un bel dì tutti gli europei e tutti i nordamericani viaggino in elettrico. Parliamo di 1,3 mld di persone. Non sarebbe poco! Peccato che al mondo siamo in 8 mld in rapida crescita (si dice 10 mld entro 2050… e di certo i 2 mld in più non saranno nella parte elettrificata del mondo!…) Quindi, realisticamente: elettrificato il parco auto dell’occidente ricco, cosa ci guadagna l’ambiente se Africa, Asia, Sudamerica continuano a viaggiare coi motori termici?

    • Non deve fare il rapporto con gli abitanti, ma con il numero dei veicoli. E l’Asia motorizzata è fatta in larga parte dalla Cina che ha percentuali di immatricolazione BEV doppie rispetto all’Europa.

      • Ma siete proprio illusi eh….la Cina e l’india ha percentuali risibili di elettriche….sono miliardi di persone amico!…guardati la cartina mondiale e concentrati sull’Europa che è piccolissima a confronto del mondo intero….ha ragione Franz….non si arriverà mai da nessuna parte con questi finto ecologismo burocratico!

        • Vediamole queste “percentuali risibili” della Cina: secondo i dati ufficiali nel 2022 si sono immatricolate 4,35 milioni di auto, il 22% del totale. Se aggiungiamo le ibride plug-in, 1,58 milioni, arriviamo a 5,924 milioni di auto con la spina. Totale di quota di mercato leggermente superiore al 30%. Oddio, proprio risibili no, parliamo di milioni di auto…

    • Ci sono più ragioni per passare a un’economia sostenibile: il problema climatico, l’inquinamento che provoca malattie croniche precoci e tumori, assicurare un’economia sostenibile che non dipenda da risorse che arrivano dall’estero, ambire a una qualche stabilità mondiale evitando o al più riducendo al minimo possibile i conflitti e l’uso delle armi
      La transizione mitiga tutti questi problemi.
      Per il cittadino comune la cosa più importante, dopo la salute, è non rimanere vittima del cambiamento climatico e della speculazione sulle fonti energetiche. Chi ha un minimo di sale in zucca è favorevole alla transizione, al più può dire che non ha le risorse economiche per affrontarla (a quello dovrebbero servire gli incentivi) ma non di certo sperare di mantenere la situazione attuale, perché è fondamentalmente insostenibile.
      Per tornare alla domanda: se l’Europa e il nord America, e aggiungo la Cina che più o meno in sordina sta facendo la transizione faranno la transizione e gli altri no, ben presto quando il petrolio sarà conteso e troppo costoso, affosserà i paesi che non saranno andati abbastanza avanti con la transizione. L’Italia con le ultime mosse sta facendo la scelta che la porterà nell’abisso. Alcuni cittadini se la caveranno meglio degli altri, e ovviamente saranno quelli che per una ragione o l’altra non avranno ascoltato le sirene dei populisti

  4. Trovo piuttosto sterili e inutili tutte le trasmissioni
    E le chiacchiere che cercano di portare discredito alle ev tanto il gioco è fatto,ci sono difficoltà certo,ci sono cose assurde che non aiutano si certo,cose che non facilitano il passaggio a una ev si colonnine che danno problemi o non funzionano a dovere una miriade di applicazioni con una infinità di prezzi talmente diversi che c’è da chiedersi se questo si veramente normale e per di più e qui veramente siamo al ridicolo il perché non si possa pagare con carta e poi il prezzo di queste auto che spero possa autoregolarsi per ora sono assolutamente improponibili per buona parte delle famiglie ,la Tesla ha già dato qualche indizio,etc.Si tante cose da sistemare ma se questo si verificasse in un tempo ragionevole noi consumatori non avremmo bisogno di leggi o di obblighi nel 2035 le auto elettriche saranno per forza già la parte preponderante del parco auto , quanti telefoni a tasti girano ancora

  5. NON GUARDIAMO PIU’ LA TELEVISIONE DI UNA VOLTA.
    Ma ragazzi…
    Dieci anni fa ci passavamo le serate sulla tv di casa.
    Oggi manco il telegiornale perché è tutto fruibile via web.
    Ne deriva che quella volta che accendo la tv per guardarmi il tg5 mi vengono le emorroidi alle orecchie perché vengo stoppato da 45 spot televisivi.
    Ovviamente c’è una tv in forte crisi di ascolti che ha bisogno di dire il contrario di tutto e tutto anche pur di fare ascolti.
    Fra poco faranno pure un reality di telegiornale dove si sbatteranno tra giornalisti chiusi in uno studio tv.
    Ma vogliamo andare da altre parti?
    Poi… il bello è sbattersene e dire chiaramente che quel giornalista è definitivamente bannato dai nostri interessi.
    Questa è la tv di oggi. Trasversale. Dove un giornalista venderebbe persino sua madre all’asta su ebay pur di fare notizia.
    Oppure vende una notizia falsa per far venire il mal di pancia a noi che sappiamo benissimo che boiate ha esternato.
    SCUOLA FORMIGLI.

  6. Purtroppo il problema dell’energia in Italia è ancora un Grosso Problema.
    Produrre energia elettrica in modo sostenibile è l’obbiettivo primario, aumentando anche la diversificazione produttiva.
    Nell’ultimo periodo la nostra produzione di Idroelettrico è diminuita moltissimo causa siccità.
    In Sardegna in questi assistiamo alla protesta dei lavoratori nel Sulcis perché la Fabbrica di Alluminio vuole chiudere per gli enormi costi dell’energia elettrica.
    In quella zona sono anni, tutti i governi ci hanno provato, che si vuole mettere la produzione di Eolico.
    Sostenibile ed economico, ma i politici locali, gli ambientalisti sono tutti contro…

    Finché in Italia ci saranno queste prese di posizioni non andremo da nessuna parte, mobilità elettrica compresa.
    Non possiamo mettere nelle batteria l’acqua serve energia ecosostenibile a costi sostenubili e in abbondanza…

  7. Non c’è giorno che gli italiani non si dimostrino sciocchi e si facciano infinocchiare con la finta scusa della perdita dei, già pochi, posti di lavoro, come se nel campo dell’elettrico e delle infrastrutture non ne servissero almeno 10 volte tanto.
    Questo perchè dobbiamo salvare l’imprenditore, già molto ricco, piuttosto che dare uno sguardo all’insieme.
    Vorrei dire che finiremo male ma nella realtà come paese siamo già morti e sepolti.

  8. strano, a leggere i commenti ora rai3 sarebbe emanazione del governo.. 🤣🤣
    di sicuro non dell’attuale.
    ricordo che fin dalla nascita il terzo canale era prerogativa della sx e tutte le loro trasmissioni sono sempre state improntate in quella direzione (“progressista”).

    detto ciò, mi pare (io tutte queste trasmissioni le evito come la peste) che prendano in esame persone comuni e la loro “normalità”: ma se questa normalità non è a favore, diventa un complotto contro..
    hanno sbagliato acquisto? può essere
    non sa usare una plug-in? senz’altro
    ma questo, a mio parere, dimostra che la realtà è diversa da come viene rappresentata qui dai tuttologi: ricordo ancora la replica del “viaggio dello scandalo” della giornalista durato 54 ore. fatto da una persona normale in 9 ore circa: peccato che al fianco avesse matteo valenza a dirgli tutto quello che doveva fare.

    l’obiezione che potrà essere mossa è che bisogna studiare per mesi cosa si compra: nella mia “bacata” testa mi raffiguro guido b al supermercato con in mano 2 pacchetti di merendine e soppesarne pro e contro studiandone gli ingredienti, zona di produzione, orario, tipo di confezione..😁

    • Ormai noto anche agli sbadati che, se vai abbastanza a sinistra, trovi la destra e vice versa.

      Lo spettro politico non è un tratto con due estremi ed un centro, ma un anello, o una sfera chiusi, dove il centro è un punto che sta agli antipodi dei fanatismi radicali di tutti i colori e le ispirazioni.

    • Se le caratteristiche delle auto elettriche si insegnassero nella scuola guida, avremmo molti meno problemi. Le nuove potenzialità si imparano STUDIANDO, LEGGENDO, GUARDANDOSI INTORNO. Se crediamo che il sapere ci venga instillato in automatico spoltronati sul divano a dormire, allora stiamo freschi…

  9. Ormai tutti i media Italiani sembrano concentrati sulla denigrazione dell’auto elettrica. Forse fa piu odience!

  10. mi associo al “collega” che metteva in luce le opportunità che restano aperte per noi elettrici in un Paese che ostacola – de facto – il mercato delle elettriche.. io domani andrò a Roma: 45+45 euro di autostrada, 45 euro per la flat da 145KWH di enel X, ZTL ricarica gratis nel parcheggio a pagamentto e posti blu gratis… se andassi con il freccia rossa in 2 pagherei 400 euro comodi e non avrei la comodità di partire/tornare all’ora che voglio io.
    Più l’italiano medio schifa le BEV più io mi godo i vantaggi di possederne una.

    PS molto affascinante considerare che quando si parla di ambiente uno dei nemici è l’auto col motore puzzolente.. ma quando si fa lo step successivo e parla di mobilità sostenibile, il nemico diventa l’auto elettrica.

    • Anche il treno non è da disprezzare. Si viaggia comodi e si può ammirare il paesaggio il relax.

      La vera ricchezza oggi è non guidare e lasciarsi guidare.

      E’ ciò che vorrebbero in molti, forse non in Italia, ma altrove.

      Per questo tante big tech hanno investito miliardi di dollari in ricerca e sviluppo della guida autonoma.

  11. Gli italiani sono un popolo vecchio, conservatore e parecchio retrogrado. Allergico proprio alla modernità.

    Come finirà? che gli altri paesi passeranno all’elettrico fregandosene di cosa fa l’ITAGLIA e l’industria di componentistica rimarrà comunque col cerino in mano.

    E io ci godo, si ci godo perché disprezzo totalmente l’ottusità.

    Il cambiamento lo puoi solo cavalcare per non subirlo.

    Se non si capisce questo allora il danno e la beffa sono pienamente meritati.

    • Caro EVoMurte ho 67 anni non proprio un ragazzino ma dal 2011 impianto fotovoltaico dal 2017 auto full ibrida dal 2020 anche una piccola ev per i piccoli spostamenti e dal 2022 ulteriore impianto fotovoltaico non ancora funzionare in attesa di E-distribuzione per il collegamento finale (ovviamente già Pagato) diversamente giovane si ma non credo di essere anche retrogrado e allergico alla modernità diciamo che non è solo l’età anagrafica ma e quel pensiero che non vede lontano anche di giovani legati al turbodiesel ma che cambieranno idea

  12. Ci sono tantissime cose che non funzionano neanche al nord, ma mi chiedo tutti i soldi che prendono le regioni del sud ma dove cacchio finiscono!!

    • La vera tragedia è un’altra: i comuni non devono spendere un soldo, basta che diano le autorizzazioni agli operatori della ricarica, che pagano le installazioni di tasca propria.

      • Non è proprio così, non è solo un problema di autorizzazioni o di volontà.
        Molto spesso è un problema tecnico dovuto alle limitazioni delle infrastrutture.
        Un gruppo di colonnine da 150kw richiede un impegno energetico notevole, e questo impegno non sempre è disponibile.
        In molte zone densamente popolate la rete di distribuzione è alla saturazione.
        Costruire una nuova palazzina o un capannone industriale senza risorse energetiche adeguate non sempre è possibile.

        Per la rete di ricarica delle auto elettriche in molte zone va adeguata la struttura di distribuzione, in certi casi vanno posati nuovi cavi, nuovi elettrodotti e nuove cabine di distribuzione.
        Ci sono costi molto alti da sostenere… e non è sempre è possibile.
        Almeno non a breve…

        • Ammesso e non concesso che lei abbia ragione, quando cominciamo a farlo?
          Dopodomani, magari piangendo perché siamo indietro?
          O forse i lavori dovevano già essere a buon punto?
          Questa rivoluzione è conosciuta da qualche anno, non da oggi.

        • Ha ragione, ma se in una località mancano le risorse energetiche per alimentare una palazzina o un capannone, il problema non sono certo le colonnine da 150 kW.

    • in merito ai soldi che prendono le regioni del Sud potrei replicare che se anche sono tantissimi, in proporzione sono molto di meno rispetto a quelli del Nord, anche perchè i trasferimenti dello Stato si basano sulla spesa storica e non sul numero degli abitanti per cui una regione del Sud con infrastrutture e servizi molto ridotti rispetto ad una del Nord riceve meno soldi.In pratica il Comune di Monza riceve di più del Comune di Bari.Ma questo non ci assolve dalle gestioni spudorate susseguitesi nel passato.

  13. La nostra “classe dirigente” sta facendo un errore strategico che gli si ritorcerà amaramente contro. Io spero quasi che il blocco UE del 2035 cada, così quando, forse anche prima del 2035, le nostre aziende della filiera dei motori endotermici chiuderanno perché il mercato sarà già passato all’elettrico per i fatti suoi, nessuno potrà dire che è colpa dell’UE, e sarà chiaro a tutti che è colpa degli attuali governo e Confindustria, anche se spero che per quel tempo sia arrivato qualcuno un po’ più sveglio su quelle poltrone.

  14. Il bello è che anche a Roma città ho visto coi miei occhi ricaricare una Smart attraverso una prolunga calata dal balcone al primo piano di un condominio.

  15. Sapete cosa vi dico?
    Egoisticamente parlando?
    Questi giornalisti Fanno bene.
    Così succederà che si venderanno meno auto elettriche e i privilegi degli automobilisti elettrici saranno godibili per più anni (esenzione del bollo, dalle accise, dal pagare taluni parcheggi etc.)
    Incominciamo a guardare il bicchiere mezzo pieno.
    Se noi per le ricariche, che ci richiedono di fare qualche sosta in più, in realtà ci permettono anche di scoprire posti nuovi da visitare, o semplicemente diventare più abili nella programmazione degli spostamenti della giornata, e perchè no, anche divertirci alle volte, dobbiamo approfittare anche di queste “trasmissioni disinformative” che indirettamente, per chi è già utente elettrico, possono dare, loro malgrado, molti vantaggi.
    Meditate gente…

  16. Probabilmente il governo Italiano che domina la tv e di conseguenza la mente del popolo sta giocando la carta del non siamo pronti non ce la faremo mai per ottenere finanziamenti dalla comunità europea.

    • La “comunità europea” non esiste più dal 2009.

      Che gli italiani abbiano una idea nebulosa della collocazione della loro “patria” a livello continentale è colpa grave e diretta degli stessi pessimi sedicenti giornalisti Rai/Mediaset/LA7/giornali e dei loro feroci padroni politici che oggi diffamano la svolta elettrica contro i nostri stessi interessi.

      L’unica cosa che mi viene da augurare loro, con P. G. Wodehouse, è che incontrino da soli un orso.

  17. La cosa più triste è che da questa crociata contro le EV, che ormai pervade ogni organo di stampa e ogni televisione, emerge un Italia di una arretratezza intellettiva disarmante… io mi rifiuto di credere che l’Italia sia questa, o meglio solo questa… si deve trovare un modo per dare voce anche a chi il passo verso le EV ha deciso di farlo, ne conosce le dinamiche di utilizzo e ne apprezza la fruizione ritenendole la scommessa su cui occorre puntare per il futuro.

    • La voce all’Italia silenziosa la potrebbe dare solo un partito che non sia populista, che non rincorra il facile consenso urlando slogan alla pancia del popolo, ma che abbia idee serie e portate avanti con capacità dirigenziali indiscutibili.

      Una volta esistavano gi Einaudi, i De Gasperi, potevi avere idee politiche di fondo differenti (sinistra e destra intese come concezione delle diversità umane come scrisse Bobbio) ma non potevi non dire che era gente in gamba. Gli attuali sono scarsi, con una cultura di base limitatissima, e alcuni vanno pure fieri della loro crassa ignoranza. Sono bravissimi a fare una cosa però: sguazzare nel fango. Motivo per cui molta gente valida, di buttarsi in politica non ci pensa nemmeno, se ci tiene al proprio fegato e alla propria integrità morale.

      • Salve Luca. Credo che Einaudi e De Gasperi non avrebbero mai imposto al loro popolo il diktat ideologico / elettrico (perché tale è). Avrebbero fatto un compromesso . Cosa che si sta chiedendo.

        • Per me il compromesso è già quello che vuole lo stop alle termiche dal 2035. La soluzione tranchant sarebbe lo stop immediato alla circolazione di ogni veicolo a carburante, navi e aerei compresi, e di spegnere tutti i riscaldamenti a combustibile.

          iniziamo dalla base: siamo d’accordo che dobbiamo arrivare a zero emissioni, si o no? Se lo siamo, intanto non lo chiamiamo “diktat ideologico” perchè ha solide basi scientifiche. Poi, cerchiamo in ogni modo di accelerare i tempi, non di dilatarli. Altrimenti ci stiamo solo nascondendo dietro la scusa del giorno per non fare assolutamente nulla.
          Esempio, hanno fermato il superbonus. Ok, sono d’accordo anche io, aliquote assurde che hanno portato a ruberie all’italiana. Ma resta il problema di togliere il gas dalle case italiane. Se non lo facciamo col superbonus, come lo facciamo? Idee alternative ne hanno date? Che non sia comprare lo stesso identico gas da altri fornitori che non siano la Russia, e tirare a campare?

          Quello che propone il governo attuale non è un compromesso, è l’ennesimo “voto di pancia” fatto dai populisti al potere per far felici nell’immediato i loro elettori, facendoli prima spaventare con minacce infondate (nessuno ha mai detto che al 2035 non si potrà circolare con le auto termiche) per poi passare come i salvatori.
          Non c’è la minima programmazione non dico a lungo ma nemmeno a medio termine. Tanto tra un mese ci sarà un altro argomento, un’altra “emergenza”, e si tirerà avanti a difendere il potere acquisito un mese alla volta.

          Lei pensa che Einaudi o De Gasperi non abbiano mai dovuto fare scelte scomode? Il loro vantaggio era che avevano a che fare con un popolo sicuramente più ignorante ma anche meno analfabeta-funzionale, che non iniziava le frasi con “non sono esperto, ma” ma diceva “non sono esperto, lascio fare a chi ne sa”.

          • Troppo banale scrivere “92 minuti di applausi” da parte mia?
            Sintesi analitica egregia che condivido completamente.
            Che amarezza (riferito al panorama politico, governo e opposizione, nessuno è degno del compito)

          • Gli illuministi del 700 volevano il governo della Scienza e della Ragione. Se due Stati come lItalia e la Germania (patrie del diritto europeo e quindi mondiale ) hanno dubbi è bene che tutti abbiano dei dubbi .

          • Certo che vogliamo salvare il pianeta. Ma la scienza è teoria e teoremi . Trovi sempre il contrario. E ci sono anche voci autorevoli (anche premi Nobel) che dicono che stiamo esagerando. Perdonate l’esempio estremo ma anche il nazismo a aveva una base scientifica (eugenetica) ma non per questo era giusto e buono. Come ho detto prima gli illuministi volevano la dittatura della Ragione ma è finita nel
            Terrore della Rivoluzione francese . La politica serve a questo. A ponderare, leggere la realtà , a moderare ed infine decidere per il bene pubblico. Ed anche la stessa politica si rimetteva ad un duplice controllo (per questo nasce il Senato degli anziani). Tutto questo per dire che questa Transizione ecologica ci sembra guidata più dal furore ideologico che non quello della moderazione .

          • \\Trovi sempre il contrario. E ci sono anche voci autorevoli (anche premi Nobel) che dicono che stiamo esagerando.//

            “How many scientists contributed to the latest IPCC report? Across all three working groups who contributed to the Sixth Assessment Report, 782 scientists (and hundreds more contributing authors) analyzed more than 66,000 peer-reviewed studies.”
            (https://www.nrdc.org/stories/ipcc-climate-change-reports-why-they-matter-everyone-planet)

            Non è una degustazione di vini, dove c’è a chi piace il bianco e a chi il rosso. Tantissimi scienziati hanno firmato l’ultimo report IPCC. Che dice chiaramente non solo che bisogna intervenire ma che bisogna farlo il prima possibile. Abbiamo tracheggiato già troppo. non ho visto un documento che dice che invece possiamo aspettare fino al 2100 tanto c’è tempo, ce lo siamo persi noi?

            Tu continui a chiamarlo “furore ideologico”, ricordando addirittura la stagione del Terrore! Per par condicio, va bene chiamare l’altro atteggiamento “lassismo egoista”?

          • Franky sembra quello che faceva il pic-nick sotto la diga. Quiete, sole tiepido, brezza leggera, erba fresca, fiori di montagna e uccellini sugli alberi.

            Una diga come quella del Vajont. Solidissima la diga, ma, all’improvviso, la montagna è franata dentro il lago.

            Il clima è come il lago. Noi siamo quelli che stiamo minando la montagna.

          • Franky
            “anche premi Nobel”, come Montagnier?
            Io vado a numero: il 97% degli scienziati di 190 nazioni. Magari ha ragione il 3% e ci daremo da fare come pazzi solo per stare meglio come clima, male che vada. E se invece avesse ragione, per assurdo!?!, il 97%?

    • Questa situazione mi ricorda un po’ la rivoluzione informatica degli anni ’80, quando i compurer si affacciarono sul mercato, dapprima delle aziende e poi sempre più, lentamente, nelle case private. Chi ha qualche anno sulle spalle si ricorderà che a fianco degli entusiasti c’era chi predicava sui “gravi danni che queste macchine faranno ai nostri giovani”.
      Ma la diffusione di queste macchine (lato professionale) fu spinta pesantemente dagli obblighi fiscali e contabili che lo Stato imponeva alle aziende e lavoratori autonomi, quindi sempre da parte del potere politico; col computer aziende e partite IVA potevano gestire molto meglio la loro contabilità che con carta e penna.
      Poi, nonostante i prezzi di allora, la diffusione dei PC fu lenta ma inesorabile.
      E che dire di Internet, che veniva visto da alcuni come il nuovo Satana?
      Ogi novità troverà sempre degli oppositori, qui abbiamo anche forti interessi economici.

  18. Ho letto l’articolo con un pò di disgusto e disagio ed ora spiego il motivo.
    Non mi hanno interessato kwh, plug-in, cavi, colonnine, ricariche e via cantando, ma io romagnolo ci sono rimasto male perchè il sud, come capita troppo spesso, viene raccontato come un ammasso di sfigati, gente adatta al pressapochismo, morti di fame, mi fermo per non dire di peggio. Che al sud ci siano cose che non funzionano al meglio non c’è alcun dubbio, ma non solo da loro.
    L’articolista o chi ha pensato al documentario poteva tranquillamente sparlare contro l’elettrico senza offendere l’Italia.

    • Io da Napoletano non mi sento offeso.
      A Contrario l’offesa nasce proprio dalla mancata percezione delle problematiche del territorio.
      Tralasciamo modi, forme ed impostazione No BEV di Porro e via cantando.
      Ma ci sta un Napoletano doc qui su viaelettrico (che non sia il classico dirigente di un 365 o il titolare di un Albergo a 5 Stelle in Penisola Sorrentina o a Riviera di Chiaia, o di un Megapastificio che haa sua colonnina esclusiva ) che, con onesta intellettuale, possa dire che queste zone così altamente popolate, stracolme di macchine lasciate ovunque per strada la notte sia un “Zona* pronta alle BEV?

      • Bravo collega, parole sante.

        Lunedì scorso sono andato a Napoli a discutere un abbreviato ed ho preso il treno delle 6 del mattino: il tassista napoletano (molto simpatico, tra l’altro, mi ha spiegato che tutti stanno facendo incetta di oggetti azzurri per festeggiare lo scudetto) guidava una Tiat Tipo prebellica, pur se ben tenuta, ed il tassista milanese una fiammante Tesla Model Y.

        Il tassista milanese, io sono ancora uno di quelli che chiacchiera coi tassisti invece di guardare lo smartphone, mi ha peraltro spiegato che lui per fare Milano-Campobasso di notte (una volta mi è toccato per un’udienza in tempi di coronavirus, con ritorno subito dopo pranzo) avrebbe impostato l’autopilot e dormito, tanto la guida autonoma funziona così bene che l’auto effettua persino le uscite dall’autostrada e in Italia siamo indietro ma in America già lo fanno, e che di colonnine ce n’erano abbastanza ed ha effettivamente aperto l’app e ne risultavano diverse.

        Per motivi diversi, entrambi i viaggi in taxi mi hanno lasciato perplesso.

    • Gino da casertano quale sono la penso come Vincenzo. Non sto parlando affatto delle bev o di altro ma io credo che il sud vada raccontato sempre con la massima obiettività, sempre. Significa raccontare le cose fantastiche che abbiamo ma anche le tante cose che non vanno. Se i comuni del sud non hanno le colonnine vanno bastonati senza scrupolo alcuno. E questo vale per sanità, servizi, stato delle strade, microcriminalità, etc. Senza nascondere la polvere sotto il tappeto.

  19. “Forse la giornalista di Rai 3 dovrebbe chiedere al Comune perché manca un’infrastruttura ormai fondamentale nell’Europa del 2023.”
    Forse voi non sapete che a San Pietro a Patierno (e in moltissime altre realtà della periferia di Napoli, Roma, Reggio Calabria, Palermo e non solo) le Amministrazioni Pubbliche fanno FATICA a garantire un minimo di viabilità alla rete stradale, l’illuminazione pubblica o la piena funzionalità di fogne e tombini, per non parlare di scuole, trasporti e ospedali.
    E voi lamentate l’assenza delle COLONNINE, come se questo “scempio” fosse emerso a Oslo o Stoccolma.
    Torniamo sempre al punto di partenza….senza l’intenzione di arrecarvi alcuna offesa, pacatamente faccio notare che siete NETTAMENTE scollegati dalla (triste) realtà italiana.
    Dal servizio emerge che buona parte del paese e del suo tessuto sociale più debole semplicemente non è pronto per questa nuova tecnologia e la pur auspicabile transizione verso di essa sta andando troppo veloce.
    I prezzi delle auto sono troppo alti, le infrastrutture PUBBLICHE non sono sufficienti a supportare il parco auto BEV e, per finire, io temo che molti spendano un sacco di soldi per una tecnologia che a breve sarà già vecchia, dal momento che io non riesco ad immaginare ancora per molto auto che vanno in giro con due tonnellate di peso, il cui rifornimento dura o tutta la notte (a casa, per chi può) o minimo 40 minuti ad una colonnina.
    Questa è la mia “vision”….sarò un rozzo primitivo, ma io – oggi – la vedo così.

    • due tonnellate, anche no.
      Tutta la notte: e quindi? Non è che sia richiesto stare a guardarla.
      Sul resto: aumenterà il divario nord-sud Anch in questo, ma non è colpa delle BEV…
      Intendiamoci: non sto minimizzando e nemmeno voglio dire che il sud si arrangi, purtroppo questo non può fermare quello che deve essere fatto, anche se è ingiusto, antidemocratico e inaccettabile.
      Mi pare, però, che non nasca oggi il problema, è solo l’ennesima cosa che non funziona.

      • manca meno di 1 quintale alle 20ton di peso per la model Y : da 1.909 a 1.972 kg
        Skoda enyaq iv 1965-2120 Kg
        500e 42Kw 1365-1405Kg
        GOLF 1.5tsi 1265Kg
        Vaielettrico aveva affrontato che una “bev vince contro una termica” e… “I costi di riparazione di un’auto elettrica al momento risultano più alti e questo, ovviamente, può influire su quanto si paga di assicurazione”

        • È un SUV con 850 LT di bagagliaio e 480 cm di lunghezza, cosa pretendiamo? Quanto pesa una termica pari dimensioni? Stiamo tra l’altro parlando dell’auto più sicura esistente al mondo nei crash test, per non dimenticarlo.
          La mia Model 3 pesa meno di un’Audi A4 pur essendo ben più potente e prestante e di uguali dimensioni.
          Facciamo i paragoni a parità di tipo di macchine.

        • Scusa ma una Tesla Model Y per dimensioni è equiparabile ad una Merceders GLC Coupé e i pesi delle versioni benzina e gasolio sono equivalenti alla Tesla (fonte Al Volante https://www.alvolante.it/listino_auto/mercedes-glc_coupe).
          Puoi confrontarla con un Alfa Romeo Stelvio che pesa da 1,5 a 1 quintale in meno, non con una VW Golf, al massimo la Golf diesel la confronti con la Renault Megane E-Tech EV e guarda caso hanno all’incirca lo stesso peso, 1/1,5 quintali in meno per Golf.
          Occhio che oggi le auto pesano di più di una ventina d’anni fa (sono aumentati i criteri di sicurezza attiva e passivi da rispettare).

          • Faccio fatica a seguire il ragionamento. Qual è il problema, il peso? Certamente sì come valore assoluto però concordo sul fatto che le auto pesino di più per ragioni non legate al sistema di propulsione. Le auto elettriche sono penalizzate per il peso del pacco batteria però sono più sicure per la distribuzione dei pesi. 1,5 quintali su 1,5 tonnellate sono circa il 10% in più, apprezzabili ma non fanno realmente la differenza. Se aggiungi che il motore elettrico ha rendimenti molto più alti e può recuperare energia il fattore consumi resta a favore dell’elettrico. Se confronti con ibrido che ha due motori e trasmissione più pesante siamo lì. All’estremo opposto hai le citycar con tre cilindri che vincono a mani basse il capitolo peso (e costo) ma essendo intese per essere usate in città restano purtroppo inquinanti e ancora inefficienti rispetto ad un’elettrica equivalente, che comunque pesa molto meno di 2 tonnellate.

          • ho preso alcune macchine bev più vendute, e per confronto una golf 1.5 benzina TSI che pesa quasi 2quintali in meno di una 500e (!)
            Allora:
            500e 42Kw 1365-1405Kg
            500 1.0 Hybrid Benzina Peso 1053 kg
            Sono 3 quintali e mezzo (!) di differenza e su un’auto così piccola.
            Solo come riportato da Vaielettrico alcune compagnie assicurative sono in “fermento” perchè si sono accorte che in un incidente una bev sovrasta una termica, salvo che costo ricambi/manutenzione moolto più alti, e in Norvegia è allo studio una tassa sul peso.

            Forse anche questo confronto non va bene perchè la
            500 1.0 H.
            ti permette di andare in vacanza da Aosta a Palermo all’istante stesso in tutta libertà e costi contenuti, e stare in vacanza.

          • Mirco
            Un piccolo distinguo.
            La 500E e la 500 non sono la stessa macchina. La 500E è più lunga e più larga e persino il passo è più lungo, il telaio è diverso.
            E siamo in ogni caso partiti dalla mia risposta che contestava “le due tonnellate”.
            Le elettriche di segmento inferiore a D pesano di più delle corrispondenti termiche, nessuno lo nega (nel segmento D invece è il contrario). Ma il peso è un problema esclusivamente per il consumo delle gomme, quasi tutto quello che sprechi in accelerazione lo recuperi in decelerazione. Vogliamo vedere una tabella con gli spazi di frenata di alcune elettriche e corrispondente peso?

            Modello Frenata ai 130 Peso

            Twingo 0.9 TCE 66,5 1105
            Twingo R80 63,1 1235

            Fiat 500 1.0 Hybrid 66,2 1053
            Fiat 500e 61,7 1290

            Ioniq hybrid 1.6 62,7 1370
            Ioniq Electric (38kWh) 66,2 1739

            Tesla Model 3 SR+ 63,2 1615
            Giulia 2.0 T 63,3 1679

      • Purtroppo Guido ci sono molte elettriche che ci arrivano vicino come peso alle 2T, e molte le superano tipo il Mercedes EQE, che può raggiungere anche le 2,6T.

        • Le Mercedes, però, non sono la “tipica” BEV.
          Purtroppo sono altamente inefficienti e costose con batterie enormi per compensare i consumi, come le Audi
          La EQE è una segmento E che rappresenta una frazionaria percentuale del parco macchine. E le segmento D termiche pesano meno del 10% in meno delle corrispondenti BEV.

          • Mercedes EQS provata non dalla solita rivista, ha un consumo medio di 17,5 Kwh per 100 km. Considerato che è un’ammiraglia lunga 5 metri e 20 centimetri, dotata di tutti i lussi immaginabili (tipo, per dire, degli interni) non mi sembra così “altamente inefficente”. Sul costo non mi esprimo, bisogna capire con chi ci si confronta. E francamente di vetture confrontabili con la EQS oggi non ne vedo.

          • WLTP ufficiali (di omologazione, che sono quelli che ho riportato io per Model 3 RWD e per ID.3, se non usiamo dati omogenei non sono confrontabili)
            EQS 350 18,5
            EQS 450 18,5
            EQS 500 18,5
            EQS 580 18,7
            EQS 53 22,2
            Model 3 14,2

            Sul fatto che siano stratosferiche e di lusso, quindi costose, è indiscutibile e incontestabile e sono filosoficamente agli antipodi di Tesla. Chi ama Mercedes non teme assolutamente la concorrenza di Tesla, questo è sicuro, è un altro mondo e lo dico piattamente e non in senso ironico.
            Diverso Audi e BMW.

          • Anche a me, infatti non sono stato io a tirare fuori Mercedes (fatto che lei volutamente ignora ed è comunque pretesto per fare polemica, vuoi mai che ce ne risparmiamo una? Il lettore ha parlato di EQE, tra l’altro, non di EQS, fascia stratosferica), soprattutto di quel segmento superiore, ovvio pesi più di 2 tonnellate.

    • Mi permetto di farle notare che le colonnine non vengono installare e gestite dal comune, deve solo permettere di farle installare.
      E BeCharge, EnelX, etc etc, attendono solo questo.
      Installano a spese loro e se le gestiscono pure.

    • Ma scusate .. Sbaglio o è stata pubblicata anche la lettera di un Milanese che, in parte qua, fortunato a vivere in zona pianeggiante (senza mare.. senza fiumi… Senza tombini che scoppiano) cmq si lamentava che la prima colonnina la teneva a 2km.?

  20. Il giornalismo è tutto (con rarissime eccezioni) acchiappa click, che sia quello del mouse o quello del telecomando poco cambia, quindi se ne frega di essere oggettivo, l’importante è fare notizia amplificando le situazioni estreme. Magari hanno intervistato anche normali utenti elettrici che non hanno avuto nessun problema a ricaricare ad una colonnina spendendo 5 euro per fare 100 km, ma non hanno mandato in onda il video perché non fa notizia come gli altri.

    Una parte della colpa, poi, è di chi lavora nei concessionari, che sono gli ultimi esperti in fatto di mobilità elettrica. Dopo 5 minuti su un qualsiasi forum, qualsiasi persona è più competente di loro.
    Ovviamente, essendo un sistema nuovo, le persone tecnologicamente più arretrate (e non è un offesa, certe volte fatico anche io a ricaricare l’auto in certe colonnine) hanno bisogno di un aiuto, non le si può mandare a casa con la macchina nuova dicendo che è tutto semplicissimo, basta collegarla alla presa di casa come un cellulare.

  21. Anche la Bianca Berlinguer (bella ragazza di qualche anno fa ed ancora oggi tutto sommato bella donna) è caduta vittima degli ordini di scuderia di un governo che immagino non stimi.

    PAZZESCO!!!!

    • L’ordine di scuderia purtroppo non arriva solo dal governo ma anche da Confindustria e dai sindacati, nella palude italiana ogni increspatura dell’acqua fa paura a chi vuole difendere le sue posizioni di rendita, figurarsi se nella palude si butta un macigno …

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