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Calano i costi al km di elettrico-metano-GPL-ibrido

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Calano i costi al km di elettrico-metano-GPL-ibrido, con la discesa dei prezzi dell’energia e dei carburanti. I dati sono elaborati per la gestione delle auto aziendali, ma preziosi per chiunque voglia capire quanto costano acquisto e gestione delle auto. In questo caso, più o meno ecologiche.

Calano i costi al km / Li elabora l’ACI per confrontare

I dati sono periodicamente pubblicati dall’ACI e, in queste tabelle, rielaborati dal Centro Studi Promotor (qui il sito), che poi li pubblica nella rivista Auto Aziendali Magazine.I valori si riferiscono ad auto in proprietà e tengono conto di tutti i costi che si affrontano nella vita su strada.

I costi al kmQuindi: costi fissi (bollo, assicurazione e interessi sul capitale). E costi di percorrenza (carburante, pneumatici, manutenzione, riparazione e ammortamento del capitale). Non si tratta quindi del semplice costo dell’energia o del carburante che serve per percorrere un km. Il costo cala man mano che aumentano i km percorsi perché nel frattempo si è ammortizzato il prezzo di acquisto. Attenzione, però: il costo d’esercizio non coincide con il Total Cost Ownership (TCO), che molti operatori aziendali prendono a riferimento. Per arrivare al TCO bisogna aggiungere una quota dei costi di amministrazione della flotta.

Calano i costi al km, limatura anche per l’elettrico

calano i costi al km

calano i costi di esercizio

Rispetto alla precedente rilevazione anche per l’elettrico c’è una limatura nei costi al km. Per la BMW i3 120 Ah (foto sotto), per esempio, da 0,56 a 0,54 euro dopo i primi 10 mila km, per poi scendere a 0,37 (contro 0,38) dopo 50 mila km. Ricordiamo che per l’elettrico il costo della ricarica è molto variabile. Contrariamente ai carburanti, legati a prezzi quasi fissi, rifornire le batterie privatamente (a casa o in azienda) comporta tariffe ben diverse. E assai minori di quelle prese a riferimento dall’ACI (qui di dettagli sulla metodologia).

Metano: vendite in crisi, ma costi competitivi

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I cali per il metano sono ancora più consistenti, in una tabella in cui sono stati aggiunti altri due modelli del Gruppo Volkswagen. Si tratta di un’altra Audi, la A4 Avant 40 g-tron 2.0, e l Golf VII TGI 130 CV. La gamma a disposizione di chi cerca un’auto al metano resta comunque ristretta. E nel primo semestre 2020 è avvenuto lo storico sorpasso nelle vendite tra le auto con la spina (elettriche e ibride plug-in) e quelle appunto a gas. La più economica resta la Panda 0.9 Twin Air (0,22 euro dopo 50 mila km), seguita dalla Seat Ibiza 1.0 TGI 90 CV (0,25).

GPL: la Twingo, la 500 e la Duster con costi ridottissimi

GPL

calano i costi d'esercizio

Secondo le tabelle dell’ACI, il GPL resta il tipo do motorizzazione più economica.  Per la piccola Renault Twingo 900 da 90 CV dopo 50 mila km si scende a 22 centesimi /km, eguagliando il costo di esercizio della Panda a metano. La Fiat 500 in versione GPL è sugli stessi livelli (23 centesimi), gli stessi della Dacia Duster, che però è un piccolo Suv di dimensioni ben più importanti rispetto al Cinquino e alla stessa Twingo.

Nell’ibrido c’è di tutto, dai mild-hybrid ai plug-in

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L’ibrido è una categoria molto vasta: mette assieme modelli che in elettrico fanno poche centinaia di metri ( i mild-hybrid) con altri (i plug-in) che percorrono centinaia di km. Per le statistiche  finiscono tutte in un unico calderone. I risultati migliori, in termini di costo d’esercizio al km, li raggiungono la Kia Niro 1.6 GDI e da 140 CV e diversi modelli della scuderia Toyota-Lexus. Si tratta di risultati agevolati in parte dalle modalità con cui avvengono i test di omologazione, senza nulla togliere alla tecnologia di questi costruttori. Chi acquista dovrebbe fare attenzione alle sue esigenze (città? viaggi lunghi?) ed esaminare bene i risultati nei vari cicli di omologazione.

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