Le auto piccole hanno sempre avuto fortuna in Italia, ma da tempo i costruttori sembra abbiano messo in standby questo segmento. Il colosso cinese BYD ha visto lo spazio di mercato e propone una vettura di 399 cm. che è un concentrato della sua tecnologia a batterie. Qui sotto la VIDEO-PROVA dal nostro YouTube.
di Luca Palestini
BYD (acronimo per Build Your Dreams) ha scelto il palcoscenico del Foro Italico a Roma per presentare alla stampa europea la Dolphin Surf. Di fatto si tratta della Seagull – nome utilizzato nel mercato cinese – adattata agli standard di sicurezza e ai gusti europei. Cresce infatti la lunghezza, ora a 3990 mm, per rispettare i severi crash test Euro NCAP, e viene aggiornato il motore (dell’allestimento top di gamma) che ora raggiunge i 115 kW, più graditi al pubblico europeo.
BYD Dolphin Surf – Esterni moderni, tecnologia top. Batteria 30 o 43 kWh, autonomia fino a 302 km
Le linee degli esterni la distinguono in modo sostanziale da quella che a tutti gli effetti rappresenta la sua rivale per antonomasia: la Fiat 500e. Il design della Surf è moderno e futuristico, nulla a che vedere con i richiami anni ’60 della piccola icona italiana. Linee tese e spigolose che conferiscono carattere e dinamicità ad una vettura che anche sotto il cofano punta a fare meglio delle rivali.
Due le motorizzazioni proposte, 65 o 115 kW: quest’ultima che rappresenta il top del segmento. Due sono anche i tagli della batteria: 30 o 43,2 kWh, entrambe LFP e nella configurazione proprietaria di BYD a lama. Autonomia che, per la batteria “grande”, varia dai 322 km del ciclo WLTP combinato ai 502 km del ciclo WLTP urbano. La batteria da 30 kWh ha invece numeri inferiori. Potenza di ricarica in AC 11kW per entrambe, mentre in DC si raggiungono gli 85 kW sulla batteria “grande”, e i 65 kW su quella “piccola”. Il V2L da 3,7 kW è di serie.
Interni comodissimi e spaziosi, ma il vero plus è il software
Omologata per 4 occupanti, lo spazio a bordo non manca. E pure il bagagliaio offre 308 litri di capacità. I materiali usati sono di buona qualità, nonostante si tratti perlopiù di plastiche rigide. Ma le finiture sono curate e riprendono il design delle sorelle maggiori della famiglia Ocean, con linee ispirate alle forme dei cetacei. A segnare però una significativa distanza rispetto alla concorrenza è il software che gestisce l’intera auto: i tecnici cinesi hanno dotato anche la piccola Surf dello stesso software di gestione delle sorelle maggiori. Efficace, razionale preciso e veloce, è il vero plus rispetto ad una concorrenza europea che stenta a comprendere l’importanza del “cervello” elettronico nelle auto del futuro.
Tutte le funzioni sono gestite attraverso il pad da 10,1” sulla consolle centrale. Sotto al quale trovi pochi tasti fisici: selettore delle marce, modalità di guida, controlli di guida in condizioni critiche, comandi del climatizzatore e della radio. Il software potrà essere aggiornato OTA (over the air) per mantenere l’auto sempre al passo con le ultime novità e aggiungere nuove funzioni. Infine l’intelligenza artificiale: anche nella Surf c’è Hi BYD, il comando vocale che consente di interagire con l’auto.
3 allestimenti e prezzi da 18.990 euro, inferiori alla concorrenza, anche termica
Active, Comfort e Boost sono i tre allestimenti nei quali la Surf viene proposta. L’entry level Active, con motore da 65 kW e batteria da 30 kWh ha un prezzo di listino (in Italia) di 18.990 euro. La Comfort, sempre con motore da 65 kW ma batteria da 43,2 kWh, parte da 22.490 euro. Infine la top di gamma Boost, motore da 115 kW e batteria da 43,2 kWh, viene proposta a 25.490 euro. Tutti prezzi di listino, che non tengono conto di promozioni, sconti e incentivi locali o nazionali. Considerando le dotazioni dei vari allestimenti, possiamo affermare che si tratta di prezzi anche inferiori alla concorrenza termica nello stesso segmento di mercato.
BYD Dolphin Surf / Come va? Ideale per la città, voto 10 per comfort e praticità
Nella breve prova che abbiamo effettuato per le strade di Roma, abbiamo potuto apprezzare le doti da cittadina pura. Confortevole nel l’addolcire buche e asperità della strada, è soprattutto il confort acustico che ci ha stupito. Roma non è una città silenziosa, ma dentro la BYD Dolphin Surf sembrava di stare in una capitale nord-europea per quanto i rumori esterni non filtravano nell’abitacolo.
Poi la maneggevolezza e le semplicità di conduzione nelle strade strette, nelle manovre di parcheggio e il brio nelle ripartenze ai semafori. Insomma, quello che serve e a cui siamo abituati per le nostre città, con in più il vantaggio di un’auto che costa poco, ma offre tanto dal punto di vista tecnologico. Non vediamo l’ora di testarla in una prova “lunga” per verificare i numeri dichiarati e fornirvi una recensione più approfondita.



Le dimensioni esterne sono le medesime della versione cinese ? Ho letto da piu’ parti che l’adeguamento (?????) ai “gusti” ed alle “normative” europee avrebbe comportato un discreto aumento delle proporzioni con il passaggio da segmento A alla B. Definirla in tal caso Citycar diventa arduo, tralasciando ogni altro commento sui prezzi delle versioni piu’ performanti e le problematiche locali sui prezzi dell’energia e la babele delle ricariche….
Mah per me è stata se una delusione quasi soprattutto per il prezzo che mi aspettavo per la “base” a 13 massimo 15k! Per me non ci siamo ancora… Per niente proprio!
I dazi per BYD sono del 17% più il 10% precedente. Quindi il prezzo senza dazi partirebbe da 14960€. Ricordiamo che il pandino 1000cc 3 cilindri, che è ben altra auto lunga 40 cm di meno, costa 15950€. Vogliamo renderci conto della realtà o no?
I conti che hai fatto non so su che numeri l’hai fatti ma basta fare una ricerca per vedere che costa sotto i 10k in cina se metti anche il 27% d’importazione stai a 13k altrochè 15k quindi come prezzi ci siamo. La riflessione corretta è stata in un video di un giornalista che ha detto avendo un buon prodotto perchè scendere troppo di prezzo se ci possono guadagnare di più è semplice! Poi il fattore dazi vedremo quanto durerà perchè a settembre/ottobre circa apre lo stabilimento in ungheria quindi senza dazi i prezzi si abbasseranno in automatico?
La versione europeizzata della BYD Dolphin Surf ( per noi, Seagull per i cinesi ) è un’ottima piccola vettura, limitata ai soli 4 posti attualmente (non so quando sarà omologabile per 5… forse quando sarà a punto la produzione in Ungheria immagino).
Concorrente temibile per la Nuova Panda / e-C3 per i prezzi proposti più che alla 500e che indicate voi nell’articolo (auto più piccola da 2+2 posti ma ideata per esser più “fighetta” così come la R5 nell’immaginario dei reparti marketing delle case).
Occhio perché hanno ampi margini commerciali da giocare; interessantissima l’analisi che han fatto i cinesi stessi sul posizionamento nel mercato europeo: invito a leggere l’articolo e anche il link interno “ecco” (sul complicato posizionamento nei segmenti che facciamo noi europei e lo spostamento di segmento della Euro-Dolphin) che qui vi suggerisco:
https://carnewschina.com/2025/05/21/byds-best-selling-ev-launched-in-europe-as-dolphin-surf/
Francamente trovo sia una delle più temibili rivali degli attuali prodotti europei (di quelli in realizzazione prossima, vedremo…), al pari della Inster (che arriverà in versioni KIA & Hyundai).
Interessante, anche se alla fine fa passare che basta un paraurti da 10/20cm per giustificare 10k in più di prezzo 😅. Anche perché restano uguali passo e abitabilità a bordo. Anche questa surf sembra una segmento A dentro, anche se sicuramente comoda, non una Clio ove si viaggia in 5. Non so ma speravo un pochino meglio. Comunque non è male la linea.
Sarebbe poi utile magari aver una produzione anche in Italia magari.
Ho visto che deve uscire pure la firefly e sembra che in UK starà vicino ai 30k quindi prezzi da r5 però è carina.
Non sono a giustificare il listino di questo nuovo modello. Però vorrei portare all’attenzione dei più, che il governo cinese applica una tassa del 10% sui prodotti che esporta. A questa, come hanno fatto notare altri occorre aggiungere il 10%+17%= 27% della EU e poi tutti i costi di trasporto (min 5%) e i carichi che ci mette la rete di vendita (un minimo del 50% tra costi e utili attesi), aggiungiamo IVA al 22% (se in Cina costa 7.000€ allora avremo 7.000*1,10*1,27*1,05*1,50*1,22=18,790€, ops è il valore di listino) e l’impegno dei costruttori cinesi di non vendere sotto un certo prezzo e forse è chiaro il tutto.
Se volevate prezzi più bassi, dovevate opporvi alla politica dei dazi europei richiesta a gran voce anche dal governo nazionale Italiano
Non trovo nessuna conferma sulla questione 10%, che applica il governo Cinese all’export
Avevo letto da qualche parte che c’era una tassa sull’export. Se non c’è grazie per avermi corretto.
Ci sono anche tutti gli altri adattamenti (e ADAS) richiesti dalle normative europee…di cui tanto si lamentano pure i nostri costruttori..
Però se limitiamo al minimo (sicurezza passiva e ADAS minimi obbligatori) poi ti ritrovi un basso punteggio EuroNCAP (vedi ultimo test..con Dacia… Renault ha dovuto spiegare che per abbassare il prezzo mette solo dispositivi obbligatori. )
Comunque l’ UE non impone l’auto con valutazione massima e raramente ho visto qualcuno che conoscesse anche l’ euroNcap. 3/4 stelle sono comunque buoni punteggi, perlomeno se costassero meno che è raramente il caso delle europee che non hanno nemmeno la scusa di dare tanto lavoro in Europa centrale.. oltre che non credo che in Cina le versioni più alte abbiano pochi adas.
Resta che il prezzo per una segmento A di 20/25k non è l’ideale per molti anche se l’auto è abbastanza interessante e magari ci saranno piani industriali diversi in futuro.
Quindi non mi ha pienamente convinto ma non mi dispiace, potrebbero prenderla i miei in futuro.
La valutazione Euroncap è tra le prima cose che controllo su un’auto, non solo il numero di stelle ma i dettagli disponibili sul sito. Infatti non mi capacito come possa vendere tanto la Dacia Spring con una sola stella. Personalmente, se fosse un problema di budget, preferirei prenderei un auto usata con valutazioni più alte piuttosto che una nuova con quelle valutazioni.
@Paola condivido che è sempre meglio guidare auto con il massimo della sicurezza disponibile.
Renault asserisce che mette le dotazioni obbligatorie perché molti ADAS non vengono usati (tenuti attivi)…ed in effetti anche io mi affido poco ad alcuni (lasciando le tarature al “minimo” come soglia d’intervento.. preferisco decidere io.. e lascio solo il recupero di eventuali distrazioni).
Case europee hanno fatto pessime figure in America latina ai loro test nCap causando feroci proteste delle associazioni consumatori che pensano che li trattiamo da conducenti di “serie B” rispetto alle versioni sui nostri mercati.
Ovviamente ci saranno anche future polemiche sulla privacy e la “sicurezza” di sistemi intelligenti di guida assistita… visto che elaborazione di dati è sempre fatta e controllata nei paesi d’origine.
Huawei ed i suoi sistemi (HW e SW) sono nuovamente nel mirino di D. Trump (HuaweiOS sta per fare concorrenza all’ Android USA e pure Apple OS in prospettiva…), il sistema di guida autonoma God’s Eye di BYD (con LIDAR/radar) è molto più efficace di FSD Tesla (solo ottico. per testardaggine di E. Musk)…ma viene anche percepito come una forma di controllo dell’ ambiente e degli utenti (NB in USA Tesla è sotto indagine per il controllo ambientale e le riprese video visionate da personale -autorizzato e non – del SentryMode).
Comunque.. chiunque scatenerà la polemica… sarà il classico bue 🐂che dà del cornuto all’ asino 🐎
In Linea di massima però non lo fa nessuno, conosco bene le concessionarie Ford locali e mi dissero come assai raramente qualcuno ci guarda.
Chiaramente pure io ad 1 stella direi di no, ma dalle 3 in sù se il prezzo è buono, gli acciai sono buoni (magari con saldature decenti ma li è difficile saperlo a priori) e ha qualche adas posso valutarla lo stesso. Alla fine io come tanti altri abbiamo famigliari di 10 o più anni ed una 3/4 stelle recente non è insicura.
Con ciò non sto dicendo che tu faccia male, l’acquisto di un auto non è uguale per tutti altrimenti esisterebbe un solo mezzo e comunque fai una cosa molto sensata, che pensare alla sicurezza non fa mai male.
Infatti Howl…nessuna imposizione: Renault ha scelto le dotazioni obbligatorie per il prezzo basso (oltre a progettare e costruire ove costa meno), i cinesi hanno potuto aggiungere le dotazioni richieste in Europa a quanto già offrono ai clienti nazionali (per non stravolgere il progetto, visto che al momento è realizzato in Cina; magari cambierà più profondamente quando BYD farà partire la produzione in Ungheria con fornitori europei -ed italiani ! Altavilla è il loro European Advisor – e dovranno adattare la vettura più profondamente; hanno aperto anche il centro R&D in Ungheria -peccato .. poteva essere Torino, ma c’è lo siamo “giocato” chiedendo i dazi.. ed i cinesi hanno buona memoria – In tale centro studieranno i gusti ed esigenze di noi europei.
Al momento le divisioni tra aree mondiali sono abbastanza profonde; un veicolo apprezzato in USA è quasi impossibile da vendere in Europa (es mega pick-up) ma in Asia/Africa si -ma a costi inferiori- mentre piccole vetture sono molto apprezzate in Asia e rifiutate in USA.. I prodotti devono essere studiati per ogni mercato specifico (Toyota docet).
Quello è indubbio, prima dicevo che non apprezzo molto la mossa di allungare l’esterno e non l’abitabilità per giustificare l’aumento di prezzo. Piuttosto. Preferirei un paio di ritocchi interni anche piccoli o anche nessun ritocco ma l’auto più piccola.
Con sto governo comunque per l’economia non mi aspetto nulla, solo stupidate come quella sulla caccia. Per me sarebbe importante collaborare con tutti, magari usare un po’ il soft Power per cambiare con calma certe cose come fa fair phone per dire visto che non è proprio un paradiso la Cina per usare un eufemismo tra disparità e repressioni dittatoriali. Però è una potenza economica ma ormai Anche ingegneristica quindi è obbligatorio trattarci .
In Italia comunque ci serve ripensare in parte il sistema scolastico e soprattutto quello industriale che l’età media dei lavoratori è troppo alta e i giovani non trovano lavoro o vengono demansionati (es ingegneri meccanici con magistrale che fanno solo disegnatori CAD di parti semplice ossia lavoro da diplomato e succede pure in grosse aziende).
Ok Howl
La maggior lunghezza (dovuta a spessore paraurti) è per rispondere alle normative ..allungare l’auto (come nel caso dell’ altro modello “Euro” Dolphin..fa anche rientrare in seg. C (più caro) rispetto al nativo seg. B (per classificazione cinese).
Se il NS governo non è capace di fare accordi con quello di Pechino. soni comunque le aziende europee automotive (etc) a farli con reciproca convenienza: VW AUDI+Stellantis+Renault si fanno studiare modelli e fornire di tecnologia e batterie… quello che serve a mantenere in vita i nostri marchi ; è destino che perderanno quote di mercato (sia interno che esportazione) in presenza di dozzine di paesi emergenti che progettano e producono veicoli (ed a costi inferiori, parametri ai loro PIL e redditi).
Ammetto che per me l’unico paese emergente competitivo è la Cina, tanti altri sono bloccati e non crescono veramente perché non riescono ad aumentare la qualità produttiva. Forse potrebbe farlo l’india, ma anche lì come l’ 80 % e passa della popolazione legato ad una agricoltura di sussistenza risulta oltre ad un sistema di Caste non aiuta. Mentre altri paesi del sud ESt asiatico hanno sicuramente il miliardario di turno che apre brand ma se poi c’è scollamento con le capacità della popolazione diventa difficile.
Sicuramente potranno togliere quote di esportazione ma anche lì spesso si parla di paesi poverissimi, non è che prendano chissà che quote di mercato nel nuovo.
Sicuramente come dici dovrebbero collaborare di più le case europee già per i fatti loro e non solo per fare cartello sui prezzi ma per condividere r&d. Ma deve muoversi anche l’ Europa non può solo sperare in compagnie private che vedono come fine ultimo solo i dividendi per gli azionisti.
Anche perché bisognerebbe intervenire in più settori non solo il pur importante automotive.
Tieni presente quanta gente è il 20% di 1.48 miliardi di persone (per restare alla percentuale che indichi tu 😉)
Vin Fast vietnamita ha sbagliato strategia..ma è destinata a crescere.
La Cina dovrà affrontare molte concentrazioni aziendali
L’ India crescerà di sicuro..
E noi europei dobbiamo affrontare un brutto calo .specie se non troviamo accordi con USA…
Comunque ha misure un po’ strane, è pressoché 4 metri quindi una piena segmento b ma ha forma da segmento A e soprattutto ha solo 4 posti, la Swift o la Yaris più corte ne hanno 5 entrambe per dire . Sembra che in Europa l’abbiano allungata un po’ a caso. Come prezzo si poteva fare di meglio ma sicuramente i dazi pesano. Bene che sia confortevole e ben isolata.
Ho il vago sospetto che abbiano semplicemente applicato pannellature esterne più estese, per far stare tutta l’elettronica obbligatoria per legge in UE.
Si, hanno aggiunto 20cm per metterla a norma, proprio come hanno fatto con la Dolphin
Ma il WLTP URBANO cosa sarebbe? chi lo decide? come viene calcolato? Mi sembra lo specchietto per le allodole del 2025.
Credo che per “WLTP urbano” intendano quella sessione di prova dell’autonomia che viene effettuata a una velocità massima di 56,5 km/h.