Ieri hanno festeggiato 40 anni dalla parte del motore elettrico. Siamo in una zona industriale di Modena, nello stabilimento della C.F.R. che dal 7 giugno 1979 progetta, produce e vende motori elettrici in giro per il mondo.
Hanno spento le prime 40 candeline Luciano Cottafavi e Franco Neri, i titolari dell’azienda, insieme alla seconda generazione, Tamara e Leonardo Cottafavi e Adelaide Neri, e tagliato il classico nastro. C’era da festeggiare, ieri pomeriggio, per l’inaugurazione del nuovo magazzino, progettato dall’ingegnere Luca Resci, da 3 mila metri quadrati. Quando l’elettrico tira.
Motori per tutti: dai carrelli alle macchine agricole

Nello stabilimento modenese si producono motori elettrici in corrente continua, asincroni trifase, elettropompe, elettromotoruote e motoriduttori. Con le applicazioni più svariate: carrelli elevatori, AGV, LGV, piattaforme aeree, macchine agricole ma anche per eolico, marino, militare, logistica, material handling. I due titolari conoscono bene l’evoluzione dell’elettrico: “Facciamo delle produzioni di nicchia, molto particolari. Non riusciremmo a resistere in un mercato di massa dove a noi costa più la materia prima del pezzo finito dei concorrenti” dice Cottafavi prima di ricevere, con il socio Franco Neri, la targa celebrativa dalle mani del direttore di Confindustria Emilia Tiziana Ferrari.
Vent’anni fa la corsa all’auto elettrica
C’è stato un periodo d’oro dell’elettrico, almeno a livello di finanziamenti. Lo ricorda bene Cottafavi: “Circa vent’anni fa si sono presentati in diversi, volevano produrre auto elettriche. Venivano da ogni regione italiana, era anche pericoloso perché poi sparivano e non pagavano. Per fortuna siamo stati attenti”. Quando l’incentivo fa crescere i furbi.
La C.F.R. fattura 24 milioni di euro
L’azienda, occupa 80 persone e ha un giro di affari di circa 24 milioni di euro. Ieri le discendenti Tamara e Adelaide hanno sottolineato: “Siamo riconosciuti come uno dei fornitori leader nel settore della trazione elettrica e dei veicoli a batteria”. L’ingegnere e titolare Franco Neri ci spiega l’evoluzione:”I riduttori di gruppi ruote esistono da 50 anni, ma lo sviluppo c’è stato negli ultimi 15 anni con l’utilizzo nella logistica, negli spostamenti e nella mobilità interna alle aziende”. Per quanto riguarda la propulsione? “Il discorso auto elettrica gira da 20 anni, all’inizio erano solo prototipi. Ora ci sono clienti che fanno veicoli particolari per il turismo, per i resort, per il settore nautico, ma anche le auto che si vedono negli stadi”.
Sfida vinta con le macchine agricole
Importanti traguardi sono stati tagliati nel settore agricolo: “Una sfida vinta – sottolinea Neri – . Abbiamo iniziato a elettrificare le macchine diesel anche grazie ad alcune normative. Negli ultimi saloni internazionali si sono viste le nostre applicazioni agricole e da cantiere”. In particolare la C.F.R. ha realizzato motori e componenti per le macchine destinate alla raccolta degli asparagi (di questo settore ne avevamo scritto qui), per la lavorazione in serra o i carrelli per la raccolta della frutta (guarda).
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