Caricare con la schuko, ci sono problemi di sicurezza?

Caricare con la schuko? Meglio no, ma se proprio…
Risponde Paolo Mariano – Nonostante siano in molti a farlo, non è raccomandabile caricare con la schuko stabilmente. Questo perché, come detto più volte, se l’impianto non è correttamente dimensionato, si rischiano dei surriscaldamenti e dei potenziali danni. Se proprio decidesse di scegliere questa soluzione, il mio invito è quello di far verificare l’impianto da un elettricista prima di procedere.
Meglio scegliere l’auto per la pompa di calore?

Non sceglierei Mazda per la pompa di calore
Consumi e autonomia a confronto, con e senza
Riflessione finale per una scelta ponderata
Consideri che abbiamo utilizzato per il raffronto dati da ciclo di omologazione e non rilevazioni reali. E, come lei probabilmente saprà, temperature e stile di guida possono avere grosse influenze su consumi e autonomia. In ogni caso mi sento di dirle che, nel caso dei due modelli che lei ha preso in esame, la maggior autonomia e i minori consumi di Kia compensano ampiamente l’assenza di una pompa di calore. Pertanto, se è questo che le sta a cuore, scelga Kia. Ma non dimentichi che un’auto si sceglie anche con altri parametri in mente: comfort, allestimenti, finiture, stile, usabilità, semplice gusto. Se lei percorre solo circa 40 km al giorno e ricarica a casa, non vedo potenziali disagi nemmeno con Mazda, che ha una linea sicuramente riuscita. Un’ultima ma importante considerazione sui cicli di carica e sulla durata della batteria. Con un chilometraggio stimato di circa 12.000 km all’anno, prima di accorgersi di una riduzione dello SOH della sua batteria, avrà probabilmente già sostituito l’auto. Non crede?
La Schuko è dimensionata per 16 A, e tutte le prese casalinghe 16A devono avere cavi e componenti relativi per questa corrente……perché avete dubbi?
Per quanto riguarda il collegamento alle prese dei campeggi: dipende che magnetotermico c’è a monte. A volte alcune strutture permettono un assorbimento fino a 6A, perciò o si usa un caricatore con potenza regolabile (oppure la macchina permette di regolare l’assorbimento) altrimenti niente da fare…
Io carico regolarmente con shucko a 16 ampère, ho il contatore da 4,5 kw e impianto elettrico nuovo…mai un surriscaldamento. Le wallbox le lascio a chi vuole buttare del denaro
E’ un suggerimento pericoloso, perché gli impianti devono comunque essere controllati.
La presa tedesca è fatta per reggere fino a 16A, ma non continuativi. Ci vogliono prese di tutto rispetto per gestire ore ed ore a quella potenza, meglio passare ad una presa industriale.
Buongiorno,
racconto la mia esperienza diretta di possessore MX-30. La scelta è ricaduta su Mazda principalmente per una questione di gusto. Mi sembrava una delle poche, nel panorama delle EV, con una certa personalità e stile, ma questa è un opinione del tutto personale. Ho scelto Mazda anche per una serie di condizioni al contorno favorevoli: km annuale di circa 16.000 km, utilizzo di corrente proveniente da fotovoltaico, bambini piccoli etc. Per quanto riguarda la ricarica, mi affido ad una wall box, ma il cavo schuko in dotazione è abbastanza veloce lavorando a circa 3,3 kW (13-14 A). Sui cicli di ricarica: per il momento ho calcolato di avere speso, in quasi sei mesi di utilizzo, circa 25 cicli di carica equivalenti completi, questo mi proietta ad un valore di 500 cicli in 10 anni. Le batterie della Mazda, essendo a chimica NMC, soffrono molto le ricariche 0-100%, ma si comportano molto bene nei cicli 20-80%. Alcuni studi di laboratorio, effettuati proprio su celle NMC (ma anche su altre) hanno mostrato che in condizioni controllate, con cicli 20-80% si possono superare tranquillamente i 1000 cicli (0-100% equivalemnti) prima di arrivare ad un SOH dell’80% (vedi figura 3 del seguente articolo) https://iopscience.iop.org/article/10.1149/1945-7111/abae37
leggendo molti forum e utenti avanzati mi sono fatto una mia idea che caricare dalla spina sia da evitare come la morte.
da quel che ho letto da molte parti i rendimenti sono più bassi di quello che avete ipotizzato e la differenza è notevole nell’arco di vita dell’auto
questi i rendimenti che ho visto in rete provati dagli utenti
tutte cariche fatte con caricatore trifase 11kW, probabilmente con caricatore dell’auto monofase da 7.4kW forse migliorano in monofase.
monofase 10A rendimento 75%
monofase 16A rendimento 80%
monofase 32A rendimento 85%
trifase 16A rendimento 87% circa
non oso immaginare il rendimento a 6A.
mia personale opinione almeno usare un carichino schuko da 16A se la linea della spina è dimensionata correttamente.
Certo Giangiacomo.
Ma la schuko possiamo estrarla dal bagagliaio e collegarla alla prima presa che troviamo senza domandarci cosa c’è dietro mentre una wallbox normalmente la facciamo installare da un elettricista (o così dovremmo fare).
Senza Dubbio. Per questo motivo con la corsa viene fornito il caricatore da 1.8KW e corrente massima 8 A.
Penso che se per comprare una mapcchina devo farmi tutte ste pippe mentali, forse meglio cambiare tipo fi veicolo
Beato te che per comprare un’auto vai da primo concessionario che incontri per strada e ne prendi una senza sprecare le preziose meningi.
La wallbox va comunque collegata all’impianto in maniera corretta, altrimenti i rischi rimangono come per la schuko.
Io sto per ricevere l’auto a maggio e installerò una schuko da 16 ampere con relativo interruttore e cavi con sezione maggiorata fino alla prima junction box. Costo di questa operazione attorno agli 80 euro. In aggiunta ho comprato un caricatore portatile ad amperaggio variabile (potenza max 3.6 kW), ritardo di ricarica impostabile e tempo di ricarica impostabile. Costo 208 euro su sito cinese ( lo stesso caricatore su Amazon costava attorno ai 400). La soluzione mi pare un compromesso accettabile.
Ad maiora