Bordate contro le elettriche: ecco due articoli che le bocciano senza appello
“Leggete questo report pubblicato da MSN. Hanno il coraggio di scrivere un sacco di esagerazioni. Potreste almeno controbattere e quella che dopo 10 mila chilometri si devono cambiare le gomme? È assurdo…“. Giuseppe

Se vai alla fonte e verifichi chi sono gli autori di questi articoli…
Risposta. Questi articoli sono veramente strepitosi. Il primo in particolare si basa sulle analisi di due personaggi, tali Leigh R. Goehring e Adam A. Rozencwajg. Ti aspetti di trovarti di fronte a eminenti studiosi di altrettanto importanti università. Ma poi vai a vedere i loro profili e scopri che si tratta di tutt’altro.
Goehring, per esempio, è un soggetto che da decenni si occupa di investimenti in materie prime. Un abile speculatore che evidentemente sa far bene il suo mestiere, ma forse non è la persona più indicata per dirci quale tipo di transizione è più sostenibile. La foto che compare sul suo profilo non ci restituisce esattamente l’immagine di uno scienziato chino sui suoi libri e sulle sue ricerche 7 giorni su 7.
Quanto all’articolo di MSN, siamo in presenza di un tal numero di sciocchezze da non meritare risposta. Tra queste, appunto, il sostenere che la manutenzione nelle auto elettriche è addirittura esosa, cosa normalmente falsa. Meglio non perdere tempo con articolo del genere e restare sui problemi veri delle EV, che ci sono e sono tutt’altri.
- Le auto elettriche costano troppo? Guardate che cosa sta facendo BYD: il VIDEO di Paolo Mariano
Questo lo avete letto?
https://www.gestoricarburanti.it/2024/07/31/lauto-elettrica-e-il-diesel-solidarieta-inattesa-sullautostrada-del-sole/
Si prova ma poi la vendi disperato, se non sei un pensionato che non supera i 90, molti spazi per il relax… il futuro saranno le batterie o comunque l’energia per muovere, il resto va bene…
Disperato sarà lei!!
Segnalo che l’articolo su MSN non è di MSN. Msn funge da aggregatore di notizie, l’articolo originale è qui https://www.casaideadesign.it/attualita/flop-auto-elettrica-una-sconfitta-non-ancora-ammessa.php
… ad opera di quella bravissima persona che di nome fa Davide e di cognome Casarin.
1. Costo
Un fondo di verità c’è, le BEV costano ancora troppo rispetto ad auto termiche. Una 500E non può costare 30K++
Però, sfido chiunque a dirmi quanto può costare una termica con 280+ CV, che non abbia tagliando da fare e che consumi quanto descritto sotto. Attendo con pazienza.
2. Usabilità
Fattuale, ristretto però alla categoria osservata, quella degli agenti di commercio.
La stragrande maggioranza dei lavoratori sono pendolari che ad esagerare fa 100km tra andata e ritorno. Chi ne fa di più, o ha un stipendio ad personam oppure è disperato.
Rimandendo alla stretta cerchia delle persone che conosci tu che stai leggendo questo mio post, quanti agenti di commercio conosci? Quante persone conosci che fanno più di 100 o 200 Km al giorno per lavorare? Io, personalmente, ne conosco una, altri 2 sono camionisti.
3. Manutenzione
Follia pura!
Quella sugli pneumatici che andrebbero sostituiti dopo 10000 Km la dice lunga sulla validità dell’articolo. Ma di che cosa parla? Sono proprietario di Tesla Model 3 con 12500 Km fatti, i cui pneumatici sono stati invertiti (fronte-retro) a poco più di 10000 Km. Ho chiesto al gommista “come sono messi gli pneumatici?”. Mi ha risposto “sembrano nuovi”.
Sulla questione “fare 1 km con l’auto elettrica costa tanto quanto farlo con una tradizionale macchina a motore endotermico”. Ma cosa stracazzo dice questo?
Kia sportage 1600 Gdi benzina, 132 CV, culo pesante:
– prezzo benzina 1,75€/L (la diamo buona come prezzo medio attuale?)
– Km percorsi al litro: 14
– quanto spendo per 100Km? 100/14*1,75 = 12,5€
Tesla Model 3, 280 CV circa, una freccia:
– prezzo kW/h per eccesso 0,50€ (Tesla SUC, Enelx (Wroom) e A2a (Northe)), carico il 90% delle volte con Tesla a prezzo compreso tra 0,41 e 0,45
– Km percorsi con un kW/h? dal computer di bordo, da quando ho l’auto consumo 141 w/h per Km. Arrotondo a 150 per facilitare il calcolo, per cui, si deve prendere 1 kW/h / 150 w/h = 6,66 Km (percorsi con 1 kW/h)
– Quanto spendo per 100Km? 100/6,66*0,5 = 7,5€
Da una settimana ricarico in garage
– prezzo kW/h spannometrico: 0,24€
– Quanto spendo per 100Km da ora in avanti? 100/6,66*0.24 = 3,60€
Morale? Spendo un quarto di quello che spendevo prima, avendo più del doppio dei cavalli con prestazioni nemmeno paragonabili (ronzino Vs purosangue)
4. eeehhhh no, non c’è (manco ha riletto l’articolo prima di postarlo)
5. Sostenibilità
La sostenibilità di un auto elettrica rispetto ad una termica la si calcola su un fatto: quando finiranno i carburanti, che si farà?
– auto termica: morta, non c’è via di scampo
– auto elettrica: energia rinnovabile, praticamente infinita. Se non ce la fai ad usare un pannello solare, ti metti lì con una bicicletta ed una dinamo, pedali e ricarichi la tua bella auto elettrica, come si faceva una volta che si andava in giro la sera con la bicicletta con la dinamo per dare luce al faro anteriore.
Tutte le stupidaggini raccontate al punto 5 sono ridicole, non c’è un singolo episodio storico legato ad un disastro ambientale derivato dai metodi di estrazione o lavorazione delle terre rare al fine di produrre batterie. Potrei invece usare il termine Exon/Valdez per far venire i brividi. Oppure basta andare su wikipedia e scrivere disastro ambientale. >> https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_ambientale e verificare a quanto stiamo tra “carburanti di origine fossile” Vs “terre rare”.
“Rimandendo alla stretta cerchia delle persone che conosci tu che stai leggendo questo mio post, quanti agenti di commercio conosci?…”
Uno solo, mio cugino… e guida una Kia Niro EV che ricarica in maggioranza a casa!!!!!!! 😁😁😁
Sì perché c’è parecchia mitologia attorno agli agenti di commercio: in effetti, molti sono “agenti di zona” e operano visitando anche molti clienti al giorno, ma nel raggio d’azione di qualche provincia, quindi con percorrenze quotidiane anche notevoli ma soprattutto extraurbani e urbani.
In simili circostanze l’uso di un moderno BEV è dunque perfettamente possibile. 😊
Dimenticavo.
L’unica categoria che frequento e che onestamente ritengo faccia ancora fatica ad utilizzare BEV è quella degli autisti NCC (Noleggio Con Conducente) delle lunghe tratte.
Mi è capitato, in occasione di trasferte per lavoro, di scambiarci diverse chiacchiere, scoprendo che, dopo aver portato me all’aeroporto di Bologna alle 6 di mattina, la loro giornata prevedeva (per fare un esempio) di prelevare un cliente a Bologna per portarlo a Roma per ora di pranzo e, una volta a Roma, di prelevare un secondo cliente per portarlo ad Ancona per il tardo pomeriggio.
Gente insomma davvero da 1000 e più km al giorno, per le quali il problema non è tanto l’autonomia dell’auto (per inciso, guidano tutti modelli costosetti, tipicamente Mercedes, BMW o Audi, i cui modelli elettrici di punta ormai toccano e superano i 500 km di autonomia), bensì il tempo per ricaricare ogni volta al 100% per fare i successivi 500 km, tempo che anche ricaricando alle HPC è ancora troppo lungo per le loro elevate esigenze.
Per loro occorrerà davvero aspettare batterie tipo le StoreDot “100 x 3” (100 km ricaricati in 3 minuti), o ancora più performanti.
Ma si tratta appunto di UN’UNICA categoria: per (quasi) tutti gli altri, già oggi c’e un BEV in grado di soddisfare le loro esigenze… e, se oggi non c’è ancora, ci sarà entro pochissimi anni. 😊
Ottimo Francesco, questo è il miglior post di risposta ai no watt che abbia mai letto. Sei riuscito a ribattere punto per punto ai cazzari che postano stupidaggini a svantaggio dell’elettrico e che non sanno nemmeno com’è fatta una BEV. La superiorità tecnologica delle BEV non ha eguali ma i cazzari stentano a capirlo, putroppo. Con loro è una battaglia persa, è inutile anche scendere al loro livello.
Va bene tutto, pero’ sulle gomme leggo nei commenti numeri preoccupanti.
Ricordiamo che oltre all’usura del battistrada c’e’ anche un decadimento della mescola con il tempo.
Non risparmiamo sull’unica cosa che tiene l’auto in contatto con la strada. Vedete i test: in frenata una gomma usata perde metri su asciutto e soprattutto bagnato, la differenza tra una frenata in sicurezza ed un tamponamento.
Gli pneumatici non si consumano “a caso”…
Che tu guidi un SUV o SW a gasolio o elettrico (le più pesanti) ciò che conta sono:
1) come guidi tu ..
Se vai a CdS le gomme durano
tantissimo …basta non fare continue
accelerazioni usando la gran coppia.
del motore , forti frenate agli ultimi.
metri e curve a forte velocità l
Entrare in ritardo sulle curve accelera
il consumo sulla “spalla esterna”
2) come le “mantieni tu” alla pressione.
indicata dal costruttore: minimo 1
volta al mese, sempre a freddo.
Elettrica, termica o ibrida.. se guidi male o troppo veloce usuri gli pneumatici… inquini parecchio…spendi parecchio (in cambio gomme, pastiglie freni…e rischi ! )
L’ auto elettrica può avere prestazioni notevolmente superiori in accelerazione rispetto a vetture pari segmento.
Se chi guida non si controlla… è normale che consumi tanto…e non solo di corrente…
(io viaggio gratis 8 mesi /anno..ma mica me ne approfitto continuamente…. Ogni tanto, quando possibile e sicuro, uso il gran vantaggio prestazionale…prima che scatti l’ istanza di divorzio 😉)
L’unica strada per opporsi a queste falsità è mettere in strada più elettriche possibile, ad oggi ci si fida di questi siti immondizia perché non si ha conoscenza diretta di un possessore BEV… Siamo ancora a circa 250mila BEV immatricolate in italia, se non avessimo un governo palesemente contro potremmo superare il mezzo milione in tempi brevi…
Nella kona64 sono a circa 55000 con il treno originale mi sembra Nexen…ho chiesto all’ultimo tagliando (quarto) se arrivo al prossimo ( maggio 2025) e mi hanno detto che al limite ma ci arriverò: cioè arriverò a circa 70000 km
Le opinioni alla lunga non contano, contano i fatti. Ci sono oggettivamente ancora dei problemi per chi vive in un piccolo appartamento in una grande città e vuole passare ad un’auto puramente elettrica. Le batterie costano e pesano e per installare una colonnina di ricarica da 22kw in garage (ammesso di averlo il garage) bisogna fare un contratto elettrico per il trifase.
In generale nell’ industria e a casa nessuno si sognerebbe mai di usare un motore a combustione interna laddove sia possibile usare un motore elettrico.
La trazione ferroviaria è tutta elettrica, in campo navale si stanno sperimentando sistemi a cella di combustibile, che producono energia elettrica per azionare i motori.
Per quanto concerne l’inquinamento, ci sono addirittura piattaforme di estrazione del greggio che, non potendo stoccare il gas che esce dai pozzi, lo bruciano. In questo contesto attaccarsi all’inquinamento associato alla produzione di batterie mi sembra pateticamente ridicolo.
Installare una colonnina da 22 kW in trifase in garage??????
Io sono semplicemente passato ad una fornitura da 6 kWh in monofase: di notte in garage ricarico a 5 kWh (per mia scelta) e dalle 23:00 alle 7:00 ricarico 40 kWh.
Uno che lensa che nella vita normale serva istallare una colonnina da 22 kWh nel proprio garage dimostra solo di non sapere nulla della mobilità elettrica e che questo è a tutt’oggi il problema più grande: la disinformazione sull’argomento.
Ultimo anno: 15000 km e caricato a casa praticamente solo di notte+ festivi ( contratto particolare!! ) mai da colonnina pubblica con classici 3,3 kw prevalentemente tra 1,9 e 2,3 kW + induzione, lavatrice, lavastoviglie e condizionatore. Tutto con L’ aiuto di un solo pannello fotovoltaico. In quattro anni ho caricato ( fuori) solo tre volte!
Iorio chiedo anche a te ,molti lettori continuano ad asserire che il carichino ( fornito in origine dalla casa costruttrice dell’ auto) sia da utilizzare solo in caso di emergenza. Questa affermazione mi lascia pensare a due cose la prima,che se fosse vero non mi fiderei nemmeno in caso di emergenza,la seconda è che leggendo il libretto ,magari mi è sfuggito , non ho visto nessun rifermento alla necessita emergenziale per l’ utilizzo . Io ho una VW uno dei costruttori più grandi al mondo e mi mette in macchina un sistema di ricarica pericoloso ,chi ne è certo faccia subito denuncia e se ci fossero notizie in merito chiedo quante auto in carica con questo sistema hanno subito o denunciato danni . Poi per i soliti noti devo ripetere che l’ impianto deve essere a norma e che i kWh prelevati devono essere di proprietà, altrimenti è furto ma questo andrebbe dato per scontato.
Gianni questa dei 22 kW è bellissima ma dove l’ hai sentita,veramente ci si accorge che le nefandezze che girano si attaccano come le zecche,sono 4 anni che carico dal mio box con un contratto 3 kw standard con il carichino a una spina Schuko
Ecco, da un estremo ad un altro, il carichino con la Schuko sarebbe meglio utilizzarlo soltanto in caso di necessità, se capita un problema elettrico sarà una bella discussione con l’assicurazione.
Leonardo ma ancora questa menata ormai non ne parla più nemmeno vaielettrico,quante volte lo dobbiamo dire la casa ti dà il carichino con la Schuko , cavi giusti termico ,in sicurezza ho già caricato piu di 5.000 kwh il termico non è mai scattato. Volete gettare soldi nelle Wall box liberi di farlo ma basta terrorizzare la gente con queste storie. Mettetevi le Wall box in casa accanto al forno non si sa mai.
Vabbè l’importante è essere certi di cosa si sta facendo.
“Oltre agli ovvi svantaggi di avere un dispositivo di controllo posizionato sul cavo, lo svantaggio principale del Modo 2 è che il box di controllo protegge il cavo a valle e il veicolo, ma non la spina stessa, che in realtà risulta essere uno dei componenti più soggetti ad usura.”
Anche la tua è bellissima tranne se il box di cui parli è parte/adiacenza della tua stessa abitazione.
In caso contrario qualora sia un box condominiale e non di recente costruzione sei fuorilegge perchè il cosiddetto “carichino” va utilizzato in casi eccezionali e non per ricaricare quotidianamente dai box condominiali.
C’è tanto di legge che lo specifica quindi è bene evitare disinformazione da entrambe le parti.
Se abiti in un villino o è tutto nella tua proprietà sei libero di fare come vuoi ma qualora sei in un box condominiale non lo puoi fare a meno che non ti autorizzi l’assemblea e hai un POD singolo per il defalco del consumo.
Appunto Remo evitiamo di fare disinformazione per favore….
Non c’è alcuna legge che vieti di utilizzare una presa nel box per attaccarci un carichino ed utilizzarlo…
Ovviamente la corrente che prelevi deve essere tua e non condivisa con altri (anchevqui non c’è una legge specifica… è semplicemente un furto esattamente come seca quella presa ci allacci una lavatrice…) e l’impianto deve essere a norma per la potenza che può erogare quella presa (di nuovo alcuna legge “speciale” esiste ma semplicemente ka norma generale degli impianti elettrici).
Posti questi 2 requisiti (impianto a norma e addebito solo a te) nessuno può impedirti di utilizzare quella presa perchè la legge (che poi è una semplice circolare dei vigili del fuoco) dice che se istalli un NUOVO punto di ricarica non può essere una semplice presa scuko. Tradotto: se modifichi l’impianto elettrico per creare un punto di ricarica non se utilizzi l’impianto presente senza che fai modifiche.
Personalmente sono 3 anni e mezzo che ricarico quotidianamente dal garage con carichino e presa scuko (il garage non è attiguo all’appartamento, anzi è sotto la palazzina di fronte che fa parte dello stesso condominio ma è allacciato al contatore dell’appartamento perché la “saka contatori” è una unica quindi non è complicato allacciare il garage al contatore del propretario… e non è che il mio condominio sia l’unico cosi…).
Semplicemente ho controllato che i cavi siano di sezione adeguata per l’amperaggio che utilizzo (10 A che è più che sufficiente per le mie percorrenza giornaliere come quelle del 90% degli italiani perchè si ha tutta la notte per caricare non lo si deve per forza fare in 1 o 2 ore…)…
Riguardo la presa il 99% dell’usura viene dal fatto che in una presa normalmente si innestano e tolgono di continuo i maschi e quedto porta alla deformazione dei conmettori con possibili giochi e “falsi contatti”. Nel mio utilizzo invece ho attaccato il carichino è sta sempre li (in 3 anni e mezzo l’avrò staccato al massimo 5 o 6 volte, coincidenti con le varie vacanza per ferie, per il resto il carichino sta li attaccato fisso). Se uno utilizza un amperaggio “di sicurezza” (non a caso io mi fermo a 10 A sui 16 che teuricamente potrebbe erogsre quella presa) puoi stare sicuro che nulla accadrà…
Anche riguardo l’obbjezione della minor praticità e del non controllo delka presa rispondo che esistono carichini e carichini… Con il mio, quello della Tesla, non ci sono nessuno dei 2 “inconvenienti” perchè la gestione di tutto (programmazione dei tempi di ricarica e dell’amperaggio da utilizzare) è fatto dall’auto e non dal carichino e riguardo il monitoraggio della presa nel maschio del carichino che si infala in essa c’è la sonda di temperatura quindi il carichino monitora anche la presa a muto e se vede che la temleratura si alza troppo stacca il carico.
Perdonami Moreno, ma probabilmente non hai letto bene ciò che ho scritto.
Mi sembra evidente che se la fornitura elettrica nel box, la rimessa o quello che vuoi tu è attaccata direttamente al TUO contatore della TUA abitazione il problema defalco non sussiste.
Poi c’è una tua assunzione di responsabilità per altre tematiche ma questo è altro discorso.
Allo stesso modo la legge è abbastanza chiara, basta leggere, molte, moltissime autorimesse condominiali sono state fatte prima delle BEV quindi poco idonee ad assorbimenti carichi costanti e continuativi, il furto di energia è penale quindi si rischia multa e reclusione tanto per chiarire.
Prende per assunto che la sua situazione rispecchi quella del 90% degli italiani è una cosa che mi fa sorridere, purtroppo.
Tanto più che in molti casi c’è gente che il box ce lo ha anche a diversi isolati e li non puoi fare nessun allaccio al tuo contatore di casa.
Ognuno può interpretare la legge come vuole ma se vuoi ricaricare in un box condominiale con contatore comune (e sono tanti visto l’utilizzo come autorimessa) ci sono delle regole e delle limitazioni, non è che vai li ti attacchi, carichi e pace così. Questo va semplicemente detto proprio per evitare disinformazione.
Remo ad non aver letto ciò che è stato scritto non sono di certo io…
Dimmi dove ho scritto che il 90% degli italiani hanno un garage come il mio?
Se tu capissi l’italiano avresti visto che ho detto che il 90% degli italiani hanno percorrenze giornaliere perfettamente reintegrabili in una notte (tipicamente perlomeno 8-10 ore) utilizzando solo 10 A e che quindi un impianto a norma per alimentare una scuko non può avere problemi di surriscaldamento….
In alcun modo in quel punto stavo parlando del mio garage e di come è rifornito di elettricità!!!! E si che, anche rileggendolo, mi sembra bello chiaro….
Ma chi vuole “capire male” trova sempre ilmodo di trasformare le parole degli altri a proprio piacimento…
Remo visto che sei curioso ,io parlo solo di cose che so ho mi appartengono poi ognuno decide in base alle sue possibilità,ebbene si carico con il carichino da più di quattro anni ho già ricaricato più di 5000 kWH a 2,2 kWh ho il box a qualche metro dalla porta di ingresso della mia abitazione,una fattoria ,con due impianti FV e siccome è tutto mio faccio come e quello che mi pare . Quindi parlo della mia esperienza personale e sicuramente non mi metto a sindacare le esperienze altrui che tra parentesi mi interessano pochissimo,ma aggiungo che se avessi utilizzato lo stesso sistema in un box condominiale a parte le menate dei condomini , che rompono le scatole anche se cambi una lampadina,cosa sarebbe cambiato?
Parlo di gomme, Premetto che non vedo un grosso nesso con il consumo gomme in base al tipo di alimentazione, fatto sta che con la mia ID3 nuova, guida modalità eco con le Bridgestone Turanza Eco 215-55-R18 sul posteriore ho fatto poco più di 12.500 km. La mia impressione è che queste gomme non siano per niente buone . Vedrò cosa succede con le prossime.
Controllato stamattina l’usura delle Pirelli Pzero della mia Tesla M3P che dopo 13 mesi e 43.000 km sono ancora in buono stato, con le posteriori un po’ più usurate delle anteriori perché non le ho mai fatte girare. Stimo di cambiarle a 65.000km.
Ringrazio Iorio e Mirko che confermano il mio sospetto che le mie fossero gomme particolarmente balorde , grazie ancora
Te lo confermo pure io,..con misure vicine alla tua ( 215 su disco 20 però…e 218CV anteriori)… I 2 set (Goodyear 4 stagioni per l’inverno ed il set nativo Michelin 3 stagioni) dopo 24000 km sono praticamente nuovi (ammettendo uso bilanciato 12k km /ognuno).
Ho guida molto scorrevole…la.moto insegna 😉…ma mi sa che hai pneumatici poco performanti… I miei set te li suggerisco… specialmente il 4 stagioni….pure super silenzioso e ottimo su bagnato pesante….
Ringrazio anche Damiano
Utili tutti i suggerimenti
Anche sulla Skoda CitiGo in 4 anni e 35’000km (metà fatti con gomme estive originali e metà con gomme invernali)… Quelle estive saranno consumate entro fine estate… Qualche sospetto sulle gomme VW le ho anch’io… Vedremo con il prossimo treno preso da gommista esterno…
Vabbè, non c’è verso, continueranno a tirare m***a sulle elettriche ma lentamente ci passeranno tutti, é solo questione di tempo. E purtroppo queste piattaforme campano sul clickbait… Devono per forza fare il titolone per attirare click altrimenti chiudono e il tema dell’auto elettrica é perfetto, divisivo al punto giusto.
Io sto tranquillo…
Quando Stellantis sarà pronta con modelli veramente competitivi… tutto il clickbait magicamente cesserà…. e Porro diventerà testimonial BEV 😉
(e vedremo magari tanti modelli BEV prodotti anche a Cassino, Melfi e Pomigliano…oltre che Mirafiori..la 500e 2.0 con nuova batteria)…
Troppo sognatore 🤔 ?
“Quando Stellantis sarà pronta con modelli veramente competitivi…”
…si chiamerà in un altro modo e sarà a controllo cinese. 😑
… mi riferisco allo storico controllo media in Italia…
Vedrai che quando avranno BEV da venderci … cambierà la comunicazione….
(non più inutili mildhybrid o limitate plugin ..adatte solo a chi fa pochi km al giorno e carica a casa)
Il controllo aziendale resterà sempre quello….i nomi dei modelli Leapmotors vedrai che li “tradurranno” in qualcosa di accettabile. (tra l’altro è proprio la serie nomi e sigle delle auto cinesi e BEV giap che sono folli!
Come si fa a chiamare un’ auto “bz4e” e pensare di venderla?
2 anni fa in Toyota manco riuscivano a pronunciarlo….
no no, non “troppo sognatore”:
semmai il problema, solito,
sarà ricordare ai furboni in carne e ossa che parlano come i troll noWatt
quel che dicevano ai tempi…
un po’ come ricordare le meraviglie di certi governi nel 2010-2011
che la gente tende un po’ a dimenticare…
Penso che non cambieranno nulla nella diffusione dell’auto elettrica.
È solo veleno di pennivendoli prezzolati al servizio dei soliti interessi.
Bisognerà smaltirne ancora parecchio di questo veleno, ma pian piano si esaurirà.
Adesso si è anche aggiunto un libro negazionista da parte del famoso giornalista Porro ….
Porro è fondamentalmente un frustrato. Vorrebbe essere una grande firma del giornalismo ma non se lo fila nessuno e quindi per far sapere al mondo che esiste sputa veleno sull’auto elettrica…che è un avversario indefinito perchè non è ne una persona fisica ne giuridica quindi non riceverà mai una querela da una Nissan Leaf o da una Kia Soul EV. Se fosse un vero giornalista parlerebbe della crisi idrica in Sicilia dove ci sono 65 (si, sessantacinque) invasi piedi di acqua dolce che buttano l’acqua in mare perchè aspettano il collaudo da decenni !!! Ma qui urterebbe la sensibilità di amici degli amici e quindi…vai col veleno sulle BEV
Ho capito che avete firmato un contratto di sponsorizzazione con BYD ma trovare il modo di giocarla a forza in ogni video o articolo che pubblicate mi sembra eccessivo….
Mi sembra di essere tornato all’era delle wall box e conseguente demonizzazione della ricarica tramite carichino….
ma basta con queste idiozie ! Bastaaaa !!!!!
In Italia e nel resto d’Europa è in corso una campagna di disinformazione sulle auto elettriche. Pagata dalle case automobilistiche e portata avanti dai mezzi di informazione e dai politici. Il fine è quello di ritardare la diffusione delle auto elettriche in modo da permettere alle vecchie case automobilistiche di raggiungere il livello di Tesla e delle elettriche cinesi. Non si rendono conto che ormai è troppo tardi.
per il bene del nostro paese.. storico ed importante produttore automotive, componenti etc
almeno speriamo che non sia tardi…
Siamo un paese di “voltagabbana”…con MATTeino in testa su tutti…
Al segnale convenuto… scateneranno l’ inferno…e ribalteranno la comunicazione quando saranno più pronti…e i cinesi “cornuti e daziati”….
hai dimenticato che in settimana qualcuno davanti ai cinesi ha calato le orgoglio