Campagna elettorale: diversi lettori ci stanno chiedendo di sollecitare i partiti su temi che ci stanno a cuore, come auto elettriche e rinnovabili. Vaielettrico risponde- Ricordiamo che i quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it
Campagna elettorale, chiedete ai partiti di pronunciarsi su colonnine, batterie…
“Non potreste chiedere come Vaielettrico.it ai segretari dei maggiori partiti (o almeno alle Segreterie, se le star sono troppo impegnati tra sagre, forum e dibattiti), uno statement ufficiale sulla mobilità (elettrica) ? Così almeno sappiamo o di che morte morire, o quante frottole ci avranno raccontato tra 5 anni?“. Emanuele Aliberti
“Come da voi descritto nell’ultimo articolo sul riciclo delle batterie di Redwood, l’Italia ha molti punti in cui migliorare. Però ha anche molte industrie eccellenti. Nell’ambito della mobilità elettrica, per esempio, l’aspetto delle colonnine. Ci sono le ABB made in italy e le Alpitronic, azienda italiana leader del settore, che tra l’altra sta faticando a trovare un’area per espandersi a Bolzano. E poi ci sono svariati produttori di wallbox. Potreste dedicare un articolo a questo settore? In più sarebbe interessante leggere qualcosa delle posizione dei partiti sulla mobilità elettrica, le batterie, le colonnine, il riciclo etc. Grazie mille, state facendo un ottimo lavoro“. Martino

Campagna elettorale, dove sono gli impegni?
Risposta. Non è solo l’auto elettrica, è il tema della mobilità in generale ad essere stato rimosso dalla campagna elettorale. Del resto dice tutto il fatto che un governo con dentro tutti i partiti (tranne uno) abbia partorito un impianto di incentivi demenziale come quello che l’Italia ha avuto nel 2022. La crisi energetica ha ridato fiato a chi vuole che l’Italia sia totalmente dipendente da petrolio e gas (e anche il carbone, se serve). E non basta qualche tocco d’immagine, come il pulmino elettrico usato da Enrico Letta, per colmare il vuoto di contenuti sul tema che affligge la campagna elettorale. L’auto elettrica non interessa e nessuno ne parla perché teme addirittura che faccia perdere voti. E non sarà certo tra le priorità del governo di centro-destra che si profila all’orizzonte. Anzi, è probabile che l’Italia sia tra i Paesi che chiederanno a Bruxelles di cancellare il proposito di consentire la vendita solo di auto a emissioni zero dal 2035.

Grandi potenzialità nel fotovoltaico, ma a chi interessa?
Quanto alle rinnovabili, da ultima è l’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia a sottolineare che il tema è scomparso dalle agende elettorali. “Oggi ci sono decine di miliardi di investimenti privati già pronti e finanziati, bloccati nelle varie commissioni dei ministeri. In piena crisi energetica, mentre si discutono piani di razionamento per l’inverno, e il rincaro delle bollette mette in ginocchio famiglie ed imprese, serve sbloccare le opere”. “Per abbassare i prezzi – continua l’Alleanza – bisogna intervenire sul mix energetico, diminuendo la dipendenza dal gas ed aumentando il peso delle rinnovabili“. L’Alleanza sottolinea che “il fotovoltaico, senza necessità di alcun incentivo, costa in media molto meno del gas (circa 80 euro/MWh contro 250 euro/MWh). Ed è di immediata implementazione“. Oggi la produzione di energia elettrica in Italia – stando ai dati citati nella nota – proviene per il 49% dal gas importato, e solamente per il 37% da rinnovabili. Di cui il fotovoltaico pesa poco più dell‘8%, una miseria.
Credo che in questo momento parlare di auto elettriche potrebbe essere controproducente vista l’impennata dei costi dell’energia. Io stesso che sarei propenso a sostituire anche la seconda auto con una EV sto valutando seriamente se è il caso di dipendere da un’unica fonte energetica per 2 auto. Anche perché si spinge verso l’elettrificazione di tutto, riscaldamento compreso, ma non si sta risolvendo il problema della speculazione sul costo dell’energia. Finché ci sarà speculazione neanche le rinnovabili risolveranno il problema a meno che non diventino monopolio di stato e lo stato non stabilisca il prezzo del MWh
Proprio perchè il costo dell’energia elettrica è un problema che colpisce tutti, e non solo la nicchia della mobilità elettrica, se fossi in lei sarei meno pessimista. Sarà risolto, in qualche modo.
Sinceramente non trovo validi motivi per essere ottimisti. Lavoro in un’industria meccanica energivora, non ci siamo mai fermati neanche durante il lockdown ma questa volta la botta è molto più forte. Potrei trovarmi in cassa integrazione da un momento all’altro. Mia moglie integra il proprio stipendio part time con un secondo impiego in piscina. Anche qui non serve aggiungere altro. Potremmo trovarci da un mese all’altro le entrate dimezzate e questo inverno nonostante col superbonus abbiamo ristrutturato casa e dimezzato il fabbisogno energetico potrei comunque spendere il 50% in più dello scorso inverno in gas. Dulcis in fundo ho un mutuo a tasso variabile, ho tentato di surrogarlo con un tasso fisso l’anno scorso quando l’inflazione stava iniziando a correre ma avendo in corso il prestito ponte per la ristrutturazione nessuna banca me lo accordava. Ecco perché non mi riesce proprio essere ottimista
Ultra ricchi esclusi, Daniele, tutti gli italiani e il 70% degli europei si trovano nelle sue stesse condizioni. Risolvere il problema energetico, a questo punto, è una questione di sopravvivenza. Ecco perchè sono “non pessimista”, se non proprio ottimista.
Basta, io voto Cetto. basta, ho deciso. ☝️
Se proprio devo votare per qualcuno che fa promesse assurde, che siano almeno promesse piacevoli.
Non si parla nemmeno di lotta alla mafia ed evasione fiscale, figurarsi parlare di rinnovabili coi fenomeni di turno ad additarli come Gretini…
Non è vero che l’auto elettrica non interessa, è che le batterie e le colonnine non sono la soluzione al problema più a monte, che è energetico, rappresentano solo dei dettagli in un programma di cui è difficile farne uno slogan elettorale e chissà dopo l’intervento di Calenda in parlamento, con numeri incontrovertibili, forse stanno pensando a come far digerire ad un Paese, uno dei pochi, storicamente contro l’energia Nucleare, per futili motivi, la necessità di sfruttare il potenziale per il raggiungimento di tutti gli obbiettivi preposti in Europa. Chi continua a credere al 100% rinnovabili o vive in un altro mondo o non è perfettamente in bolla.
Parlare di nucleare vuol dire spostare la soluzione alle calende greche. Quindi Calenda e Salvini stanno solo cercando di ritardare la transizione energetica.
Secondo Elettricità Futura (Confindustria, eh, mica sognatori tipo Greenpeace o Friday for the Future) si possono installare rapidamente 60GW di energie rinnovabili, in 3 anni o meno.
Basterebbe procedere alle autorizzazioni.
Ci vogliono anni per autorizzare una centrale Eolica o solare. Non oso immaginare quanto ci possa volere solo per autorizzare una centrale nucleare.
Le rinnovabili sono già competitive a livello di costi, e lo saranno sempre di più in futuro. E hanno costi di produzione prevedibili, perché il costo principale è nella realizzazione dell’infrastruttura.
Questo è l’ennesimo commento di chi non ha ben chiaro come funziona, le rinnovabili vanno benissimo, ma stanno in piedi solo perchè c’è il gas pronti e via, se ne hai bisogno, cioè paghi (e costruisci) centrali a gas o peggio per il fatto solo di esistere e che non usi, se non nel momento del bisogno. Ma lo volete capire che puoi anche mettere 60 GW di pannelli o 120 GW di potenza installata da FER ma senza accumuli non serve, quasi, a niente? Semplicemente gli accumuli non ci sono per quel livello, quindi le due cose non sono affatto in competizione, nella maniera più assoluta, il Nucleare per il carico di base e le rinnovabili per i picchi, è l’unica soluzione per la decarbonizzazione. Sono stati simulati migliaia di scenari futuri di mix energetico e gli unici che centrano l’obbiettivo sono quelli che prevedono dal 30 al 40% di energia da Nucleare (guarda caso quello che fa oggi il Metano), in nessun caso con 100% rinnovabile o poco meno. Per toglierci dalle balle il gas (TUTTO il gas), anche quello per il riscaldamento e il carbone bastano 30 reattori da 1.5 GW che in 28 anni si fanno benissimo.
Questo discorso è decisamente più importante degli incentivi ad auto elettriche a batteria o delle colonnine pubbliche per fare da badante alle suddette, che non rappresentano una soluzione valida per ogni utilizzo, semplicemente saranno un tipo di soluzioni tra le altre.
Questo è l’ennesimo commento di chi non ha capito che il futuro è SWB (Solare, eolico e batterie). I prezzi dei pannelli solari e delle turbine eoliche erano proibitivi 10 anni fa e ora sono convenienti se comparati con centrali a carbone e gas. I prezzi delle batterie per autotrazione erano proibitive 10 anni fa e ora sono sulla soglia di essere abbastanza economiche per le auto di massa. Presto saranno competitive anche come sistemi di accumulo di rete. È di oggi la notizia che Tesla sta avviando la produzione in California col piano di
Non riesco a capire come si faccia a dire che perché le rinnovabili funzioni si dovranno installare centrali a gas accoppiate:
Le centrali a gas che già ci sono saranno sempre meno usate con l’espandersi di solare e eolico, prima e sistemi di accumulo, poi.
Aggiungerei una G:
SWBG = Solar, Wind, Battery, Grid
Io invece l’ho capito e l’ho anche detto, una parte la puoi fare, tutto no, assolutamente no e si vede che non ti è chiaro, se mi fornisci per cortesia il programma con cui pensi di stoccare centinaia di TERAwh solo in Italia se ne può parlare altrimenti è meglio lasciar perdere, ma sei davvero convinto di stoccare tutta l’energia nelle batterie degli iPhone ricondizionati? Ma siamo seri o cosa? Tra l’altro se devi scegliere un vettore energetico, le batterie proprio no, vanno bene per impianti domestici o circoscritti ma a livello industriale manco per sogno, sono efficienti nella carica/scarica ma non nella densità per cui si useranno come “riutilizzo” ma non altro.
Una fonte di energia PRIMARIA serve, è indispensabile, oggi è il Gas e domani sarà il Nucleare, le rinnovabili non lo sono.
@Pancrazio, se l’accumulo dell’energia svolgerà un ruolo chiave e quindi il suo dimensionamento, con le tecnologie attuali, ci sembra problematico, se non, come sottolinei, insufficiente comunque, non dobbiamo dimenticare che il sole splende sulla Terra 24h/24 e trasferire l’energia elettrica su lunghe distanze già oggi avrebbe reso più resistente l’Europa, ma nel prossimo futuro sicuramente avrà sviluppi molto più ampi di quelli degli attuali oleodotti e gasdotti. Ad esempio, notato che si stanno costruendo grandi centrali fotovoltaiche nei deserti? Elettrodotti transcontinentali ad altissima tensione all’orizzonte? l’Italia avrebbe anche ottimi ingegneri in quel campo.
https://www.eyes-on-europe.eu/the-european-super-grid-a-solution-to-the-eus-energy-problems/
commenti dei trollini multi nick-name nuclearisti come Pancrazio sono pieni di errori
ad es. uno slogan che usano è la storia dei TWH (Tera watt-ora) di accumuli
in realtà all’italia bastano 150 GWH (Giga, cioè mille volte meno) di accumuli idrolelettrici a pompaggio (sistemi PI) e a batteria (e secondo programmi Terna avremo già al 2030) per girare sino a 80% di rinnovabili
e circa 300 GWh per girare al 100% di rinnovabili
oggi, nel 2024, mentre aggiorno questo commento, abbiamo già un serie di paesi europei che sono tra 80% e 100% di rinnovabili
diffidare di queli che usano toni arroganti, di solito non sanno di cosa parlano
Siamo curiosi di leggere almeno uno di quei migliaia di scenari simulati.
Perbacco, domandare è lecito, rispondere è cortesia, ma per quale motivo fa la domanda? Per le combinazioni di risultati utili, che sono ovviamente poche, o per il resto che non produce niente di utile? Troppi campioni di ciapanò, non scenda a quel livello.
Se le interessa DAVVERO si vada a cercare l’intervento del Prof. Luca Romano in parlamento, lo trova su Youtube, ma scommetto che non lo farà. Saluti.
Lei pensa che io parli e scriva a vanvera? Conosco benissimo le posizioni dell’Avvocato dell’Atomo, professor Luca Romano e, aggiungo, per molti versi le condivido. In particolare ho sempre pensato che la fobia del nucleare non sia giustificata. Ciò detto, penso però che sia inutile rincorrere un treno perduto da 30 anni. Quindi concordo pienamente con la posiziona dell’ingegnere nucleare e amministraotre delegato dell’Enel Francesco Starace (Starace (Enel) sul nucleare: “Basta fantascienza, abbiamo solo rinnovabili e batterie” oppure Starace (Enel): “In 4 anni addio alla dipendenza dall’elettricità fossile”).
Mi spiace attaccarmi al suo commento per rispondere a Pancrazio:
Io credo che non serviranno “centinaia di TWh” perché il consumo attuale si attesta sui 300 TWh l’anno. Crescerà, con la transizione all’elettricità di edilizia e industria. Ma in ogni caso, parleremo di un paio di giorni di accumulo – 3TWh? 5?
In parte gestibili con l’idroelettrico.
Se al 2050 ci saranno 20 milioni di auto elettriche in Italia, ognuna con 50kWh di batteria (e sto stretto) si porteranno a spasso 1 TWh di accumulo.
Se si può fabbricare un TWh di batterie per le auto, si potrà costruire 3 TWh di batterie da accumulo, che hanno anche requisiti di peso e volume molto meno stringenti.
Se crede che l’elettrificazione dei trasporti sia possibile, non capisco come possa credere che non si possa fare per la rete elettrica.
Ho linkato un centinaio di volte questo articolo, ma lo faccio nuovamente perchè rafforza e completa il suo ragionamento a livello di sistema Terna guarda al 2050: ecco i conti dell’Italia green (e in auto elettrica).
Tranquillo pancrazio.
Nucleare? Rinnovabili? No problem, vedremo entrambi.
Speriamo ! Ma in un Paese come l’Italia la vedo difficile, bisognerebbe fare come in Finlandia dove la classe politica (che però era convergente sul programma) ha avviato il programma Nucleare assumendosene la responsabilità, e solo dopo lo ha spiegato al popolo che era formalmente contrario, adesso, chissà come mai sono perlopiù favorevoli.
Se quest’inverno sarà rigido forse già a primavera qualcuno avrà cambiato idea.
A scanso di equivoci: personalmente credo che il nucleare per come lo conosciamo ora non sia nè più nè meno che un patto col diavolo.
Il problema dei patti col diavolo è che spesso, in un primo momento, sembrano sempre dare buoni frutti.
D’altronde se veramente vogliamo essere “crudeli” potremmo anche affermare senza tema di smentita che nel nostro paese gli incidenti connessi con l’idroelettrico hanno fatto più morti del nucleare…
Non ci sono risposte facili a questioni difficili.
In Finlandia la costruzione del reattore EPR di AREVA è stato un disastro, iniziato nel 2005 e esso in funzione a fine 2022
> costi lievitati a livelli fuori mercato
> tempi biblici
> disperazione dei finlandesi quando si accorgevano che gli appaltatori per risparmiare faceva lavori pessimi e chiedevano di correggerli
– AREVA ha dichiarato fallimento durante i lavori
– Finlandia ha cancellato i progetti per gli altri rettori; cancellato un altro nella stessa sede e altri per il nord del paese; li ha felicemente sostituiti con installazioni di parchi eolici; ne parlava una puntata di presa-diretta, c’erano la “classe politica”che si scusava e si diceva pentita di aver costruito il reattore
” storicamente contro l’energia Nucleare, per futili motivi”
Futili motivi come il rischio di una centrale nucleare su territorio ad alto rischio sismico come l’Italia?
Non so te, ma io se ci fosse un terremoto e potessi, mi rifugerei senzadubbiamente in una centrale Nucleare, come hanno fatto a Fukushima tra l’altro. Il luogo più sicuro al Mondo, come edificio costruito si intende.
secondo me per futili motivi intende il costo esagerato, fuori mercato, praticamente un gran magna-magna
infatti dal 2021 c’è molta pubblicità ingannevole sul web per rilanciare il nucelare proprio ora che non è più conveniente rispetto al metano, e invece le rinnovabili scendono abbondantemente di prezzo
anche un gruppetto che presidia youtube e il web; per come si muovono , onportali,canli youtube, risorse, sono sponsorizzati;
i suoi simpatizzanti vai a saperlo, però lo stile arrogante o ingannevole nei commenti è un marchio di fabbrica
Come già detto in alcuni commenti precedenti, probabilmente i partiti non parlano di transizione energetica perché alla maggior parte degli italiani questo è un argomento che non interessa. Purtoppo siamo in pochi ad avere una sensibilità in merito alla sostenibilità ecologica (e anche economica), e in questo sito c’è sicuramente una grande rappresentanza di questa parte di italiani. Tuttavia siamo anche consapevoli di essere una piccola minoranza.
I partiti non si occupano di educare e di far crescere la cittadinanza, ma solo di cogliere i loro umori immediati. I partiti non hanno ideali, ma solo desiderio di potere. I partiti non hanno visione sul futuro, ma sono attaccati al passato per difendere lo status quo.
C’è qualcuno che dice che bisogna dare il diritto di voto ai sedicenni, perché loro sono il futuro, io dico invece che bisogna educare al cambiamento per un futuro migliore, indipendente dall’età della persona. I mezzi ci sarebbero, per i più giovani c’è la scuola, per gli altri la cultura, i media, ecc.
Vorrei dire, a questo proposito, che anche le case costruttrici di auto stanno remando contro: propongono auto potenti e costose e non fanno altro che raccontare che le batterie costano molto, che i chip sono introvabili, che la produzione va a rilento, ma queste sono solo scuse, secondo me. La verità è che non hanno nessuna voglia di smantellare le filiere di produzione delle auto a combustione, almeno finché non saranno completamente ammortizzate e avranno deciso di investire seriamente nel “cambiamento”.
Le auto elettriche che potrebbero sostituire le auto a combustione più utilizzate di fatto sono inaccessibili (per il prezzo troppo elevato o perché per ora non sono ancora in produzione), e questo è un segnale che le industrie stanno “tirando indietro”…e la politica, così come la maggior parte dell’Italia non sta cambiando.
Mi sa che solo i 5S parlano di transizione energetica e già era in programma alle passate elezioni… poi casualmente quando il governo doveva essere sostenuto da una larga maggioranza queste spinte all’innovazione sono state frenate. Basta guardare l’idea ottima del 110… invece di migliorare l’idea hanno fatto in modo di rallentare o fermare tutto. Il prossimo governo di cdx usa slogan come flat tax o altro promettendo più soldi nelle tasche… basta, non c’è una visione di futuro. D’altra parte negli ultimi 30 anni non abbiamo mai avuto un’idea di progresso, ma nemmeno una politica industriale seria. I nostri politici sono appassionati di campagna elettorale, lo sono sempre.
Credo, come dicevate, che il cdx spinga in Europa per cancellare le tappe della transizione, piuttosto che aiutare gli investimenti in quella direzione.
Perché correlato, potrebbe interessare il vademecum stilato dal Comitato scientifico di Climalteranti.it:
“Come valutare gli impegni all’azione sul clima nei programmi elettorali”
https://www.climalteranti.it/2022/08/17/come-valutare-gli-impegni-allazione-sul-clima-nei-programmi-elettorali/
Io mi vergogno di sentire da queste persone promesse che non manterranno,questa volta il teatrino ha davvero raggiunto il massimo dell’audience,triste per quelli che ancora credono che le cose cambieranno.
Non avrebbe senso parlare di auto, di FV ecc, mentre mi pare corretto parlare di transizione ecologica in senso più ampio e gli unici a farlo sono praticamente solo i 5S,
Gli altri hanno interessi molto diversi, gli basta che il mondo sia ancora vivibile per il breve lasso della loro vita.
Veramente dal mio punto di vista vorrei avere più dettagli possibili sui piani che intendono adottare per la transizione, compresi trasporti, risparmi energetici, produzione di energia e industria. Nonché come gestire la crisi energetica nell’immediato.
Ma non c’è nessuno che scende in dettagli, anzi, si sperticano in imitazioni del conte Mascetti, il che non mi rassicura affatto.
In realtà è vero che non vengono sbandierate, ma mi sembra che i più attenti siano SI/Verdi e M5s.
Green and Blue ha pubblicato le risposte sul clima delle varie forze politiche, per chi volesse confrontarle.
Non vorrei fare propaganda, perché io per primo non sono così sicuro, e le risposte sono comunque molto vaghe, ma per chi volesse farsi un’opinione allego un link alle domande sul clima e sulla sostenibilità promosse da Green and Blue:
https://www.greenandblue.it/2022/08/31/news/clima_domande_partiti-363611896/
In fondo alla paginma ci sono i link con le risposte delle varie forze politiche.
coionedi
Non si sono scordati… il problema è che la maggior parte degli elettori potrebbe non essere a favore della transizione, perché andarsi a cercare problemi
Purtroppo è così. Non si parla di auto elettriche, non si parla di fotovoltaico, non si parla di geotermico o eolico, ma non si parla nemmeno di scuole, di ricerca, etc. Parlano del nulla, promettono, promettono, promettono e però….a me sembra che sia quello che noi italiani vogliamo sentirci dire!
Salvo mio errore di comprensione Conte qualcosa ha detto in merito alle rinnovabili ed al resto.