Cambio batteria in 5 minuti nelle Fiat 500e in sharing a Madrid: non serve più la sosta ricarica, dunque. È il frutto di un accodo tra Gruppo Stellantis e Ample.

Cambio batteria nelle postazioni di Ample
Stellantis opera attraverso la sua società di noleggio, Free2move, che opera in collaborazione con Ample, che apporta la tecnologia modulare di sostituzione delle batterie. Obbiettivo: semplificare ulteriormente l’uso dei veicoli elettrici, evitando lunghe soste di ricarica. Free2move metterà a disposizione una flotta di Fiat 500e compatibili con le batterie modulari intercambiabili fornite da Ample.
Questi veicoli sono progettati per interagire con il sistema innovativo di Ample. Massimizzando la disponibilità della flotta, riducendo i costi operativi e limitando la dipendenza dalle infrastrutture di ricarica. Questa soluzione si basa sull’integrazione fluida di batterie modulari, progettate per sostituire direttamente le batterie originali degli EV. Rendendole compatibili con diverse piattaforme di veicoli elettrici, inclusi i modelli Stellantis.
“Evitiamo le lunghe soste di ricarica con le auto indisponibili per i clienti”
La sostituzione è semplice e veloce: i veicoli abilitati Ample vengono automaticamente riconosciuti dalle stazioni di scambio. E gli utenti possono completare l’operazione tramite app mobile in meno di 5 minuti. I dati e le conoscenze acquisiti da questo progetto saranno fondamentali per valutare una possibile implementazione su larga scala della tecnologia Ample. Questa del battery-swap è una soluzione molto interessante per le grandi flotte e i veicoli in sharing, difficilmente praticabile per i privati. Anche se i costruttori cinesi ci credono pure su questo secondo fronte.
Una dimostrazione dal vivo del funzionamento dell’accordo Ample Stellantis avverrà a Londra a MOVE 2025 (18 e 19 giugno presso ExCeL- Ingresso principale, Stand 1). “Per una flotta di car sharing, ogni minuto di inattività è una perdita di ricavi. I nostri scambi di batteria in 5 minuti eliminano completamente i tempi di ricarica. Aiutando Free2move a mantenere i veicoli su strada e i clienti in movimento”, spiega Khaled Hassounah, CEO di Ample.
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Il problema è la standardizzazione del sistema tra modelli e marche di auto diverse.
I costruttori ancora lavorano a sistemi proprietari e non credo si metteranno d’accordo a breve.
Questo mi ricorda il Minidisc della Sony, che è rimasto di nicchia e poi è scomparso.
Si ok, uno dei problemi è quello…ma in un mercato di vacche magre come quello che si sta prospettando in Europa non sarebbe il caso di stringere sante alleanze per sopravvivere?
Tra l’altro questi patti sono stati già usati per condividere piattaforme uniche usate da 5-6 case diverse, vedi questo esempio https://it.wikipedia.org/wiki/Pianale_EMP2
Insieme al pianale si può sviluppare anche uno standard di batteria rimovibile, che beninteso può lasciare spazio a chimiche diverse mantenendo comune solo la geometria e gli attacchi.
Per molte ragioni che in vari momenti sono state discusse in questo salotto, n o n mi c o n v i n c e. Poi mi levano il caricabatterie di bordo , per farmi risparmiare sul prezzo dell’auto dicono loro, e sono nuovamente dipendente da un distributore. In più la batteria non è più mia e l’affitto da pagare non sarà mai sotto il mio controllo e si sarà di nuovo in balia di altri top manager, altri azionisti da accontentare che conteranno più di me. Potete dire che ho poca fiducia in questa società, bene vi svelo lm segreto : é vero.
e l’Italia? ha perso il treno, come al solito.
Grazie, Salvini
Abbiamo visto il fallimento di Better Place in Israele con Renault , Tesla lo ha valutato e scartato , NIO lo sta proponendo in Cina con scarsi risultati.
Questa proposta , per auto noleggio in area circoscritta forse potrebbe funzionare ma teniamo conto che :
Le batterie sono piccole
Le batterie non sono condizionate , liquidi Raff
Sull auto bisogna fissare un controgusciio meccanico per accogliere la batteria .
Non si parla da nessuna parte di business model , di quanto costa di affitto lo scatolone pieno di batterie in qualche piazza
il progetto di per se è intrigante … un “rewamping” per il battery swap su base 500E non me lo aspettavo davvero.. però dimostra che la piattaforma Stellantis è molto versatile (e pure l’elettronica di bordo, se accetta senza inconvenienti batterie con caratteristiche diverse dalle native).
Ho sempre pensato che il cambio batterie può funzionare soltanto in megalopoli (e Madrid è grandicella, pur non raggiungendo le caratteristiche delle ben più grandi città cinesi, che son 10 volte più popolose ! ).
Interessante è che il sistema potrebbe facilitare manutenzioni straordinarie… ma non dovrebbe esser limitato ad un singolo modello, altrimenti come giustamente scrivi tu il business model è veramente perdente… visto che già NIO stenta (ed in Cina la concorrenza interna sta arrivando a livelli parossistici, a breve vedremo “chi resta in piedi” ..).
Positivo è il fatto che NIO e CATL propongono le SWAP Station anche come BESS (e sappiamo quanto la stabilizzazione della rete in Spagna abbia bisogno di urgenti interventi ).
Questa degli “scarsi risultati” di NIO su che basi sarebbe fondata? Hanno più di 3000 stazioni di swapping in Cina, e hanno completato più di 60 milioni di swap.
Ora con i nuovi marchi Firefly e ONVO stanno sfornando modelli low cost con cui proveranno ad entrare anche nel mercato europeo.
Hanno stabilito partnership con operatori elettrici per sfruttare le stazioni di cambio batteria come dei BESS dato che a tutti gli effetti lo sono.
Ovviamente tutti questi investimenti non aiutano il bilancio, ma sul lungo termine vedremo se è un business vincente.
Per come la vedo io il battery swap era un’occasione perfetta per le case europee di fare squadra e stabilire un formato unico nel segmento delle utilitarie, peraltro evoluzione abbastanza naturale del condividere lo chassis.
Poi con un’alleanza con qualche big dell’oil tipo cane a 6 zampe si poteva aggiungere la piattaforma di cambio batteria alle stazioni di servizio esistenti con beneficio da ambo le parti.
In ultimo sfido sempre a ragionare in maniera un po’ più olistica: quante batterie TOTALI serviranno per EV e BESS? E quante se si diffondesse il battery swap?