Nel car sharing Francia e Italia mostrano due facce opposte. In Francia il governo punta a 70.000 veicoli condivisi entro cinque anni. Spicca Citroën, che sostiene un modello rurale 100% elettrico e La Défense che lancia un servizio dedicato ai lavoratori. In Italia, dopo l’addio di Zity a Milano, anche il car sharing Enjoy si ristruttura abbandonando la formula del free floating in cinque grandi città.
La Francia alza l’asticella dell’autopartage
Il ministro dei Trasporti Philippe Tabarot ha presentato un piano ambizioso: portare la flotta francese di libero servizio condiviso da 14.000 a 70.000 veicoli entro il 2031. La misura punta a ridurre le emissioni dei tragitti quotidiani e a rendere il servizio molto più semplice da utilizzare.
Il governo lavorerà per ridurre i tempi di registrazione «da tre giorni a tre minuti», attraverso un identificatore univoco e pagamenti integrati. L’idea è di avvicinare i processi a quelli delle app di mobilità già diffuse. Altro fronte strategico dichiarato sarà quello di facilitare l’apertura di nuove stazioni di autopartage, oggi frenate da vincoli normativi sulla gestione della viabilità e del parcheggio. Il servizio sarà inoltre integrato nei pianificatori degli itinerari, al pari di treni, bus e biciclette.
Citroën con Crédit Agricole lo porta nelle zone rurali

Accanto alle misure governative, c’è chi come Citroën consolida la propria presenza nella mobilità condivisa, aderendo al progetto Agilauto Partage del Crédit Agricole. Si tratta di un servizio di car sharing basato solo su veicoli elettrici, specifico per zone extra urbane e rurali, in cui Citroen metterà a disposizione modelli come ë-C3, Jumpy 6 posti e SpaceTourer.
Il progetto, già testato in alcune aree dal 2023, si rivolge a cittadini e professionisti, con prenotazioni semplici e utilizzi flessibili. Le prime sperimentazioni nel Var e nel Loir-et-Cher hanno mostrato che l’autopartage può avere un ruolo chiave anche fuori dalle grandi città, dove la mobilità elettrica è spesso frenata dall’assenza di alternative pratiche all’auto privata.
La Défense: ecco il servizio 100% elettrico per i lavoratori

Rimanendo in Francia, anche il maggiore distretto business europeo, La Défence, introduce un servizio di car sharing elettrico dedicato ai dipendenti. PullCOO e Agilauto Partage Pro hanno avviato una flotta 100% elettrica di sei veicoli, destinata a crescere fino a 15 unità entro il 2026.
Il servizio, accessibile via app, mira a fluidificare gli spostamenti brevi in un’area ad altissima concentrazione di aziende, testando anche nuove abitudini di mobilità professionale. Secondo i promotori, si tratta di un’opzione che potrebbe diventare una “alternativa credibile all’auto privata”, soprattutto in un contesto dove i mezzi pubblici sono già saturi ma gli spostamenti interni restano numerosi.
In Italia Enjoy dice addio al free floating

Mentre la Francia punta all’espansione, l’Italia entra in una fase di razionalizzazione del car sharing. Enjoy (Enilive) ha annunciato la fine del free floating in cinque grandi città dal 2026. A Milano, Torino e Firenze (dal 12 gennaio) e a Roma e Bologna (dal 21 gennaio), i noleggi delle auto condivise potranno iniziare e terminare solo negli Enjoy Point, situati presso stazioni di servizio Enilive, aeroporti e stazioni ferroviarie.

Prelievi e rilasci solo negli Enjoy Point (stazioni di servizio Enilive, stazioni, aeroporti)
Il nuovo sistema punta ad un controllo più efficiente delle flotte, manutenzione più rapida e disponibilità garantita, seguendo un modello già attivo in oltre 150 Enjoy Point in 80 città italiane.
I clienti potranno continuare a viaggiare in tutta Italia, ma dovranno concludere il noleggio in un Enjoy Point abilitato. Finisce quindi la possibilità di prendere e lasciare l’auto dove si vuole.
Il noleggio potrà sempre essere richiesto sul momento o su prenotazione, fino a 24 ore prima. Continueranno a essere disponibili le attuali tariffe di noleggio e prenotazione, così come resteranno validi gli abbonamenti con i piani attualmente in vigore.
Due novità non banali: lo stop all’accesso nelle ZTL e l’obbligo del pagamento del ticket sulle strisce blu. Previsti anche aggiornamenti per i metodi di pagamento, con l’esclusione delle carte prepagate dal 21 gennaio 2026 (abilitate solo le carte di credito/debito e PayPal).
La novità del cambio di regole del servizio Enjoy arriva in città come Milano e Bologna, già al centro nell’ultimo mese di notizie di segno opposto legate ai servizi di car sharing urbano; in particolare con la chiusura di Zity nel capoluogo lombardo e l‘ampliamento dell’offerta di Corrente sotto le Due Torri.
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