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Boom di vendite EV in giugno, ma…

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La Tesla Model 3 strappa la leadership alla Model Y (foto: Tesla.com).

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Boom di vendite in giugno, ma il risultato è condizionato delle vendite con il maxi-incentivo 2024, bruciato in poche ore. La quota di mercato EV sale all’8%.

Boom di vendite: 13.415 auto vendute col maxi-bonus

Boom di vendit

In un solo mese sono state consegnate 13.415 auto elettriche, un record per l’Italia. Ma il grosso di queste immatricolazioni è stato realizzato il 3 giugno in poche ore, smaltendo ordini che avevano iniziato ad accumularsi da inizio anno. Cioè da quanto il ministro Adolfo Urso aveva annunciato l’importo degli incentivi 2024, incredibilmente generosi. A fare la parte del leone è ancora una volta Tesla, nonostante le proteste dei tanti clienti a cui il marchio di Elon Musk non è riuscito ad assicurare il bonus. Con la Model 3 che ha doppiato la Model Y, immatricolando 3.282 vetture contro 1.699. Un risultato che vale anche il sorpasso nel totale delle vendite del primo semestre, con M3 a 5.344 e MY a 4.659. La concorrenza è piuttosto distante: sul podio di giugno c’è la Dacia Spring, che però non arriva a mille auto vendute (878, per la precisione).

boom di vendite
La Renault Twingo Z.E. si piazza terza dopo le due tesla.

Tesla fa la parte del leone e si mangia buona parte degli incentivi

Nella top ten di giugno figurano anche Twingo (753 auto vendute), Avenger (668), MG4 (587), 500e (577), Smart (575), EX30 (498) e Q4 (376). Mancano all’appello grandi marchi come Volkswagen, Peugeot e Citroen.È presto comunque per tirare le somme degli incentivi: c’è ancora tempo per consegnare le auto ordinate il 3 giugno con il maxi-bonus e solo dopo l’estate avremo un bilancio definitivo. Che cosa accadrà ora? Gli addetti ai lavori chiedono in coro di rifinanziare gli incentivi.  Secondo Gian Primo Quagliano (Centro Studi Promotor) “sarebbe opportuno dirottare gli stanziamenti residui per le auto ibride e tradizionali con emissioni di CO2 contenute, che non risultano oggi particolarmente graditi, per rifinanziare gli incentivi per le auto elettriche. Soluzione opportuna anche per ridare fiato al mercato dell’auto nel complesso che ha ancora molto terreno da recuperare per ritornare ai livelli ante-pandemia“.

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29 COMMENTI

  1. Anche Matteo Valenza in un suo video accenneva a voci che vorrebbero un rifinanziamento degli incentivi a settembre. Addirittura lui parlava di concessionarie che stanno ancora raccogliendo ordini vincolati agli incentivi. Speriamo

  2. E la Fiat 600…. non arriva a seicento. Meno male che hanno deciso di farla in Polonia perché li ne vendono tante; oppure no?

  3. Statistica totalmente sballata… tesla ha auto pronta consegna o quasi, vw bmw byd stellantis impiegano mesi, quindi le auto incentivate di questi ed altri marchi si vedranno nei prossimi mesi… sarebbe interessante sapere quante prenotazioni ecobonus sono state fatte dai vari marchi il 3 giugno.

    • Se il dato si riferisce alle immatricolazioni del mese di giugno direi che è poco indicativo, in quanto Tesla è forse l’unica che ha già consegnato buona parte delle auto vendute con incentivo.
      Per gli altri marchi ci vorranno mesi…

      Per quanto riguarda la Dacia Spring, terza in classifica, si sta parlando di immatricolazioni del vecchio modello che erano in pronta consegna presso i concessionari.
      La Spring “nuova” presentata alla stampa nel mese di febbraio di fatto non si è ancora vista nei concessionari, e le consegne a chi l’ha acquistata “al buio” inizieranno da fine settembre (ne ho ordinato una con gli incentivi)

  4. Oltre al discorso che le auto dovrebbero costare molto meno per essere appetibili, questi incentivi hanno dimostrato ancora una volta che al di fuori di tesla c’è il deserto. Giusto oggi ho visto per la prima volta una dacia elettrica, ero convinto fosse un quadriciclo per minorenni, davvero imbarazzante.

      • I Italia gli unici salari decenti sono per quelli che se ne vanno all’estero (calciatori e balneari a parte), se qualcuno crede che si venderanno più elettriche con i futuri stipendi di chi “si sbatte di più” …. mi sa tanto che per molti anni vedremo ancora tante panda e tantissime auto acquistate usate 🙂

      • Non serve il macchinone, anche di fianco ad una punto la Spring sembra una macchinetta guidabile col patentino. Poi se soddisfa le necessità di chi la compra benissimo per lui ma non facciamola passare per quello che non è.

        • A me sembra che tu sia l’unico sorpreso delle dimensioni della Spring. Chi l’acquista normalmente ne conosce i molto pregi ed i pochi difetti partendo dall’idea che si tratta di un’auto il cui utilizzo è prettamente cittadino. In Italia girano migliaia di Smart da anni e nessuno si pone il problema delle dimensioni che invece sono il suo pregio. La Spring ha dimensioni perfette per gli spazi urbani oltre ad un consumo ottimo visto il peso ridotto.

  5. Visto che si parla di testate giornalistiche, ritengo che sia stata “Vaielettrico” ad enfatizzare un risultato di vendite completamente drogato dagli incentivi andati in fumo in un battibaleno.
    È un fuoco di paglia che durerà poco.
    Per inciso, conosco diverse persone che, avendo vinto alla lotteria degli incentivi, ha comprato l’auto elettrica senza la minima cognizione di causa e, soprattutto, senza avere la possibilità di ricaricare a casa.
    Vedremo quanto durerà l’entusiasmo di aver sfruttato Pantalone….

    • Effetto incentivi anche qui credo

      l’italiano vuole l’auto a benzina. Sono 42.779 quelle vendute a giugno 2024 in Italia, ossia +6,7% sullo stesso mese del 2023.

      E sono 270.866 da gennaio a giugno 2024, cioè +14,3% rispetto all’analogo periodo 2023. Tutto qui? No: ci devi aggiungere le mild hybrid: 44.485 nel sesto mese a +26%, che salgono a 251.830 nell’anno (+14,9%). Insomma, a giugno sfiori le 90 mila unità a benzina reali. Nell’anno, sfondi 520 mila

  6. ” le auto elettriche piacciono, e le comprerebbero se non costassero così tanto” Anche e Porsche piacciono, le comprerebbero se non cotassero così tanto.

    • Vero solo in parte.
      Di Porsche a 4 o 5 posti (quindi ad uso promiscuo e non di divertimento singolo o di coppia) ce ne sono in produzione solo un paio di modelli, il più piccolo è poco meno di 5 metri (con quello che ciò comporta).
      Le elettriche costano tanto IN EUROPA.
      Vecchio discorso: non c’è motivo perché costino di più dell’equivalente termico, c’è tanta speculazione, qualcuno la pagherà cara perché la stalla è aperta e stanno entrando altre razze che agli occhi del 95% dei consumatori sono uguali alla Chianina ma costano meno. Hai voglia poi spiegargli che la Chianina è migliore, quelle volte, non tutte, in cui lo è davvero.

      • Pessimo esempio, da un lato, perché adoro la chianina.
        Però in effetti la fassona ha il suo perché, specialmente se la vuoi mangiare cruda, come si usa qui in Piemonte.
        Insomma, in un mondo di hamburger da allevamenti intensivi, meglio mangiare meno carne ma di migliore qualità: ne giova l’ambiente, la salute e anche l’economia.
        Peccato che IN EUROPA abbiano deciso di sparare i prezzi alle stelle per vendere più hamburger.
        Ma come osservi correttamente, la stalla è aperta…

        • Biden l’ha appena chiusa per quelle non made in USA e se va su Trump da pure fuoco alla stalla, secondo te in Europa decideremo in modo indipendente dai nostri “amici” d’oltre oceano? Ho qualche dubbio a riguardo

          • L’Europa (quella di una volta) ha rispettato alla lettera il protocollo di Kyoto. Gli Usa nemmeno l’hanno ratificato.

          • Apprezzo il vostro ottimismo verso l’Europa del futuro … che dire: “good luck” …visto come stanno andando ultimamente le cose credo che ne avrete molto bisogno.

      • Sarà se però poi alla vacca “non chianina” non ha di che dargli da mangiare (rvedi ricarica a casa e/o colonnine AC “sotto casa” e DC magari con prezzi inferiori a quelli della benzina o del GPL) … finisce che anche lei muore di stenti ne più ne meno della chianina.

    • Chiaramente non ha capito! Piacciono tanto che vengono comprate nonostante costino di più e nonostante gli incentivi. Solo che con gli incentivi l’ acquisto è più possibile e praticamente. Senza incentivi invece l’ acquisto è proibitivo. Se vuole Le faccio anche un disegno esplicativo.

  7. Io aspetto i canonici 4 mesi per la mia ID3 pro s edition plus. Presa con gli incentivi. Quindi a mio avviso l’ effetto continuerà. Si parlava di ulteriori incentivi a settembre, qualcono sa qualcosa? Comunque faccio notare come altre testate che trattano di auto stiano dando la notizia molto sommessamente, quasi fosse un funerale. Questo boom di auto elettriche sta rovinando la propaganda controin atto da parecchi mesi.
    La verità è che agli italiani, nonostante una campagna meduatica contro e questo governo, le auto elettriche piacciono, e le comprerebbero se non costassero così tanto. Infatti preferiscono auto sì incentivate, ma dal prezzo comunque superiore alle corrispettive ICE. E il gap elevato è dato dall’ arretratezza delle marche europee nei confronti della motorizzazione elettrica.

    • Credo che tu abbia centrato il punto.
      Il fuoco arde sotto la cenere.

      Ma è un fuoco che produce poca CO2 😎

      • Occhio a spostare l’auto dalla cenere. Se prende fuoco poi a spegnerla son dolori sia che sia elettrica o a benzina.😀

    • Calma, vediamo i numeri, le elettriche coi “ricchi” bonus sono arrivati all’8%, un po più del 6% su base annuale 2024, di questo 8% il 40% è andato a società di noleggio che hanno fatto il pieno, il 60% ai privati.
      Sulle richieste non accolte non ci sono numeri, potrebbero essere molte come rebbero esser poche ma molto pubblicizzate (giustamente) da quelli che sono rimasti col cerino in mano.
      L’andamento dei prossimi mesi resta una incognita, infatti al di la di accontentare quelli “col cerino in mano” ulteriori bonus non è scritto da nessuna parte che faranno nuovamente il botto in quanto molti di quelli che l’avrebbero presa nella seconda parte dell’anno vista la “ricchezza” degli incentivi l’anno anticipata a giugno.
      Per cui secondo me fare previsioni in questo momento (non avendo peraltro nessua certezza su eventuali nuovi bonus e sulle eventuali modalità, tempi e importi) mi sembra che sarebbe fare i conti senza l’oste.
      Per cui prima di lanciarsi in voli pindarici e granitiche certezze direi aspettare le immatricolazioni dei prossimi mesi e con quelle ragionare con dati certi alla mano.

    • Le comprerebbe sicuramente di più se costassero come le cinesi (in Cina) ma soprattutto se potessero tutti ricaricarle con facilità (a casa o “sotto casa”)… fintantoché non si risolverà questo problema che sia il 4 o il 5 o il 6% che sia sempre una molto piccola frazione del parco circolante resta e resterà. Tanto per far paragoni il GPL a giugno è al 10% con incentivi risibili in confronto all’elettrico e senza il 40% comprato dalle società di noleggio.

      • A dimenticavo … al GPL vanno aggiunti tutti quelli che, come mia figlia, hanno usufruito dei 400 euro di bonus per far montare un impianto GPL alla propria auto a benzina, per cui la % vera di chi lo utilizza, è decisamente superiore al 10% delle sole immatricolazio e di auto nuo e col GPL. Non saranno o auto a emissioni I 0 di CO2 ma co.unque sono auto euro 6 alimentate col carburante meno inquinante che ci sia dopo l’elettrico,
        Con il GPL si scende a 120-140 g/km di CO2, a 0,02-0,04 g/km di NOx, e a 0,005-0,01 g/km di PM2.5

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