Carbone ed elettrico insieme? In Cina 100 camion a batteria in una miniera

Camion elettrico

Il carbone ecosostenibile? Letteralmente è un paradosso, nella realtà della Cina ha la sua logica. Abbiamo scritto della nave a emissioni zero che trasporta carbone (leggi). Ora arrivano ben 100 camion a batteria e guida autonoma in servizio nella produzione energetica “più sporca”. 

Uno dei camion elettrici per il trasporto del carbone nella miniera cinese

Trasporto del carbone: in nave e camion elettrico

La logica della scelta di una nave elettrica per il trasporto del minerale è legata al fatto che oggi la Cina non può fare a meno del carbone, ma sta lavorando per moltiplicare le fonti rinnovabili. Una produzione record (leggi) e sta iniziando a calare l’inquinamento grazie all’energia pulita e ai veicoli elettrici (leggi).

Un movimento duplice che nella scelta della nave elettrica è legata anche alla tutela dei fiumi. In altri termini del carbone non posso fare a meno, ma non devo inquinare aria e acqua. Come recita un celebre moto del pragmatismo che governa il capitalismo di Stato cinese: “Non importa se il gatto è bianco o nero, purché catturi i topi”.

La stessa logica viene applicata nella miniera a cielo aperto di Yimin, nella Mongolia Interna. Qui la flotta di 100 camion minerari elettrici a guida autonoma Huaneng Ruichi è entrata in servizio. Il frutto dell’accordo tra China Huaneng Group Co (China Huaneng) con Xuzhou Construction Machinery Group Co. (XCMG), Huawei Technologies (Huawei) e State Grid Smart Internet of Vehicles.

camion elettrici
I camion elettrici al lavoro nella miniera di carbone

Ogni camion trasporta 90 tonnellate di carbone

I camion elettrici per l’industria mineraria Huaneng Ruichi possono trasportare un carico di 90 tonnellate e funzionare ininterrottamente fino a temperature estreme di -40 °C. Il veicolo progettato senza cabina di guida, utilizza batterie al litio-ferro-fosfato da 564 kWh, che consentono la sostituzione in meno di 6 minuti, la ricarica completa in massimo 1 ora e un’autonomia di circa 60 km. La velocità di ricarica, ma soprattutto il veloce battery swapping permettono di rendere funzionale il sistema di trasporto ai tempi dell’estrazione mineraria.

Transizione energetica e digitale. Huawei Cloud fornisce il servizio cloud di guida autonoma per veicoli commerciali (CVADCS) che utilizza una mappa basata su crowdsourcing per aggiornamenti in tempo reale sulla posizione operativa. Ciò consente una rapida ottimizzazione del percorso, riduce i tempi di attesa e migliora l’efficienza operativa. Insomma si evitano tempi morti, percorrenze inutili e così si risparmia pure sui consumi.

Transizione energetica e digitale con la guida autonoma che tutela la sicurezza dei lavoratori

La miniera è alimentata da una rete 5G-Advanced (5G-A) e permette una sinergia tra veicoli, cloud e rete. Non sarà la prima miniera che utilizzerà mezzi elettrici, ne esistono anche in altre parti del mondo (leggi), come assicura Li Shuxue, presidente di Huaneng Inner Mongolia Eastern Energy, sottolineando l’impegno a sostituire i veicoli termici con veicoli elettrici per realizzare «miniere sicure, intelligenti ed ecosostenibili».

camion elettrico

La transizione digitale emerge anche nella guida autonoma che permette una maggiore tutela della sicurezza dei lavoratori. «Una sfida fondamentale per salvaguardare la sicurezza del personale e delle attrezzature, migliorando al contempo la produttività, in condizioni di lavoro estreme come temperature gelide ad altitudini elevate e forti piogge, neve e polvere».

Zhang Ping’an, direttore esecutivo di Huawei, ha sottolineato che il brand ha fornito algoritmi di intelligenza artificiale per l’estrazione mineraria. Questi consentono un rilevamento preciso per veicoli autonomi che possono sostituire l’uomo in ambienti ostili e poco sicuri.

  • LEGGI anche “Ammoniaca: il carburante quasi perfetto (automobili a parte)” e guarda la VIDEO intervista al professor Alessandro Abbotto 

Visualizza commenti (8)
  1. a me colpisce anche che inizino ad automatizzare alcuni lavori, in questo caso non servono gli autisti dei camion, l’uso di automazione servirà ad affrontare l’invecchiamento demografico.. leggevo anche loro hanno in vista questo “problema” e si stanno applicando per affrontarlo con molta robotica

  2. Sembra una presa in giro…per estrarre il dannosissimo carbone ci laviamo la coscienza con i camion elettrici??
    Che dire…meglio di niente…..ma il carbone anche no……

    1. La Cina – c’è link nell’articolo – guida l’installazione più massiccia al mondo di rinnovabili e ha un piano per la decarbonizzazione. Ha “ripulito” dal veleno e dal rumore le città. C’è coerenza in quella che sembra incoerenza

        1. Bhe la transizone energetica è un percorso, con il punto di partenza che per la Cina era pieno di carbone e anche c’era arretratezza economica rispetto a noi, i passaggi intermedi per forza non saranno pulitissimi e solo rose e fiori

          per quanto siano un regime dirigista, forse la filiera del carbone non possono azzerarla più in fretta di così, tra interessi locali, lavoratori e limiti tecnici su quante rinnovabili e nuove linee di trasmissione elettrica riescono a installare, però con le rinnovabili il carbone lo stanno rendendo anche sempre meno conveniente, questo premerà per ridurlo più in fretta

          più che alla fotografia presente, guarderei al film, cioè a dove stanno andando e con quale velocità-impegno; stanno correndo perchè facendo le proporzioni sulla popolazione, mi pare è come se Italia installasse +25 GW di rinnovabili all’anno

          magari questa loro accelerazione sulle rinnovabili e sull’elettrificazione, può portare un po’ di ottimismo e spirito di emulazione anche agli altri paesi, e anche l’idea che se lo fanno è perchè è prima di tutto economicamente conveniente, e solo dopo “anche” un miglioramento ambientale

          se ci pensi vale anche per noi la considerazione che i passi intermedi non blillano tutti, con resistenze culturali o altro, a me viene in mente che ancora sino a pochi anni fa avevamo cancellato dal codice penale i reati ambientali, derubricandoli a lievi multe (l’amato gov. Berlusconi), e così le ditte facevano incendiare nelle discariche o sversare nei fiumi o seppellire di notte i rifiuti tossici nei terreni o nelle cave dismesse o nelle fondamenta dei palazzi, in Lombardia e in Campania; e ancora oggi il nostro governo eletto da una parte di “conservatori”, spinge per petrolio e metano, quando ci sarebbe abbastanza facile e conveniente per l’economia e l’indipenza energetica accelerare molto di più con le rinnovabili

  3. Camion così sarebbero tanto utili anche nelle cave di marmo nelle Apuane, in modo da movimentare le tonnellate di preziosa roccia in sicurezza da parte dei lavoratori, magari anche in “modalità drone” con guida assistita da remoto (avremmo evitato la tragedia di alcune settimane fa). Una movimentazione merci in elettrico diminuirebbe tantissimo il rumore nelle cave e lungo i percorsi di trasporto a valle del marmo, a beneficio di tutti i lavoratori e residenti lungo i tragitti verso il porto (e poi a lungo andare c’è anche il risparmio energetico se si alimentano questi mezzi con F.E.R. – nella vicina Garfagnana ci son vari invasi idroelettrici ENEL; andrebbero potenziati).

      1. Infatti…come le nostre BEV…ricaricano e rallentano ..tra l’altro, senza cambi marcia, è molto più sicuro; inoltre si eliminano anche le polveri di attrito dei normali freni meccanici.

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