Carro attrezzi nella ricarica, per rimuovere un’auto che occupa abusivamente lo stallo della colonnina Enel X. Un lettore, ha immortalato l’intervento. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mila vanno inviate a info@vaielettrico.it
Carro attrezzi nella ricarica: “Mai visto un’azione del genere”
“Vi inoltro una foto di un’automobile in sosta abusiva presso una colonnina AC, rimossa da un carro attrezzi nel centro di Milano. Mentre passeggiavo per il centro, mi sono casualmente imbattuto in questa situazione e ne sono rimasto particolarmente colpito. Ho spesso osservato comportamenti maleducati da parte di automobilisti che parcheggiano abusivamente presso le colonnine di ricarica. Ma senza mai vedere sanzioni o interventi. È la prima volta che assisto a un’azione del genere. Cordiali saluti“. Filippo Pagliuca
E se le Polizie Locali cominciassero a far sul serio…?
Risposta. Dopo anni di sostanziale disinteresse da parte delle Polizie Locali, negli ultimi tempi sembra emergere maggiore severità verso chi parcheggia negli stalli di ricarica. Questo almeno a giudicare dal numero di segnalazioni che arrivano in redazione. Pochi giorni fa abbiamo pubblicato la notizia di un altro automobilista multato ad Arese (ma senza rimozione).
Come abbiamo ricordato più volte, il Codice della strada prevede solo una sanzione economica in presenza di questa violazione. Anche a carico degli stessi veicoli elettrici “che non stanno effettuando la ricarica o se hanno completato da oltre un’ora l’operazione“. Ma ci sono Comuni che hanno scelto la linea dura, aggiungendo in alcune zone la rimozione forzata alla multa.
Speriamo che serva da monito ad altri furbetti che se ne infischiano dei divieti e continuano a usare le piazzole come fossero soste gratuite.
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Sabato scorso a Pesaro colonnina bloccata da 2 auto “a scoppio”, una per stallo. Avevo fretta e non sono stato a chiamare i vigili che tanto, a come ho visto in altre situazioni, dubito si sarebbero mossi (al massimo avrebbero fatto cassa con un verbale, se fossero stati nei paraggi).
“Come abbiamo ricordato più volte, il Codice della strada prevede solo una sanzione economica in presenza di questa violazione.”
Redazione, credo che questa affermazione non sia corretta, e non è che siano i singoli Comuni a scegliere la ‘linea dura’: è tutto previsto dal Codice della Strada!
Andiamo in ordine: Il divieto di sosta nelle aree riservate per la ricarica dei veicoli elettrici è stabilito dal Codice della Strada, art. 158 “Divieto di fermata e di sosta dei veicoli”, comma 1, lettera h-ter).
Ma il successivo art. 159 “Rimozione e blocco dei veicoli” stabilisce quanto segue:
«1. Gli organi di polizia, di cui all’art. 12, dispongono la rimozione dei veicoli:
[…]
b) nei casi di cui agli articoli […] e 158, commi 1, 2 e 3;» [NOTA: esattamente l’articolo 158 e il comma 1 al cui interno troviamo la lettera h-ter) sopra menzionata]
È poi vero che lo stesso art. 159 prevede una misura alternativa alla rimozione:
«3. In alternativa alla rimozione è consentito, anche previo spostamento del veicolo, il blocco dello stesso con attrezzo a chiave applicato alle ruote, senza onere di custodia, le cui caratteristiche tecniche e modalità di applicazione saranno stabilite nel regolamento. […].
4. La rimozione dei veicoli o il blocco degli stessi costituiscono sanzione amministrativa accessoria alle sanzioni amministrative pecuniarie previste per la violazione dei comportamenti di cui al comma 1, ai sensi delle norme del capo I, sezione II, del titolo VI.»
È quindi chiarissimo che, qualora non sia possibile la rimozione, gli agenti DEBBANO – ripeto: DEBBANO – applicare almeno il blocco del veicolo.
Anche solo il blocco sarebbe un ulteriore forte deterrente contro la maleducazione, perché la scomodità di trovarsi il veicolo ‘ganasciato’ è quasi pari a quella di scoprire che è stato rimosso.
Le “ganasce” non le vedo applicabili.. se non sposti la vettura (e dove??) blocchi definitivamente la postazione di ricarica. Per spostare una vettura chiusa e bloccata occorre un mezzo come quello in foto dell’ articolo che solleva la vettura Senza rischio di danni gravi.
Per me andrebbe elevata una contravvenzione pesante e tolto punti sulla patente (la solita “nonna” o ” zia “pazza che a 90 anni posteggia a caso dopo aver guidato a 180kmh in autostrada. .)
Hai ovviamente ragione, Damiano: non rimuovere l’abusivo dallo stallo non risolve il problema di chi vorrebbe ricaricare.
Tuttavia, la semplice multa a molti non insegna nulla: fatto il loro comodo, se ne vanno con la loro multa come se niente fosse accaduto.
Anche la decurtazione di punti della patente, per motivi di similitudine della gravità della violazione, non potrebbe che essere in linea con i 2 soli punti previsti per le violazioni di altre parti dello stesso art. 158, cioè al comma 2, lettere d (sosta negli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus, dei filobus e dei veicoli circolanti su rotaia), g (sosta negli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide) e h (sosta nelle corsie o carreggiate riservate ai mezzi pubblici).
Invece l’applicazione delle “ganasce” almeno rende la multa totale ben più pesante e aggiunge il fastidio di dover chiamare la PM e aspettare che intervenga per rimuoverle, con un chiaro messaggio: “pensavi di fare il comodo tuo, e invece…” 😈.
infatti io come aggravante ho ipotizzato di far scattare l’abbinata
“multa + tariffa rimozione forzata” (che andrebbe comunque tentata, se il veicolo permane in sosta vietata, in tutti i casi di stalli riservati ),
in modo che uno non “parcheggi” a €32 o poco più… ma gli costi centinaia di euro … e magari (se eseguita) pure la perdita di tempo per recuperare la vettura in deposito.
finalmente 10 minuti di applausi era ora , sarebbe anche ora che lo facessero per gli stalli dei disabili con multa e ( la prima volta) almeno otto sabati e domeniche come volontari obbligati nelle strutture . Aggiungo con pubblicità sui social con tanto di nome cognome e foto , non ci sarà una seconda volta.
Se uno parcheggia negli stalli per disabili dovrebbero tagliargli qualcosa. Almeno qualche punto sulla patente.
Il Codice della Strada dice sanzione amministrativa e decurtazione di 2 punti sulla patente.
… se bastasse documentare fotograficamente ai Comandi Polizia Municipale l’abusiva occupazione delle colonnine (e parcheggi riservati a disabili o donne in gravidanza etc) per far scattare almeno amministrativamente la procedura di “multa con rimozione forzata”… anche se non eseguita (per indisponibilità del carro-attrezzi, per “fuga” dell’occupante ) forse si arriverebbe prima ad una “forzata e maldigerita” civiltà nel rispetto degli altrui diritti.
Certo … restano i casi “ambigui” delle vetture elettrificate “collegate” alla colonnina ma non in ricarica (mica facile documentare se era stata almeno tentata la procedura…o se si è interrotta per “spengimento” e mancato riavvio…), comunque almeno la gran parte degli usurpatori dei posti ricarica sarebbero sanzionabili.
Per il resto… non resta che sperare nel bando in corso di aggiudicazione delle ulteriori colonnine nei percorsi extraurbani e cittadini (sperando che anche stavolta non vinca chi poi si “tira indietro” lasciando il vuoto… capito BeCharge ENI ???!! )
sino al famigerato momento dell’apparizione diffusa di distributori carburanti dotati pure di HPC … (magari con sconti legati a tessere promozionali come negli anni ’90-2000…).
Aspetto e spero….