BYD ha avviato un’iniziativa interna denominata “Zero Defects” per elevare gli standard qualitativi della propria produzione di batterie per auto elettriche. Questo mentre la capacità produttiva ha toccato 113,42 GWh nei primi tre trimestri del 2025. Con forte propensione all’espostazione.
Il progetto “Zero Difetti” punta a ridurre al minimo ogni tipo di errore lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, in un momento in cui la Casa cinese sta aumentando in modo significativo le forniture a clienti esterni e il peso del business dedicato allo storage energetico.
Secondo fonti vicine all’azienda, il programma è già iniziato e prevede una revisione profonda di processi, personale e gestione operativa.

Batterie EV a “difetti zero”
L’iniziativa nasce dalla necessità di portare la produzione di batterie a un livello di standardizzazione più elevato, in un settore dove la qualità costante è cruciale sia per gli EV sia per i sistemi di accumulo stazionari. BYD, che negli ultimi anni ha visto crescere rapidamente la domanda per le sue batterie Blade e LFP, sta ripensando i flussi produttivi per allinearli ai benchmark internazionali.
Le fonti riportano che il programma dovrebbe durare tra 3 e 5 mesi, con l’obiettivo di riorganizzare organici e processi per arrivare entro il 2026 a un modello di gestione comparabile a quello di costruttori come Toyota, tradizionalmente considerati un riferimento globale in termini di efficienza e controllo qualità.
BYD, cresce l’export delle batterie
Un punto chiave della trasformazione riguarda la distribuzione della produzione: dei 113,42 GWh realizzati da gennaio a settembre 2025, circa 23,65 GWh (pari al 20,85%) sono stati forniti a costruttori terzi. Per BYD si tratta di una crescita notevole rispetto agli anni precedenti, quando la quota di batterie destinate all’esterno era limitata a percentuali a una sola cifra.
Un’evoluzione che conferma BYD non più soltanto come un gigante dell’auto elettrica, ma anche come player sempre più rilevante nel settore batterie a livello globale.

Ambizione alta. E l’Europa aspetta…
Il progetto “Zero Defects” non si limita alle linee produttive: comprende anche controllo dei processi, gestione clienti e servizi post-vendita. L’obiettivo è costruire un ecosistema industriale in cui la qualità mantenga lo stesso livello dal momento della produzione fino all’uso finale della batteria.
Secondo gli analisti di settore, questa mossa è necessaria per garantire un’elevata affidabilità dei prodotti in un contesto di forte diversificazione.
Sebbene BYD non abbia pubblicato indicatori ufficiali o milestone del programma, l’iniziativa “Zero Defects” appare come un tassello strategico del colosso cinese di rafforzare il proprio ruolo nell’ecosistema internazionale delle batterie oltre che nella produzione di auto.
In attesa di ulteriori dettagli, per l’Europa, dove la filiera batterie è in fase di sviluppo ma ancora molto dipendente dalle importazioni asiatiche, una maggiore attenzione alla qualità da parte dei produttori leader può tradursi in maggiore disponibilità di soluzioni affidabili per automotive e storage, settori cruciali nella transizione energetica.
- LEGGI anche “Batteria riparata e certificata: ecco la “clinica” Reinova” e guarda il VIDEO


Il piano di BYD non deve sorprendere piú di tanto, si tratta di uno degli operatori di settore che ha partecipato alla stesura del nuovo standard cinese di sicurezza GB 38031-2025
https://www.vaielettrico.it/arriva-il-nuovo-standard-di-sicurezza-le-batterie-il-piu-severo-di-sempre/