BYD annuncia di aver ridotto ulteriormente il gap tra i tempi di ricarica delle batterie delle EV con quella tradizionale presso i distributori di benzina. Con una nuova piattaforma da 1000 Volt e batterie capaci di ricaricare alla velocità di 10C, alcuni modelli BYD aggiungono 400 km di autonomia in appena cinque minuti di ricarica.
A testimoniarlo, un video circolato in rete che mostra una delle nuove elettriche del colosso cinese mentre raggiunge potenze di ricarica finora riservate a contesti sperimentali.
Architettura a 1000 Volt e ricarica da 1 MW
Il nuovo step tecnologico sarebbe garantito dall’efficienza della Super e-Platform, definita da BYD come la prima architettura di serie per auto passeggeri basata su un sistema ad altissima tensione da 1000 Volt. Un valore che supera nettamente lo standard attuale di 400 Volt e anche quello, più recente, degli 800 Volt adottato da alcuni costruttori premium europei.
Un’architettura nella quale si integra l’altra grande novità presentata da BYD, una batteria progettata per sostenere correnti fino a 1000 ampere e una velocità di carica di 10C. Numeri che le consentono di arrivare a una potenza di picco di 1000 kW. Secondo i dati ufficiali, questo permetterebbe ad una EV di recuperare 400 km di autonomia (ciclo CLTC) in cinque minuti.
Le prime prove “reali”
BYD ha già lanciato i primi modelli basati sulla nuova piattaforma: la berlina Han L e il SUV Tang L. Con la diffusione dei veicoli sulle strade cinesi stanno emergendo anche le prime prove pratiche.
Un video pubblicato su X mostra una ricarica reale con potenze che arrivano a 746 kW, e un tempo stimato di circa 4 minuti e 40 secondi per raggiungere il 70%. BYD dichiara che la Han L può passare dal 10% al 70% in 6 minuti, mentre una ricarica completa richiede circa 20 minuti. Il Tang L, invece, aggiunge 370 km di autonomia in cinque minuti, con un “pieno elettrico” in circa mezz’ora.

Tecnologica replicabile fuori dalla Cina?
Se i numeri sono impressionanti, il contesto resta determinante. Ricariche da centinaia di kilowatt o da un megawatt richiedono infatti infrastrutture elettriche estremamente robuste, con connessioni in media tensione e sistemi di gestione della potenza oggi rari. Anche in Europa.
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In Italia, ad esempio, dove la rete di ricarica fast si sta ancora consolidando intorno a potenze di 300-350 kW, una tecnologia simile pone interrogativi non banali su costi, impatti sulla rete e standardizzazione. Inoltre, le autonomie dichiarate fanno riferimento al ciclo CLTC cinese, notoriamente più ottimistico rispetto al WLTP europeo.
BYD ha comunque confermato l’intenzione di portare il sistema Flash Charging anche in Europa, probabilmente in modo graduale e inizialmente limitato a specifici hub o flotte. Più che una soluzione immediatamente “di massa”, la ricarica in cinque minuti appare oggi come una dimostrazione di forza tecnologica, destinata a influenzare l’evoluzione degli standard futuri.
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