Gli autobus lombardi ospitano sempre più batterie al posto del tradizionale serbatoio. Parlano i numeri del rapporto Motus-E: “Lombardia e Piemonte, insieme, coprono il 42% dell’immatricolato 2023”. Ne sono arrivati altri 23 a Como, 1100 green (compresi termici euro 6) entro il 2026.
Ma la Regione Lombardia finanzia ancora 56 nuovi bus diesel Euro 6
«Regione Lombardia sostiene con convinzione il trasporto pubblico locale. Un rinnovamento del parco autobus che permetterà entro il 2026 di far circolare in Lombardia ben 1.100 nuovi autobus a ridotto impatto ambientale».
Parole e numeri di Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, a Como durante la presentazione di 23 nuovi mezzi elettrici di Asf Autolinee, che permetteranno di avere quattro linee completamente elettrificate sul territorio urbano.
«Sul territorio urbano ed extraurbano di Como – ha aggiunto l’assessore – Regione Lombardia ha finanziato l’acquisto di 58 nuovi mezzi per un contributo complessivo di circa 8,2 milioni. In totale 2 bus elettrici e 56 diesel euro 6, che hanno sostituito mezzi obsoleti, consentendo di migliorare la qualità del servizio offerto, con benefici in termini di decongestionamento della rete stradale, minor inquinamento e maggiore sicurezza. Li chiamano green, ma restano pur sempre termici e con gas di scarico seppur ridotto.
Più elettriche le città, Milano in vetta
La differenza sono i centri urbani più grandi come conferma lo studio di Motus- E: «Alle 85 unità di Milano seguono le 74 Torino e le 44 di Genova: oltre la metà dell’immatricolato 2023 è appannaggio delle città del triangolo industriale».
L’impegno della Regione Lombardia nel rinnovamento del parco autobus, con l’obiettivo di introdurre 1.100 mezzi a ridotto impatto ambientale entro il 2026, è un passo positivo. Tuttavia, in Alkè, crediamo fermamente che l’elettrificazione del trasporto pubblico rappresenti la soluzione più efficace per ridurre significativamente le emissioni. Sebbene i nuovi autobus diesel Euro 6 garantiscano una riduzione delle emissioni rispetto ai modelli obsoleti, continuano a basarsi su combustibili fossili. L’adozione di autobus completamente elettrici, come quelli introdotti a Como, deve diventare la priorità per una mobilità veramente sostenibile e in linea con gli obiettivi ambientali a lungo termine.
un circuito cittadino ,per esempio a como ( ci abito vicino ) potrebbe essere di 200-250 km al giorno , dovrebbe essere fattibile e alla portata di bus elettrici senza ricorrere al termico che e’ tutto tranne che green !
Ogni rete urbana è un caso a sé (lunghezza linee, distanza fermate, …) ma se la situazione lo impone si possono fare “rabbocchi” agli autobus nei tempi morti https://www.vaielettrico.it/un-rabbocco-al-capolinea-per-i-bus-elettrici-atm/
boh, non sarei così perentorio nell’accusare Regione Lombardia per l’acquisto dei bus diesel.
Spesso la minor autonomia delle auto elettriche è un finto problema perché viaggiare per centinaia di km è raro.
La cosa potrebbe essere diversa nel caso della maggior parte dei mezzi pubblici, i quali rimangono in movimento per la maggior parte della giornata.
Bisognerebbe entrare più nel merito prima di emettere sentenze
Ma nessuno ha accusato nessuno, si è detto che si continuano ad acquistare diesel. Un dato di fatto, meglio elettrici
magari me lo sto immaginando io, ma il sottotesto mi sembra proprio una critica.
“ma la Lombardia finanzia ANCORA nuovi bus diesel”
Come se fosse una cosa primitiva e obsoleta
“(LORO) li chiamano green, ma restano termici”
Come se ci fosse una dicotomia netta tra green e non green, e che tutto ciò che prevede una combustione non sia degno di fregiarsi del titolo.
Chi è più green tra un bus termico e tante auto elettriche? Non lo so, ma di sicuro la risposta non è scontata.
meglio elettrici? certo! A patto di riuscire ad organizzare la logistica con i giusti tempi di ricarica, ma non sono sicuro sia sempre possibile/economico
Ha visto il titolo? Sempre più autobus elettrici in Lombardia, ma al lettore bisogna anche dire che non si comprano solo autobus elettrici. Si comprano anche quelli diesel e non pochi. E’ un male? Certo: il gas di scaricO provoca malattie pesanti.
C’è una dicotomia netta tra elettrici e diesel? Certo. I primi non emettono emissioni locali che sono dannose per la salute pubblica – colpisce i soggetti più fragili – come ci ricordano i pediatri italiani che hanno scritto a tutti i sindaci italiani per ridurre l’inquinamento atmosferico.
In ambito urbano sono responsabili delle emissioni locali tutti i veicoli diesel senza se e senza ma.
Poi non si riesce (ma ci sono città con livelli di elettrificazione altissimi)? Ce ne faremo una ragione in attesa della decarbonizzazione, ma il nostro compito è rappresentare la realtà che per fortuna vede aumentare i bus elettrici su strada, ma persiste l’acquisto di quelli termici e aggiungo inquinanti.
boh, non mi hai convinto al 100%
il mio dubbio è sulla fattibilità economica di avere bus elettrici (soprattutto in contesti extraurbani) e sul fatto che avere mezzi pubblici diesel sia ecologicamente meglio che non averne affatto (o avere quelli vecchi).
È inutile che continui ad insistere sull’ovvietà che un bus elettrico inquini meno di uno termico, non era quello l’argomento di discussione.
Insisto sulla maliziosa affermazione che i diesel euro 6 siano mezzi ecologici. Non lo sono per nulla. Ciò detto, continuare ad acquistarne ha un senso solo per coprire alcune tratte extraurbane di grande chilometraggio. Altrimenti è solo l’estremo tentativo di resistere alla transizione.
ok @MassimoDegliEsposti, è la prima volta in cui sono pienamente d’accordo con te!
i mezzi pubblici diesel euro 6 possono aver senso in alcune circostanze, nelle quali possono anche ottenere l’effetto della riduzione dell’inquinamento che verrebbe generato da svariati mezzi privati!
Cosa ti dice che i nuovi 56 bus elettrici della Lombardia operino servizi aggiuntivi di collegamento fra destinazioni fin qui non coperte?
immagino intendessi dire “56 bus TERMICI”
Non so quanti di questi verranno usati per coprire nuove tratte, ma voglio sperare che lo si faccia.
Ad ogni modo i rimanenti andranno comunque a sostituire i veicoli più malmessi della flotta (che presumibilmente non sono euro 6)
C’è un oceano di differenza fra le emissioni di un autobus elettrico, che sono zero, e quelle di un autobus diesel euro 6 che emette meno gas tossici, ma sostanzialmente la stessa quantità di CO2 di un vecchio euro 3 o 4. Il raffronto con 100 macchine che senso ha?
il senso è che un singolo bus può trasportare molte persone sfruttando le economie di scala.
Potenziando la mobilità pubblica diminuirebbero traffico, inquinamento e costi legati alle automobili (anche se non so dove tu abbia letto quel “100 macchine”).
io stesso abito nel comasco e uso spesso i mezzi pubblici, ma purtroppo non posso andare a lavoro in bus perché la rete non è abbastanza capillare, né disponibile la mattina presto.
Evidentemente mi sono spiegato male (visto che anche Gian Basilio Nieddu mi ha frainteso) ma non ho affatto confrontato l’inquinamento generato da un bus diesel e uno elettrico, ma piuttosto volevo sottolineare che la mobilità pubblica è fantastica (anche se diesel), e che anzi il diesel può arrivare dove l’elettrico arranca (soprattutto perché i bus viaggiano tutto il giorno e spesso l’unico tempo morto per ricaricare sarebbe durante la notte).
Dire diesel=cattivo significa vedere il mondo in bianco e nero.
Diffondere bus a diesel può paradossalmente diminuire l’inquinamento complessivo.
È più chiaro ora?
Cosa ci sarebbe di male nel ricaricare durante la notte, se l’autonomia basta poi per tutta la giornata successiva? E se non basta, già ci sono soluzioni di ricarica ad altissima potenza che consentono rabbocchi in pochi minuti, al capolinea. Certo il passaggio alla trazione elettrica comporta anche sui bus cambi di abitudini, organizzazione aziendale e infrastrutture. Ma con il diesel l’obiettivo climatico zero non si raggiungerà mai
Il diesel, ogni volta che si può – oggi sempre più spesso – va sostituito. Io sono salito a oltre 2000 metri su bus elettrico e con prestazioni migliori rispetto ad uno termico. Si può fare https://www.vaielettrico.it/a-2100-metri-sulle-dolomiti-con-lautobus-elettrico-di-man/ e visto che le soste di 10/15 minuti al capolinea sono previste è facile ricaricare https://www.vaielettrico.it/ricarica-fast-da-terra-con-srs-di-alstom/
ecco, questo è esattamente ciò che intendevo con “bisognerebbe entrare nel merito”!
È fattibile usare una singola carica per un’intera giornata?
Sia su tratte cittadine che extraurbane?
È fattibilie rabboccare in pochi minuti?
È un problema grave se la batteria degrada a causa delle ricariche rapide?
Si possono gestire picchi di consumo elettrico della rete dovuti a ricarica rapida di grandi veicoli?
Ricaricare i veicoli di notte implica usare prevalentemente energia non rinnovabile in quanto il fotovoltaico non funziona?
Ha senso usare pantografi per l’alimentazione lungo il tragitto?
Ha senso il battery swap?
A tutte le sue domande hanno già risposto decine di aziende locali di trasporto (TPL) impegnate nell’elettrificazione della flotta. Tranne casi molto particolari, è solo questione di investimenti nell’infrastruttura. Bologna per esempio:
Kempower fa il piano ai bus elettrici bolognesi
Arrivano a Bologna i “midibus” elettrici Rampini Eltron
Bologna sale sui maxi bus elettrici della turca Karsan