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BYD, Opel, Ford e Tesla: settimana in 4 flash

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La BYD Ocean-M, una delle novità elettriche più ammirate al Salone di Pechino.

BYD svela a Pechino la Ocean-M / Opel Grandland a 700 km di autonomia / Sale a 402 km il range del Transit / Altri guai per l’Autopilota Tesla – Settimana flash.

bydBYD regina del Salone di Pechino con la Ocean-M

Tra le tante novità esposte al Salone di Pechino, la più interessante è probabilmente la BYD Ocean-M, presentata come un crossover elettrico di taglia media. I prezzi per la Cina (l’auto sarà negli store di vendita nel terzo trimestre dell’anno) sono incredibili per un’auto di queste dimensioni. Si va da 150.000 a 200 mila RMB, la valuta locale. Tradotto in dollari, siamo in una forbice tra 20.700 e 27.600. In realtà all’arrivo in Europa, a causa del carico fiscale e delle spese di importazione, i listini dovrebbero partire da circa 40 mila euro.  Sempre con l’incognita dei dazi che l’Unione Europa potrebbe imporre sui prodotti made in Cina già da luglio. Assieme ai rivali di MG, BYD viene considerato il marchio cinese con più potenzialità (e mezzi) per prendere quota nei nostri mercati. Dove oggi può contare su una gamma con modelli come Dolphin, Seal e Dolphin e Atto 3.  

bydLa Opel a 700 km di autonomia con il nuovo Grandland

La Opel ha svelato la nuova generazione del sua grande Suv, il Grandland, che nasce per chi fa lunghi viaggi. È la prima Opel a utilizzare la piattaforma STLA Medium BEV di Stellantis. Grazie alla nuova architettura, al pacco batterie piatte da 98 kWh e a funzioni di risparmio energetico come la pompa di calore, il Grandland sarà in grado di fornire un’autonomia WLTP di 700 km. Con tempi di ricarica piuttosto contenuti: la marca tedesca assicurano che bastano 26 minuti per ricaricare all’80% la batteria. Rispetto al modello che va a sostituire, il Grandland è più lungo di 173 mm, più alto di 19mm e più largo di 64 mm. Le nuove misure sono quindi: lunghezza 4650 mm; larghezza 1905 mm; altezza 1660 mm. Ancora non sono disponibili i prezzi. Il Grandland sarà disponibile anche in versione ibrida plug-in, con autonomia in elettrico fino a 85 km.

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Nuova versione del Ford Transit, con autonomia fino a 402 km, e ricarica più rapida, fino a 180 kW in corrente continua.

BYD e…/ Ford Transit con 402 km di autonomia

Ford Pro ha presentato l’E-Transit con autonomia estesa e ricarica più potente e veloce, per chi non ha tempo di fare molte soste. La nuova batteria da 89 kWh aumenta la percorrenza del 28%, arrivando fino a 402 km. Quanto alla ricarica, la capacità massima in alternata passa da 11 kW a 22 kW, il che significa che un rifornimento notturno completa richiede meno di 6 ore. La capacità in corrente continua è stata invece potenziata da 115 kW a 180 kW, permettendo in 10 minuti di aggiungere fino a 116 km di autonomia. Mentre una ricarica dal 10 all’80% richiede circa 28 minuti. Inoltre, la pompa di calore ora è di serie, per ottimizzare ulteriormente l’autonomia. L’E-Transit con autonomia estesa è disponibile in 19 versioni, tra cui i passi L3 e L4, furgone, furgone doppia cabina e chassis cabina singola, con PTT da 3.500 kg a 4.250 kg. Inoltre, è disponibile anche con Pro Power Onboard per fornire 2,3 kW di potenza esportabile dalla batteria per alimentare strumenti, attrezzature e allestimenti.

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(Immagine dal sito di Tesla Italia).

Sicurezza dell’Autopilot: altra indagine su Tesla negli USA

Non finisce mai la disputa che oppone Tesla all’autorità americana che vigila sulle sicurezza dei mezzi di trasporto, NHTSA (National Highway Transport Safety Administration). L’ennesima indagine riguarda ancora una volta l’ Autopilot, il sistema di guida autonoma Tesla, già oggetto di un maxi-richiamo (effettuato con correzione da remoto, over-the-air) per 2 milioni di veicoli. L’agenzia federale ora dubita dell’efficacia dell’intervento, dopo che sono stati segnalati altri incidenti. Secondo NHTSA, l’azienda di Elon Musk “ha implementato aggiornamenti non risolutivi per risolvere i problemi“. Aggiungendo che la nuova indagine “valuterà il motivo per cui questi aggiornamenti non facevano parte del richiamo. O non erano altrimenti determinati a rimediare a un difetto che pone un irragionevole rischio per la sicurezza“. A breve è attesa la contro-replica di Tesla. Per saperne di più sul funzionamento dell’Autopilot, le spiegazioni dell’azienda sono qui sul sito ufficiale.

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18 COMMENTI

  1. Per quanto riguarda l’Autopilot di Tesla ritengo improbabile, utilizzandolo e conoscendolo, che possa causare incidenti coinvolgendo pedoni, ciclisti o altri veicoli, poiché li vede già da molto lontano, li segnala evidentemente e l’auto reagisce immediatamente con avviso acustico, rallentando e mantenendo la corsia. Bisogna forzare il sistema volontariamente per uscire di strada o provocare un incidente. Vedo forzature ingiustificate che non vedo per altri marchi che causano incidenti in tutto il mondo.

    • Concordo, ormai i software sono molto evoluti e almeno in questo caso difficilmente sbagliano. Ho montato una Dashcam 70 mai Omni che in confronto al sistema Tesla è un giochino, eppure difficilmente sbaglia: sempre a segnalare ” attenzione ai pedoni” , ” attenzione ai ciclisti” ,” Attenzione auto anteriore ” se quello davanti rallenta più di me, ” rilevato movimento veicolo che precede” se in coda quello davanti parte ed io no. Eppure è una telecamera da 200€, niente in confronto al sistema Tesla

      • A me risulta che l’unico sistema di livello 3 omologato sia quello Mercedes, che oltretutto non funziona ovunque ma solo su determinati tratti di strada. Il resto sono chiacchiere.

  2. Che tristezza… pure voi vi siete appecoronati al coro degli antitesla facendo articoli marchetta contro questa azienda… (( . Il “maxirichiamo” di cui parlate in realtà era un semplice aggiornamento software…fatto da remoto ( come tanti) è come se scrivessero che Samsung… o Apple richiama milioni di telefonini per le.patch di sicurezza (rilasciate periodicamente via download). Il problema di cui si parla, inoltre, era relativo alle scritte di avviso che apparivano sul display, ritenute troppo piccole dall’autority… ma anche qui scrivete un articolo fuorviante lasciando intendere che si tratti di un problema “serio” di affidabilità nel funzionamento. Vi credevo più seri, ma
    Non vedo differenze con gl ialtri… marchettari …

    • Purtroppo la definizione di richiamo non fa distinzione sul metodo di risoluzione. Concordo che ci sia un gioco mediatico contro Tesla ma la notizia non mi pare sia riportata in modo scorretto.
      Che cosa si sarebbe aspettato di leggere? Che il richiamo in realtà era di poco conto? L’ interessante sarebbe capire perché l’ autopilot fa così paura. Si potrebbe scrivere un libro anche su questo.

    • Forse non ha letto bene: abbiamo scritto richiamo tra virgolette specificando che viene eseguito over the air, da remoto. E se avessimo voluto fare acchiappa-clic, come Lei sostiene, non avremmo messo la notizia come ultima nella rassegna di notizie di una settimana, dopo una nuova auto cinese, una nuova batteria per il Ford Transit e una Opel elettrica in arrivo.

  3. Leggo in giro che dovrebbe avere una lunghezza di 4.30, dalle immagini mi sembra qualcosa in più. Per il resto batteria, autonomia a altro non hanno rivelato nulla e non si sa se la esporteranno in Europa.
    Continuo a vedere come sempre raffronti di prezzi Cina – Europa che fanno gridare vendetta… da cittadino europeo e soprattutto italiano mi sento totalmente preso per i fondelli.

  4. Moooolto interessante la Ocean-M, se BYD riuscisse a contenere il prezzo europeo… Dovrebbe essere una rwd prestazionale nell’ allestimento top, perfetta per l’ Europa.

    • il problema sono dazi-dogane applicati più iva e guadagno dell’importatore. Se venisse prodotta in Europa forse scenderebbe qualcosina ma non di molto considerato il costo generale del lavoro da noi in oltre Il prezzo locale di vendita in Cina è proporzionato e quella che è la tassazione locale/costo del lavoro/costo della vita ; difficilmente troverai l’operaio cinese che ne compara una calcolato che lo stipendi medio viaggia tra i 3 ed i 4$ ora .
      un “white collar” laureato in ing. nelle grosse città industriali riceve un salario di circa 700 dollari mese al netto delle tasse ma per la parte dei “blue collar” possiamo avere salari che si attestano ad un minimo di 200 dollari mese.

      • La Model 3 prodotta in Cina e importata in Europa costa 29.935,96 euro. Importata in Europa 40.490 euro, comprensiva di dazi, trasporto e tutto il resto. Quindi se BYD volesse marginare come Tesla quando vende qui da noi dovrebbe vendere l’allestimento top a 38.000 euro.

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