Il Gruppo Enel lancia con successo una piattaforma di CarPooling aziendale. I tragitti condivisi casa-lavoro dei dipendenti diventano un importante strumento di sostenibilità ambientale, welfare aziendale e di socializzazione.
Il CarPooling aziendale cresce in tutta Italia e mostra finalmente numeri che pesano sulla mobilità quotidiana. Nei primi sei mesi del 2025 i viaggi condivisi tra “colleghi” sono aumentati del 55%, evitando la circolazione di quasi 230mila auto e l’emissione di 946 tonnellate di CO₂.
La pratica di condividere l’auto privata con più persone (come conducente o passeggero) per raggiungere la sede di lavoro sembra ormai consolidarsi a livello nazionale, sostenuta da quelle imprese che utilizzano il car pooling non solo come strumento di mobilità sostenibile ma anche come elemento di welfare aziendale.

Il CarPooling “green” di Enel
Tra le realtà più attive in questo campo c’è il Gruppo Enel, che dallo scorso marzo ha introdotto il CarPooling aziendale all’interno di un piano più esteso di welfare dei dipendenti.
L’azienda ha progettato e sviluppato una piattaforma interna attraverso la quale i dipendenti possono sfruttare la condivisione dell’auto nei tragitti quotidiani casa-lavoro, con il chiaro obiettivo di facilitare gli spostamenti e ridurre l’uso dei veicoli privati. Con un duplice vantaggio: impattare meno sull’ambiente e socializzare con i propri colleghi nel tragitto casa-lavoro.
L’iniziativa del CarPooling aziendale è stata lanciata inizialmente su quattro città pilota, tra cui Roma. La risposta delle persone coinvolte è stata molto positiva, soprattutto nei grandi centri urbani dove il sistema offre maggiori potenzialità.
Enel ha evidenziato come nei primi sette mesi abbiano aderito oltre 200 dipendenti, con ben 6.000 viaggi caricati sulla piattaforma. Numeri che, in termini ambientali, si possono tradurre in 1,74 tonnellate di emissioni di CO₂ evitate.
Per incentivare l’uso del servizio, Enel sta pensando a meccanismi premianti ma ovviamente supportati da valutazioni sulla fattibilità e sul rapporto costo-beneficio.
Welfare, smart mobility e servizi integrati di Enel
Il progetto del CarPooling aziendale rientra in una strategia di sostenibilità e mobility management più ampia che Enel porta avanti da anni. L’idea è quella di offrire ai dipendenti una vasta gamma di servizi in ambito di mobilità sostenibile per ridurre l’uso dei veicoli privati.
Enel promuove infatti convenzioni per il trasporto pubblico locale, per lo sharing elettrico, offre navette aziendali nelle grandi città e sviluppa strumenti di analisi grazie alla figura del mobility manager, che ha l’obiettivo di incentivare forme di mobilità alternative all’uso dell’auto.
In più vengono realizzati ogni anno, come previsto dalla normativa, i Piani di spostamento casa-lavoro (PSCL) per fotografare le esigenze reali dei dipendenti e individuare soluzioni più efficaci.
Al momento Roma è la città dove Enel è più attiva sul tema della mobilità sostenibile, avendo la capitale 10 sedi aziendali e 6000 dipendenti.

Verso una mobilità più responsabile
La spinta verso il CarPooling arriva in un momento in cui la mobilità sostenibile sta evolvendo rapidamente, anche grazie alla diffusione di veicoli elettrici, micro-mobilità e servizi digitali integrati. La condivisione dell’auto non sostituisce il trasporto pubblico né la necessaria crescita delle infrastrutture ciclabili, ma rappresenta una soluzione immediata, efficace e a basso costo per ridurre emissioni, congestionamento e costi di spostamento.
Un approccio che, se integrato in strategie aziendali più ampie come quelle emerse nel caso Enel, può contribuire a cambiare davvero l’approccio culturale alla mobilità, partendo dal tragitto casa-lavoro.
Iniziativa di successo
Stando alle “recensioni” rilasciate da diversi dipendenti, ad oggi il CarPooling di Enel sembra aver centrato l’obiettivo. L’iniziativa sta riscuotendo successo, soprattutto perché il sistema si rivela utile non solo per un fatto di sostenibilità o di pura praticità – specie per chi ha difficoltà a muoversi autonomamente – ma anche perché ne viene riconosciuto il suo valore umano e sociale.
La condivisione di brevi percorsi casa-lavoro diventa infatti un’esperienza che, a detta di molti utenti della piattaforma, trasforma un tragitto quotidiano in un momento di socialità, scambio e collaborazione, che favorisce il confronto e la condivisione di esperienze, non solo lavorative.
Un modo per rappresentare al meglio il futuro della mobilità secondo Enel: intelligente, condivisa e rispettosa dell’ambiente.

