Cara Tesla, la tua App di ricarica è da rivedere

Tesla app di ricarica

Cara Tesla, devi migliorare la tua App di ricarica per renderla fruibile ai proprietari di auto elettriche di altre marche, comprensibilmente interessati a sfruttare gli ottimi Supercharger. Ma devi renderla più semplice e più trasparente. E non sfruttarla come un cavallo di Troia per vendere la gamma dei tuoi prodotti.

Nella nuova puntata della sua videorubrica “Elettrospiegone”, il nostro Luca Palestini attacca il mostro sacro californiano su un tema ben diverso da quelli che vanno per la maggiore in questi mesi, come i dati di vendita, il bilancio, il ruolo politico del fondatore Elon Musk.

Lo spunto gliel’ ha dato Stefano, in questa lettera in cui denuncia la “stangata” tariffaria subìta, lui teslaro convinto e non pentito, nel Supercharger di Brescia. Dove, ricordiamolo, ha pagato la tariffa massima diurna di 049 euro/kWh per tutta la durata del rifornimento solo perchè ha connesso l’auto alle 20,59, un minuto prima che scattasse quella notturna di 0,39 euro applicata dalle 21 in poi.

Tesla, dice Palestini, dovrebbe avvertire con chiarezza che sul prezzo della ricarica fa fede il minuto di inizio della sessione. I possessori di Tesla, che non utilizzano la App potendo fruire della tecnologia Plug&Charge, dovrebbero saperlo per esperienza.

Ma tutti gli altri, costretti a ricorrere all’App? Come possono saperlo se l’informazione non è evidenziata, ma sepolta tra una miriade di clausole contrattuali e proposte commerciali? Ecco: se Tesla vuole riconquistare la fiducia degli EV driver, un po’ appannata di questi tempi, deve radicalmente rivedere la sua App rendendola “user frendly” per la funzionalità di ricarica. Aprendosi davvero agli esterni e magari abbinandola a una tessera RFID.

Guarda anche il VIDEO di Luca Palestini

– Iscriviti alla newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico-

 

Visualizza commenti (41)
  1. “Cara Tesla, la tua App di ricarica è tutta da rifare” Il titolo in questione è la rappresentazione oggettiva e incontrovertibile di come farsi del male da soli…. e non senrva che argomenti il perchè visto che lo hanno fatto meglio di me altri utenti.

  2. Io ribalterei il problema
    “Cara Europa perché non adotti il sistema di ricarica plug-and-charge di Tesla”
    come hanno fatto in USA

    “U.S. EVs will get universal plug and charge access in 2025. A consortium of stakeholders aims to roll out a universal plug-and-charge protocol for the U.S. in 2025, allowing all electric vehicles to automatically start charging at public stations simply by plugging in.”

    stQuatzi dell’app
    quando per caricare l’auto basta inserire la spina

    P.S.
    trovo scandaloso il più o meno velato boicottaggio dei supercharger Tesla da parte di autostrade ..

    un caso che conosco guadate che casino bisogna fare per uscire a caricare al suc di Tarquinia “dall’autostrada ”
    ex SS Aururelia rubata alla collettività e “regalata” ad autostrade

  3. paoloperotti

    La mia esperienza personale (2 auto elettriche, con 165’234 km percorsi da fine 2021, in famiglia ) :
    I SUC di Tesla e la loro APP funzionano SEMPRE e non ho mai avuto bisogno di contattare la loro assistenza !
    Mentre con gli altri provider ( A2A, EnelX, Becharge, Sorgenia e Duferco si negli anni li ho provati tutti) le telefonate alla assistenza sono molto purtroppo frequenti.

    1. Gianluca Parodi

      La cosa grave è il titolo scritto da un sito che dovrebbe informare sulle auto EV, invece tutti contro Tesla anche se ha la rete, l’App e il sistema operativo migliore di tutti. Punto.

  4. Francesco Giossi

    Ancora con sta storia del tizio che manco sa che non deve ricaricare al 100% al Suc? Per cosa? Perché non si è accorto di essersi attaccato alla presa un minuto prima? A me sembrano discorsi da bambini di 14 anni, che corrono dalla mamma a dire che la macchinetta si è mangiata il soldino senza dargli la caramella. Caspita, ti sei attaccato all’ora sbagliata, avrai sbagliato tu o chi ti fornisce un servizio il cui prezzo è determinato dal momento in cui inizia il rifornimento?

    1. Secondo noi sbaglia chi non informa correttamente i clienti delle modalità del servizio che fornisce. Per carità, non per questo merita la gogna, ma non la merita nemmeno chi segnala il problema e chi, come noi, consiglia di rimediare.

      1. Concordo con chi si lamenta del titolo clickbait “app tutta da rifare” quando , per ovviare al problema esposto, basta aggiungere UNA RIGA di caratteri sotto la barra dei prezzi che spieghi la dinamica del prezzo della ricarica: questo significa AGGIORNARE la app e non rifarla.
        Piuttosto, se vogliamo fare le pulci, prendiamo le altre applicazioni dei maggiori provider e mettiamole a confronto per informazioni e facilità d’uso, lí credo potremo farci delle gran risate….

  5. Più chiarezza? Ok. Tutto il resto dell’articolo non ha senso. Chi compra tesla lo fa anche perché con la macchina acquista l’accesso ad un servizio di ricarica che permette di viaggiare in totale tranquillità. Hanno anche deciso di aprirlo ad altri, secondo me più che criticarli andrebbero presi ad esempio per spronare altri distributori e produttori a fare lo stesso. Mentre le tessere a cosa servirebbero se la struttura digitale funziona così bene?! Al massimo avere 1 o 2 collonnine con il pos, ma a prezzo pieno..

      1. Beh, in realtà la rete SuC per la maggior parte non è piú chiusa, e resta la piú conveniente anche per i ‘non Tesla’.
        Inoltre la semplicità e chiarezza di utilizzo viaggiano assieme, come da voi commentato il caso del cliente agganciato un minuto prima statisticamente a parallelo a quello che ci ha guadagnato dalla stessa situazione – tranne il fatto che il primo probabilmente stava aspettando lo scoccare dell’ora ed è rimasto fregato dal proprio orologio.

      2. Nessuno. E non lo è più neanche Tesla. Però non conosco nessun altro costruttore che offra un servizio simile, e penso che anziché dar contro a chi ha un ecosistema che funziona alla grande bisognerebbe prenderlo ad esempio se vogliamo davvero far crescere l’auto elettrica. Se invece vogliamo far finta che funzioni tutto uguale o che ci sia di meglio secondo me, quindi in maniera assolutamente soggettiva, è una presa in giro!

        1. Nessuno vuole dar contro all’ecosistema Tesla, sicuramente un unicum nel mondo. Questo non vuol dire astenersi dalle critiche, se sono giustificate. In questo caso specifico, lo sono. E nessuno vuole far finta che tutto funzioni uguale. Navighi un po’ sul nostro sito, Umberto, e troverà centinaia di articoli che denunciano disfunzioni e pratiche scorrette di altri operatori della ricarica. Tenga presente comunque che i Supercharger Tesla in Italia sono meno di 100, mentre altri operatori ne gestiscono migliaia.

  6. App da rifare? Caro amico Luca Palestini, già che ci sei perché non apri una casa automobilistica?
    L’app Tesla è tra le migliori che abbia provato, sicuramente ci sarà sempre qualcosa di migliorabile, ma da qui a dire che è da rifare…

    1. Luca Palestini

      Il costruttore che si fregia di costruire l’auto più venduta al mondo (model Y), e in generale le auto più avanzate del pianeta, potrà mai mettere a disposizione dei clienti italiani un’app del genere? La invito a cliccare sul pulsante di aiuto nella mappa (quello con il “?”) e scorrere le varie slide del tutorial. La terza e la quarta slide parlano di connettori NACS e adattatori per connettori NACS. Che notoriamente non esistono in Europa.
      Insomma, neanche si sono presi la briga di adattare l’app al mercato nel quale vendono le auto.
      Mi chiedo come si possa difendere in modo così a-critico un brand…

      1. Credo (ma sono aperto ad essere smentito) che le prime Model S vendute in Europa fossero dotate di presa NACS, mentre CCS è diventato standard dal 2017.
        Da qui la serietà di fornire agli ‘early adopter’ la possibilità di sapere dove poter ancora ricaricare e come adeguarsi ai nuovi standard.
        Meglio informarsi prima di sparare?

      2. Ok, lei ha rilevato un non aggiornamento dei video esplicativi sul connettore Tesla europeo. Ma mi pare di capire che il CCS si inserisca allo stesso modo del NACS, dalla stessa parte usata in America, e con le stesse modalitá.
        Per caso Enel-x nella sua app spiega come inserire il cavo nelle colonnine da 22 kW più vecchie ? (quelle dove si deve inserire il connettore lato colonnina inclinato di 45 gradi e poi deve essere ruotato, dopo l’attivazione della colonnina). Che io sappia non lo fa su nessuna colonnina. Nonostante abbia colonnine a suo marchio. Idem per BeCharge oggi Plenitude.
        Aspetterei un suo video a riguardo (la comparazione delle principali app di ricarica in Italia).

  7. Guido Baccarini

    Nel commercio, nel codice civile, nella pratica, nel buon senso, il prezzo è determinato nel momento in cui si conclude un contratto (inizio ricarica), normalmente.
    Si può accusare Tesla di mancata trasparenza (se il lettore avesse iniziato la carica un minuto prima dell’inizio della fascia di picco, si sarebbe lamentato di avere pagato meno?) ma è un po’ come l’arrotondamento matematico: qualcuno che ci rimette e qualcuno che ci guadagna c’è sempre, mediamente non cambia nulla.
    Quando Tesla ritocca i listini in aumento ha sempre mantenuto il prezzo dell’ordine, quando li abbassa, ha sempre abbassato il prezzo di saldo, a favore del cliente: parliamo di migliaia di euro.
    Insomma, diciamo che era immaginabile fosse così, scriverlo chiaramente sarebbe stato meglio.

  8. Chi non possiede una Tesla e prova a ricaricare ai Supercharger (SUC) spesso non si trova a proprio agio. I cavi sono progettati per raggiungere comodamente la presa delle Tesla, mentre per le altre auto elettriche può essere necessario occupare due posti per collegarsi. Personalmente, ho provato una volta, ma visto l’affollamento di quel momento e la scomodità, ho preferito rinunciare.

    Detto questo, bisogna riconoscere che l’apertura di alcuni SUC a tutte le auto è una mossa positiva, perché contribuisce a contenere i prezzi della ricarica. Senza questa concorrenza, i costi sarebbero probabilmente ancora più alti.

    Approfitto per condividere un’opinione sul mercato della ricarica: oggi c’è un conflitto tra chi può ricaricare a casa e i gestori delle colonnine pubbliche. Questi ultimi, per compensare le perdite sulle colonnine in AC che spesso vuote e usate più come parcheggi che come punti di ricarica alzano i prezzi. Il risultato? Si scoraggiano potenziali acquirenti di auto elettriche, soprattutto chi non ha un garage privato.

    Finché non si capirà che servono più colonnine in AC a prezzi accessibili e senza limiti di tempo, l’auto elettrica rimarrà un’opzione di nicchia, difficilmente oltre il 4% del parco circolante. Inoltre, molti utenti costretti a usare solo le colonnine pubbliche, appena possibile, torneranno al termico e difficilmente ripenseranno all’elettrico.

    Un consiglio ai provider: se continuerete con questa politica di prezzi elevati, le vostre colonnine diventeranno presto delle lapidi inutili che sottraggono posti auto.

  9. Buongiorno ho una Byd e sono co te tò ma credo che tesla non solo sui supercharger sia sempre il top ed avanti anni luce. Quindi tato di cappello. Dobbiamo o meglio tutti glia litri credo devono solo imparare. E le tariffe anche 0,49 e regalato rispetto alla concorrenza. Per fortuna c’è Tesla direi.

  10. A me, che ho un Skoda Citigo, sembra la migliore tra tutte quelle provate.
    La ricarica si è sempre attivata al primo colpo e con tempi di risposta nettamente inferiori a quelle della concorrenza.
    I prezzi in funzione delle fasce orarie sono esposti in maniera chiara.
    Per me ottima, grazie Tesla.

  11. Mi pare un’esagerazione.
    Posto che Tesla giochi sporco su questo aspetto, al massimo si rimane fregati una volta, dopodichè almeno fino ad oggi solo vantaggi.

    1. Non credo proprio che Tesla “giochi sporco”. Il meccanismo funziona anche al contrario e personalmente nei viaggi lunghi l’ho utilizzato, decidendo di fermarmi prima a un SUC con il 30% di carica perché la fascia di prezzo alto sarebbe scattata dopo 10 minuti e se avessi caricato al successivo avrei pagato di più. Anzi ritengo che sia più conveniente per il cliente: guardi l’ora e sai quanto pagherai senza stare a pensare che se la ricarica sforerà in altra fascia pagherai un prezzo diverso e chissà per che percentuale di ricarica. Arrivi per poco in fascia altra alla colonnina? È una tua scelta se aspettare qualche minuto i mettere in carica subito.

      1. Quando ci si accanisce continuamente con critiche non giustificabili e poco obiettive, come nel caso di questo articolo, si diventa ridicoli, patetici, poco obiettivi. Spero sia stata una disattenzione momentanea. Si può criticare quanto si vuole Tesla e il suo CEO per tantissime cose ma sicuramente la rete dei Supercharger e la loro gestione sono una eccellenza assoluta inarrivabile per chiunque che non merita commenti con certi toni avvilenti. Nel merito del contenuto della lettera inviata in precedenza alla redazione si è già detto abbastanza, lamentela spropositata e indegna.

        1. Piano con i termini, amico. Nessuno ha parlato male dei Supercharger. Abbiamo scritto semplicemente che la App per utilizzarli è da migliorare, quindi da rifare. Può pensarla diversamente, ma ridicolo e patetico li tenga per se’.

          1. “Cara Tesla, la tua App di ricarica è tutta da rifare” è il titolo dell’articolo. Tutta da rifare non significa da migliorare. Perché non vi concentrate su meno articoli ma di qualità invece di questi titoloni clickbait che generano solo traffico basato sulla polemica? Probabilmente siamo colpevoli noi lettori, perché continuiamo a rispondere, se non aprissimo questi articoli forse cambierebbe qualcosa. Il video almeno mi sono rifiutata di guardarlo

          2. Ha fatto male a non guardare il video. Il titolo è sempre uno slogan, e in questo caso anche un po’ forzato, ha ragione. Ma già il titolo del video parla di migliorare anzichè di rifare. Lo guardi e scoprirà che è molto circostanziato ed equilibrato. Da parte della redazione. un bravo a Luca Palestini che l’ha firmato

      2. @Paola
        L’ho scritto come ipotesi evidenziando che anche lo fosse sarebbe una “fregatura” da poco.

  12. ma di cosa stiamo parlando, di 4 euro al massimo in più su 50kw???? per una volta è andata la prossima ci starà più attento; piuttosto criticherei il cambio dell’orario di punta che da 4 ore al giorno è passato a tutto il giorno, non mi sembra una mossa intelligente in un momento dove la concorrenza cinese sta correndo e la fiducia nel marchio sta subendo un momento di profonda crisi… non si capisce davvero con quale mente il dirigente di turno possa aver concepito una cosa simile. Spero Musk torni alla guida dell’azienda perchè di dirigenti nullità ce ne sono già abbastanza in giro…

  13. RICCARDO DANESIN

    Non ho parole, ma voi veramente fate scrivere a gente del genere. Togliete a questo la possibilità di caricare nei tesla super charger! Non tutti hanno diritto a parlare o scrivere. Tesla super charger top assoluto e non ho una tesla ma ho un cervello. Questo che scrive invece NO!

    1. Tutte le opinioni meritano rispetto e tutti hanno diritto di esprimerle. Ma motivandole e usando toni civili. Non è la prima volta che lei, Riccardo, se ne dimentica. La prossima faremo tesoro del suo suggerimento togliendole la possibilità di intervenire sul nostro blog.

      1. OK i modi non saranno stati troppo consoni, ma sembra davvero che stiate raschiando il barile in cerca di qualsiasi sciocchezza per cui lamentarvi a proposito di Tesla….

          1. Motivare l’evidenza? Basta guardare i vostri lanci.

            E non è che oggi mancassero le news EV, per dire.
            Il pickup modulare di Slate ve lo siete perso, ad esempio?
            Ma no, meglio un articolo negativo sull’app Tesla.

          2. Se ha intenzione di candidarsi a dirigere Vaielettrico nulla da obiettare. Parliamone. Ma le sconsiglierei di trasformarlo nell’house organ di Tesla come pare essere l’unico obiettivo dei suoi interventi.

      2. RICCARDO DANESIN

        Se volete togliermi fatelo pure. Parlate tanto di 4r che giustamente ormai fa schifo ma voi state aumentando articoli e titoli clickbit al massimo. Non si può dar voce a tutti e soprattutto a chi non collega il cervello. Leggete i commenti a questo articolo e datevi una risposta. Sembra vi piaccia creare flame quindi i commenti saranno di conseguenza. Mi aspetterei da voi almeno un giornalismo serio e non un acchiappaclick. Buona giornata ed eventualmente adios

  14. Certo come no.oramai siamo abituati ai manuali stile US che devono scrivere nei loro manuali ogni singola cosa. Tipo che se parcheggi l’auto in fondo al mare smette di funzionare.
    Io direi che invece dovreste solo ringraziare che Tesla vi dà accesso ad una sua infrastruttura privata. E anche questo accesso è un modo per incentivare le vendite .

  15. Cara Tesla, devi.. essere ringraziata per tenere in vita la possibilità di usare la macchina elettrica in Italia! Grazie a delle tariffe enormemente più basse della concorrenza e a una rete di ricarica sempre funzionante.

  16. Certo che per criticare l’app Tesla, nel desolante panorama di app fatte da male a peggio, ci vuole davvero un bel “coraggio” !
    Arrampicata sugli specchi di gran lena.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

La sfida globale delle batterie/ Flash Battery porta tutto "in casa"

Articolo Successivo

Aeroporto Bologna: fotovoltaico, e-bus e ricarica per auto e bici

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!