Gira il vento nei comuni: bastonate all’auto elettrica

comuni auto elettrica

Gira il vento (della politica?) e in alcuni comuni, alla spicciolata, svaniscono le agevolazioni all’auto elettrica. Non siamo in Norvegia, Svizzera o Germania dove le BEV hanno già quote di mercato a due cifre e sono ormai la normalità. Siamo in Italia, ultimo fra i grandi mercati europei nella transizione verso la scadenza del 2035. Una transizione che dovremmo accelerare. Invece… In Veneto due colonnine con quattro stalli inspiegabilmente si dimezzano. In Liguria la sosta gratuita sulle strisce blu è cancellata, anche se il pass aveva una durata di 4 anni. Sono le segnalazioni di Mauro e Fabrizio. Inviate le vostre segnalazioni a info@vaielettrico.it.

auto elettrica attendere

Comuni e auto elettrica/ Se due colonnine e quattro stalli sono troppi

Vi scrivo dalla zona di  Valdobbiadene, territorio famoso per il prosecco e per le sue colline patrimonio dell’Unesco. Negli anni 2020-2021-2022, essendo la zona molto turistica,  si sono diffuse in maniera abbastanza capillare diverse colonnine a 22kwh, di vari gestori. Si respirava un certo entusiasmo generale intorno alla mobilità elettrica, con prezzi alla colonnina molto convenienti, e infrastrutture di ricarica in sensibile aumento.
Sulle ali di questo entusiasmo e da amante della tecnologia, ho deciso anche io di fare il passo, ed ho acquistato una id.3; tutto andava per il meglio, ero sempre più convinto della mia scelta, e tra l’altro con Free to x cominciavano ad arrivare anche le tanto attese colonnine in autostrada. 

La stazione di ricarica com’era

comuni auto elettrica
La postazione immortalata da streetview
Poi è arrivata la guerra in Ucraina che ha fatto se vogliamo da spartiacque. Le cose hanno cominciato a cambiare, i prezzi dell’energia sono schizzati alle stelle e, dopo che il governo ha parlato del “famoso” stop del 2035,  l’auto elettrica ha cominciato ad essere demonizzata sempre di più. Nel mentre, qualche colonnina ha smesso di funzionare e non è mai stata ripristinata, i prezzi di ricarica sono aumentati e si sono stabilizzati ad almeno il doppio di quelli di due anni fa, le tariffe flat hanno perso gran parte della loro convenienza, e l’opinione pubblica (per quanto me ne possa importare) ha cominciato a inveire sempre di più contro le BEV.

E come è ridotta oggi

comuni auto elettrica
E come si presenta oggi: sono stati cancellati due stalli e la colonnina a destra è stata “incappucciata”, seppur ancora connessa
Insomma, nell’aria sembra che non si respiri più tutto questo entusiasmo, anzi, e  anche la mia convinzione di aver fatto l’acquisto giusto, di tanto in tanto comincia a vacillare
Oggi poi, mi sono imbattuto nella situazione in foto, che riassume secondo me tutto il fallimento della mobilità elettrica in Italia. Due dei 4 stalli che erano disponibili e riservati alla ricarica, con due colonnine perfettamente funzionanti installate nel 2022,  sono stati riconvertiti a parcheggi tradizionali, e la colonnina è stata coperta con uno sconsolante sacco dell’immondizia.
Da notare che la colonnina sotto il sacchetto, risulta tutt’ora online e operativa…non ci sono parole, ma solo tanta amarezza, perchè invece di andare avanti, in Italia su certe cose si torna indietro.
Allego anche la foto presa da streetview di com’era la situazione fino a qualche settimana fa, con i 4 stalli disponibili e funzionanti. Mauro

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Comuni e auto elettrica/Addio sosta gratuita sulle righe blu a Loano

“Volevo segnalare che purtroppo anche i comuni stanno aderendo alla campagna di dis-incentivazione delle auto elettriche. Il comune di Loano (SV) mi aveva dato un tagliando con l’esenzione del pagamento dei parcheggi blu per 4 anni.
 Oggi mi è arrivata dalla polizia locale la comunicazione che la giunta comunale ha deliberato l’eliminazione della gratuità della sosta per veicoli elettrici.
Capisco che i comuni debbano fare cassa, capisco anche che era (e lo è ancora) una disparità di trattamento, ma per i comuni era l’unico modo per incentivare la diminuzione delle sostanze nocive nei loro centri abitati.
Altro punto a favore dei NO-ELETTRICO. Fabrizio
AGGIORNAMEMTO- Letto l’articolo, abbiamo ricevuto altre segnalazioni riguardanti importanti città italiane come Salerno, Mantova e Ancona.  Quest’ultima, capoluogo della Regione Marche, è la prima città in Italia per densità di vetture elettriche circolanti  con una quota quattro volte superiore alla media italiana.
Volevo informarvi che ad Ancona la nuova giunta di destra, che ha come assessore alla mobilità Zinni, non ha confermato per il 2024 la sosta gratuita sulle strisce blu per i veicoli elettrici, come avevano invece fatto tutte le precedenti giunte. ing. Andrea Principi
Il comune di Salerno già nel 2023 ha eliminato la possibilità di parcheggiare sulle strisce blu alle bev a canone agevolato per i non residenti.
Agevolazione presente fino al 2022.
Peccato che avevamo acquistato la ZOE anche per questo, data la carenza di parcheggi free in città; risiedendo mia moglie ad Eboli e lavorando a Salerno, e dovendo accompagnare e prendere i figli a scuola, non riuscirebbe con i mezzi pubblici, ed è pertanto costretta ad andare al lavoro in auto. 
Io lavoro a 300 km di distanza…
Poi si dice che la natalità è bassa Ivan Francia
Anche il comune di Mantova per i non residenti ha applicato una tassa di 100€ all’ anno dal 2024, per il solo transito, in quanto il parcheggio gratuito non era già previsto. Assurdo anche considerando che i permessi per auto elettriche sono solo il 3% del totale, residenti compresi. Richard

 

Visualizza commenti (73)
  1. Saverio Serpieri

    A me una cosa che preoccupa è l ‘Eventuale bollo da pagare in base ai cavalli erogati. Prima o poi arriverà la stangata

      1. Saverio Serpieri

        Si ma adesso le termiche Pagano sui cavalli erogati. Ho paura che con una Model 3 da 500 cv andrei a Pagare una montagna di soldi🥲

      2. @Saverio

        usare i cv di potenza di picco è uno spauracchio che mi pare impossibile per tanti motivi

        1) sul libretto delle Ev sono scritti i CV nominali ( ridotti rispetto alla potenza di picco) per una ragione tecnica, non per capriccio; tra l’altro la conversione in Cv di picco non è uguale per tutte le auto, si creerebbero casini burocratici

        e al momento, dopo 5 anni, si paga una frazione dei nominali..alla peggio si arriverà a pagare i nominali per intero, non quelli di picco

        2) in ogni caso verrà mantenuto un differenzale tra Termiche e EV che favorisca queste ultime, al massimo il differenziale verrà attenuato

        non ha senso logico ipotizzare che il differenziale venga invertito, cioè penalizzare le EV rispetto alle termiche, cos’è? la transizione anti-ecologica? incentiviamo chi vuole tenersi un vecchio diesel mettendo bolli pìù alti alle elettriche? va be che come stato siamo a Topolinia, ma non esageriamo con la fantasia

        3) poi credo che i vantaggi sui bolli non saranno ridotti tanto rapidamente, perchè prima che le elettriche superino 8 milioni, cioè quota 20% del parco circolante (non del venduto) ci vorranno magari 10 anni .. il fisco perde relativamente pochi introiti

  2. Non c’è nessuna campagna da parte dei comuni contro l’elettrico ma semplicemente un adeguamento delle amministrazioni al volere dei cittadini che li eleggono.
    Agli elettori, infatti, degli stalli per l’elettrico interessa pochissimo, oltre il 90% ritiene che quei posti siano rubati ad altri che pagano il bollo da una minoranza che vuole imporsi ad ogni costo.
    Voi come amministratore che fareste? Vi mettereste contro l’intera popolazione per il voto di una sparuta minoranza?
    Giusto o sbagliato che sia, si accontenta l’elettore, se poi il mondo andrà a rotoli vuol dire che la maggioranza aveva torto ma in democrazia comanda lei comunque, non si può imporre il volere del 4% sul resto, i sindaci ne stanno semplicemente prendendo atto.
    A volte la maggioranza sbaglia ma bisogna accettarlo.

  3. Le amministrazioni pubbliche sono vergognose. Puoi capire in percentuale il mancato introito per le bev che non pagano la zona blu visto il numero delle bev in circolazione. Se sono ecologiche dovrebbero andare ovunque senza pagare. Il discorso degli stalli andrebbe proporzionato al parco circolante. All’automobilista termico (categoria alla quale appartengo) infastidisce vedere stalli di ricarica VUOTI PERENNEMENTE sotto casa quando per parcheggiare devo girare come un disperato

  4. Chi ha scattato la foto potrebbe dire cosa c’è scritto sul secondo cartello di divieto di sosta in basso davanti all’auto ferma in sosta? Cartello non presente nella situazione ante incappucciamento?

  5. Loris Schiabello

    L’inizio dell’operazione speciale della Federazione russa in Ucraina non è stato lo spartiacque per i costi dell’energia. I prezzi sono aumentati mesi prima. Si informi meglio.

  6. GIORGIO PULICI

    In Italia non abbiamo più i soldi per fare funzionare gli ospedali. Non possiamo permetterci incentivi per l’auto elettrica o per altre iniziative che non siano assolutamente indispensabili.

      1. Iorio Cavallini

        …e altri ad un certo tipo di cingolati…intanto mi ritrovo coccinelle che girano x casa il giorno di Natale e pure le zanzare….A proposito di urgenze…

    1. Eugenio Davolio

      Giorgio, allora eliminiamo subito gli oltre 60 miliardi di sussidi (quanto DUE finanziarie!) erogati nel 2022 al settore petrolifero e dei trasporti. Altro che i due spiccioli dei mancati introiti da parcheggio delle BEV…

        1. andiamo per gradi negli anni,
          spostando un po alla volta i sussidi ai fossili verso i sussidi verso i mezzi da lavoro,

          furgoni elettrificati, poi i camion di media taglia, per ultimi i Tir da lunghe tratte

          e la pagnotta arriva anche senza sussidi alle fossili 🙂

          1. Per il trasporto pesante vi sono parecchi dubbi, ad ogni modo per il momento la pagnotta trasportata da camion a gasolio…in futuro vedremo

  7. Se gli italiani (maggior parte) non vogliono l’auto elettrica mi pare logico che le amministrazioni, scelte dai cittadini e al loro servizio, non diano vantaggi all’elettrico. Mi pare dovrebbe essere un concetto basilare delle nostre società occidentali, ma abbiamo ormai capito che in nome della transizione ecologica sono diventati concetti superati

    1. Eugenio Davolio

      Quindi via l’obbligo delle cinture di sicurezza, l’obbligo del casco in moto, il divieto di fumo nei locali pubblici e, perché no?, l’obbligo di pagare le tasse e tutte quelle leggi rompicogl1oni, dato che la maggioranza degli italiani non vuole tutte queste cose…

  8. Simone (Mercedes B250e)

    Io mi aspetterei dai comuni che si le auto elettriche perdano i benefici, ma che per le ice gradualmente aumentino i divieti, come l’accesso in centro…
    Ho una phev, non è una bev, ma in città è come se lo fosse, per girare in centro devo pagare come una ice.
    E quando passeggio nei viottoli in centro mi viene la nausea al passaggio dei diesel col motore freddo che sgasano passando di fianco ai bimbi con le famiglie che vorrebbero fare una passeggiata salutare (e gli basta pagare per girare). Poco cambia se sono i ragazzini col motard elaborato o il rottame a verde che non capisci come abbia passato la revisione.

    1. Il destino delle ICE è segnato, ma per il momento l’ interesse di (s)venderne ancora un bel po’ è altissimo. Per questo la campagna mediatica è così maestosamente attiva. Il problema è che un’ auto non è una sigaretta e implica un investimento che incide sui bilanci familiari in modo consistente per cui trovarsi per le mani un’ auto praticamente nuova che viene messa all’ indice perché inquina o dover pagare maggiori tasse per le emissioni potrebbe rivelarsi un pessimo affare per gli acquirenti. Molti dicono di aver imparato la lezione del diesel applicandola alle auto elettriche, ma oggi la campagna politica e mediatica italiana sta spingendo l’ acceleratore sulle termiche, ovvero sembrano proprio quelle il diesel del futuro.

  9. Nulla di strano. Il tempo dei privilegi è finito. La ricarica alle colonnine non è un diritto. Chi sceglie le EV ricarica a casa od al lavoro. Accesso a ZTL e parcheggi gratis per veicoli che producono tanto o più PM 2,5 di un corrispettivo a carburante è un controsenso ecologico. Le EV buone ed efficienti non vengono minimamente intaccate in una competizione a pari livello con le ICE, quindi la fine dei privilegi semplicemente farà colare il grasso, la ridondanza di prodotti costosi e mal progettati verrà eliminata e rimarranno solo le EV migliori delle ICE.

    1. Eugenio Davolio

      // La ricarica alle colonnine non è un diritto //

      Infatti è un business, in cui un fornitore installa una colonnina dopo un accordo economico con il comune, e chi usa la colonnina paga l’energia elettrica.
      I primi ad incazzarsi in casi come quelli in Valdobbiadene dovrebbero essere i fornitori, che si vedono cancellato un luogo dove loro facevano business e per il quale avevano un accordo economico.
      Ma anche il sindaco di quel comune dovrebbe incazzarsi con chi ha preso quella decisione di “cancellare” una colonnina perfettamente funzionante, perché il messaggio che quel comune sia no BEV non sarà certamente positivo sia presso altri futuri fornitori, che avranno problemi a fidarsi di un comune che si fa pagare per concedere spazi pubblici ove installare colonnine e poi a piacimento le “cancella” senza dire nulla, sia presso i turisti, che indipendentemente dalla battaglia contro i mulini a vento del comune sempre piu ad adottare auto elettriche e visiteranno meno i comuni in cui vi sono poche possibilità di ricarica.
      Non commento il resto perché sono tue opinioni, legittime ma solo opinioni.

      1. @Eugenio siamo sicuri che la società proprietaria della colonnina sappia che il comune ha riconvertito il parcheggio?
        Io come cliente manderei una richiesta d’informazione sul caso della colonnina coperta ed attiva. A me sembra che qualcuno nel comune ha deciso di riconvertire le postazioni perché c’è stata una pressione da parte di qualche cittadino.

        1. Eugenio Davolio

          Ciao @Bob, Buon Natale!
          Anche secondo me, come ho scritto, BeCharge non sa assolutamente che quella colonnina, secondo il lettore perfettamente funzionante, è stata resa inutilizzabile.
          In un altro commento mi domandavo anche se BeCharge, che immagino abbia un monitoraggio automatico remoto dell’utilizzo delle colonnine, si sia accorta che quella colonnina, per quanto fosse poco utilizzata prima, da qualche tempo sia utilizzata zero.
          Se si conoscesse l’indirizzo di quella stazione di ricarica, si potrebbe verificare nell’app di BeCharge lo stato della colonnina o, come dici tu, chiedere info a BeCharge, ma senza indirizzo preciso… 🤷🏻‍♂️

          1. Breve ricerca su nextcharge e Google maps:
            Piazza Guadagnini Luigi, 58, 31030 Valdobbiadene TV

          2. Eugenio Davolio

            Grazie @Murales, e confermo che per l’app BeCharge la colonnina “nascosta” è una 2 x 22 kW in funzione e perfettamente usabile, a testimonianza della probabile scorrettezza di chi l’ha “nascosta” senza informare BeCharge.
            Procedo a segnalare la situazione allegando la foto della colonnina “nascosta”.

          3. Eugenio Davolio

            Segnalazione a BeCharge inviata. Peccato non poter allegare la foto, ma il modulo segnalazioni dell’app non prevede l’invio di allegati.
            Vediamo di nascosto l’effetto che fa…

    2. Guido Baccarini

      “Accesso a ZTL e parcheggi gratis per veicoli che producono tanto o più PM 2,5 di un corrispettivo a carburante è un controsenso ecologico” può spiegare la frase, che è un controsenso scientifico?
      L’accesso a ZTL, concordo che non è automatico perchè lo ZTL serve anche (a volte, solo) a ridurre il traffico e non l’inquinamento, ma che un’auto elettrica produca più PM 2,5 di una ICE necessita di una spiegazione scientifica, con la speranza che la spiegazione non risieda nel “maggior uso dei freni” da parte delle BEV “perchè più pesanti” o nel “maggior consumo di pneumatici” sempre dovuto al peso. Se si prova a fare una ricerca si trovano millemila riferimenti ad una fantastica analisi fatta da un fantastico laboratorio inglese della quale però non esiste la pubblicazione scientifica con i dati ma solo le conclusioni (quindi potrebbero avere testato UNA macchina) mentre l’OMS cita dati ben differenti: sì, le BEV mediamente pesano di più e quindi producono un 20% in più di particolato ma ZERO altre cose che significa il 100% in meno di altre schifezze che entrano direttamente negli alveoli, un esempio a caso: https://www.vaielettrico.it/citta-portuali-avvelenate-dal-biossido-di-azoto-delle-navi/

      1. Eugenio Davolio

        // L’accesso a ZTL, concordo che non è automatico… //

        Ciao Guido, per il Codice della Strada, art. 7 comma 9-bis, mi pare invece di sì:
        “9-bis. Nel delimitare le zone di cui al comma 9 i comuni consentono, in ogni caso, l’accesso libero a tali zone ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida.”

        https://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-i-disposizioni-generali/art-7-regolamentazione-della-circolazione-nei-centri-abitati.html

        1. Guido Baccarini

          In barba al CdS, prevale la norma comunale. Io posso accedere allo ZTL della mia città perché registrato, ho preso la multa nella città accanto recuperando mia figlia che si era distorta una caviglia scendendo dal treno perche lì non valeva… Ed è indiscutibile che una Tesla sia elettrica anche senza mostrare omologazione.
          La mia frase, comunque, intendeva che le limitazioni sul TRAFFICO valgono per tutti, se è area che si vuole pedonale.

          1. Eugenio Davolio

            Lo so bene che i comuni se ne strabattono di questa norma, ma è ovvio che sia l’ennesimo esempio di insensata e vetusta burocrazia.
            Non è forse in grado la Polizia Locale di risalire a tutti i dati di un’auto a partire dalla targa, quindi anche se è ad alimentazione elettrica? E quindi perché obbligare il cittadino con BEV a chiedere un permesso evitabile?
            Se poi la realtà fosse che la Polizia Locale non è attrezzata per tale compito… beh, allora abbiamo un problema ben più grande…

        2. ernesto grottaferrata

          e si torna a un utilizzo insensato della lingua italiana: ZTL sta per zona TRAFFICO LIMITATO. se possono circolarci centinaia di mezzi il senso sarebbe?

          per quel che mi riguarda solo residenti o istituzioni dovrebbero poter circolarci, poi se sono bev tanto meglio.

  10. ernesto grottaferrata

    ai tempi misero 2 colonnine con 4 stalli, ora sono stati ridotti a 1 colonnina con 2 stalli: embè?

    può essere che dopo un determinato periodo si sia valutato che l’effettivo utilizzo di ricarica fosse blando per impegnare 4 stalli e quindi ripristinate 2 aree per il parcheggio normale?

    essendo l’area comunale (giusto?), quest’ultimo deve valutare che sia fruibile per tutti: il posteggio è merce sempre più rara, e avere spazi inutilizzati non è il massimo.

    infine non si sa se è stato fatto di concerto con becharge: un domani che ci sia effettivo bisogno basta ridipingere le strisce. la colonnina è già presente e funzionante.

    vicino a me c’è un paese con un piccolo parcheggio senza strisce: da circa un anno hanno messo 2 colonnine e segnato solo i relativi 4 stalli. in questo lasso di tempo non ci ho mai visto un’auto in carica.. però sono 4 posti in meno e se qualcuno ci parcheggia comunque perché non sa dove metterla, arriva qui una foto di “maleducati termici” con la chiosa finale “cosa succederebbe se parcheggiassimo davanti una pompa di benzina?”

    1. A questo punto, visto il tuo ragionamento, perché comunque non lasciare la colonnina usufruibile e permettere di parcheggiare tutti? Se l’altra fosse occupata e avessi bisogno di ricaricare potrei usufruirne quando il parcheggio è libero. Non vorrei che ad un certo punto si arrivasse a vietare il parcheggio alle BEV.

      1. ernesto grottaferrata

        in mancanza di precise informazioni non è dato sapere se sia iniziativa del comune, di becharge o di entrambi: a sentimento direi solo comune (copertura colonnina e ripristino strisce bianche), ma sono solo supposizioni come tutte le altre. come ho scritto prima, avranno fatto le loro considerazioni: ma senza sapere nulla in merito sono chiacchiere e basta.

        ricordati però che sono le bev ad avere parcheggi esclusivi, non il contrario.

        è un sacco di tempo che dico che ogni stallo dovrebbe avere la ricarica disponibile, così si eviterebbero piagnistei inutili

    2. Eugenio Davolio

      Ernesto, stando al racconto del lettore, la colonnina è perfettamente funzionante ed è stata semplicemente coperta con un sacco dell’immondizia.
      Se fosse confermato, comune o privato che sia, mi pare si sia comportato in modo scorretto e forse illegale: non mi risulta che si possa “nascondere” un’attività commerciale attiva (e la vendita di energia elettrica tramite una colonnina di ricarica lo è) a proprio piacimento.
      Liberissimo il comune o il privato di cambiare idea sul fatto di aver concesso 4 parcheggi per due colonnine, ma allora per prima cosa si contatta il proprietario delle colonnine per farne disinstallare una, rinegoziando ovviamente eventuali canoni di concessione degli spazi, in modo che il proprietario della colonnina possa reinstallarla in qualche altro posto per trarne profitto..

  11. Chi mi conosce sa benissimo che sono stato quello che ha combattuto più di tutti per ottenere delle facilitazioni sull’utilizzo della macchina elettrica. Quattordici anni fa era la cosa più opportuno da fare e molti comuni hanno accettato le nostre proposte. Parrebbe che nel 2024 ci saranno enormi incentivi per l’acquisto delle macchine elettriche, Sarebbe una gran bella cosa. Per quanto riguarda i costi della ricarica, pur avendo una rete più virtuosa in Europa, è invece è una battaglia che stiamo perdendo. Le nostre richieste annuali al governo e ad Arera di abbassare i costi previsti per i CPO, non hanno ancora avuto successo.
    Per quanto riguarda invece le facilitazioni nelle aree urbane, sono dell’opinione, come è uscito durante i lavori di emob, che ormai non ha più un senso facilitare l’utilizzo delle stesse nelle aree urbane, non facendo pagare il parcheggio nelle striscie blu. Anche l’entrata gratuita nelle aree per la decongestione del traffico, non penso che la macchina elettrica deve avere dei privilegi.
    Abbiamo comunicato questa opinione ai nostri 200 comuni che hanno sottoscritto la carta metropolitana…

  12. Aggiungo: sarebbe molto poco educato, ma quei due posti dovrebbero essere usati ad oltranza da due auto elettriche in ricarica notturna.

  13. Se la colonnina funziona basta scappucciarla nottetempo ed usarla in barba al Comune, se il posto lá vicino é libero. Certo non si può invocare la rimozione forzata delle eventuali auto in sosta ma… visto il goffo tentativo di qualcuno dell’amministrazione comunale, io farei un dispetto e cercherei di caricare proprio da quella incappucciata (debitamente scappucciata).

  14. Questi pezzi mi lasciano allibito… Chiedo a Mauro: qual’è la sostanza per cui la tua scelta vacillerebbe? Da quanto leggo vacilleresti solo perché qualcun altro non crede nella tua scelta… Non porti motivazioni sostanziali. Davvero qualcuno credeva che i parcheggi gratis, l’energia, ecc. potessero durare in eterno? Io sono da 4 anni passato all’elettrico con la city car, super soddisfatto… Si viaggia da signori e con guida molto brillante anche con una piccolina da città, si consuma comunque la metà del diesel (almeno in città, nonostante le tariffe di casa e colonnine raddoppiate) e nel 2024 cambierò anche il vecchio diesel, arrivato ormai al capolinea dopo 16 anni di onorato servizio, perché con gli aumenti spropositati di questi ultimi anni delle auto anche termiche, non avrebbe senso rinunciare al piacere di una elettrica per più o meno la stessa spesa di acquisto (oltre ai tuttora minori costi di esercizio… In 4 anni ho speso 90 euro per 2 taglia di, invece di 900!)
    Il dimezzamento delle colonnine mi stupisce ma da entrambe le foto non mi pare sia un gran problema: sono tuttora libere… Se la situazione è sempre questa, ci sta lasciare un po’ più spazio anche agli stalli bianchi. Ultimo aspetto il vento politico… Vedremo se i fatti a gennaio corrisponderanno alle parole di dicembre, ma per ora sembra che il vento vada a soffiare meglio per le BEV di quanto abbia mai fatto in precedenza: nessuno aveva mai proposto 13k di incentivo statale fino ad ora!

  15. Eugenio Davolio

    Più che altro, mi viene da chiedermi: ma Plenitude BeCharge non ha nulla da ridire sul fatto che una sua colonnina, perfettamente funzionante e che magari ha una minima storia di utilizzo, da un giorno all’altro e (presumo) senza venirne informata venga semplicemente coperta con un sacco da immondizia – segno inequivocabile della considerazione in cui quel Comune tiene la mobilità elettrica alla faccia dei residenti e dei turisti – e i relativi due stalli riconvertiti a parcheggio?
    BeCharge non si accorge che di colpo l’utilizzo di tale colonnina si è completamente azzerato da un giorno all’altro?
    E se un Comune coprisse con un sacco dell’immondizia una pompa di benzina di Eni Plenitude?
    Poi rileggo quanto ho scritto, ripenso a chi controlla Eni Plenitude e tutta la baracca, alle ultime mosse di Plenitude BeCharge… e OK, mi sono già risposto da solo.

  16. Recentemente sono stato coinvolto in una discussione accesa ma civile da amici termici.
    Inutile riportare le solite trite argomentazioni, spesso false o comunque poco ragionate, che si sentono in tv e leggono sui giornali.
    Alla fine mi è rimasta la sensazione che non siano contro l’auto elettrica ma che abbiano il timore non tanto di rimare economicamente fregati ma, di sentirsi derisi ed un po’ stupidi per essersi fatti fregare.
    Ci vorrà ancora del tempo…
    Nel frattempo penso che l’indirizzo politico stia pesando sempre più nelle scelte e nelle convinzioni.

  17. Tornate indietro quando potete, alla rotonda fate inversione ad U.
    L’errore non è tornare indietro, l’errore è stato spingersi fino a questo punto ed aver preso una strada chiusa e non percorribile. L’errore vero sarebbe continuare in questa assurda direzione.
    Prima si rivedranno i termini della diffusione dell’elettrico prima si troverà una vera soluzione alla mobilità sostenibile ed alla transizione energetica.

    1. 100 anni fa avresti detto lo stesso alla prima ruota forata che vedevi sul ciglio della strada. Meglio tornare alle ruote di legno e i carri trainati dai buoi/cavalli 😀
      La guida in elettrico è una meraviglia che quando provi non torni più indietro… E per informazione: la ricarica costa ancora la metà del gasolio per gli stessi km percorsi, i tagliando costano 50 euro Vs 500 delle termiche. Le ricariche e parcheggi gratis ovvio non sarebbero andati avanti in eterno, ma nel frattempo chi ha avuto ol coraggio di guardare al futuro ne ha usufruito… Il parcheggio lo pagano tutti, quindi non è che l’elettrico ora è penalizzato rispetto al termico, semplicemente ha meno benefici di prima ma resta tuttora il modo più comodo di viaggiare (oltre al fatto che quando una BEV ti sta davanti in coda lo noti subito per assenza di puzza che entra in abitacolo… Dici poco!)

      1. Ah, questo spiega perché con la mia elettrica resto dietro alle altre elettriche, mentre non posso fare a meno di superare le termiche? 😇

    2. Guido Baccarini

      Magari si potesse tornare indietro!!!
      Oggi parlavo con mia zia, abita in un comune vicino ad Iseo, in collina, vista lago. Circa 30 anni fa rimase per 42 (QUARANTADUE) giorni senza acqua in casa perchè era gelato il tubo che dall’acquedotto principale portava alla sua casa, nelle colline sopra al lago. Per 42 giorni il suolo non si è sghiacciato. Lo scorso anno la temperatura esterna è andata sotto zero (ha un mini-laghetto estetico nel cortile e semplicemente guardava se si formava o meno il ghiaccio superficiale) per 5 giorni non consecutivi durante l’intero inverno. L’hanno prima erano stati 4 giorni e quello prima ancora non è MAI ghiacciato.
      Carlo, magari si potesse tornare indietro!! Pagina 5 di questo documento: https://www.istat.it/it/files//2023/05/Dati-meteoclimatici-Anni-1971-2021.pdf

      Siamo impazienti di leggere proposte industrializzabili concretamente hic et nunc che rappresentino “una vera soluzione alla mobilità sostenibile ed alla transizione energetica”, è bellissimo leggere che stiamo sbagliando tutto ma nessuno sia in grado di offrire niente di CONCRETO sostitutivo, forza, ci stupisca!!!!

      1. Eccoci! “conoscenza dei fenomeni scientifici, politici, storici, sociali ed economici molto superficiale e legata prevalentemente alle esperienze personali o a quelle delle persone vicine; tendenza a generalizzare a partire da singoli episodi non rappresentativi; largo uso di stereotipi e pregiudizi”

        1. Guido Baccarini

          Non si parlava di lei, non ci interessa la sua biografia, risponda nel merito, piuttosto.
          Il Trollino, per altro, non è un tipico biscotto Natalizio: è stucchevole e pesante da digerire essendo fatto di ingredienti di pessima qualità.

          1. Non se la prenda Guido, a proposito, servirebbe la sua expertise per della nuova rubinetteria…intendo il settore dove lei ha esperienza diretta 😅

          2. Guido Baccarini

            …. quindi lei ha letto il mio profilo LinkedIn e ha capito che sono esperto di rubinetti???
            Annamo bbene….
            Si figuri se me la posso prendere!!!
            Buon Natale!

          3. Luigi ma se lei sta in fissa con gli idraulici e i rubinetti, a parte che qui si è sbagliato

            e le piace stalkerare on-line, un po’ come le adolescenti invaghite dei cantanti

            vaielettrico o linkedin non sono le piazze adatte, ci sono i siti appositi, Meetic, Tinder, etc

          4. Nessuna fissa tranquillo, un po’ come lei vado a cercare le fonti, e chi si spaccia per esperto dovrebbe avere un background professionale e non solo da “cercatore” su google…altrimenti rimane un esperto da bar come c’è ne sono tanti

          5. Guido Baccarini

            Se va a cercare le fonti, come mai non c’è stata una sola volta in cui ha portato FONTI ed è entrato nel merito ma si limita a emoticon e attacchi sul personale?
            Lei che esperienza diretta porta? io almeno la BEV ce l’ho e porto NUMERI (e nel mio background formativo c’è la facoltà di Statistica e qualche decina di anni di uso professionale di dati).
            Controbatta argomentando e dimostri di non essere un adolescente invidioso da compatire.

          6. Guido mi pare le sia già stato spiegato che lei non ha nessun titolo per pretendere un dibattito, si limiti a darci la sua opinione senza pretendere che sia quella giusta.
            La abbraccio forte e le auguro buone feste.
            Saluti

          7. Guido Baccarini

            Luigi
            Lungi da me pensare di avere la verità in tasca. E’ curioso però che lei possa dirmi di non averla, forte di una più marcata mancanza di verità in tasca, tutto qui: ci chiama incoerenza ed è tipico di… ah, mi spiace, non ho titolo per dirglielo. Direi che siamo in tanti, comunque, ad averlo capito, nel nostro vuoto titolatorio e meritorio.
            Io non la abbraccio, per coerenza, dato che non mi ritengo un ipocrita.
            Saluti (questi sì).

          8. @Luigi
            Le opinioni di Guido sono spesso allineate con quelle del sito (se non se ne fosse accorto, il sito tratta di mobilità elettrica) e da quanto ho avuto modo di leggere anche con quelle della comunità scientifica. Difficile comprendere, se lei sostiene di avere opinioni diverse e abbastanza disallineate con gli argomenti trattati qui, con quale titolo lei si stia arrogando il diritto di sostenere che altri commentatori non hanno titolo per sostenere ciò che sostengono.
            Poi il mondo è bello perché è vario, ma personalmente i suoi toni li trovo abbastanza irritanti. Questo vale, ovviamente, a titolo personale.
            Saluti

          9. Leonardo il mondo è bellissimo perché è vario…e pensi che significa anche avere la libertà di muoversi come meglio si vuole…questa libertà, che le piaccia o meno, rappresenta un valore anche a dispetto della sua personale ansia climatica (che comunque la nostra società libera si offre di trattare in maniera adeguata).
            Abbraccio con tenerezza anche lei Leonardo.
            Saluti

          10. @Luigi, la sua libertà di muoversi come meglio vuole va a braccetto con la libertà degli altri esseri umani di respirare aria salubre e non dover rifare il tetto o avere la cantina allagata grazie alla pigrizia mentale di qualcun altro.
            D’altro canto nessuno la vuole obbligare ad andare in giro in bicicletta e con l’auto elettrica può andare dove va anche con l’auto a petrolio, anzi se proprio vogliamo dirla tutta con i venti di guerra che tirano è più probabile che si resti con i serbatoi vuoti che non con le batterie scariche.

  18. Sintomatica certamente la revoca del permesso di quattro anni, si poteva attendere la scadenza e non consentirne più il rinnovo. Evidentemente in agenda il punto riguardante il contrasto alla mobilità elettrica riveste un certo grado di urgenza. Tutto questo porterà a veri e propri strappi in futuro quando resteremo schiacciati nella morsa della riduzione delle emissioni: avremo troppe auto termiche in giro e finiremo per razionare i carburanti.
    Il danno sarà massimo perché avremo disincentivato la mobilità elettrica prima e sarà disincentivata la mobilità termica dopo, ovvero un capolavoro di masochismo nazionale.

      1. Ma va! Dopo essersi fatti rifilare gli ultimi modelli termici compreranno in massa le elettriche con la coda tra le gambe, senza incentivi e senza grandi vantaggi.

        La storia non si ripete, ma spesso fa la rima.

  19. Se hai gli euro per acquistare l elettrica hai anche 5 euro per le striscie blu. Se alle due colonnine possiamo ricaricare due automobili perché 4stalli con la fame di parcheggio che c’è?

    1. Eugenio Davolio

      Presario, sei incommentabile.

      Ti è capitato di sentire che le città sono i luoghi in cui si concentra maggiormante l’inquinamento? Se l’hai sentito, arrivi a capire che incentivare l’utilizzo di auto, come quelle elettriche, che durante la marcia non emettono CO2, NOx e polveri sottili va a vantaggio dell’intera comunità, anche di chi se ne strafrega, e soprattutto dentro i centri abitati? Se arrivi a capirlo, arrivi anche a capire che uno dei modi per incentivare le auto a zero emissioni è quello di creare alcune condizioni di favore – minime, per carità! – per le auto a zero emissioni, quali l’accesso alle ZTL (peraltro per legge sempre consentito anche anche alle auto ibride, vedi art. 7 comma 9-bis del Codice della Strada) e esenzioni quali quelle dalla sosta a tempo e/o a pagamento? Bene, fai 2+2 con le informazioni ricevute e vedi se ti risulta.

      Riguardo alle colonnine, beata ignoranza, evidentemente non sai che UNA colonnina permette di ricaricare DUE auto, quindi occorrono DUE stalli per UNA colonnina. Anche qui fai 2+2 e calcola quanti stalli occorrono per DUE colonnine.

    2. Fame di parcheggio in Valdobbiadene? Ma la conosci la zona? Sono tutti paesini immersi nei vigneti di glera l’ultimo dei problemi è il parcheggio, mentre dovrebbe essere più importante il mantenimento della qualità dell’aria

      1. Anche mantenere intatti e produttivi i vigneti, cosa purtroppo tutt’altro che scontata con più di 400 ppm di CO2 e ancora in aumento.

    3. Guarda un po’, la penso proprio come te. Se hai soldi per acquistare un’auto con qualsiasi motorizzazione, dovreste averli anche per pagare i parcheggi con le strisce blu, quindi perché non proporre ai comuni di convertirli tutti quanti a pagamento? Io l’auto non ce l’ho, perché dovrei contribuire con le mie tasse a regalare soste a chi non si trova nelle mie stesse condizioni? A casa mia questo si chiama senso della comunità, quello che oggi non serve a me, un giorno potrebbe servirmi.
      Per chi scrive “Fame di parcheggi”, ha notato la foto aerea del luogo? Nei pressi del cimitero ci sono decine di parcheggi probabilmente sotto utilizzati, avrebbero potuto trasferire la colonnina “dismessa” in quell’area o sbaglio?

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