BYD, surclassa Tesla sui profitti del trimestre: 1,3 miliardi contro 409 milioni

Il colosso cinese BYD ha iniziato il 2025 con un primo trimestre molto favorevole a livello finanziario, superando nettamente la rivale Tesla. Ha annunciato un utile netto di 1,3 miliardi di dollari, mentre il suo principale concorrente si è fermato a 409 milioni di dollari di profitti. Ora BYD deve risolvere i problemi legati alle vendite ancora molto basse in Europa.

Se fosse un Gran premio, è come se BYD avesse vinto dando un paio di giri di distacco a Tesla. Pur tenendo conto che, soprattutto in Europa, il calo di Tesla è dovuto per buona parte all’impegno politico del suo fondatore Elon Musk al fianco di Donald Trump nella squadra di governo. Un handicap che ora l’imprenditore sudafricano vuole cancellare, tornando a lavorare a tempo pieno o quasi negli uffici di Tesla. E recandosi solo saltuariamente a Washington.

BYD continua a correre, mentre Tesla è in frenata

Siamo parlando del conto economico, trainato ovviamente da un aumento delle vendite. Pur leggermente inferiori alle aspettative degli analisti, BYD ha registrato un aumento del giro d’affari del 36% sul primo trimestre 2024, superando i 23 miliardi di dollari.

Risultato che ha colpito ancora di più considerando che il primo trimestre è di solito il periodo meno favorevole per le vendite. Le case automobilistiche cinesi lo soffrono particolarmente a causa delle lunghe vacanze del Capodanno Lunare. BYD ha venduto quasi 1 milione di veicoli nel trimestre. Ricordando che il suo obiettivo annuale è di 5,5 milioni di unità, di cui 800.000 destinati all’esportazione.

Mentre BYD continua la sua corsa, Tesla ha frenato bruscamente con un utile netto di 409 milioni di dollari per il primo trimestre, al di sotto delle aspettative del mercato. BYD si sta espandendo a livello globale, in particolare su mercati ad alta crescita come il Sud America e il sud-est asiatico.

L’azienda sta inoltre costruendo una nuova fabbrica di veicoli elettrici in Ungheria, che dovrebbe iniziare la produzione entro la fine del 2025. Questo stabilimento rappresenta un passo significativo nella strategia di espansione europea di BYD. Oltre a consentire al marchio cinese di evitare i dazi stabiliti nell’autunno scorso dalla Ue sull’importazione di auto cinesi.

BYD, in Europa le vendite non decollano: gli automobilisti non sono ancora pronti al passaggio all’elettrico e passano dalle ibride

Ma è proprio il mercato della Ue il punto di debolezza del gruppo cinese. Nel 2024, BYD ha venduto soltanto 57.000 veicoli elettrici in Europa. Una cifra che rappresenta solo il 2,8% di quota di mercato. Un risultato è ben al di sotto delle aspettative, soprattutto se confrontato con il successo che l’azienda sta riscontrando in altre parti del mondo. Nel 2024, BYD ha venduto oltre 4,2 milioni di auto elettriche a livello globale, con un aumento del 41% rispetto all’anno precedente.

Ma quali sono le ragioni? L’ex manager Fiat Alfredo Altavilla, special advisor di BYD per Europa, ha spiegato che un errore è stato quello di offrire da subito un’ampia gamma di modelli elettrici. Ma il mercato non è ancora pronto e l’automobilista preferisce pima passare dai veicolo ibridi o ibridi plug-in.  Inoltre, la rete di concessionarie di BYD in Europa è ancora limitata e concentrata principalmente nelle grandi città. Sottovalutando il potenziale delle aree di provincia, meno servite da mezzi pubblici

Un altro problema – ha fatto notare Bloomberg – è la strategia di comunicazione. Un esempio su tutti: BYD ha investito molto per sponsorizzare gli Europei di calcio, presentandosi come principale produttore di veicoli NEV (New Energy Vehicle). Termine NEV è poco conosciuto in Europa, creando confusione tra i consumatori.

BYD vuole recuperare su Tesla anche nella Ue

Visti i risultati negativi del 2024 in Europa, BYD ha modificato la sua strategia, introducendo modelli ibridi accanto a quelli completamente elettrici. Inoltre, la rete di concessionarie verrà ampliata. In Germania passerà dagli attuali 27 a 120 entro la fine del 2025. I primi segnali di questa nuova strategia sono già visibili. Nel primo trimestre del 2025, BYD ha venduto oltre 37.000 unità nel Regno Unito, un aumento significativo rispetto alle 8.500 unità vendute nello stesso periodo del 2024.

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Visualizza commenti (22)
  1. Ma 2 righe sul fatto che i profitti nel Q1 di VW sono scesi del 41% invece le vogliamo scrivere? A differenza di Tesla lore le EV le vendono in perdita (come praticamente tutti gli altri)….

    1. Leonardo (R)

      Ssshhhh, che dopo dieci anni finalmente nei prossimi mesi rimborseranno anche gli italiani a cui hanno venduto i motori puzzolenti con ben 1.100 € a testa (e dopo una class action durata ben 8 anni)

  2. “Direi che è grazie a certe analisi superficiali che si possono fare grandi soldi.
    Il Cybertruck pur con tutti i problemi che ha è il truck elettrico più venduto negli USA.
    Segmento C, non ha senso fintanto che non c’è capacità produttiva: le auto non basta progettarle, bisogna produrle.
    Il masterplan 3 mi pare non sia incentrato sul settore automotive che secondo me Tesla sapeva che sarebbe diventato un gran casino (e qui, bisognerebbe analizzare meglio come BYD speri di diventare un bel cavallo di Troia cinese e i potenziali impatti su tutti i competitor occidentali).”

    Simili cose le leggevo anche nel 2019, quelli che dicevano che il melio erano i processori monolitici Intel e che AMD non sarebbe andata da nessuna parte coi chiplet dei Ryzen.

    Oggi Intel viaggi intorno ai 20$ ad azione e AMD intorno ai 100 $. Il prodotto comanda, le chiacchiere stanno sempre a zero ed il tempo è galantuomo.

    Sulla seconda parte stiamo candidamente ammettendo che un’azienda non è stata capace di ampliare la sua capacità produttiva (tralasciando le solite cose che scrivete sul cyberflop), mentre BYD tira su 1mln di pezzi/anno la sua capacità produttiva. Oltre ad innovare pesantemente le sue piattaforme passando dai 400, agli 800 ed ai 1000V.

    Un fiume di parole per arrivare dove sono arrivato io, ossia che fra le due aziende c’è una gap importante che Tesla non è detto che colmi e che di certo non farà a breve visto che è ferma su due soli prodotti che vendono. E a dirla tutta vendono pure meno dell’anno scorso. E ad essere sincerissimi il 2024 si era già chiuso con un -1%.

    Quindi dobbiamo mettere fra le possibilità reali che BYD chiuda a 2mln di BEV e Tesla ad 1,6mln nel 2025.
    Un successone nzomma. Ma ne parleremo a Giugno per il giro di boa.

  3. BYD deve solamente ringraziare Elon Musk che si è reso assoluto protagonista di un suicidio finanziario e di immagine che mi auguro non affossi definitivamente anche il marchio Tesla, sinonimo di eccellenza tecnologica e industriale. C’è da dare comunque il giusto merito a BYD di saper sfruttare bene il crollo, meritatissimo, del castello di Musk.

    1. Beh dai non solo. BYD caccia un modello ogni 3 mesi, ha piattaforme a 1000V, colonnine da 1,5MW.
      Sta lavorando molto bene e continua a tagliare i listini (la Seagull è a 7000$ in Cina).

      Poi alcuni autogol di Tesla la hanno aiutata certamente

    1. Esercizio 2024: 5.5 miliardi di €. In calo del 70% dal 2023, ma pur sempre un buon gruzzolo da regalare al presidente El Can per farci altro rispetto all’automotive.

    2. Marco spacchi

      Si da ultima trimestrale oltre 5 miliardi ed in borsa vale solo 22 miliardi, nonostante in cassa ha liquidità per 35 miliardi.

  4. Tesla (o meglio Musk) ha fatto harakiri, vedremo se riuscirà a farsi perdonare. Ne dubito fortemente. Comunque il futuro dell’auto è cinese che piaccia o no. Credo che assisteremo presto ad un riassetto del settore che avrà più i caratteri dello stravolgimento. Il mondo dell’auto come lo conosciamo oggi è al tramonto.

    1. Leonardo (R)

      Che il futuro dell’auto fosse cinese lo sapevano anche i muri, la negazione non era di Tesla che ha messo proprio laggiù un grosso stabilimento ma dell’industria automobilistica occidentale pensando che il prodotto auto avrebbe continuato a rimanere se stesso ancora per anni se non decenni.

  5. Allo stato di cose attuali fra i due produttori nonc’è gara. Una vende DUE (di numero) modelli, l’altra è presente in tutti insegmenti oltre a farsi letteralmente tutto in casa.
    Vende batterie anche a Tesla, per dire.

    Hanno tre piattaforme una dedicata alle PHEV, la e-platform 3.0+ (800V) e la super-e-platform a 1000V (HAN L). Con le prime due gestisce auto che vanno dai 3,8 ai 4,8m con la terza fa le macchine di segmento alto che caricano a 1000KW.

    Resta un gap evidente come efficienza, ma se BYD colma quell’aspetto ciaone Tesla.

    1. Leonardo (R)

      Ah sì ricordo che si diceva una cosa simile quando Apple faceva “soltanto” un modello di iPhone mentre i concorrenti ne facevano mille.
      In effetti con Apple non c’è stata gara, gli iPhone non li ha comprati più nessuno…

      1. Stiamo paragonando pere con mele però.

        Apple è un marchio premium, ha creato un software chiuso ed un ecosistema che gli consente margini importanti sui sui suoi prodotti.

        Tesla è un marchio generalista, con margini nemmeno paragonabili al segmento premium, tanto è vero che per non crollare di vendite ha dovuto fare offerte ed offertone come con la Model 3 in Italia, venduta a 37000€ come una Golf.

        Peccato che i fanboy che dicevano “possono vendere al prezzo che vogliono” evidentemente si sbagliavano di grosso infatti Tesla ha fatto rosso con le auto.

        Se ha 489mln di utili è grazie ai crediti verdi. Con le auto sarebbe sotto.

        1. Leonardo (R)

          Beh, ovvio che è come parlare di Mele e Pere (🤣).
          Ma… vedo un po’ troppa fretta a voler liquidare Tesla, troppa, troppissima fretta: prima si diceva che fosse irraggiungibile, ora che è ormai carne da dare al gatto.
          Per me nessuna delle due interpretazioni è frutto di un’analisi ragionata, che dovrebbe passare per attente valutazioni sul mercato, sui competitor e prospettive future. Ad esempio concentrarsi sui pochi modelli di Tesla è come quando davano per decotta Apple quando se ne uscì con l’iPhone 5C. In effetti quando non si analizzano per bene i mercati si rischia di prendere sonore cantonate.

          1. – è ormai carne da dare al gatto-

            Lei mi fa venire in mente che io al mio gatto ho dato cose che è stato come letteralmente prendere a schiaffoni la fame nel mondo. 🤣

          2. Quelli che non hanno analizzato il mercato e la concorrenza è stata proprio Tesla.
            Se lo avesse fatto avrebbe investito pesantemente in una nuova piattaforma modulare per produrre un SegC, quello gli chiedeva il mondo a pieni polmoni non il cyberflop.

            Invece ha tirato fuori un furgone blindato che non compra nessuno, la Model 2 non si fa, il Cybercab non si fa, l’FSD lo sta facendo BYD a gratis con DeepSeek.
            La discesa in politica di Musck è solo quello che ha trasformato tutto questo nella tempesta perfetta.
            Tempesta dove l’ex primo produttore di BEV del mondo si è fatto piallare da BYD. -13% dove BYD fa +36% e dopo un 2024 chiuso a -1%, dove BYD invece ha fatto +18%.

            Model S e X ancora a 400V, alias scaffale visto che costano come una Porsche che carica a 320KW ed è Porsche tra l’altro (quello si che è un marchio premium).

            Non so cosa ci sia da interpretare, per non crollare di vendite e fermarsi a -13% hanno dovuto tagliare i margini, tanto da andare sotto e compensare coi certificati verdi.

            Dimmi, quale sarebbe il punto di vista positivo… alias cosa NON ha sbagliato Tesla cosí facciamo prima.

          3. Leonardo (R)

            Direi che è grazie a certe analisi superficiali che si possono fare grandi soldi.
            Il Cybertruck pur con tutti i problemi che ha è il truck elettrico più venduto negli USA.
            Segmento C, non ha senso fintanto che non c’è capacità produttiva: le auto non basta progettarle, bisogna produrle.
            Il masterplan 3 mi pare non sia incentrato sul settore automotive che secondo me Tesla sapeva che sarebbe diventato un gran casino (e qui, bisognerebbe analizzare meglio come BYD speri di diventare un bel cavallo di Troia cinese e i potenziali impatti su tutti i competitor occidentali).
            Guida autonoma poi è fondamentale la parte regolatoria, per cui la mossa in politica di Musk non sembra così avventata perché immagino che i muscoli prima o poi verranno mostrati e difficilmente gli USA vorranno la guida autonoma cinese in casa loro, con tutto quello che comporta.
            Ripeto, cercherei di essere meno uterino coi giudizi, la razionalità è d’obbligo quando si tratta di miliardi e miliardi investiti sui prodotti che faranno il mercato nel prossimo futuro e che sono di gran lunga più importanti di fare concorrenza ai cinesi sul segmento C

  6. Curiosità: ma BYD è ancora sponsor di VaiElettrico (ne avevate dato notizia un po’ di mesi fa se non sbaglio) o no?

      1. Calma, apposta chiedevo. O con “sbaglia” si intende che non è MAI stato sponsor? Perchè mi pare di ricordare distintamente che avevate fatto una news a riguardo parecchio tempo fa, forse verso fine 2023, inizio 2024.
        Ma posso ricordare male, eh. Il web di sicuro ha la memoria più lunga di me.

    1. Ma certo, caro AutomobilV, lo sanno tutti che la signora Stella Li ha una tresca con il signor Massimo, che questa quando viene a Bologna non dorme mica in albergo ma va “dal mio tigLone”…
      Se BYD aprirà mai una fabbrica in Italia guardi che il merito sarà di chi adesso si sta sacrificando per la Patria, mica per merito mio o suo. ☝️😇

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