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“Cari no elettrico, siete il passato”. Firmato l’assessore…

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L'assessore di Montelabbate Pierluigi Ferraro

“Cari no elettrico, no watt avete torto. Voi rappresentate il passato”. Parole e soprattutto concetto ben spiegato con dovizia di dati tecnici dall’assessore all’ambiente del Comune di Montelabbate (6.987 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche) Pierluigi Ferraro.

“Le stesse chiacchiere di chi nel 2009 contrastava il fotovoltaico domestico”

Il j’accuse contro i detrattori dell’elettrico l’assessore comunale all’ambiente, in quota Cinque Stelle,  lo ha pubblicato sotto forma di lettera ai No Watt sul quotidiano locale Vivere Pesaro. Un testo senza fronzoli, senza nessun tipo di ammiccamento, ricco di dati e completo nello smontare le fake news più frequenti e che si basa sulla sua esperienza personale.

Il sindaco Cinzia Ferri e l’assessore all’ambiente Pierluigi Ferraro

Nel suo intervento l’assessore fa un passo indietro al 2009. “I detrattori dell’elettrico utilizzano gli stessi argomenti (per lo più chiacchiere) del 2009 quando, gli stessi, contrastavano la diffusione degli impianti fotovoltaici domestici. Chi invece al tempo credette che installando un impianto fotovoltaico sul tetto avrebbe ripagato in un tempo equo (il mio 9 anni) l’impianto, e poi per ancora tantissimi anni guadagnarci su, ha avuto ragione!

Altro che calcoli, teorie, logiche spesso campate in aria ma esperienza concreta e vissuta. La fiducia e la sicurezza sul fotovoltaico si trasferisce alle auto con batteria “Sarà così anche per la mobilità elettrica“.

L’assessore che smonta tutte le Fake news

Poche righe dopo l’amministratore locale passa ai numeri e ai dati per smontare le più frequenti fake news usate a volontà nei social dai no watt.

RICARICAInizia dall’energia necessaria per alimentare tutto il parco automobilistico utilizzando l’ipotesi estrema, “assurda” ma utile, di un cambio motore di tutte le auto italiane: “Il nostro Paese consuma 334 Twh di energia elettrica, basterebbe aumentare del 20% la produzione di energia elettrica, attraverso l’installazione di centrali a fonti rinnovabili“.

Chiaro e lo sa bene anche l’assessore che abbiamo davanti 15/20 anni per la decarbonizzazione della mobilità.

Poi i dati sulla Norvegia che conta già su una percentuale a due cifre di auto elettriche, a seguire i numeri sull’efficienza del motore elettrico, la minore manutenzione e quindi minori costi che riducono il differenziale di spesa. Non manca un riferimento sullo smaltimento delle batterie con la citazione del riuso pluriennale mentre “fa strano che non ci si preoccupi allo stesso modo delle tonnellate (oltre 30 mila) di pile usa e getta“.

Un amministratore pubblico non può non citare la qualità dell’aria: “Migliorerebbe sensibilmente con la diffusione delle auto elettriche che hanno zero emissioni al tubo di scappamento” e “ricordo il primato negativo di peggior qualità dell’aria, secondo il rapporto Arpam 2022, nella nostra Regione proprio nei grandi agglomerati”.

“Cari no elettrico, siete il passato”

L’assessore chiude ricordando che nei “primi 6 mesi del 2023 in Unione Europea sono state immatricolate auto elettriche per una quota di mercato pari al 13%, partendo dalla Svezia con il 37% per arrivare giù in fondo alla classifica a quei Paesi con una quota che non supera il 4%, e fra questi l’Italia. Persino la Grecia ci ha superati“. Dati citati più volte su Vaielettrico (leggi).

L’esortazione finale è da non perdere: “Cari “no elettrico”, voi rappresentate il passato, e siete liberi di restarci ma evitate, soprattutto attraverso i social, di utilizzare argomentazioni sciocche“. Convinto della transizione senza se e senza ma.

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126 COMMENTI

      • E per quale motivo? Non pontificato sull’argomento senza uno straccio di qualifica.
        Mi limito a segnale da chi arrivano le “lezioni”.
        Ad ognuno dei suoi lettori trarne le conseguenze.

          • Vede, la credibilità del mio commento sta nel suo contenuto (pubblico) dichiarato da una persona terza.

            Come ho già avuto modo di spiegare, in ambito scientifico questo metodo è il primo step di verifica delle affermazioni di chiunque, verificare se ha titolo per parlare di un certo argomento (sono quasi certo che il prof. Armaroli glielo può confermare).

            Tutto il resto rimangono opinioni che pesano quanto quelle di chiunque.

          • Sono solo opinioni, secondo Carlo.
            Se qualcuno scrivesse di lui che è un pedofilo o un disinformatore professionista o solo un cinico egoista conservatore sarebbe solo una opinione. Comunque non diffamazione, dato che non si sa chi sia.
            Ogni lettore ne trarrebbe le dovute conseguenze, cito.

  1. Parla bene l’assessore ! Chi non vorrebbe mettere un fotovoltaico in casa propria ? Non credo ce ne siano di detrattori sul fotovoltaico.
    Evidentemente ha una casa di proprietà, e non un condominio, e già inizia bene da qui. Poi tutto risulta più facile, dall’auto elettrica, anche più di una, al consumo dell’energia quando gli pare e piace. Peccato che in Italia la maggior parte dei cristiani campano nei condomini, e di fotovoltaici, qui, io ne ho visti veramente pochi, non sono loro che salveranno il mondo dall’inquinamento.

    • Abito in un condominio e ci sono i pannelli fotovoltaici, se il governo si da una mossa con i decreti grazie alle comunità energetiche sarà possibile potenziare l’energia auto prodotta dai cittadini. I detrattori del fotovoltaico ci sono sempre stati, forse di meno oggi ma nel 2009 senz’altro. Detto questo il problema dei condomini esiste, ma anche senza fotovoltaico si riesce a risparmiare rispetto alla spesa per carburante di origine fossile.

    • Interessante:
      ” ..salvare il mondo dall’inquinamento”

      più precisamente:
      “..dal cambiamento climatico”

      cioè ridurre le emissioni di Co2,
      cioè ridurre l’uso di combustibili fossili
      (e nel farlo risparmiare anche soldi)

      le fonti rinnovabili e l’elettrificazione dei servizi questo fanno
      =======

      Ho notato una logica per me opinabile:
      ” i pannelli solari sulle abitazioni aiutano, ma non sono ancora abbastanza, e allora non servono a niente, non mettiamoli più”

      Che è simile alla logica che usa Enrico nei messaggi qui sotto per le auto BEV:
      ” le BEV riducono le emissioni di Co2 solo a 1/3 rispetto alle ICE, non è 0, allora tanto vale continuare con le ICE”

      Se non siete parenti, comunque argomentate in modo simile

      Assomiglia a un tipo di retorica classica da negazionisti, hobbisti con idelogia, oppure web-promoter che fanno campagne organizzate di “influenza” su internet

      Se ho capito bene

      in questo periodo Eni sta cercando di spingere i bio-carburanti con enormi finanziamenti publici, carburanti dal dubbio bilancio di Co2, e per i quali ha già riconvertito parte delle raffinerie Italiane; le elezioni del 2024 potrebberro influenzare in parte le decisioni europee

      qui una analisi critica della situazione:
      https://economiacircolare.com/biocarburanti-seconda-generazione-eni/

  2. il futuro è fare meno km possibile con mezzo privato a motore, sia esso ICE, ibrido o BEV. Chi pensa di salvare il mondo dall’inquinamento e dalla CO2 facendo 15-20-30.000 km all’anno spostando 2 tonnellate o quasi di BEV, per trasportare mediamente 1-2 persone, è antico tanto quanto chi li fa in ICE, ma almeno chi li fa in ICE non si culla in questa bugia che le BEV salveranno il pianeta. Chi pensa di non inquinare le città perché usa una BEV è fuori dalla realtà, visto che le BEV emettono particolato da usura pneumatici e asfalto. Ve ne accorgerete quando fra qualche anno inizieranno anche con le BEV con le limitazioni del traffico in base alle emissioni di particolato. Inquina molto meno chi utilizza per lo più bicicletta, mezzi pubblici, servizi on line, smart working (chi può ovviamente), fa vacanze in località vicine alla propria dimora abituale ecc. ecc. limitando così i km fatti (anche se totalmente su ICE) a 5000-6000 annui, piuttosto che chi ne fa il triplo o più su una BEV da 1800kg, prodotta in tutto o in gran parte in Cina. Questo è il futuro, non il trasporto privato di massa. Il trasporto privato diventerà roba per pochi mediamente abbienti, esattamente come prima degli anni ’60, sappiatelo.

    • Ok, ma non mi pare che il manifesto di Vaielettrico sia VaiSUV, e in effetti vaielettrico dà anche tantissime notizie su biciclrtte, moto, imbarcazioni, camion e bus elettrici.
      Chissà perché però la maggior parte dei commenti se li beccano gli articoli sulle auto: sarà perché la maggior parte delle persone usa quelle per andare a lavoro, accompagnare i figli a scuola, fare la spesa, fare la gita fuori porta o la vacanza. Giusto o sbagliato che sia la mobilità elettrica prova a dare una risposta ambientalmente meno impattante al flagello dei combustibili fossili, e già solo cambiando il motore è un “apriti cielo” di lamenti da girone dantesco. 🤷

    • Enrico,
      la teoria la conosciamo tutti, ma poi la si cala nella realtà: non si riesce a fare cambiare abitudini e mentalità offrendo (prendiamo il solo segmento D) veicoli di costo simile o inferiore, con prestazioni superiori e autonomie da oltre 300 km autostradali senza soste e vogliamo mandare a piedi tutti o fargli usare mezzi pubblici che non ci sono e non ci saranno?
      Certo che sarebbe meglio. Bicicletta, monopattino, sharing, metro, autobus, miniautobus, tutto bellissimo e sicuramente è il prossimo step, le BEV non sono il mezzo definitivo, sono il mezzo di transizione tra il mostro ICE che ci sta uccidendo (insieme ai riscaldamenti e alle industrie, ovviamente) e il ritorno ad una dimensione più umana.
      E’ il futuro, ma remoto, non prossimo.
      La verità è che se anche tutti i giorni una città italiana andasse a fuoco per incendio o si allagasse per piogge torrenziali, la maggior parte delle persone continuerebbero a pretendere di fare quello che si è sempre fatto adducendo qualsiasi possibile scusa, anche le più improbabili, che diluiscono i motivi reali (tipo il prezzo!!) in mezzo a “boiate” inascoltabili.

      • se pensate che ci sia un qualche minimo impatto sul clima, anche con tutta Europa che gira al 100% su BEV, vi fate delle pie illusioni.

        • Certamente il resto del mondo non sta a guardare e sotterrarci nella nostra buca ci farà soltanto peggiorare la situazione.
          Pensare di sopravvivere facendo finta di niente, quella sì che è una pia illusione.

        • Quindi lei sa qualcosa che gli scienziati non sanno?
          Noi ci facciamo pie illusioni o lei soffre di ego smisurato o arroganza ignorante?
          Tutti gli studi che ci sono sul come, quando e in che tempi diminuire la CO2 sono fuffa e per fortuna che è arrivato Enrico a dircelo?
          E smettiamola con la storia del punto di pareggio: ci vogliono 30.000 km per il pareggio, prendendo i dati del 2021. Del 2021: perchè nel 2023, con l’aumento delle rinnovabili, ne servono meno, dato che tutte le elettriche, anche quelle in circolazione da 10 anni, diminuiscono la loro impronta CO2, cosa impossibile per le ICE!
          Lo stabilimento Tesla di Berlino è stato approvato dal governo tedesco per produrre 500.000 vetture ogni anno: ora cresceranno a 1 milione di auto con lo stesso consumo di acqua e di energia!! il 50% di efficientamento energetico, ma noi stiamo ancora ragionando sui parametri 2021 che considerano tutte le batterie prodotte dalla Cina con il mix del 2021, che non è più quello, è MIGLIORATO. La tecnologia BEV sta migliorando anno per anno, quella ICE ha esaurito la curva dopo 110 anni di sviluppo. Le BEV beneficiano di qualsiasi miglioria sul lato produzione energia, le ICE non possono modificare di una virgola il loro inquinamento, una volta prodotte (e non tiriamo fuori i carburanti sintetici che hanno un impatto energetico smisurato vanificando qualsiasi ragionamento di scala, non potranno mai essere che di nicchia per le supersportive/auto d’epoca).
          Caro Enrico, se lei è in buona fede, ci pensi, altrimenti continui almeno a pedalare che è sicuramente una cosa buona per tutti, me compreso, almeno.

          • Leggere i commenti su Vaielettrico tra cinque o dieci anni sarà esilarante come leggere oggi quelli di Nokia vs Apple. 😁

          • @ Leonardo(R)
            a me affascinano gli interventi con questi stile:

            – retorico, propaganda politica o pubblicità sul web
            – finto ingenuo e vittimistico passivo/aggressivo
            – arringatore delle masse e sobillatore di popolo
            – sedicente esperto di qualcosa dispensatore di verità
            – mix contorto degli stili

            c’è molto potenziale per scrivere testi per il cabaret

          • @R.S.
            La mia preferita in assoluto è: “Non ho niente contro l’auto elettrica ma…” 😂

    • Messaggi ingannevoli come il tuo, che evitano di “quantificare”, vengono postati a ripetizione, in modo ossessivo, da vari nick-name, ma usando frasi ed espressioni tipiche sempre identiche

      a me sembra una campagna pubblicitaria (in negativo) intensiva finanziata e pompata sui social media, in vista delle elezioni 2024, per influenzare in negativo le decisioni europee

      ci sono in ballo molto soldi per alcuni, se riescono a rallentare la diffusione delle auto elettriche,

      ad es. Eni sta manovrando per aumentare l’enfasi e la produzione dei cosidetti bio-carburanti, da finzanziare al solito con enormi sussidi pubblici, che in confronto gli incentivi per le BEV sono briciole; sta riconvertendo le raffinerie rmaste chiuse anche in italia negli ultimi anni

      i biocarburanti purtroppo hanno un bilancio ambientale dubbio, e si prestano ad altri problemi (consumando molto suolo, spingono alla deforestazione per recuperare suolo agricolo)

      ===
      Qualche dato dai tanti studi quantitativi sulle emissioni di Co2:

      – 2023 auto elettriche emettono 1/3 di Co2 sul ciclo di vita rispetto alle termiche

      – 2030 auto elettriche emetteranno 1/6 Co2 sul ciclo di vita rispetto alle termiche

      – 2040 arriviamo a 1/10 (tramite riciclo dei materiali della prima generazione di bev)

      Per questo è fallace parificare ICE e BEV, anche nel confronto rispetto al fare meno Km o andare in bicicletta, è il solito artificio stanco ma ossessivo da web-pubblicitari

      Idem il solito spauracchio del trasporto privato solo per benestanti,
      tra qualche anno lo sarà solo per chi vorrà avere un’auto a scoppio, Porsche o auto d’epoca,
      per gli altri e l’auto elettrica che abbatterà i costi, il trend è chiaro

      • Eh si lo confesso sono un lobbista del petrolio che scrive di andare di più in bicicletta!!!!
        PS mi ha appena dato ragione, dando per buoni i suoi numeri OGGI chi fa 5000 km/anno su ICE, facendo il resto in treno, bicicletta o non spostandosi proprio da casa (o scegliendo destinazioni più vicine), ha lo stesso impatto sulla co2 di chi ne fa 15.000 in bev e addirittura minore di chi ne fa 16000 o più in BEV. Quindi visto che personalmente faccio 5/7000 km annui con una ICE da 16 km/l di media la lezioncina morale sull’inquinamento l’accetto al limite da chi vive senz’auto e rinuncia a trasporti aerei frequenti, e non da chi fa il triplo di km annui rispetto a me in Bev. Cordialmente.

        • Bravo, ma è anche fortunato. C’è chi è costretto, penso nessuno sia felice di perdere ogni giorno ore in auto, a fare 100 km per raggiungere il posto di lavoro e non ha alternative con i mezzi pubblici.

        • Mitico
          (pronunciare con accento Homar Simpson)

          retorica dalla logica opinabile, direttamente dall’ Eni

          very very good
          ..sta per franare la diga..

    • @Enrico
      “visto che le BEV emettono particolato da usura pneumatici e asfalto.”
      ______________
      Le termiche no?
      Un altro SoTuttoIo mentre in tutti questi anni passati nessuno ha mai portato simili profonde argomentazioni.

      • Ma come non lo sapevi che le auto termiche si librano nell’aria come hovercraft mentre le elettriche fanno rotolare le ruote sull’asfalto sbriciolandole?

    • A parte che il punto di break even dell’elettrico su ICE sta continuamente scendendo, ora bastano poche decine di migliaia di km, quindi anche con i tuoi 5/6000km annuì, nell’arco della vita media di un’auto (12 anni) conviene già oggi una BEV… Ma a parte questo, dicevo, il fatto non è nemmeno ambientale, ma solo di avere un mezzo migliore sotto ormai quasi tutti i punti di vista
      Dove si è potuto elettrificare si utilizzano già da decenni i motori elettrici, vedi treni o impianti a fune, il problema delle auto è sempre e solo stato il “dove prendo la corrente?”. Con i passi avanti fatti dalle batterie, questo problema, che esiste ancora in parte, sta sempre più scomparendo: tempo 10 anni, anche senza essere green, nessuno vorrà più una ICE, se non qualche nostalgico del brumbrum.

  3. Con l’esempio del fotovoltaico l’assessore si è già risposto da solo, ci vorrà del tempo ma l’elettrico è il FUTURO, per il momento il motore termico non è ancora il passato ma il PRESENTE😉

  4. “SIETE IL PASSATO”, direi un grande comunicatore questo assessore di un comune grande quanto una lenticchia.
    é sempre e solo una lotta di quartiere sia nei modi che negli argomenti. Livelli bassi.

    • Notasi che “assessore di un comune grande quanto una lenticchia” è una estrapolazione sintetica moderna de “il bambino ha detto che il re…” della favola di Hans Christian Andersen “I vestiti nuovi dell’imperatore”.

      • «Ma non ha niente addosso!» disse un bambino «Signore, sentite la voce dell’innocenza!» replicò il padre, e ognuno sussurrava all’altro quel che il bambino aveva detto. «Non ha niente addosso! C’è un bambino che dice che non ha niente addosso!». «Non ha proprio niente addosso!» gridava alla fine tutta la gente. E l’imperatore, rabbrividì perché sapeva che avevano ragione, ma pensò: «Ormai devo restare fino alla fine». E così si raddrizzò ancora più fiero e i ciambellani lo seguirono reggendo lo strascico che non c’era.

        La voce autorevole di un “assessore all’ambiente” di un comune che è grande quanto la scuola media che ho frequentato negli anni 80 e che dà dell’anacronistico a chi non ha un’auto elettrica.
        Quante auto ci saranno a Montelabbate per cui potrebbe migliorare la qualità dell’aria esostituirle? Di sicuro hanno aziende che lavorano plastiche, imballaggi, carpenteria metallica e un polo industriale bello pesante. Magari mi preoccueprei più della qualità dell’aria che deriva da questo. Ma è un 5S non poteva essere diversamente.

        Oppure chiederei cosa ne pensa Sabrina Alfonsi, l’assessore all’Ambiente di Roma, magari ha argomenti più ficcanti del “siete il passato”

        • Non è bello il suo tono e linguaggio con “comune che è grande quanto la scuola media”, a parte questo lei trasforma a suo piacimento la notizia. L’assessore non si è minimamente sognato di dare “dell’ anacronistico a chi non ha un’auto elettrica”. Questo lo ha sognato. L’assessore ha risposto alle fake news con i dati e condiviso la sua positiva esperienza personale. Ha criticato i detrattori che si inventano dati e distorcono la realtà. La decarbonizzazione come sa non si limita al traffico ed è pieno di aziende che investono per ridurre le emissioni. E sa bene che le aziende sono controllare e se non rispettano le norme sull’inquinamento vengono anche chiuse.

        • Veramente sei tu che scrivi di comuni piccoli e grandi, come se un sindaco di un piccolo comune fosse per forza un cretino! SE SAPESSI LEGGERE, cosa di cui fortemente dubito, il sindaco ha parlato di gente PASSATISTA riferendosi chi è CONTRO l’elettrico, non di chi ha ragionevoli dubbi! Io comunque non mi chiamerei “Dubbioso”, fossi in te… Finisce comunque per “oso”, tranquillo…

    • Questo accorato appello dell’ assessore all’ambiente di Montelabbate quasi commuove per il patos e gli argomenti.
      Come non essere coinvolti quando cita la Norvegia ad esempio calzante? Uno stato europea di meno di 6 milioni di abitanti in totale (l’equivalente di una grande città italiana) ed una densità di circa 14 abitanti per chilometro quadrato e con un reddito medio intorno ai 50.000 euro.
      Strano che l’assessore all’ambiente di Montelabbate abbia tralasciato un piccolo particolare, la Norvegia è il principale produttore di petrolio e gas dell’Europa occidentale ed il terzo esportatore mondiale dopo Arabia Saudita e Russia.
      Il governo norvegese ha dato via libera a 19 progetti relativi a petrolio e gas per un valore di 17 miliardi di euro (Giugno 2023), il giacimento norvegese Johan Sverdrup ha stime di estrazione fino al 2070.
      In Norvegia sono stati anche trovati giacimenti di 70 miliardi di tonnellate di roccia fosfatica usata per pannelli solari e batterie LFP.
      La Norvegia quindi non rinuncia alla propria ricchezza di un’ economia principale basata sul petrolio e gas, che da lavoro a migliaia di persone per il suo lato green.
      Come ha detto qualcuno in Norvegia il servizio pubblico però è di altissimo livello e sarebbe il caso si partisse da li anche da noi, prima di fare la guerra alle auto.

      • Che fessi, questo norvegesi! Sono imbottiti di petrolio e di gas, eppure lo vendono a noi piuttosto che bruciarlo nelle loro auto.

        • Un po’ come quelli che seppelliscono le scorie tossiche in Campania, solo che i norvegesi sono eroi perché comprano l’auto elettrica, mentre quelli che mandano i rifiuti in Campania sono criminali.

          • Sul valore dell’ estrazione di petrolio della Norvegia avremo di che discutere al prossimo mal di pancia bellico. Finirà che dovremo anche ringraziarli, in particolare chi ha pensato che fosse una buona idea tirare più a lungo possibile con le auto ICE

          • Premio del giorno “contorsionismo della logica”

            il Sig, Dubbioso, aiutato dall’assist di Remo,
            vince oggi il premio con ampio margine, almeno 2 lunghezze

            il Sig. Enrico, aiutato da LukyEplorer
            era partito molto bene, ma mi spiace è stato ragiunto e superato in una volata travolgente e si piazza secondo

          • @Gian Basilio 5 parole di massima inutilità.

            @Degli Esposti: noi paghiamo sia per seppellire le scorie nel terreno che per comprare idrocarburi dai norvegesi, per comrpare l’elettricità dalla Francia, il gas dall’Africa etc etc, noi paghiamo per qualsiasi cosa, poi decidiamo chi è eroe e chi è il criminale in base alle alleanze o alle simpatie.

          • Bug logico: la Camorra incassa per seppellire i rifiuti tossici, noi paghiamo per bruciare il petrolio e il gas norvegesi. Non so chi siano gli eroi e i criminali, ma di certo so chi è il fesso: chi avrebbe sole e vento gratis e non lo sfrutta.

          • @ > R.S.
            Qui l’unico a fare “contorsionismo della logica” è l’assessore dell’ambiente (pensa tu che cima) di Montelabbate e chi gli va dietro, che con l’idea di essere uno che è avanti rispetto agli altri che lui giudica il passato l’ha sparata alla grande sulla Norvegia senza neanche sapere quale fosse la sua principale economia, è come se Cremonini fosse vegetariano ma macella e vende tonnellate di carne ogni anno!

  5. Mi permetto di proporre una riflessione, fino ad oggi per i nostri spostamenti abbiamo avuto a disposizione auto a benzina, diesel, gpl e metano, quindi ben 4 opzioni di scelta.
    Fra 10 anni l’unica scelta possibile sarà l’elettrico, ma se questa unica scelta dovesse dimostrarsi sbagliata che succederà?
    Eppure si sa che in qualsiasi ambito della vita è sempre un grosso rischio non avere altre opzioni.

    • Se preferisce può sempre prendere le auto a idrogeno (è una battuta, per carità).

      Benzina, gasolio e GPL di fatto sono un’unica scelta perché sono prodotti a partire dal petrolio, l’unica vera scelta è tra queste e il metano,.che comunque è sempre un fossile.
      Infatti per affrancarci dai fossili non stiamo sostituendo benzina, gasolio e GPL con metano perché abbiamo visto cosa succede quando uno dei grossi produttori da di matto.
      In realtà l’energia elettrica è a sua volta un vettore tant’è che si può produrre a partire da molte fonti diverse sia fossili che rinnovabili, e questa è la sua forza. Ovviamente la.debolezza è che la filiera dei materiali che servono per produrla, ma questo vale per mille altre cose, come ci ha insegnato la crisi dei chip che ha messo in crisi anche la produzione di auto termiche.

    • Ti ha detto la mamma che, delle 5 opzioni, 4 ammazzano la gente e fanno collassare il clima del pianeta?

      Quale scegli?

    • La riflessione ci può stare, utilizzeremo treni, autobus, biciclette ed i vecchi piedi. Ma ne voglio proporre una io se invece dopo oltre 100 anni ci fossimo finalmente accorti di aver sbagliato tutto? Dovremmo continuare per mon ammettere l’errore?

    • come scritto da Leonardo

      > elettricità la possiamo produrre in tanti modi, anche economici e sostenibili

      e poi:

      > motori elettrici sono efficenti, a monte serve meno energia

      > i materiali dell “hardware” si ricliclano e riutilizzano

      insomma:

      >> a piedi o ricattati non rimaniamo più

      >> riduciamo le emissioni di Co2

  6. La più grande fake new contro l’elettrico è che sono city-car, sottintendendo che sono auto per i cittadini, magari delle grandi città.
    In realtà la migliore fruizione dell’auto elettrica si ottiene nelle migliaia di piccoli e medi comuni, dove la gente non fa enormi percorrenze giornaliere e le abitazioni hanno quasi sempre un garage o un posto auto fisso.
    Facendole passare come auto cittadine hanno raggiunto due obiettivi:
    – limitato enormemente l’acquisto da chi vive in provincia perchè considerate inadeguate;
    – impedito l’acquisto a molti cittadini per carenza di infrastruttura.

    • Insomma… Caro Zi Ti in tanti invece dicono che l’elettrico è Tesla e non è una City Car. Non voglio addentrarmi dentro gineprai nominalistici. Ho ben chiaro una cosa: la propulsione elettrica nasce per risolvere un problema ambientale (emissioni di Co2) e un problema sanitario (i gas inquinanti prodotti dal sistema endotermico). Proprio le città hanno necessità di interventi immediati e urgenti per “pulire” l’aria e far respirare meno veleno. Non a caso crescono le aree interdette alla circolazione delle auto inquinanti. Mancano posti auto con presa (garage) ma esistono e sono pure tanti. Solo nel mio condominio una ventina e nel mio isolato centinaia. Sarebbe già buono dotarli tutti di wall box. E qui il problema è normativo, anzi burocratico, e culturale. La decarbonizzazione vale in città e nei piccoli Paesi. Si lavori su tutto il territorio per ridurre le emissioni.

      • Non c’è dubbio che il maggior beneficio per le persone si otterrebbe nelle città, ma penso anche che la stragrande maggioranza delle auto che circolano in città arrivino da fuori.
        Ecco che tutta la gente che va a lavorare, a fare acquisti, negli uffici pubblici e mille altri motivi e fa 10-20-30-40-50 Km possono in assoluta tranquillità farlo in EV, senza nemmeno avere gli immediati problemi di ricarica.
        Per tragitti di questo tipo bastano anche le seconde auto e sarebbe aria migliore che respirano nelle città.
        Ed invece no… sono city car… e grazie dove la ricarico se non ho il garage.
        Risultati, pochi.

  7. Egregi signori, in merito al titolo che dice il non elettrico è il passato vorrei far presente che (dati dal sito https://www.motus-e.org/) le auto elettriche in Italia sono appena 205.000 su un parco circolante di 39.000.000, ovverosia appena lo 0,5%.
    Quindi è corretto dire che il motore a scoppio è il passato ed è anche il presente.
    L’auto elettrica potrebbe essere il futuro, come sperate voi, l’Europa e le case costruttrici.
    Ma ricordo, e questo vale nei paesi democratici, che per essere maggioranza bisogna essere il 51% e per arrivare a questo l’auto elettrica di strada da fare ne ha ancora tanta.

    • Carissimo le norme sull’elettrico e il divieto dell’endotermico dal 2035 sono state votate democraticamente da un Parlamento. Il divieto di circolazione delle auto termiche nelle città è una scelta democratica. Quindi è lei che si trova in minoranza. Se questo è il ragionamento la discussione è chiusa. Ma detto questo non si analizza dallo stock ma dalle tendenze. In Italia siamo indietro, ma c’è chi rema contro, ma i cittadini europei stanno aumentando esponenzialmente gli acquisti e si è superato il diesel. Gli italiani arriveranno dopo ma c’è ancora qualche anno.

      • “Gli italiani arriveranno dopo ma c’è ancora qualche anno.”

        Beh, in merito a questo, mi sembra di ricordare che tanti anni fa esisteva una canzone che diceva “aspetta e spera”. 😁😁😁

        • Fino a pochi anni fa i bar e gli uffici erano luoghi appestati dal fumo delle sigarette e nessuno usava il casco. Come vede la speranza si è tramutata in realtà

      • L’EU non ha vietato l’endotermico, ha solo detto che le auto NUOVE che possono essere vendute dal 2035 devono essere auto con EMISSIONI ZERO ALLO SCARICO! Poi che vadano ad aria acqua elettricità o carbone poco importa. Questa norma mette in primo piano la salute delle persone, le stesse persone che molte volte si ammalano e muoiono (60mila solo in Italia) di tumori all’apparato respiratorio. Chi nega o vuole negare questa evidenza è un incoscente egoista che merita di pagare con quello che inquina e cioé i carburanti fossili. I costruttori sono i primi ad essere colpevoli e nonostante tutto abbiano modelli BEV e li sviluppino da decenni hanno messo in piedi, con l’ausilio della malainformazione, articoli e trasmissioni che mettono in cattiva luce quello che di buono si sta cercando di fare con le rinnovabili e con le auto a zero emissioni; le rinnovabili crescendo in quantità potranno portare, ad un paese come l’Italia, che possiede solo sole e mare in quantità innumerevoli benefici che non vengono mai menzionati, potrebbero infatti diventare il distributore di benzina anche di chi è sprovvisto di fotovoltaico e grazie alle comunità energetiche fornire elettricità a basso costo ed ad impatto zero a chi non se la può produrre. Infine le colpe della classe politica, troppo spesso a braccetto con interessi di parte (vedi Eni) non ha mai fatto nulla per semplificare in modo drastico la burocrazia per nuove installazioni solari ed eoliche facendo scappare letteralmente nuovi investitori in paesi come spagna e portogallo che stranamente hanno un costo della vita sempre più basso (forse perché l’energia elettrica costa meno?). Noi al contrario screditiamo quello che potrebbe arricchirci ma dopotutto ogniuno ha i politici che si merita.

    • Esatto….aspetta e spera che l’elettrico poi si avvera…ahah….a me non la vendono nemmeno nel 2050….poi fate vobis….da me può circolare perfino euro zero….ahhhhhhhhh….boccata di aria fresca!

    • Dovresti allontanarti dal quadro. Stare con il naso attaccato alla tela, oltre a sforzare la muscolatura oculare, non ti fa apprezzare in pieno la composizione.

  8. Noi siamo leader assoluti nel know how per l’estrazione di bio-carburanti!!

    La Germania e la Commissione UE ci hanno segato le gambe su questo, tre mesi fa!

    Guarda che mercato ci siamo andati a prendere a NEW DELHI!!

    FANTASTICO!!
    🎉🎉🎉🎉🎉

    Ma ve le immaginate le terre dell’Africa sub equatoriale, nere per quanto sono fertili!
    Pianti qualsiasi cosa e cresce in metà tempo!

    Ve le immaginate quelle immense estensioni tutte coltivate a biomasse, che tra l’altro arricchiscono il terreno?

    Vi immaginate che le macchine non devono subire nessun tipo di modifica per andare con quel tipo di carburante?

    Mamma mia che meraviglia!

    Lavoro, produzione, occupazione, trasformazione e raffinazione, in tutte quelle zone povere dell’Africa?!

    Non servono pesticidi, non si avvelena la terra e chi la coltiva!!

    I tre miliardi di finanziamento sono per l’avvio di questa produzione su grandissima scala e per la costruzione degli impianti di trasformazione in loco

    In Europa arriverà direttamente il carburante attraverso gli oleodotti, che stiamo completando sempre noi!

    Me ve la immaginate la faccia di quelli che si sono venduti la macchina e pagheranno rate fino al 2030 per quella elettrica e non potranno rivenderla? 😂😂😂😂😂

    • Quando (e non “se”), prima del 2035, ti comprerai un’auto elettrica invece di una a benzina perchè avrai capito che è conveniente anche per te, ripensa a questo tuo commento.

    • L’elettrico ha due alternative professionali, ap1000 e colonnine idro da fiume, entrambe funzionali. I cavalli e’ meglio lasciarli perdere.

    • Il rendimento di un terreno coltivato per ottenere biocarburanti é pari ad 1/5 di quello che si riceverebbe mettendo un impianto fotovoltaico con le stesse dimensioni dell’area coltivata per alimentare una automobile (nel secondo caso, elettrica).
      Il problema dell’Africa sono l’acqua e le infrastrutture. Per loro sarebbe meglio coltivare quei terreni per ottenerne cibo, visti i problemi a procurarsene a sufficienza.
      Non parliamo di quanto costerebbe il famoso biodiesel (il famoso biocarburante).
      Nella formula originaria il biodiesel é anche peggio del gasolio per produzione di particolato, risulta localmente più inquinante.
      Concludo dicendoLe che la faccia che immagina dei possessori di auto elettrica sarà comunque sorridente, e si potranno rivendere pure l’auto, che comunque resta UN BENE DI CONSUMO E NON UN INVESTIMENTO.

    • Maria Pia, ma come ti vengono in mente queste cose? Secondo te gli africani vanno a coltivare il loro “fertile terreno” a biomasse? Per produrre biocarburanti per noi? Non credi che avendo a disposizione le risorse, coltiverebbero cereali per mangiare tutti i giorni?

      • No, Luigi, non “per noi”.

        Maria Pia Maimone è convinta che li coltiveranno “per lei”, che li pagherà due euro al litro.

      • Non è una mia idea, al G20 si è stabilito che i biocarburanti, precedentemente bocciati dalla UE, fossero ammessi tra i possibili metodi per combattere l’inquinamento. Il governo Meloni ha deciso di adottare questa soluzione e ha stanziato tre miliardi per impianti di produzione e raffinazione in Africa nonché la costruzione di oleodotti dove verrà trasportato fino a noi il biocarburante già pronto per la distribuzione.

        Preciso che il commento sopra non è un mio post, ho riportato un post su Telegram di Valeria Gentili per chi volesse vederlo infondo ho messo il link

        Cordiali saluti

        • Maria Pia, fammi capire, per cortesia, visto che non ne rivendichi la paternità, tu hai condiviso il post di Valeria Gentili, perché lo condividi, oppure lo hai condiviso, perché non lo condividi?

          • Io e Valeria più che una idea abbiamo dato delle informazioni e precisamente:

            il G20 ha ammesso i biocarburanti come uno dei possibili metodi per combattere l’inquinamento

            il governo Meloni ha deciso di incentivare questo metodo e ha stanziato tre miliardi per la produzione e raffinazione di biocarburanti in Africa nonché la costruzione di oleodotti per trasportarlo fino noi già pronto per la distribuzione.

            Quando questo sarà realizzato probabilmente sarà preferito all’auto elettrica perché non obbliga al cambio di vettura.

            Indipendentemente dalle idee questi sono i fatti e vedremo come la questione si svilupperà.

            Va bene fare il tifo per una soluzione o per un’altra bisogna comunque sapere cosa sta accadendo, il governo investirà tre miliardi per questa soluzione (i biocarburanti) questi sono i fatti.

            Cordiali saluti

          • Come abbiamo già scritto, il progetto Bio-fuel Alliance del G20 non prevede che i bio carburanti siano destinati alle auto, per le quali è confermata invece l’opzione elettrica. Quindi, non continui a ripetere informazioni errate e altre amenità tipo “questi sono i fatti”.

          • Maria Pia, perdonami, ma Matteo vuole spendere 13,5 miliardi di euro solo per il ponte e tu e Valeria, con 3 miliardi, volete fare produzione e raffinazione di biocarburanti in Africa nonché la costruzione di oleodotti per trasportarli in Italia?

          • Maria Pia, perdonami, ma Matteo vuole spendere 13,5 miliardi di euro solo per il ponte e tu e Valeria, con 3 miliardi, volete fare produzione e raffinazione di biocarburanti in Africa nonché la costruzione di oleodotti per trasportarli in Italia?

            Non sono io (o Valeria) che abbiamo pensato o proposto questa cosa, il presidente del Consiglio Meloni ha dichiarato al G20 che l’Italia destinerà tre miliardi di euro all’Africa a questo scopo, la notizia è stata presa con entusiasmo dalla Coldiretti e dal ministro dell’ambiente Pichetto. Vedremo come la cosa si svilupperà.

      • Non è una mia idea, al G20 si è stabilito che i biocarburanti, precedentemente bocciati dalla UE, fossero ammessi tra i possibili metodi per combattere l’inquinamento. Il governo Meloni ha deciso di adottare questa soluzione e ha stanziato tre miliardi per impianti di produzione e raffinazione in Africa nonché la costruzione di oleodotti dove verrà trasportato fino a noi il biocarburante già pronto per la distribuzione.

        Preciso che il commento sopra non è un mio post, ho riportato un post su Telegram di Valeria Gentili per chi volesse vederlo infondo ho messo il link

        Cordiali saluti

        https://t.me/WAQItaly/151408

        • Grande confusione sotto il sole: l’Ue ha bocciato i biofuels per le auto, il G20 li ha rilanciati per i settori “hard to abate” con l’elettrificazione (aviazione, marittimo, trasporto pesante)

    • @Silverain

      diversi nuovi utenti hanno postato qui, sotto a un tread ad alta visibilità, messaggi con toni retorici da pubblicità ( il futuro, vedrete, etc ) e usato la stessa espressione:

      ” salvare il mondo dall’inquinamento” / “combattere l’inquinamento”
      sconsigliando Fotovolltaico, BEV, e consigliando ICE e bio-carburanti

      è un’espressione un po’ formale e retorica, che evita di nominare “emissioni Co2” e “polveri sottili”, sennò si davano la zappa sui piedi da soli

      Non so, a me questo affollamento statistico semantico sembra una “campagna di influenza” (ingannevole) sui socials, anche abbastanza palese (e sono attività abbastanza difuse sul web), che si aggiunge ai detrattori storici che già ci fanno compagnia nel discutere sotto agli articoli

      forse come ipotizzava Guido, Vaielettrico è un blog abbastanza grande da essere oggetto di interesse per queste campagne, cerchiamo il lato positivo

  9. Ti ricordiamo caro assessore che il motivo principale del no elettrico è la fase di acquisto, la maggior parte delle persone che non acquista l’elettrico probabilmente non ha delle entrate pari alle sue. Comunque io, no elettrico, se me la compra lei l’auto elettrica la userei volentieri….
    Grazie

    • I prezzi devono scendere? Lo scriviamo da molto tempo. Ma non usiamola come scusa visto che non mancano le persone con disponibilità che comprano Ice a partire dai 40k

    • Esistono i mutui e i prestiti, chi crede alche abbia il denaro per comprarsi la casa in contanti? Poi le auto a benzina ⛽ le prendiamo a rate ma le elettriche perché dobbiamo pagarle subito?

    • Dacia Spring 65KW full optional (quindi con ricarica rapida 30KW/h) preventivo fatto a luglio € 18.200. Quasi come una Panda euro 6 no full optional

      • la panda con gli stessi incentivi del tuo prventivo viene 10mila, fonte sito ufficiale fiat.
        é ridicolo conforntare un prezzo incentivato con un prezzo di base.

        • mi scusi, non ribaltiamo i termini della questione: follia è pensare di incentivare nel 2023 un’auto termica

        • Nel 2021 sono stati erogati circa 13 miliardi di sussidi volti ad agevolare in modo diretto i trasporti utilizzanti combustibili fossili.
          Sempre nel 2021 sono stati immatricolati 1 milione e mezzo di veicoli.
          Quindi ogni veicolo immatricolato nel 2021 ha indirettamente beneficiato di 8.666€ di incentivi. Nel 2020 è stato peggio.
          Ritengo quindi che lei abbia perfettamente ragione: non sono paragonabili, alle termiche danno 8.500€ e alle elettriche solo 3.000€ senza rottamazione.

          • Quelli a cui fa riferimento non sono incentivi ma minore tassazione ad esempio per il gasolio agricolo al fine di non fare aumentare i prezzi di frutta e verdura. Poi negli incentivi alle elettriche perché non calcoliamo anche tutti gli incentivi per acquisto fotovoltaico e per calmierare i prezzi del kWh in questi 2 anni? E poi è ridicolo confrontare prezzi al netto degli incentivi all’acquisto, per di più prendendo un’auto come la spring, prodotta in Cina.

          • Sta giocando con le parole ma sono a tutti gli effetti degli incentivi e ci costano 1 miliardo l’anno solo per il gasolio agricolo. Senza dimenticare li hanno sempre presi anche le auto termiche e li prendono ancora con l’Ecobonus che non finanzia solo le elettriche. Senza dimenticare i bandi da centinaia di milioni di euro per i trattori endotermici. Insomma c’è un fiume di soldi che sfocia nel mare della mobilità termica. E questa inquina e fa spendere tantissime risorse, anche vite umane, per i problemi creati alla salute umana. Questi i conti da fare.

          • Gian Basilio, non sono incentivi, sono minore tassazione DI CUI USUFRUISCE ANCHE LEI quando compra frutta e verdura (se lo ricordi quando le compra). Non c’è nessun fiume di soldi che sfocia nella mobilità termica, al contrario la mobilità termica PRODUCE un sacco di introiti per lo Stato (accise sui carburanti, bollo auto ecc. ecc. ecc. ) che negli anni ha usato le accise come bancomat per coprire qualsiasi buco di bilancio. Non esiste nulla (forse solo le sigarette) tassato così tanto come un litro di benzina. Se poi lei vuole tassare di più gasolio agricolo poi non si lamenti se frutta e verdura costeranno di più, perché è esattamente quello che avverrebbe.

          • Al contrario c’è un grande fiume di soldi pubblici verso il termico. E lo stesso ecobonus finanzia (anche se le risorse sono andate esaurite) i veicoli termici. Si fa il pieno di bandi che danno contributi anche al 80% per le aziende agricole che scelgono la meccanizzazione termica. Non mancano di certo le sovvenzioni e il motore termico provoca delle conseguenze ambientali e sociali che paghiamo molto caro. La frutta e verdura è aumentata tantissimo quest’estate per via dei cambiamenti climatici – non lo dico io ma tutti gli agricoltori e sono decine e decine che ho sentito e intervistato – causati anche dall’aumento di C02. Con l’agrivoltaico le aziende agricole potrebbero abbattere il costo dei carburanti (ingente nonostante le agevolazioni), produrre in modo più sano e rispettoso dei lavoratori agricoli (vanno tutelati i loro polmoni) e con energia auto prodotta anche solo usando i tetti delle strutture aziendali.

          • Enrico,
            a parte che, pareva ovvio, è una provocazione, non tiri fuori quello che è stato calmierato nel kWh negli ultimi due anni perchè io le tiro fuori i contributi erogati a partire dal 1980 e vedrà che corrispondono indicativamente tra i 10 e i 20 miliardi annuali negli ultimi 40 anni. Li divide per i veicoli immatricolati e quella cifra, tra i 5 e i 10mila € annuali per veicolo immatricolato, le salterà fuori per decenni interi, fino a coprire praticamente l’intero parco circolante.
            Non sono contributi diretti ma minore tassazione e, mi scusi, cosa cambia? Sempre sulle finanze statali, cioè sulle MIE tasse (perchè io sono uno di quelli che le paga per forza), incidono. Aggiungiamo anche il maggior costo nella sanità per i danni diretti da inquinamento da trasporti: paghiamo con le nostre tasse quello che agevola la vendita di quello che ci rovina l’aria e per questo pagheremo di più per la sanità e pagheremo con la vita (i soliti 60/80mila morti da inquinamento da trasporto nella sola Italia, ogni singolo anno). In pratica finanziamo la morte di decine di migliaia di persone togliendo i soldi alla sanità che ne spenderà di più proprio a causa di questo: geniale! Però la ex Fiat (e tutti gli altri), ringraziano.
            Parlo di contributi relativi al settore trasporti, solo quello, non erogati per trivellare nuovi pozzi o simili.
            Per calmierare i prezzi dei carburanti nel 2022 sono stati spesi 7 miliardi, giusto? Se il 20% dei veicoli venduti nello stesso anno fosse stato elettrico e per ognuno di essi si fossero regalati 10.000€, la spesa sarebbe stata di 1,5 miliardi. In pratica, con il “regalo” delle accise tagliate si sarebbero potuti finanziare con 10.000€ ben 700.000 veicoli elettrici di prezzo inferiore ai 25.000€ (così arrivavano a costare 15.000, come i termici) di segmento A e B, riservati a chi ha un ISEE inferiore a 20.000€. Che bello che sarebbe stato.
            Invece a chi girava con la sua bella Audi RS6 o Porsche 911 che magari nemmeno sa quanto costa 1 lt di benzina, gli abbiamo scontato 30 centesimi. Equità sociale, portami via. E poi chi compra BEV è un radical chic, ovvio.

          • Interessante, specie i dati, quantificando si esce dai discorsi di opinione, e si inizia a parlare più nel merito

            In effetti se ci vosse la volontà stategica, aiuterebbe affiancare agli attuali incentivi generici altri più consistenti e mirati (ad esempio per auto BEV non grandi e per limite di reddito), anche sotto forma di esenzione IVA

            per velocizzare giusto la fase iniziale della converisione del parco auto, fosse anche solo per 200.000 nuovi veicoli (segmenti A e B)

            In Francia m pare arrivano a 7000e, in America ci sono combinazioni diincentivi anche molto più alte, e mi pare introdurranno incentivi persino per aiutare a compare le BEV usate

  10. Vivo a Pesaro e lavoro a Montelabbate, il comune riportato nell’articolo. Dovreste leggere i commenti riportati sulla pagina Facebook della testata Vivere Pesaro riguardo questo articolo. Tra detrattori che gli danno contro per partito preso (Pesaro e i comuni limitrofi sono “feudo” della sinistra da oltre 70 anni e in questo comune è stata battuta per meno di 10 voti… ancora brucia parecchio dopo 10 anni) e detrattori No Watt che rispondono a monosillabi, è uno spettacolo… indecoroso

  11. E dopo Roma, Torino e Livorno il M5S perderà anche il comune Comune di Montelabbate. Lo dico con un filo di amarezza, ma vabbè, se questo è l’approccio alla comunicazione dell’assessore, libero lui di farsi del male.

    C’è tanta letteratura interessante (ma poi chi la legge?) sugli errori di comunicazione commessi da politici, virologi e mass media nello spiegare i vaccini alle persone che vedo replicarsi per le auto elettriche pari pari. Un effetto della tifo-crazia, dove qualunque argomento deve diventare un argomento da tifo e lo scopo è blastare l’avversario.

    Le auto elettriche hanno, per loro fortuna, tutti argomenti solidi dalla loro. I “no elettrico” invece devono aggrapparsi alle fake news e ai loro “profeti” con verità da terrapiattisti. In teoria è una partita facile, già vinta, ma l’errore madornale in cui cascano i sostenitori della mobilità elettrica è proprio usare questo linguaggio qui, cascare nel tranello dei negazionisti. E’ un po’ quando in un “confronto” quello che ha 0 argomentazioni valide si gioca l’unica carta che ha, ovvero buttarla in rissa. Questi toni sono proprio ciò che i “no elettrico” cercano per rinsaldare le fila. E l’assessore (e non solo lui) è bravissimo a cacciarsi nei guai.

    Se a quel post qualcuno dovesse replicare dicendo “ah, quindi il fatto che le elettriche costano di più è una fake news?” già l’assessore avrebbe perso. Tra l’altro l’assessore usa un pessimo esempio, il fotovoltaico. Il fotovoltaico, ben antecedente alle auto elettriche, è rimasto infatti un oggetto per pochi (ah quella famosa “legge del 5%” usata a sproposito …) e non perché le persone abitano in condominio: su tante case e villette non si vedono pannelli sul tetto (e mi ci metto anche io nell’elenco). Questo perché “l’investimento” che richiede il fotovoltaico collegato al ritorno “dopo 9 anni” non è un’operazione per tutti. Pertanto, se l’auto elettrica seguisse la stessa curva di adozione, pur blastando tutte le fake news dei no-fotovoltaico, alla fine i risultati sono sotto gli occhi di tutti: chi può investe (e poi risparmia pure), chi non può va con la vecchia caldaia che non è neanche a condensazione, con bollette più care. Percentualmente in Italia quante persone alimentano la loro abitazione col fotovoltaico? Quindi, paragonando i 2 mondi, l’assessore sta dicendo che in futuro le persone che possono gireranno in elettrico, risparmiando pure sul tco, chi non può è destinato a pagare di più. Messaggio politicamente PESSIMO, roba da torte in faccia. E’ come se l’assessore avesse detto “io quest’inverno ho il fotovoltaico con accumulo e ho risparmiato, voi altri avete pagato molto di più. Ha-Ha-Ha (risata malefica)”. E la risposta in coro sarà “l’anno prossimo torni a lavorare e lo stipendio da assessore non lo vedrai neanche col cannocchiale. Ha-Ha-Ha”. E questa è la risposta buona. Perché quella cattiva potrebbe essere: “caro assessore, visto che ci tieni tanto alle auto elettriche, anziché prendere in giro chi non la compra perché non fai come il comune di La Spezia e metti a disposizione un bell’incentivo di 9000 euro per passare all’auto elettrica, così dalle parole passi ai fatti?”

    Non è un caso se questo modo di argomentare è di un assessore di un piccolo comune e non di Conte …

    • Però non percepisco alcuna presa in giro da parte dell’assessore.
      Dice semplicemente che il mondo sta andando in un’altra direzione e che noi, l’Italia (l’Italia!!!) ci stiamo tirando la zappa sui piedi.
      Le auto costano troppo? E’ vero.
      Gli stipendi sono bassi e manco recuperano l’inflazione pluridecennale? E’ vero.
      La ricarica alle colonnine costa troppo? E’ quasi sempre vero.
      Il FV costa troppo? E’ vero.
      Ecco, ora chiediamoci se chi ci rende la vita difficile non possa essere un nostro amico, un nostro parente, un nostro vicino di casa, a volte noi stessi.
      Perchè un fatto è più che certo: i ricchi diventano sempre più ricchi…

    • PS:

      l’assessore racconta di un impianto installato nel 2009

      oggi il tempo di rientro (fotovoltaico senza accumulatore) si è accorciato parecchio, potrebbero essere 3-4 anni, dipende caso per caso e dai preventivi; e la durata dei pannelli anche non premium orami supera i 30 anni; per chi ha uno spazio utilizzabile senza impedimenti è un investimento almeno da considerare

      piuttosto è lungo il tempo di rientro dell’accumulatore, che infati molti non installano, mettono solo i pannelli; comunque i prezzi degli accumulatori (gonfiati nel 2021-2022) mi pare che stanno inziando a scendere

  12. Quindi, per capire…
    l’ingegnere Fabio Castellucci è semplicemente uno di cui….”abbiamo cercato in rete un profilo che ne accrediti lo spessore scientifico, senza trovare nulla….”
    Il signor Pierluigi Ferraro (nientepopodimeno che assessore all’ambiente del comune di Montelabbate, metropoli di 6.987 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche), invece, è uno scienziato che merita le vostre prime pagine e, forte dei suoi innumerevoli titoli accademici, addirittura smonta tutte le fake news dei NO WATT!
    Molto obiettive, le vostre argomentazioni…..complimenti!
    E su Linkedin per accreditare lo spessore scientifico del signor Ferraro non ci andiamo???

    • L’assessore parla della sua esperienza personale che data al 2009. Uno dei tanti che pubblichiamo che parlano dati alla mano, monitorando consumi, spese, ritorno dell’investimento. E sulla parte sanitaria riprende quello che dicono 14mila pediatri italiani (hanno scritto ai sindaci visto il calo delle aspettativa di vita nei bambini per l’inquinamento atmosferico) e spiegano lastre (ai polmoni) alla mano i pneumologi sulla messa in pericolo di milioni di persone a cause dei veleni rilasciati dai veicoli endotermici. Scusi la differenza tra uno due personaggi…

      • L’assessore ci spiega anche come effettuare l’investimento se si vive in condominio, in affitto, con 1.500 € al mese e una famiglia da mantenere?

        • Ecco chiediamocelo, se questo è “IL” problema, che bisogno c’è di creare le fake news? Non le viene nessun dubbio su questo?
          Se io vendessi petrolio o auto a combustibile farei proprio questo: metterei in giro fake news per non perdere clienti e mi sbatterei ZERO per produrre auto elettriche a basso costo, magari lamentandomi dei cinesi brutti e cattivi che invece ci stanno provando. Guarda un po’ alle volte le coincidenze…

          • No, Leonardo, no. Non funziona così. L’assessore sottintende che chi non ha il fotovoltaico non ce l’ha per via delle fake news. E’ lui che si mette a fare un casino pazzesco nel suo ragionamento tirando in ballo i detrattori del fotovoltaico del 2009. Oggi nessuna persona di buon senso, ad eccezione dell’assessore, pensa neanche lontanamente che se la diffusione del fotovoltaico non arriva al 100% dei tetti disponibile questo dipende dai detrattori o dalle fake news. Davvero esiste qualcuno oggi o nel 2009 che pur avendo ampia disponibilità economica non installa il fotovoltaico per via delle fake news? Certo che no, il motivo è economico ma l’assessore non lo sa!

            L’argomento dell’assessore nasconde infatti un’amara verità che qui non si vuol vedere: non sono le fake news a determinare le scarse vendite dell’elettrico bensì il costo di queste auto e la disponibilità economica degli acquirenti. Non è un caso che tutti i dati dimostrano che il tasso di acquisto delle auto elettriche è direttamente collegato al rapporto prezzo di vendita/potere di acquisto della popolazione. Quello che l’assessore indirettamente sta dicendo è che in Norvegia son tutti laureati mentre noi italiani siamo dei deficienti che crediamo alle fake news. I “negazionisti”, i “no watt” esistono in tutti i paesi, Germania, UK e anche Norvegia. Sono coreografici ma non sono certo la massa. La massa è quella silente che va a comprare quello che si può permettere e che gli conviene di più. Ma questa è una verità che nessuno vuole vedere.

          • Enzo,
            l’assessore non ha detto che il fotovoltaico non si è diffuso per quello.
            Sottintende ANCHE per quello, ed è sicuramente vero.
            Se anzichè il passaparola del “non conviene” ci fosse stato il passaparola del “conviene”, sarebbero di più, è innegabile: certo non il 100% e infatti l’assessore non lo scrive, tu lo scrivi, gli stai attribuendo cose che non ha scritto.
            La CO2 è emessa tutta dai trasporti? No, una parte, tu stesso lo hai appena scritto in un commento.
            Le elettriche non si vendono per le fake news? No, una parte, qui lo abbiamo scritto migliaiata di volte, il prezzo non giustifica la mancata conversione del segmento D che ha le BEV di pari prestazioni delle termiche pur costando meno, eppure non si vendono e a chi diamo la colpa se non alla cultura? Per i segmenti A e B e parzialmente C sicuramente il prezzo e l’infrastruttura sono i due problemi maggiori.
            Stai assolutivizzando quello che ha detto l’assessore.

        • Come abbiamo sempre scritto su Vaielettrico l’elettrico oggi non è per tutti, chi non ha un garage, un posto auto per farla breve una presa dove ricaricare ha dei problemi. in un paese piccolo comune quello dell’assessore si presume che ci siano più case singole che condomini quindi il problema che pone lei e che esiste sui condomini, il collega Massimo degli Esposti se ne è occupato spesso in articoli e ha anche organizzato convegni sul tema, è meno rilevante.

          Già oggi si riesce a convertire una parte rilevante della flotta, ma si deve lavorare perchè al 20235 (e si spera prima) ci siano meno ostacoli possibili per chi vuole passare all’elettrico.

          • Mi scusi ma che vul dire ” oggi non è per tutti”? Che domani lo sarà? Domani tutti avranno un garage dove ricaricare? Tutti una villetta su cui installare fv? Suvvia un pò di onestà intellettuale. L’auto elettrica serve a rendere la mobilità privata un lusso per pochi.Altro che no watt , terrapiattisti e deficenti vari come volete far credere.

          • Perchè no? Mica si deve colonizzare Marte, bisogna mettere molto banalmente delle prese (la wall box non è così complicata) in tutti i garage, roba da elettricisti. Chi parcheggia per strada e deve ricaricare lentamente? Prese sui lampioni come fanno in Gran Bretagna o altri dispositivi. Anche questo affare da elettricisti. Tecnicamente siamo in un perimetro di attività abbastanza banale. Impegnativo su scala nazionale, ma niente di così arduo. Basta rivedere le norme e velocizzare la burocrazia.

            Il fotovoltaico? Aumenta esponenzialmente e se il Governo si da una mossa con le norme sulle comunità energetiche si fa un gran balzo. E pieno di tetti di condomini, edifici pubblici, parcheggi disponibili per l’auto produzione.

    • Il personaggio A contraddice la comunità scientifica con una serie di dati oggettivamente differenti senza portare nuova documentazione.
      Il personaggio B conferma quello che dice la comunità scientifica confermandolo con la sua esperienza.
      Il personaggio C cambia nickname con la stessa frequenza con cui si cambiano le mutande
      Il personaggio D dice che tanto sono tutte opinioni e quindi hanno tutte lo stesso peso, anche quando le “opinioni” vengono spacciate come le verità di un esperto che contraddicono il mainstream (noncelodikono!?!) e dovrebbe chiamarsi invece disinformazione
      Io (con nome e cognome reali e pure la mia foto, non ho bisogno di nascondermi come fa il personaggio C) dico che purtroppo/per fortuna Vaielettrico è diventato abbastanza scomodo da attirare disinformatori professionisti, semplici troll ignoranti, contestatori/sobillatori con capacità dialettica, terrapiattisti, semplici no-qualcosa, tutti insieme purtroppo fanno perdere tempo in discussioni inutili in cui si deve controbattere l’ovvio o l’impossibile e si toglie tempo agli approfondimenti o alle discussioni critiche ma basate su qualcosa e non sul nulla.
      Non c’è molto da fare, purtroppo, dato che siamo in un sito democratico (nei vari siti di Porro, BelPietro, Mazzucco etc. i commenti “contro” vengono semplicemente cancellati o non pubblicati, provare per credere).
      Peccato.

      Ai lettori senzienti la valutazione personale del peso da dare alle situazione sopra descritte.

      • Infatti rischiamo che i senzienti si tacciono per non cadere nelle provocazioni di basso livello mentre il sito si riempie di sproloqui

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