Bolzano non è Italia, sulla mobilità elettrica, come abbiamo scritto da poco (leggi). La conferma nei giorni scorsi quando il presidente altoatesino Kompatscher ha fatto questa proposta al suo omologo tirolese Anton Mattle: «Facilitiamo la circolazione delle merci sull’asse del Brennero puntando sulla mobilità elettrica». E la ricarica? Inaugurata la stazione Alpitronic da un megawatt.

Bolzano chiede uno sconto per i camion elettrici
La politica conta. Da un lato quella nazionale che rema contro, a dir poco pessima la gestione degli incentivi, dall’altro alcune regioni p province che lavorano bene. Senz’altro Bolzano dove il presidente altoatesino Arno Kompatscher ha proposto al suo omologo tirolese Anton Mattle: il passaggio notturno dei camion elettrici sul versante austriaco dell’Autobrennero con pedaggio agevolato.
Ai microfoni del TGR Bolzano il presidente Kompatscher si è rivolto al suo omologo tirolese: «Invito il Tirolo a darci una mano. Questi mezzi già oggi possono percorrere il corridoio del Brennero durante la notte ma andrebbe abbassato anche il pedaggio per favorire questa rotta di sostenibilità».
Non è messaggio solo mediatico: «Ne ho già parlato con il presidente Mattle e loro vogliono valutare e prendere in considerazione l’idea. Io lancio l’appello per dare un segnale importante».
E la ricarica? Inaugurata la stazione da un megawatt di Alpitronic vicino a Bolzano
Bene la proposta, ma la strada è percorribile? Esistono già camion elettrici con percorrenza oltre i 500 chilometri, nel nostro articolo cinque modelli, e si stanno inaugurando le prime colonnine dedicate ai camion (leggi) a iniziare dalla provincia autonoma di Bolzano.
L’appello di Arno Kompatscher è stato lanciato durante il taglio del nastro della colonnina da un megawatt per ricaricare i mezzi pesanti al parcheggio Firmian vicino all’uscita autostradale di Bolzano Sud.
Stazione sviluppata da Alpitronic, il suo amministratore delegato Philipp Senoner: «E’ solo la prima di una serie di stazioni che verranno installate sulle principali direttrici europee. La Ue prevede di mettere giù 6.000 punti di ricarica da un megawatt per poter gestire le tratte di trasporto merci lunghe».

Si devono ottimizzare i tempi. I camionisti possono ricaricare durante la pausa di 45 minuti che i conducenti devono fare dopo ogni quattro ore e mezza di guida. Si ricarica veloce e si è pronti a partire.
La Power Unit è composta da otto moduli con una potenza massima di 1 MW. Attualmente tre sono gli stalli disponibili, oltre al connettore classico CCS2 (Combined Charging System) con una potenza massima erogata fino a 600kW, vi è il nuovo da 1.000 kW MCS (Megawatt Charging System).
Con l’Austria è scontro sul traffico pesante
Tra Austria e Italia è forte lo scontro, con durissima battaglia legale che coinvolge anche la Commissione europea, sui divieti e limitazioni ai transiti di mezzi pesanti lungo il tratto austriaco dell’autostrada del Brennero.
L’Austria ribadisce, si è anche rivolta alla Corte europea, che i limiti alla circolazione dei Tir sono necessari per tutelare la salute dei cittadini e garantire la sicurezza stradale. Se la politica nazionale è poco creativa a Bolzano si è lanciata una proposta concreta: camion elettrici durante le ore notturne.
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Abito lungo l’asse del San Gottardo e sono al 100% favorevole alle limitazioni sul trasporto pesante lungo gli assi alpini. Il mio paese (Svizzera) ha investito un sacco di soldi per favorire il trasporto merci su rotaia.
Tuttavia penso che in questa fase si potrebbe provare in fase transitoria dare delle deroghe ai camion 100% elettrici.
resta il problema del volume di traffico con l’aggiunta di mezzi pesanti (anche parecchio, viste le batterie) ma almeno il problema “rumore e inquinamento” si attenua… in attesa di maggior sviluppo del trasporto merci/persone su ferrovia.
Oltretutto in Svizzera state pure sperimentando alcune tratte di binari dotati di pannelli fotovoltaici (con tanto di carri-posa specializzati per allestire velocemente la nuova rete ! ), che potrebbe portare ad importanti sviluppi aggirando anche le controversie sui campi FV e gli impatti paesaggistici.
Caro Sebastiano
io abito vicino all’A1 e sono stufo di sentire di notte le auto dei turisti svizzeri..io sono per vietare l’ingresso in Italia delle auto con targa svizzera andate in vacanza sul lago di ginevra
La famosa A1 vicino alla svizzera…..
Ma per favore. Lungi da me difendere la svizzera o gli svizzeri ma questo commendo è davvero il vuoto assoluto.
Spero che – se attuato – rimanga comunque un provvedimento transitorio in attesa dell’entrata in servizio del BBT (il tunnel del Brennero), la cui entrata in eservizio e’ prevista per il 2032, e per il quale si stanno spendendo oltre 10 miliardi! Che le merci passino finalmente su rotaia e’ nell’interesse delle popolazioni che vivono da entrambi i versanti alpini, non solo degli austriaci!
Se il transito è non inquinante, sarà molto meno importate il passaggio su rotaia.
E non lo dico perchè non lo voglio, tutt’altro. E’ solo che, incidentalmente, l’elettrificazione dei trasporti risolve anche questo annoso problema.
Mancano u bel po’ di anni alla rotaia
Impiegando TIR a batterie l’Austria non avrà più scuse per creare problemi al transito con l’Italia…
Vediamo se accetteranno di ridurre i pedaggi ai TIR BEV per favorirli (e scoraggiare l’uso di quelli ICE) oppure era soltanto un “boicottaggio” dei rivali italiani…
ps. @redazione di Vaielettrico … come stanno andando le fabbriche automotive austriache (Magna Steyr Puch etc ) notizie recenti ?
ho visto questo sito
https://investinaustria.at/it/settori-funzioni/settore/mobilitaet/
un invito agli produttori componentistica italiani abbandonati da Stellantis ?