BYD festeggia la produzione della novemilionesima auto a “nuova energia” (NEV) e si avvia a replicare il successo dell’anno scorso, conquistando il titolo di regina mondiale 2024 dell’auto alla spina e forse addirittura delle Bev, ai danni di Tesla. Quasi in contemporanea, però, è costretta a richiamare 97 mila esemplari elettrici prodotti far 2022 e 2023 perchè a rischio di incendio. Un debutto agrodolce per l’italiano Alessandro Grosso, ex Stellantis, appena chiamato a dirigere lo sbarco di BYD in Italia.

Produzione e vendite: BYD avanza a suon di record
L’auto elettrica numero “9 milioni” è uscita il 25 settembre scorso dallo stabilimento BYD di Shenzhen-Shanwei. Si tratta di una supercar, la YangWang U9. Appena due masi fa BYD aveva festeggiato l’auto numero 8 milioni. La produzione accelera a ritmi da record e le vendite altrettanto.
Nel primo semestre 2024, BYD ha piazzato sul mercato 1,607 milioni di auto elettriche. Non solo in Cina, ma anche in Brasile, Messico e in Europa, dove continua a consolidarsi. Oggi è il settimo produttore mondiale di auto, con 900 mila dipendenti e oltre 100 mila ingegneri.
Anche Dolphin fra i modelli richiamati
Ma la settimana scorsa è arrivato come un fulmine a ciel sereno l’annuncio del richiamo di 97 mila vetture per un possibile problema di rischio incendio. Riguarda un difetto di fabbricazione relativo alla centralina del servosterzo delle Dolphin e delle Yuan Plus.

Secondo China Association of Automobile Manufacturers, l’associazione dei costruttori cinesi, nel 2023 i due modelli sono state le vetture più vendute dalla Casa, forti di 750 mila unità.
La Casa cinese sta ora sostituendo in tutte le vetture coinvolte un nuovo componente. Per BYD è il secondo richiamo dal 2022.
Alessandro Grosso numero uno in Italia

«Sono onorato di guidare BYD nel mercato italiano – ha dichiarato Grosso -. Si tratta di un marchio ricco di potenzialità per l’intero continente europeo». Le auto BYD, ha aggiunto «sono all’avanguardia per tecnologia, design e piacere di guida» e «punto di riferimento per l’intero settore automobilistico».
Intanto BYD ha lanciato anche in Italia BYD Renting, in accordo con la società specializzata nel noleggio a lungo termine Arval Italia, Gruppo BNP Paribas. BYD Renting è già disponibile presso la rete di concessionari BYD in Italia e può essere proposto a tutti i clienti privati e business per l’intera gamma di veicoli BYD.
Impianti elettrici che prendono fuoco? Servosterzi che di colpo di bloccano? gruppi volano-frizione che si rompono? airbag che esplodono da soli o al contrario non funzionano al momento giusto?
tutte non-notizie per gli “addetti ai lavori”; ricordano solo che le vetture moderne sono assemblate con molte migliaia di componenti che a volte presentano difetti ; sono realizzati da tanti sub-produttori, talvolta unici (ossia “quel pezzo” prodotto da “quel fornitore”, talvolta si sono vari fornitori per lo stesso componente… il caso più evidente quello degli pneumatici… a volte la stessa vettura può arrivare con un set di marchio diverso a parità di dimensioni… serve ad evitare problemi di interruzioni forniture).
Il vantaggio di un grande marchio che ne produce molte migliaia è che scoprirà il difetto molto più rapidamente e potrà correggere l’errore (di montaggio? progettazione? realizzazione? ) suo o del sub-fornitore; se il produttore non adempie, lo potrà sostituire con un altro, rescindendone il contratto.
per Alessandro Grosso ( Country Manager per BYD Italia ) I miei più calorosi auguri ..
avrà una partenza un po’ complicata, ma sicuramente creerà una gran bella rete di concessionarie ed assistenze ufficiali…. il marchio del resto ha tantissimi modelli, per tutti i gusti… anche quelli “a base petrolio” per gli haters BEV…
Salve, con questa notizia del rischio incendio buona parte delle persone pensera’ che le auto elettriche prendono fuoco facilmente quando invece l’ eventuale problema e’ dovuto alla centralina del servosterzo.
Ricordo che, tanti anni fa, prese fuoco il cruscotto della Fiat Uno del papa’ di un mio amico, vettura comprata nuova e che aveva pochissimi anni, mentre era ferma in garage, fosse stata elettrica……………..
P.s. Ben vengano i richiami, questo dimostra quanto le case costruttrici serie tengano alla loro immagine e qualita’.
Infatti, sono le notizie come queste che non fanno altro che alimentare i pregiudizi sulle macchine elettriche, già è difficile controbattere quando si tratta di fake news figuriamoci invece se la notizia è un richiamo ufficiale per di più fatto da una delle più importanti case costruttrici cinesi.
mi sono occupato per molti anni di richiami a clienti (essendo stato 18 in accettazione e molti anche responsabile delle garanzie); di richiami come questi le case ne fanno tantissimi, per motivi più o meno importanti, alcuni limitati a determinate aree di vendita (es. mercato solo americano.. o cinese) altri per “periodi produttivi” (interessano solo certi lotti di vetture).
Mi sono anche capitati casi (a volte per me clamorosi) di “mancati richiami” da parte della Casa produttrice, che erano forse “sotto soglia” e, pur causando gravi rischi, non sono intervenuti con azioni di richiamo.
Uno di questi (a mio avviso) è relativo alla FIAT Panda mod. 169, che aveva una elevata frequenza di servosterzi che di colpo perdevano assistenza (non si bloccavano.. ma diventava molto duro da azionare il volante, specie con anziani alla guida, persone distratte con il cellulare in una mano, inesperti); troppo spesso mi è capitato di leggere casi di incidenti (frontali, contro alberi lato strada… comunque uscite di traiettoria) e mi son venuti in mente quei problemi; la Casa – FCA – concedeva “forti contributi” sul cambio pezzo (non costava poco in proporzione all’utente medio), ha chiuso il contratto, la fabbrica è fallita… gli operai in cassa integrazione… tanto FCA aveva il nuovo modello 319/330 (ora Pandino).
In ogni caso, esiste un sistema europeo di allerta ove si possono visionare tutti i richiami in corso (anche nel settore “AUTO”, basta selezionare la categoria per filtrarli)… si scopre così quanti pericolosi prodotti abbiamo a giro per il mondo (e nelle nostre case… magari in mano a bambini e anziani):
https://ec.europa.eu/safety-gate-alerts/screen/search?resetSearch=true
Ah bhe, seconde lei forse sarebbe meglio evitare i richiami e nascondere la testa sotto la sabbia? Non sono al momento un possessore di BEV ma ben vengano i richiami per risolvere le problematiche. Se poi questo sarà il futuro lo dirà il mercato, come sempre
Burn Your Dreams
BYD? Un fuoco di paglia….
Non riesco a capire come uno che produce 9 milioni di auto possa essere un fuoco di paglia! Pregasi riflettere prima di pronunciarsi!!!
Si certo, come tesla
non mi dilungo tanto sarebbe una perdita di tempo