Cara Noemi, con la mia Opel Mokka elettrica funziona così (benissimo)

opel mokka elettrica


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L’ira di Noemi che si sente truffata dall’auto elettrica acquistata a “scatola chiusa”, una Opel Mokka elettrica, ha animato il dibattito tra i nostri lettori. Il suo racconto ha totalizzato infatti quasi 100 mila visualizzazioni ed è stato commentato 191 volte. Nel suo scritto, Carlo non ne fa cenno. Ma raccontandoci come utilizza lo stesso modello, con grande soddisfazione, di fatto le risponde. 

                            di Carlo Mecali

Sono un felice possessore di una Opel Mokka elettrica del 2021 acquistata usata nel 2022 con appena 12.000 km, risparmiando 10.000 euro sul nuovo. In caso di acquisto dell’usato con meno di due anni, consiglio vivamente di estendere la garanzia biennale della casa per altri 3 anni al costo vantaggioso di € 500. Stando così al riparo da eventuali guasti di componenti costose, per fortuna non verificatesi.

opel mokka elettrica

Pochi chilometri all’anno. E in vacanza basta organizzarsi un po’

Vivo in una cittadina a pochi km da Roma. Percorriamo in famiglia pochi km all’anno circa 8.000 e usiamo l’auto prevalentemente per piccoli spostamenti nel centro abitato e dintorni. In estate siamo andati in vacanza una volta in Puglia e due volte in Calabria senza alcun problema.

Abbiamo pianificato il primo viaggio con l’app di NextCharge più pratica di abrp. Per andare in Calabria ci siamo fermati per ricaricare a Vairano dopo 192 km percorsi, per 20 minuti (colonnina da 110 kw). La prima volta facendo colazione, la seconda a Pontecagnano dopo 120 km (colonnina da 75 kw), per 20 minuti a pranzo. L’ultima sosta a Lauria dopo 140 km (colonnina da 50 kw) per 30 minuti. Siamo arrivati a destinazione con il 60% della batteria. 

Al ritorno stesse soste in ordine inverso ed arrivo a casa con il 30% di batteria. Utilizzati tutti i 160 kw/h dei due abbonamenti. Siamo arrivati a destinazione con un confort mai visto con la precedente auto a benzina.

Certo, abbiamo impiegato un’ora e 10 minuti in più rispetto alla benzina, ma non ci è pesata più di tanto, in cambio della piacevolezza del viaggio.

opel mokka elettricaEcco i miei consumi. Ma le ricariche hanno avuto in due anni aumenti vertiginosi

Il costo delle ricariche fast in questi due anni ha subìto un aumento vertiginoso passando da 0,36 cent a kw/h agli attuali 0,90 cent. Paradossalmente quando a casa l’energia costava 0,43 cent al kw/h conveniva caricare alle colonnine fast a 0,36 cent. Attualmente a casa costa 0,13 cent, pertanto conviene caricare alle colonnine fast solo in occasione di lunghi viaggi.

In estate siamo tornati in Calabria e l’abbonamento più conveniente per il viaggio è risultato essere quello di enelx con 49 euro per 80 kw/h, giusti giusti per l’andata di 550 km. Attivando l’abbonamento un mese prima di partire abbiamo fatto coincidere il rinnovo prima della data prevista per il ritorno avendo altri 80 kw/h sufficienti per arrivare a casa con 20-30% di batteria residua.

Unica pecca, il limite di potenza delle colonnine utilizzabili di 150 kw/h che ha condizionato la scelta delle soste. In autostrada sono ormai tutte sopra i 300 kw.

In autostrada viaggiando ad una media di 120 km/h consumiamo circa 18 kw/h per 100 km. In città la Opel Mokka elettrica consuma 15 kw/h per 100 km in inverno, mentre 13 kw/h in estate.

Non servono le maxi batterie. Piuttosto, mi aiuta molto avere il fotovoltaico sul tetto

Il bilancio di questi due anni è estremamente positivo e non baratterei i miei 300 km di autonomia 50 kw/h (oggi diventati 400 con il modello nuovo da 54 kw/h) con altre auto meno belle della Mokka, che abbiamo scelto per le sue linee.

A mio avviso ritengo che una batteria intorno ai 50 kw del peso di 300 kg sia la misura giusta per la maggior parte delle auto elettriche garantendo un’autonomia di circa 400 km.
Con il diffondersi delle colonnine fast ad ogni autogrill sull’autostrada, quindi ogni 50 km, il problema dell’autonomia limitata diverrà trascurabile o almeno ampiamente sopportabile senza troppe pianificazioni e paura di trovare colonnine fuori uso.

Non ha molto senso montare batterie da 500- 600 kg per avere un’autonomia di 600 km con notevoli aggravi di peso dell’auto di consumi e costi.

A casa abbiamo un impianto fv da 4,2 kw/h senza accumulo che ci consente di caricare l’auto spesso gratis arrivando a realizzare percentuali di autoconsumo intorno al 60%.

Il problema? Mia moglie non la molla più

Una riflessione sui costi di ricarica. Caricando a casa senza fv servono 2 € per fare 100 km; caricando alle colonnine fast con

l’abbonamento enelx (49 € per 80 kw/h) servono 11 € per 100 km; caricando senza abbonamento a 0,90 al kw/h servono 16 € per 100 km (ipotizzando un consumo in autostrada a 120 Km/h di 18 kw/h per 100 km.).

Ho solo un problema con la mia Opel Mokka elettrica: mia moglie da quando l’ha provata non ha più voluto guidare la Panda gpl, che quindi sono costretto ad usare io.
Un saluto a tutti.

Visualizza commenti (75)
  1. Sposo pienamente la valutazione fatta da Carlo.
    Se poi si andasse su autonomie da 420Km (Kona 100% con medie da 500 Km sapendola guidare ed avendo 204cv), li veramente proplemi non devono esistere.
    Dico questo in quanto dal 2018 mi muovo in eletrrico.
    Una Hiunday Ioniq PLUG-IN; ho fatto 85.000 km anche con medie di 200Km/L. (bastava andare a corrente!); una Kona 100% elettrica 80.000 km (costo tagliandi sui 100€).
    Ora sono in pensione. Ho optatto per una SMATR EQ usata con 27.000 Km ed ora ne ha 66.500 per me (130km dichiarati effettivi 150 km); ed una ZOE usata con 5.000 Km per mia moglie comprata a Luglio 2014 che ne ha 7.000 in due mesi (330km dichiarati effettivi 390 km).
    Tolgo bollo grautuito a vita, parcheggi strisce blu e gialle gratuiti, tagliandi per niente costosi come uno scooter piccolo/medio)
    Molti dicono “ma quando vado in Puglia ….”; ma quante volte all’anno vai in Puglia? “1 volta all’anno in vacanza …..”. Poi fa mal contati 60 km per andare a lavorare a/r per 120 giorni all’anno.
    Ma di cosa stiamo parlanodo ……… non inventiamoci i problemi!
    Aggiungo: supponendo che l’inquinamento delle auto elettriche nella loro globalità è esattamente uguale alle auto a combustione, qualcuno mi spieghi perchè, io che rispetto gli altri e non faccio respirare i miei gas di scarico a chi mi sta dietro, debba respirare i gas di scarico di quelli che mi stanno davanti (Dove spesso e volentieri non passerebbero neanche i controlli sui fumi?!)? Grazie!

  2. Io mi chiedo, come fa a pagare la ricarica domestica a 0,13€/kWh se non ha almeno un impianto FV. L’indice PUN viaggia intorno ai 100€/MWh e anche un po’ di più. Se poi ci aggiungiamo i costi addizionali fissi, un po’ di mark-up della ditta erogatrice non ci sta? E l’IVA, mi sembra una cifra veramente poco attendibile. Non sta raccontando come stanno veramente le cose.

  3. Quello che trovo strano è la tariffa che paga per la ricarica domestica di 0,13 €/kWh. C’è il PUN che viaggia intorno ai 100€/MWh, se ci mettiamo i costi addizionali fissi, un po’ di ricarico della società erogatrice e l’IVA, credo sia una tariffa fasulla e/o inventata. A meno che non abbia un impianto FV e faccia una media tra l’energia assorbita dal FV e dalla rete.

  4. Il racconto è idilliaco proprio perché la scelta di usare un’auto elettrica è stata volontaria in base alle esigenze famigliari. Purtroppo il sistema politico e industriale sta imponendo questa categoria di auto che non ha tutti può calzare a pennello, vedi la storia precedente. Inoltre, riguardo ai costi io con un’auto a metano spendevo la metà per il viaggio descritto e senza 1h e mezza in più di attesa. Poi discuteremo tra qualche anno sull’autonomia delle batterie e del loro smaltimento oltre al fatto che vogliamo essere ecologisti con la mano d’opera di paesi altamente inquinanti, ma questo è un altro capitolo. Chiudo con il dire che il signore ricarica spesso l’auto a casa con il fotovoltaico cosa impossibile per altre centinaia di migliaia di utenti. L’auto elettrica deve essere una libera scelta e non una imposizione. Saluti.

    1. L’imposizione deve esserci altrimenti si rimane così a bruciare fossili e ad avvelenare le citta.. e non possiamo più permettercelo…. serve noltre alle case costruttrici per avere un termine in modo da programmarsi..

  5. La cosa che non ho capito è che ha fatto colazione e dopo 120km si è fermato per pranzo, ma quanto ci ha impiegato per fare 120km?

  6. Se come tanti per necessità o abitudine non avessi a disposizione un box privato per ricaricare, mi aspetterei che nel tempo ma con continuità una buona percentuale degli spazi su strada dove si parcheggia vengano dotati di ricarica lenta, siano essi
    lampioni attrezzati, colonnine, wall box, prese industriali
    Si potrebbe inziare con uno spazio ogni 15/20 e poi via via aumentando la densità.

    1. Manca la volontà.

      Qui da me (Brescia) son mesi che varie zona della città sono sventrate per lavori di teleriscaldamento (la mia zona addirittura l’ hanno aperta e richiusa due volte negli stessi punti nel giro di 3 mesi). Ora… stai scavando il mondo? ci son i lampioni? ci sono i parchimetri? ci sono dei cavi da qualche parte? e allora già
      che è tutto spaccato cosa vi costa mettere delle colonnine lente ?

      C’è addirittura la strada chiusa, con deviazione, due parcheggi “gratis” (strisce bianche) da circa 50 auto in totale, mentre la strada chiusa ospita di solito una decina abbondante di auto sulle strisce blu… ma mettetele due stabenedette colonnine no??? Tanto è tutta roba di a2a, almeno scavate una volta sola…

  7. Questo caso non è assolutamente paragonabile a quello della signora Noemi che è costretta a calare il cavo di ricarica dal balcone se non vuole trascorrere la sua vita alle colonnine di ricarica. Il signore avrebbe potuto semplicemente raccontare la sua esperienza senza paragonarsi alla signora noemi che evidentemente non ha la fortuna di poter caricare l’auto a casa propria comodamente (poca furba lei comunque ad aver comprato un auto elettrica nonostante il disagio che sapeva le avrebbe creato).
    Resto dell’ idea che se non si ha un posto privato in cui ricaricare allora l’auto elettrica potrebbe non convenire in costi ma sicuramente non conviene in tempo speso a ricaricare.
    Ps: non sono di parte (a differenza vostra) e mi piaciono le auto elettriche.

    1. Il signore in questione non si paragone affatto a Noemi. Non la cita nemmeno. Il collegamento l’abbiamo fatto noi, visto che il suo racconto ci è arrivato a stretto giro, il giorno successivo.
      Ps: ci chiamiamo Vaielettrico e siamo una comunità di possessori di auto elettriche e di interessati a diventarlo, dopo averne capito di più. Cosa pensa di aver scoperto?

      1. Ma allora perché avete citato la signora Noemi nel titolo di questo articolo?
        Comunque anche io possiedo un auto elettrica ovvero una Tesla Model 3 2024 (auto meravigliosa che ricomprerei immediatamente) che ho deciso di acquistare esclusivamente perché possiedo un box in cui poterla ricaricare. Senza il box, o in generale uno spazio privato per la ricarica, non avrei mai acquistato un veicolo elettrico a costo di complicarmi la vita (o “pianificarla”, come piace dire a voi) perché i supercharger sono tanti e sono veloci ma mai come un pieno di benzina.
        Lei mi chiede “cosa pensa di aver scoperto?” beh niente di nuovo in realtá (anche se mi tengo sempre informato sul mercato automotive in generale) perché l’auto elettrica non é adatta tutti (di sicuro non alla signora Noemi che avete scelto di citare nell’articolo).

        1. Assolutamente d’accordo con lei.
          In famiglia abbiamo una 500e come 3° auto (le prime due sono PHEV aziendali), ma senza il minimo dubbio se non avessimo avuto un garage avremmo evitato, dato che ricaricare perennemente alla colonnina, tra tempi, distanza da casa ed eventuali occupazioni abusive, non è proprio “user-friendly”.

      2. Dalle statistiche i possessori di plug in viaggiano il 90% in elettrico, cosa che è buona, ma vuoi mettere che quando vai in vacanza non imprechi con colonnine ansia da ricarica ecc ecc? Attendo una tua risposta costruttiva, grazie ciao

        1. Mi dica quali statistiche. L’unica che conosca e che sia affidabile è una rilevazione fatta dall’Unione europea sulla base dei dati reali di 600.000 auto con tutte le motorizzazioni. Se la legga per favore https://climate.ec.europa.eu/news-your-voice/news/first-commission-report-real-world-co2-emissions-cars-and-vans-using-data-board-fuel-consumption-2024-03-18_en

          Eccole un passaggio illuminante: “Per i veicoli elettrici ibridi plug-in, le emissioni di CO2 reali sono state in media 3,5 volte superiori ai valori di laboratorio, il che conferma che questi veicoli non stanno attualmente realizzando il loro potenziale, in gran parte perché non vengono ricaricati e guidati in modalità completamente elettrica con la frequenza ipotizzata“.

          1. antonio gobbo

            questa conferma il fatto che le persone se possono scegliere preferiscono non perder tempo alle colonnine in particolare i possessori delle ibride aziendali per i quali il tempo è oro.

  8. Ragazzi che fanboy elettrici… ognuno é libero di fare e pensare come preferisce, ma quando c’è una “cricca” che cerca in tutti i modi di convivere “le masse” di una propria idea, facendo cherry picking come su questo sito e i suoi commentatori… beh risulta chiaro che c’è un problema di base sotto, e la questione resta fumosa… oltre ad assomigliare pericolosamente a ideologie autarchiche del passato, anche recente. Buon elettrico a tutti gli elettro-illusi e a mai più rileggerci!

    1. Ecco, lei dimostra che qui non si indottrina nessuno. Per non essere indottrinati basta smettere di leggerci: non costa nulla frequentare il nostro sito e non è richiesta alcuna penale per smettere. Addio

      1. Ciao Massimo, sono sempre Angelo,quello che ti definisci ‘misero’ e mi nascondo su più Nick (???), secondo me non è un approccio costruttivo rispondere in modo così duro, in effetti anche per voi relazionarvi con chi la pensa diversamente da voi, è costruttivo. Qui non ci solo hater che odiano l elettrico ma siamo in molti elettrificati che poniamo critiche serie e costruttive, che vi piaccia o no è quello che sta succedendo in Europa…….siamo in tanti ad essere pienamente insoddisfatti dell obbligo della svolta green e te ne renderai conto nei prossimi mesi. La soluzione non è quella che paventate sempre, mettere colonnine ovunque, per chi fa tanti km in generale l auto elettrica porta tanta scomodità, poi io che vivo a Milano e sono stato costretto ad elettrificarmi….. L imposizione non è mai una cosa positiva, comunque vedrai, gli insoddisfatti aumenteranno sempre!. Poi la vostra allucinante crociata contro l auto plug in??? Ne vogliamo parlare ? Che senso ha parlare di tecnologia di transizione ?

        1. Grazie per i consigli su come dovremmo fare il nostro mestiere. Ma è proprio sicuro che il suo sia un approccio costruttivo? Se vuole le faccio l’elenco di troll, hater e disturbatori che ci perseguitano con plurimi nick. Lei non li vede perché li banniamo.

          1. Allora, mi fa piacere che finalmente ha capito che non sono né un disturbatore né troll, ma una persona che piace il confronto (chiaramente costruttivo e mai a scopo polemico) , qui non è che vi si contesta il vostro mestiere, ma dovette accettare anche una critica posta in modo costruttivo, in effetti è anche vostro interesse intavolare discorsi costruttivi con i pro e contro, capisco che a voi piace avere i commenti ” che svolta l auto elettrica, non torna indietro”, il vostro sito resterà interessante finche’ siate aperti alle discussioni, la realtà è un altra, ad oggi l auto elettrica non è la soluzione per tutti, non tutti provano piacere a pianificare le ricariche mettere a ricaricare tutte le notti ecc ecc, e quindi bisogna rispettare tutte le opinioni (chiaramente che siano garbate e costruttive).

          2. Le sue lezioncine alla vasellina su come dovremmo lavorare cominciano ad infastidire. Se continuiamo a pubblicare i suoi commenti (anche basati su dati inventati e affermazioni arbitrarie) vuol dire che accettiamo i pareri diversi. Accetti anche lei le nostre critiche a quello che dice.

          3. @Angelo “non tutti provano piacere a pianificare le ricariche mettere a ricaricare tutte le notti ” No, non si ricarica tutte le notti, la stragrande maggioranza degli italiani in media percorre meno di 40 km al giorno quindi gli basta ricaricare una volta alla settimana, massimo 2. Fa tristezza leggere persone che parlano di cose che non conoscono minimamente

    2. io invece il racconto dell’utente l’ho trovato molto interessante per tutte le cose che ha riportato precise ed oggettive

      1. Caro Mirko, sarà anche interessante, ma vedo non hai capito nulla della questione, la discussione si è accesa poiché nel titolo hanno scritto in risposta a Noemi, in realtà l autore non c entra nulla, la signora Noemi fa 35000 km annui, il signor come scritto fa 8000 km annui, passeggiate nel paese ed 1 vacanza fuori città all anno, cioè non c entra nulla con la situazione della signora

          1. Ciao Massimo, vedo ancora da parte tua un tono aggressivo, l articolo parla di una persona che 8000 km annui e nel titolo si paragona ad una che ne fa 35000, non c è nulla di male a dire, “ok magari non dovevamo scrivere così il titolo”, Massimo sei libero anche di bannarmi se lo ritieni utile, ma personalmente avrei piacere di stringerti la mano e parlarti dal vivo, tu sei del mestiere ok, diciamo che anche io lo sono, ho un titolo di studio e un esperienza lavorativa in passato fatta nel settore e quindi tecnicamente conosco bene l auto elettrica, credo di non aver turbato nessuno, ciao

  9. Paolo De Maria

    Beh. Io di elettriche ne ho provate diverse. Devo dire che l’autonomia indicata dalle auto Stellantis è del tutto fasulla. Decisamente più attendibile quella di MG, Cupra e Hyundai. Del resto, in questo articolo è testimoniato che in autostrada con la Mokka bisogna fermarsi a ricaricare dopo appena 120 km. Questa è la realtà. Con altre vetture della stessa fascia di prezzo si raddoppia a 240 effettivi in autostrada.

  10. Di quanto scrive il lettore bon ni è chiaro questo punto:

    “Unica pecca, il limite di potenza delle colonnine utilizzabili di 150 kw/h che ha condizionato la scelta delle soste. In autostrada sono ormai tutte sopra i 300 kw.”

    Forse non sa che il limite è relativo a quanta potenza l’auto può assorbire e non a quale colonnina si può collegare, quindi può collegarsi anche alle HPC da oltre 300kW, ma la sua auto non assorbirà più di 150kW di picco.

    1. se dice di avere un impianto fv da 4,2 kw/h, e che il limite di potenza delle colonnine è 150 kw/h, chiedere comprensione dei rating di potenza delle batterie mi sembra eccessivo, visto che la distinzione di base tra potenza ed energia rimane oscura…

  11. Scusatemi, una domanda da profano… Io ho un impianto fotovoltaico ma non ho l’accumulo in batterie. Se io volessi utilizzare lo ssp devo lasciare l’auto a caricare di giorno? Oppure fare montare le batterie e collegare ad esse l’auto di notte?

    1. Beh per sfruttare il fotovoltaico senza spese ulteriori di installazione batteria, certo dovresti caricare l’auto di giorno. Se ad esempio non usi l’auto tutti i giorni,imposti sulla wallbox la fascia orario giornaliera e ogni volta che rientri la colleghi (anche la sera), il rabbocco avverrà solo di giorno usando la corrente auto prodotta. Ci sono wallbox “avanzate” che possono usare l’info della potenza prodotta dal voltaico per alzare/abbassare la potenza di ricarica garantendo una certa % di batteria carica entro un orario preferito, così da ottimizzare risparmio e disponibilità auto.
      Ideale per il futuro sarebbe la ricarica nel parcheggio delle aziende dove si lavora… Spesso le auto restano sotto il sole 10h senza caricare e poi arrivi a casa e ti tocca caricare la notte stupidamente. Ci arriveremo…

      1. @ marco
        @ gio

        Infatti la curiosità era proprio questa se fossi pensionato è un conto, ma a me la macchina serve per andare a lavorare, quindi, di giorno non la si può caricare e di notte mi tocca prelevare corrente a un prezzo maggiore di quello che mi da il GSE…..
        Cioè 0,25€ ( quarto conto energia)….
        Come ho detto più volte dovrò comprarmi un box ho trovare una soluzione per caricare la futura auto, ma facendo pochi km annui penso che questo avverrà almeno tra7/8/10 anni ( nel frattempo mi ritirerò dal lavoro facendo ancora meno km )intanto usciranno prodotti più performanti e questa tecnologia sarà sicuramente più matura. Grazie per le risposte.

    2. Per farla breve le conviene caricare l’auto di giorno, magari il sabato e la domenica. Per le batterie bisognerebbe fare due conti, peraltro non così semplici visto che implica conoscere il prezzo dell’energia nel futuro.

    3. L’ accumulo può iniziare a convenire (coi prezzi in calo di questi ultimi tempi) SE consumi in casa parecchio anche di notte…o hai giorni Senza sole 🌧️..e devi tenere acceso split PdC e/o pompe acqua per evitare allagamenti o altro… Verifica in bolletta i consumi annui in F3 in particolare…devi però avere il sole ⛅☀️ per il tempo di ricaricare le batterie dell’ accumulo.. altrimenti non sono utili.
      .. l’ auto poi .. è sempre 2 o 3 volte più capace di quelle di casa … (infatti io attendo il V2G-V2H… così l’ accumulo di casa lo faccio con la BEV)

    4. Come le hanno già risposto, dovrebbe caricare quando è giorni ed in particolare se vuole caricare più energia possibile nel minor tempo possibile occorrerebbe farlo quando i pannelli fotovoltaici producono il massimo, ovvero nelle ore centrali della giornata, ma questo dipende anche dall’orientamento (se perfettamente a sud e con l’angolavzione corretta allora si avrà quanto detto, altrimenti un leggero anticipo se esposti a est e posticipo se esposti a ovest). Tutto questo indipendentemente dalle batterie d’accumulo. D’altra parte per caricare la notte con l’energia auto prodotta (senza contare lo scambio sul posto in cui si produce di giorno e la notte ti viene restituita l’energia non consumate ed immersa in rete) occorrerebbe una batteria capace di ricaricare l’auto e servire la casa e e pertanto immagino almeno pari alla capacità di energia che si consuma in un giorno con l’auto più i consumi di casa ed un impianto fotovoltaico in grado di caricarla.

  12. Beh si a parte che con la macchina a benzina non vai a 120 e non perdi un’ora e 10 per rifornire e probabilmente quel viaggio lo fai con un pieno, ognuno è libero di complicarsi la vita come prederisce….poi si potrebbe parlare de costi di acquisto e del valore dell’usato elettrico che fa ridere….. per il resto è una meraviglia.

    1. Stefano Tetti

      Io non vedo tutte queste grosse complicazioni. Di sicuro esistono BEV più portate per i lunghi viaggi, ma se lo fai una due volte l’anno ci può stare. A fronte poi di una usabilità giornaliera senza pari e senza paragoni di costi per tutto il resto dell’anno.

      1. antonio Gobbo

        siamo sempre al solito punto, ovvero la ricarica da casa, se puoi caricare da casa allora il viaggio lungo diventa sopportabile nonostante i tempi e i costi maggiori, se invece non puoi e ti tocca ricaricare per i restanti 350 giorni all’anno a una colonnina (normalmente DC sempre che tu non sia così fortunato di avere una AC dotto casa o dove lavori) allora il gioco non vale la candela

        1. Antonio… ricordati di verificare ogni tanto da qualche App (NextCharge & altre…ma va bene anche Google o gMaps ) come evolve la diffusione della rete di ricarica: io a 5 minuti da casa ho 3 supermercati 🛒…per un totale di 14 punti di ricarica… mediamente su 50kW… quindi in 20′ di sosta prima del lungo viaggio carichi all’ 80% e ti fai una ricarica ulteriore dopo 200km ca (o 2 ore di viaggio… io o mia moglie solitamente ci fermiamo sempre per sgranchirsi le gambe). Per i costi…solito discorso: abbonamento se si viaggia spesso (o almeno il mese delle ferie), usare magari i “punti spesa” dei supermercati 🛒 convertiti in buoni ricarica (uguale ai carburanti)… e verificare con TariffeEV magari se ci sono altri operatori che fanno sconti…
          (non l’ ho scritto solo per te, ma anche per chi arriva a leggere questa conversazione ed è alle prime esperienze…o ancora deve farle …come te 😉)..ciao. buona giornata 👋

          1. antonio Gobbo

            Damiano fatto la scorsa settimana (fra non molto temo dovremo cambiare il rav di mia moglie) e l’AC più vicina è a 2.7km (per cui non usufruibile mentre dormi a meno che tu non voglia diventare un maratoneta ) le DC sono a distanze simili o poco superiori ma partano da 0.6 – 0.7 per cui economicamemte poco valide e comunque anche qui per arrivare sll’80% con una citycar elettrica i tuoi 30 – 35 minuti ti servono.sempre e già questo a mia moglie non piacerebbe per nulla.
            A conti fatti per l’uso che ne fa lei 15 18000 km all’anno) può andar bene anche una endotermica usata sui 10000 euro (trovi delle euro 6 quasi nuove a quella cifra) con 1100 euro di impianto GPL, con 130 euro di bollo e 200-300 euro di manutenzione ogni 30000 km (due anni) se la caverebbe spendendo sicuramente meno e senza dover andare a ricaricare a una DC.
            Se in futuro metteranno una AC a una distanza ragionevole (4 – 500 metri) a dei prezzi di ricarica non da gioielleria … magari a un usato elettrico ci si potrà pensare.

          2. ciao Antonio…ai supermercati 🛒 ci andate? Sono attrezzati (come da me ..da 2 a 8 posti di ricarica) ? perché così puoi usarli (con una BEV “usata” km0 o ex Demo)…
            PS ..in realtà…come precisato su ..non sto scrivendo solo a te (che farai le tue valutazioni)…lo preciso per chi è alle prime letture qui su VaiElettrico…😉👋

          3. Un rav?? Sempre a piangere miseria per tutti quelli che possono al massimo avere una panda prima serie e hai un rav?
            Anvedi come si scoprono gli altarini…. 🙂

          4. Dai Endy! magari Antonio lo ha preso usato anni fa …e adesso è pure “alla frutta”..se scrive che forse dovrà cambiarlo. Probabile con altro usato meno usurato, probabilmente a GPL (ne ha diverse in famiglia…sono abituati così)..
            Magari se avrà budget per il nuovo… potrebbe piacergli una Dacia (pure la nuova Bigster a GPL. ..che come prezzo dovrebbe andare vicino alla Nuova Panda).

            Comunque…se Antonio non ha posti comodi dove ricaricare almeno settimanalmente… inutile insistere.

          5. Tristi tempi, quelli in cui avere un (presumibilmente vecchio) Toyota Rav sia motivo di invidia!

          6. antonio gobbo

            caro Endyamar il RAV di mia moglie f3 anni diventerebbe auto storica e lei lo ha aquistato 20 anni fa usato …. su cui ha montato l’impianto a GPL….. occhio a sparare sentenze senza consoxere la realtà dei fatti … si rischia poi di fare figure di palta.
            per incoso comunqie mia moglie pptrebbe acwuistare anche qualcosa di meglio ma amche lei come me pensa chelito sia un elettrodomestico che ti serve per andare da A a B e null’altro

          7. antonio gobbo

            Damiano, qui a lodi il supermercato che ha le ricariche è la COOP (quello appunto a 2.75km) ricariche peraltro molto spesso occupate, in cui mia moglie non va quasi mai in quanto per lei risulta essere il meno conveniente rispetto agli altri: il conad a 50 metri da casa, il
            Gigante, 2 x bennett, famila, eurospin, lidle, G3 e fra uno o 2 anni l’esselunga

          8. Le tre catene supermercati 🛒 qui da me in Toscana han sempre almeno 1 colonnina…in quasi tutte le città in cui sono stato…
            mi spiace… forse i consumatori dovranno farsi “sentire”…
            Va detto che non vedo tantissime BEV o plug-in.. la metà sono di stranieri… sempre presenti in regione..

          9. @antonio gobbo

            Con quelle percorrenze una bella grande punto 1.4 (che si trovano senza difficilta sui 50-60k km a meno di 6000 euro) impianto gpl e vai avanti fino a 200mila come ridere… io ho ereditato un t-jet a 60k km ora sto a 120, a parte il costo dell’ impianto (fatto ovviamente pochi mesi prima dei bonus……) e la classica manutenzione (che su un normale 1.4 è na boiata) risparmi un botto…. sul t-jet ti fucilano le candele che son da cambiare ogni 15k max e ci vogliono un centinaio di euro a botta … ma a parte quello … considerando che è una vecchietta del 2008, che è stata ferma in garage per 5 anni va come un orologio….

          10. Antonio…ma tu che lavoro fai?
            Immagino installi impianti a gas…
            Forse dovresti scrivere su “maVaiAgas” invece che su VaiElettrico..no ?

  13. Come spesso accade voi di vai elettrico uscite fuori traccia, un utente che fa 8000 km annui è un conto, chi ne fa 35000 annui è un altro conto, la matematica non è un opinione, e quindi moltiplicando i disagi, 35000/8000= circa 4 e mezzo con quei chilometraggio i disaggi annuali sono moltiplicati x 4,5, ovvero è insostenibile, l auto elettrica è ideale per chi come il signore fa piccoli spostamenti quotidiani, ricarica a casa con il FV, ed 1 volta all anno carica alla colonnina per andare in vacanza.

    1. Come devo chiamarla? Angelo, Giacomo o Giuseppe? Vabbè, cambi pure nick. Il succo è lo stesso, ed è misero. Chi percorre 8.000 km all’anno, fa in media 25 km al giorno. Chi percorre 35.000 km, ne fa in media 100. Però la notte è uguale per entrambi, diciamo 10 ore filate con l’auto ferma. Messa in carica può incamerare 25-30 kWh, cioè 150-200 km di autonomia ogni santo giorno. Concludendo: non è il totale di km annui che fa la differenza, ma come sono distribuiti fra percorsi abituali e viaggi a lungo raggio.

      1. Il commento Misero potevi anche risparmiartelo, sono Angelo e si evince anche con la mail che uso per risponderti adesso, in quanto possessore di auto elettrica ed un altra plugin, da diverso tempo ho varie esperienze , e ti dico non sempre riesci a caricare nella notte i fadici 100 km, non sempre hai la presa di corrente nel box ecc ecc. questo articolo in risposta al post di noemi è offensiva a qualsiasi possessore di auto elettrica non è lontanamente paragonabile chi fa 8000 km all anno con uso medio ‘giro del paese’ con chi come me come Noemi e come tanti si alzano alle 6 di mattina fanno moltissimi km per andare a lavoro ed eventualmente anche riuscire a tornare a casa, le persone devono essere rispettate

        1. Noemi fa 100 km al giorno di strada statale per andare da Sinalunga a Siena e ritorno. E’ certamente nel range di una sola carica notturna per la sua Opel Mokka elettrica. Se non lo capisce, non so che farci e mi rassegno. Il suo nome è Angelo, buono a sapersi. Non mi ha spiegato però perchè usa tre o quattro nick diversi.

    2. Angelo buongiorno
      Con un veicolo con 14,5Kwh di batteria…. facciamo ca 24000Km annui.
      (Il veicolo carica in AC alle colonnine max 3.5 KW, e le ChadeMo non le digerisce, quando mai si trovano…) ovviamente, serve caricare a casa, ma anche senza FV i risparmi sono notevoli…
      diciamo che abbiamo iniziato con il worst case scenario di Auto… con veicoli più moderni è tutto un altro viaggiare e le autonomie permettono di muoversi bene (se non emettere gas clima-alteranti significa rallentare un po’ il viaggio, lo accetto molto volentieri)

      1. Ciao Fede, non se ti riferisci a me ad ogni modo, si certo anche 9 kWh di batteria io vado sempre in elettrico (auto plug in) la questione invece è bisogno rispettare chi non si vuole sbattere tra colonnine e disagi, sostanzialmente avevo fatto una richiesta a vai elettrico cambiare il titolo del post, cioè in risposta a Noemi, non si può paragonare il caso di chi fa 35000 km annui con chi ne fa 8000, cioè è molto probabile che se la signora Noemi fa facesse 8000 km annui non si sarebbe lamentata dell auto elettrica, ma è chiaro che se ne fai 35000, per molte persone possono esserci molti disagi, ora mi aspetto il messaggio di Massimo che mi contesta😁

  14. Il ragionamento sulla capacità delle batterie potrebbe funzionare in periodi di bassa stagione, quando in autostrada viaggiano in pochi. Prova nei mesi di luglio e agosto a fare affidamento solo sulle quattro colonnine in croce dell’autogrill a fronte di centinaia di auto presenti (non ne parliamo quando la diffusione di auto elettriche sarà più ampia).

    1. Quando la diffusione dell’ auto elettrica sarà più ampia le stazioni di ricarica saranno più numerose. Semplice, no? Pensi che tre anni fa in autostrada erano zero. Oggi sono 100 solo sulla rete ASPI

    2. Guarda quest’estate ho fatto la prima vacanza al mare (alta Lombardia – Abruzzo) in elettrico, Volvo EX30 con batteria più piccola 49kWh netti (344km dichiarati che ovviamente in autostrada sono stati meno). Oltre al viaggio stupendo (l’adaptive cruise control nei lunghi tratti di coda è stato una manna), nessun problema di disponibilità nelle 3 soste in autogrill fatte. Gli stalli erano da 8 a 12 in ogni posto, un gran via vai, tantissimi stranieri, mai nessuno rimasto ad aspettare la colonnina più di 30secondi. Alla fine per ogni tappa ho caricato più del necessario perché la coda al bagno/bancone era stata più lunga dei 26-30min necessari a caricare. L’espansione di FreeToX è stata provvidenziale in questi 2 ultimi anni, peccato solo i gestori si siano messi a mungere gli elettronauti… In attesa che qualcuno di degni di riportarli al loro posto (quando succederà voleranno grosse multe che ovviamente non andranno a chi nel frattempo ha speso di più in viaggio).

  15. pierluigi mariotti

    Salve, ben vengano queste dimostrazioni reali, adesso chiedo a chi ha commentato dando del truffatore al venditore o truffa alla vettura di sincerarsi prima di emettere tali sentenze.
    Grazie sig.r Mecali per quanto scritto sopra.
    Cordiali saluti.

    1. marcovers777

      Ah bhe…impianto fotovoltaico a casa, 8000 km all’anno, direi esattamente la fotografia dell’ “italiano medio”. All’autore della mail piace vincere facile..

      1. Fotovoltaico forse no, anche se in Italia ci sono, mi pare, 1 milione e mezzo di impianti privati. Sugli 8.000km direi decisamente che siamo in media. Comunque anche acquistando l’elettricità ai prezzi attuali si dimezzano i costi per il carburante. Basta fare due conti. Ma se ha già deciso che l’auto elettrica non va bene lasci perdere.

    2. Confermo il giudizio già dato la venditore e a Noemi; truffatore il primo e sprovveduta la seconda. Noemi fa 35mila km all’anno e questo le ha fatto un contratto con max 30mila pena pagare extra… Già questa è una truffa. Non si è sincerato o consigliato di avere la wallbox.

      1. Cristiano Gardoni

        il lavoro di un venditore è vendere… il lavoro di un acquirente è quello di essere informato su quello che si acquista. Darwin Docet

        1. Nel mondo attuale il venditore che vende male, grazie a internet e i suoi voti di solito non vende più. Tanto più nell’attuale situazione dei concessionari. Quel che manca nella lettera di Noemi è il nome del concessionario.
          Concordo pienamente, invece, nel considerare sprovveduta la signora

  16. Grazie all’autore per l’articolo che condivido al 100%.
    L’unica cosa che non si può leggere è la confusione nelle unità di misura, e sarebbe auspicabile che Vaielettrico chiarisca in un articolo come si usano le varie unità di misura.
    La potenza si misura in Watt, o migliaia di Watt (1kW=1000W), … L’energia in Joule, Wh (corrispondente alla potenza di 1W per un’ora di tempo), kWh (corrispondente a 1kW di potenza per la durata di un’ora), … L’unità di misura kW/h non ha senso e non esiste!
    La capacità della batteria viene in genere misurata in kWh: una batteria da 50kWh ha la possibilità di fornire una potenza di 50kW per un’ora di seguito, prima di scaricarsi completamente, oppure una potenza di 20kW per 2 ore e mezzo (se vai in autostrada a 130km/h probabilmente consumi 26kW, quindi avrai autonomia poco inferiore a 2 ore, ovvero 250km).
    Se devo caricare la batteria a 6kW di potenza, il tempo di ricarica dallo 0 al 100% sarà almeno di 50kWh / 6kW = 9h  (dividiamo sia le cifre che le unità di misura!).
    Analogamente, il tempo di ricarica dal 30% all’80% (metà capacità, ovvero 25kWh) sarà di circa 5 ore.
    Al punto precedente ho scritto “almeno”, perché il processo di ricarica non ha rendimento al 100%: c’è un’elettronica di controllo da alimentare, una pompa di calore per il raffreddamento della batteria (in estate), perdite sul convertitore AC/DC e PFC, perdite sui cavi… il rendimento nella ricarica varia molto a seconda della potenza (migliora con potenze alte) e potrebbe aggirarsi sull’85-90%. Teniamo quindi presente che per ricaricare l’auto dissipiamo il 10-15% di energia in calore, quindi anche i tempi di ricarica sono il 10-15% superiori rispetto alla formuletta del punto 2.

  17. Però sono due scenari d’uso totalmente diversi. Uno 8000 Km/anno, l’altro 35000 Km/anno.
    Anche io sono stra contento della mia MG4 64KWh, e sebbene non sia mai sceso sotto il 44% di carica, avrei preso la 77KWh se solo ci fosse stata in pronta consegna.
    Dissento che un’auto da 50KWh basti ed avanzi. Basta ed avanza se è un uso città e dintorni e due viaggi/anno da 500 Km. Altrimenti ci vogliono le Model 3 LR da 75KWh 440 Km di autostrada con carica rapida da 200 KW.

    Sul precedente post della Sigra Noemi li è stata comprata un’auto non rispondente alle necessità di chi la usa. Avesse già preso una MG4 64KWh come la mia, 100Km di autostrada lì faceva A/R e gli restava un 25% di batteria con cui arrivare a casa e caricare. E se proprio prendeva la ER 77KWh e bastava ed avanzava.
    Ma queste cose si dovrebbero fare PRIMA. La signora Noemi doveva scrivere a vaielettrico PRIMA di acquistare la macchina e chiedere consiglio. Dopo aimè è tardi.

    1. Penso che 8.000 o 35.000 km all’anno non cambino molto se la percorrenza quotidiana rientra nel range di ricarica, in questo caso 100 km. La Opel Mokka elettrica ci rientra perfettamente, in tutte le condizioni. Carica notturna da casa permettendo

      1. Questo commento non ha proprio senso, è chiaro se sì fanno 8000 km annui….meno km meno disagi, la signora Noemi con 35000 km è soggetta ad alti disagi con chiunque faccia 35000 km annui con auto elettrica

    2. Vorrei essere sicuro di aver capito: non è mai sceso sotto al 44% di carica?
      Perchè allora prendere la 77 kWh e considerare insufficienti 50 kWh, quando sta usando con estrema soddisfazione una 36 kWh (64×0.56) ?
      Le Model Y RW sono da 60 (CATL) o 55 (BYD) se non erro, ma non sento molti lamentarsi dell’autonomia.

      1. Semplice franzino, perché ho la macchina da 4 mesi ancora non l’ho usata in tutti gli scenari. Le vacanze in estate le ho fatte in 308 HDi perché per spendere uguale alla diesel avrei dovuto pagare l’elettricità 50cent a KWh. In autostrada è impossibile credo.
        Non parliamo di infrastruttura. Usando tariffe EV ho dato un’occhiata alla SS 106 e da Taranto a scendere lungo la strada non ho visto HPC.

        Insomma c’è ancora lavoro da fare sia come tariffe che come espansione della rete ricarica. Mi farò un’idea più precisa di cosa è capace la macchina mano a mano che la uso ma con 60 KWh netti in un viaggio sono sceso dall’86% al 44% (sono circa 25 KWh consumati). Vuoldire che ho potuto pianificarlo, partendo dall’86% (in genere tengo la macchina intorno all’80% o leggermente giù di lì). Ma magari quella sera non riesco a caricare perché il parcheggio è comune. Se era 76% già eravamo a 34% con i miei 60KWh netti, figurarsi con 50.

        L’autonomia non si può calcolare al Km… NO, un 20% deve restarti come riserva (o con la termica si fa il pieno solo all’ultimo litro rimasto?) e devi mettere un imprevisto se trovo occupato, non funzionate o la qualunque mica devo restare per strada.
        Quindi, personalmente non scenderei mai sotto i 60KWh della mia MG4 come batteria e avrei investito altri 3500€ per prendere la 77KWh.

        Poi magari nei prox mesi sarò qui a dire che mi basta la 40KWh ma ne dubito, perché sono passato dai 13,6KWh di Luglio/Ago ai 14,2KWh X 100 Km col primo freddo. A Dicembre/Gennaio penso che sfonderò tranquillamente i 15KWhX100 Km. Quindi minore autonomia.
        Vediamo da qui alla primavera cosa succede.

        1. Perdonami ilariovs, la mia era una domanda semplice cui hai dato risposta: al momento ti sarebbe bastata una batteria da 40 kWh ma non hai idea di cosa possa servirti in un tempo più lungo.
          Il resto della risposta riporta al problema radice con l’auto elettrica: non la conosciamo. Nemmeno io aspetto la spia rossa per fare il pieno di benzina, ma conosco più persone che mettono 5 o 10€ alla volta, sempre in prossimità della riserva.
          Il 20% di batteria sono tra i 50 e i 90 km, non poco come margine, inoltre le auto migliori (Tesla) ti dicono dove fermarsi a ricaricare nella maniera più efficiente, dicendoti anche il tasso di occupazione presente e previsto al tuo arrivo oltre alla previsione di carica residua.
          Per inciso, costo effettivo per una settimana a Roma compreso viaggio di andata e ritorno da Torino 43 c/kWh su 315 Kw. Per un altra settimana in Bretagna 34 c/kWh su 575 Kw. Senza app, contratti o abbonamenti cercati per l’occasione.

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