In California le auto elettriche raggiungono una quota record. Nel terzo trimestre del 2025, i veicoli a zero emissioni hanno rappresentato il 29,1% delle nuove immatricolazioni, con le sole elettriche pure (BEV) al 25%.
Il risultato porta lo Stato più popoloso degli USA ai livelli dei principali mercati europei, mentre il governo locale continua a investire in infrastrutture di ricarica per sostenere la transizione verso la mobilità elettrica. Il traguardo arriva poi in un momento cruciale, alla vigilia della scadenza degli incentivi federali, e conferma la solidità del mercato californiano anche in uno scenario di minori sussidi.

Volano le vendite di elettriche pure (277.444 in 9 mesi)
Secondo i dati della California Energy Commission (CEC), nel terzo trimestre 2025 i veicoli a zero emissioni hanno toccato la quota record del 29,1%. Se si considerano solo i BEV, la percentuale si attesta al 25%, comunque il livello più alto mai registrato nello Stato.
Nei primi nove mesi dell’anno sono state vendute 277.444 auto elettriche a batteria, contro 48.085 ibride plug-in, segno di un chiaro spostamento del mercato verso l’elettrico puro.
Il governatore Gavin Newsom ha definito il risultato “senza precedenti”, sottolineando come “quasi un terzo delle nuove auto vendute nel quarto più grande mercato mondiale siano a zero emissioni”. Un messaggio politico diretto anche a Washington: “Mentre il governo federale rallenta, la California continua a spingere sull’innovazione e sull’aria pulita”.
Crescono le infrastrutture. E gli investimenti statali
La CEC evidenzia come la crescita non riguardi solo le vendite, ma l’intero ecosistema EV. Sul fronte mercato, solo nel primo trimestre del 2025 sono stati ben 146 i modelli a zero emissioni disponibili, contro i 105 dell’anno precedente. Per le infrastrutture, invece, la California conta oggi oltre 200.000 punti di ricarica pubblici e circa 800.000 privati installati in abitazioni unifamiliari.
L’espansione della rete continua anche grazie a nuovi finanziamenti pubblici. Ad ottobre, la CEC ha approvato due progetti del programma NEVI (National Electric Vehicle Infrastructure) per la realizzazione di 64 colonnine fast lungo le principali autostrade.
Inoltre, tre nuovi bandi per un totale di oltre 10 milioni di dollari finanzieranno 1.000 punti di ricarica di Livello 2, destinati in gran parte a quartieri a basso reddito o complessi residenziali popolari.

California, laboratorio da seguire?
Dati alla mano, con una penetrazione del 25% di auto elettriche, la California si pone senz’altro come punto di riferimento per la mobilità sostenibile americana ma anche come modello a cui anche l’Europa guarda con interesse.
Resta da vedere se, con la fine dei crediti d’imposta federali, le vendite manterranno il ritmo attuale. Ma il messaggio della West Coast è chiaro: la mobilità elettrica non è più una scommessa, bensì una realtà consolidata.
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Bisogna vedere cosa succederà dopo la fine degli incentivi, con un presidente negazionista e NOWATT che licenzia tutti quelli che non la pensano come lui è tutto molto complicato…
Per ostacolare le forze di mercato dovrebbe imporre delle tasse sulle vendite di auto elettriche.
Come non è riuscito ad impedire la chiusura delle miniere di carbone non riuscirà a bloccare lo sviluppo delle rinnovabili e la crescita dell’elettrico.
Ha messo i dazi, potrebbe tranquillamente mettere delle tasse sulle auto elettriche solo per deprimerne la vendita.
Purtroppo lo sviluppo delle rinnovabili lo ha fortemente ostacolato, ha bloccato ovunque progetti eolici (anche se non può bloccare le iniziative private ma sono una parte insignificante) e ha catapultato gli USA indietro di un secolo.