Breath Clean. E’ il progetto di monitoraggio dell’aria di Milano presentato da DHL Express all’interno del format sulla mobilità del futuro BluE. Il progetto è stato sviluppato con la startup italiana Sense Square.
Nato per supportare le amministrazioni comunali nelle decisioni a tutela dell’ambiente acquisendo informazioni dettagliate sulle concentrazioni di inquinanti nell’aria (PM 1, PM 2.5, PM 10, NO2, VOC) approda a Milano per la sperimentazione pilota.
50 stazioni mobili in giro per la città
A bordo di oltre 50 veicoli DHL che tutti i giorni attraversano la città per le consegne, sono stati installati sensori, brevettati da Sense Square, creando delle vere e proprie stazioni mobili di monitoraggio. Ciascuna è in grado di fare una rilevazione in movimento ogni 5 minuti. I dati raccolti, interpretati e integrati con le attuali rilevazioni da postazioni fisse, forniranno al Comune di Milano un quadro più completo della qualità dell’aria in città. La sperimentazione del progetto avrà la durata di due anni.

Nazzarena Franco, CEO di DHL Express Italy, introducendo il progetto, ha detto che «il tema green per noi è centrale.
Consapevole dell’impatto generato dalle nostre attività, il Gruppo DPDHL ha adottato la preservazione dell’ambiente come elemento portante di una strategia di lungo termine».
«Siamo particolarmente fieri _ ha aggiunto _ che la prima sperimentazione di Breath Clean sia in una città come Milano, modello di riferimento nell’anticipazione delle tendenze. Questo progetto ci permette di raccontare l’evoluzione green della logistica e una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato».

Obiettivo: emissioni zero nel 2050
DHL, con la propria vision “Connecting People, Improving Lives” e la politica GoGreen, del Gruppo Deutsche Post DHL ha come obiettivo zero emissioni entro il 2050.
«Lavoriamo da tempo su più fronti per migliorare l’aria che si respira nelle strade di Milano e continuare ad abbassare i livelli di Pm10 _ ha commentato l’Assessore alla Mobilità Marco Granelli _. Per questo siamo felici che anche DHL abbia accolto le
nostre sollecitazioni e si faccia a sua volta attore del cambiamento».

L’Assessore ha poi aggiunto che «provvedimenti come Area C o Area B hanno fra gli obiettivi quello di coinvolgere i grandi operatori del trasporto e chiamarli a individuare nuove filiere logistiche più compatibili con i bisogni ambientali e di traffico urbano. Il lavoro di mappatura che faranno i 50 veicoli Dhl sarà un pezzo di questo quadro».