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Vendite auto: BYD scavalca Honda e sale ancora nelle classifiche mondiali

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Il gruppo BYD, colosso cinese dell’auto elettrica, continua a scalare le classifiche: nel 2024, ha superato per la prima volta la giapponese Honda nelle vendite mondiali. A riportarlo è il quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, per uil quale si tratta di “un risultato che rappresenta un forte segnale” del cambiamento in atto nell’automotive.

Prezzi iper competitivi e politiche commerciali aggressiva: così BYD ha consolidato il suo prima di vendite in Cina e ora lo sta replicando sul palcoscenico internazionale. Nel 2024, il gruppo di punta del settore auto cinese è cresciuto del 41,3% rispetto all’anno precedente, vendendo 4,27 milioni di veicoli a livello globale. Un risultato che ha permesso a BYD di superare per la prima volta Honda come vendite nel mondo. E non a caso ora punta al mercato giapponese con il lancio di un nuovo ibrido plug-in.

BYD ha approfittato della crisi commerciale di Honda e le incertezze della maxi fusione con Nissan

Mentre BYD continua la sua scalata, Honda fatica a mantenere il passo. L’anno scorso, le vendite globali non hanno raggiunto i 4 milioni di vetture e il marchio giapponese ha registrato un calo delle immatricolazioni in Cina per il decimo mese consecutivo. In difficoltà anche Nissan, che con Honda sta discutendo un progetto di fusione con l’obiettivo di ridurre i costi di ricerca e sviluppo per l’elettrificazione.

Il mese scorso, i due colossi giapponesi hanno annunciato l’intenzione di creare una holding comune, con l’obiettivo di quotarla in Borsa entro agosto 2026. Anche Mitsubishi Motors, partecipata da Nissan al 24,5%, era inizialmente coinvolta nel piano di aggregazione, ma negli ultimi giorni sono emerse indiscrezioni sulla possibilità che il marchio scelga di sfilarsi dall’accordo.

BYD ci riproverà con il sorpasso su Tesla

Il dominio di BYD non si limita ai produttori giapponesi: la casa cinese è ormai il principale rivale di Tesla. A ottobre 2023, BYD aveva superato Tesla nel fatturato trimestrale, grazie anche ai sostanziosi incentivi statali cinesi. Tuttavia, a fine anno, Tesla ha mantenuto un leggero vantaggio, con 1.789.226 unità vendute contro le 1.764.992 di BYD, considerando solo le vetture completamente elettriche.

Tutto ciò conferma come conferma la rapida crescita dell’industria automobilistica cinese nel mondo. Perché dietro “la punta di diamante” rappresentata da BYD ci sono un’altra decina di marchi che stanno aumentando le vendite dei loro modelli. E non solo in Cina. Mentre le case giapponesi cercano nuove strategie per recuperare il terreno perso, la competizione con Tesla e BYD si fa sempre più serrata, delineando un futuro in cui l’innovazione e la transizione energetica saranno i veri fattori di successo.

Una mutazione del mercato mondiale a cui dovranno guardare con molta attenzione le case occidentali, in crisi di vendite. E non solo per la presenza di modelli in arrivo dalla Cina a prezzi più convenienti. E le sole politiche di dazi sulle importazioni non sono una risposta sufficiente.

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9 COMMENTI

  1. Vero ma BYD ha superato honda come totale dj auto vendute però va ricordato per correttezza che il 60% di queste sono ibride plug in non elettriche pure che sono 1.778.000 circa.

  2. quando una Nazione (che è quasi un mezzo continente) dispone di materie prime, tecnologie, persone formate e … una chiara linea politica (magari poco democratica) ha tutte le risorse per primeggiare in (quasi) tutti i campi scientifici, tecnologici e produttivi.

    • Il popolo cinese conta 1,4 Miliardi di persone, quanti scienziati di altissimo livello possono formare rispetto all’europa che ne ha la metà o gli stati uniti che ne hanno 1/5?
      E’ questione di numeri, ormai la cina è in rapidissimo sviluppo e può contare su un sistema scolastico e universitario di ottimo livello e questo vuol dire trovare e coltivare talenti a cui si affidano fondi di ricerca che in europa ormai ci sogniamo.

  3. Tra intelligenza artificiale e auto mi sa che i cinesi glielo tagliano il ciuffo a quel pallone gonfiato. E temo siano molto più avanti anche sul fronte della fusione nucleare. Noi europei siamo fuori dai giochi, ma i pop-corn per goderci lo spettacolo, ancora, ce li possiamo permettere. Quanto darei per vedere quelle facce da schiaffi quando hanno visto i risultati di Deepseek. E non dimenticatevi: siamo noi i loro clienti, siamo noi che li manteniamo. Basta cancellarsi dai loro social…….

  4. Ma le batterie allo stato solido consegnate alla Mercedes che fine hanno fatto? Il collaudo è finito? Doveva essere una questione di qualche mese, ma ormai sta passando quasi un anno.
    Non c’è più una notizia su questa cosa, da nessuna parte. Tutto tace.
    La Factorial è ancora esistente o è fallita pure questa???
    Dei record di questo o di quello sinceramente frega a nessuno

    • Il processo è molto lungo, non credo le vedremo su un’auto (ovviamente in forma di prototipo) prima del prossimo anno ma è molto positivo il fatto che abbiano consegnato i primi prototipi.

      Le prime auto con batterie a stato solido arriveranno molto prima di quanto avevo pensato (inizialmente avevo pensato il 2030), ma l’anno del debutto su auto di serie secondo me sarà il 2027.

    • Bella domanda. CATL parlava di 2028 un paio di anni fa. Tutti quelli che dicevano 2025/2026 al momento tacciono.

      • Giuseppe, non ammettiamo citazioni e link a siti nostri concorrenti. Comunque Honda indica la data del 2030 per l’introduzione di batterie a stato solido

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