Home Auto Bus elettrici? Ne abbiamo meno della Bulgaria

Bus elettrici? Ne abbiamo meno della Bulgaria

0

Sui bus elettrici possiamo fare meglio. Come flotta siamo a metà classifica in Europa, ma dietro a paesi molto meno popolosi come Bulgaria, Svezia, Olanda…

Niente incentivi alle auto? Almeno ai bus

Si parla tanto di auto elettrica, ma è dai mezzi di trasporto collettivo che sarebbe logico partire. Mezzi che ogni giorno fanno centinaia di km all’interno della città e potrebbero essere “i moltiplicatori della mobilità sostenibile“. Quindi taxi, mezzi di consegna merci (il cosiddetto ultimo miglio) e, naturalmente, i bus. In Italia, per ora, si va poco oltre i buoni propositi (vedi il grafico sotto). Con una flotta complessiva che è un settimo di quella del Regno Unito. I motivi? I soliti. Scarsità di fondi delle aziende di Trasporto Pubblico Locale (TPL). Diffidenza sull’autonomia di percorrenza e mancanza di punti di ricarica. E c’è poi un certo timore, per la verità diffuso in tutta Europa, che le gare finiscano per spalancare le porte a un fornitore cinese, leader mondiale nei bus elettrici (BYD, già in uso a Torino). Finora le città più attive sono Milano (guarda l’articolo) e la stessa Torino. Non sarebbe tempo che il governo, che dice di non avere risorse per incentivare l’auto elettrica, pensasse a un piano straordinario almeno per i bus?

Il bus cinese con la ricarica mobile a bordo

Isbrand Ho (BYD Europe) con Colin Robertson di Alexander Dennis, azienda che ha ordinato 215 e-bus .

Intanto i produttori si ingegnano per migliorare prestazioni e autonomie degli e-bus. E la novità più interessante viene proprio dal colosso cinese BYD (guarda il comunicato, in inglese). Al Salone di Birmingham, l’EuroBusExpo, è stato presentato un nuovo modello, l’Enviro 200EV, con una piccola stazione di ricarica mobile alloggiata sopra una delle ruote. Questo consente  all’Enviro200EV di essere ricaricato durante il viaggio, aumentando l’autonomia di percorrenza per i 33 passeggeri che può ospitare, senza necessità di soste intermedie. La stazione mobile è stata sviluppata dalla stessa BYD. Vedremo se funziona e se è una buona soluzione. Ma se lo è, sempre di progresso si tratta. Cinese o altro, non fa poi tanta differenza.

Guarda anche: l’Enea presenta Ecomondo a la ricarica istantanea per i bus.

 

Apri commenti

Rispondi