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Bonus rottamazione anche ai Diesel E6? MOTUS-E: “Fermatevi”

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Il Ministro Stefano Patuanelli, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, propone una nuova campagna di rottamazione delle auto che miri a favorire «anche l’acquisto di vetture non elettriche», con la finalità di «ridurre le emissioni e ridare ossigeno al settore». Cosa significa? Semplice: estendere ai Diesel Euro 6 l‘attuale sistema di incentivo alla rottamazione oggi riservato all’acquisto di auto a zero e basse emissioni.

Intanto l’Ue spinge sui trasporti  a zero emissioni

Domani ci troveremmo quindi nella paradossale situazione di incentivare con soldi pubblici anche le trazioni termiche. Proprio mentre a Bruxelles il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen presenta al Parlamento di Strasburgo gli obiettivi del Green New Deal Europeo.

Ursula von del Leyen e Greta Thunberg durante l’incontro di ieri

Ma per Greta è “una resa”

Il piano prevede la decarbonizzazione dei trasporti entro il 2050. Ma Greta Thunberg, incontrando i parlamentari europei che l’applaudono in piedi, definisce questo obiettivo «una resa». Secondo l’attivista svedese misure drastiche andrebbero adottate già a partire da quest’anno.

Sulle ipotesi ventilate dal ministro Patuanelli è intervenuta ieri l’Associazione MOTUS-E con la dura nota che pubblichiamo di seguito

Rottamazione, il comunicato di MOTUS-E

Il 2020, oramai è risaputo, porta con sé nuovi limiti sulle emissioni inquinanti: infatti, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo, dal 1° gennaio non si possono più vendere auto sul territorio comunitario che superino mediamente i 95 grammi di diossido di carbonio al chilometro, a meno di pagare multe da capogiro. Questo è solo l’inizio, perché il limite scenderà progressivamente nei prossimi anni. È evidente che, in questo contesto di transizione, l’industria dell’auto deve adeguarsi, e lo sta facendo, per riconvertire le proprie attività di produzione e commercializzazione.

Dal canto loro i Governi europei stanno supportando la transizione con sistemi di incentivazione diretta (es. Germania, Austria, Spagna, Irlanda, Slovenia, Romania) basati sulla rottamazione o supporto tramite schemi di bonus-malus che penalizzano in maniera esponenziale le vetture nuove con maggiori emissioni. Nessun Paese europeo prevede schemi di incentivazione (diretta o indiretta) per l’acquisto di veicoli con motori termici.

“Così finiamo ai margini dell’Europa”

Il risultato? In Francia la quota di mercato delle auto elettriche è passata dal 3,5% di Dicembre 2019 al 11% di Gennaio 2020 e in Germania, il cui Governo ha annunciato l’innalzamento dell’incentivo per le elettriche pure da 4.000 euro a 6.000 euro, ha visto la quota crescere dal 4% al 6,5% lo scorso mese. Per entrambi i Paesi il target dei 95 grammi non è poi così irrealistico. 

Il Segretario generale di MOTUS-E Dino Marcozzi

Qual è allora il rischio di prevedere in Italia uno schema di incentivi tramite rottamazione che favorisca trazioni diverse da quelle a zero o basse emissioni? Da questo punto di vista, un’Europa a geometrie variabili. Con Paesi che puntano senza mezzi termini sull’elettrico e Paesi che fanno della retroguardia e del compromesso i principali mezzi di autotutela. Considerando anche che il limite sulle emissioni vale a livello comunitario e non di singolo Stato membro, si rischia di trasformare l’Italia in un mercato poco appetibile per l’elettrico, un mercato in cui è possibile proseguire nelle proprie strategie commerciali di vendita di auto termiche. Con buona pace della riconversione della nostra industria e del relativo indotto che ha scommesso proprio sugli stabilimenti produttivi nazionali e sui loro occupati per le nuove produzioni elettrificate.

Rottamazione, così si ferma la riconversione

Proposte come quella del Governo rischiano di fiaccare, nel nostro Paese, qualsiasi slancio di ripresa sia in termini industriali che occupazionali, in un contesto macroeconomico non certo favorevole, proprio nel momento in cui si stanno riconvertendo gli stabilimenti per la produzione di auto elettriche.

Vaielettrico sottoscrive parola per parola

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46 COMMENTI

  1. Io sto semplicemente dicendo che non esiste una soluzione unica ai problemi . io sto dicendo che per piccola mobilità cittadina va bene elettrico , mentre per le lunghe distanze bisognerebbe rivalutare il Metano CH4 che è quasi con andare a Idrogeno ed è disponibile oggi .
    L ibrido (Quale ?? Mild / Hibryd o Plug In ) va forse bene per i tassisti ma se fai lunghe distanze la sua utilità è ZERO . Lo posso dire in quanto da Ingegnere e da utilizzatore , ho avuto circa 60 Vetture con tutte le alimentazioni sono in grado di discernere le soluzioni .
    Son d accordo che ul full electric per tutti non è la soluzione

  2. Secondo me è lei che ha capito male. Da ingegnere motorista e ricercatore le dico che ad oggi la vera tecnologia che permette di abbassare le emissioni di CO2 è l’ibrido. Pensando all’Italia se uno dovesse convertire l’intero parco macchine in elettrico il fabbisogno di energia elettrica aumenterebbe almeno di 2/3 volte rispetto a quanto è richiesto ora (ad un convegno recente tenuto da importanti aziende del settore Automotive è stato dimostrato che convertire il 30 % del parco auto italiano in elettrico richiederebbe un aumento di produzione annuo di energia elettrica di 800 TeraWatt/h, l’ordine di grandezza è di 1000 milioni di Watt all’ora prodotti in modo continuo) , quindi sa con il 40% di energia elettrica prodotta oggi con fonti rinnovabili (sono curioso poi di sapere quali visto che a parte l’ idroelettrico tutte le altre hanno rendimenti ridicoli) quante auto elettriche alimenterebbe? Ben poche di sicuro.
    Se vogliamo solo auto di quel tipo la soluzione è solamente una: nucleare. Senza centrali nucleari non è possibile avere un parco auto circolante puramente elettrico a emissioni zero.
    Altro piccolo problema (forse la gente non lo ha ancora capito): in Italia (così come in qualsiasi altro stato) abbiamo una rete di distribuzione che ci permetta di alimentare migliaia di veicoli per ogni città ogni sera dopo che torniamo dal lavoro? No!!!!!!
    Prima di parlare bisogna un attimo riflettere e conoscere quello di cui si sta parlando.

    • Rispolveri la qualifica di ricercatore e si documenti, partendo dai numerini più semplici: se tutto il parco auto italiano (38 milioni) si tramutasse miracolosamente in Tesla Model S (sa di cosa parlo?) servirebbero circa 100 TWh di energia elettrica in più sui 300 TWh dell’attuale produzione annua. Significa un terzo in più, non due terzi come scrive falsamente lei. Le altre falsità che scrive (una ogni riga) non le commento nemmeno. La sua incompetenza non merita altro.

  3. Io mi pongo solo 1 quesito ambientale e tutte le macchine che vengono rottamate funzionanti con annessi oli e quant’ altro no quello non è inquinamento!incentivano solo il consumismo sveglia in tutto è così gli apparecchi elettronici come tutto sono fatti per deteriorarsi se no non compri più e ora come gli smartphone sarà con le auto la mia ha 20 anni e 300 Milà km e va da dio perché dovrei buttarla x occupare i rottamai? Fatevele delle domande perfavore non pensiate che i governatori di stato dell’ intero mondo voglia darvi un soluzione ma solo un pagliativo in modo che vi sentiate liberi di scegliere ma così non è

    • Mirko, rottamazione significa riciclo: tutto viene recuperato, dagli oli esausti all’acciaio. SE la sua mini di 20 anni va benissimo a lei, non va benissimo a tutti noi che respiriamo le porcherie che escono dalla sua marmitta.

  4. Stanno proponendo bonus incentivi sino a euro 5 non euro 6. Da per te mia Euro 6D2 dovrebbe rientrare nei bonus per acquisto grazia al ridotto Co2 e all abbattimento particolato con Ad blu

  5. Tutto bello e meraviglioso, la fiaba dell’auto elettrica, magari, dico magari, ma:
    Propongono la rottamazione e anche di diesel euro 6, parliamo di auto da 2017 a oggi, e dove finiscono? Si pensa davvero che un auto che ha un valore da 15000 euro in su sparisce dal mercato magari con pochi km? Va e garantisco, va nei paesi in via di sviluppo, che già inquinano uno sproposito, e allora, spostiamo il problema, ma nn lo risolviamo!

  6. Anch’io vivo in montagna e lelettrico è impensabile anche perché una macchina elettrica che viene data con un’autonomia di 300km voglio vedere se gli si fanno fare 50 km di tornanti con pendenze anche del 18/20% quanto scende.
    Io onestamente non vedo lelettrico come il futuro ma solo una grande lobby dove qualcuno ci ha visto un grosso guadagno.
    Se vogliamo essere sinceri con noi stessi l’unico modo per non inquinare sarebbe tornare indietro di oltre 100 anni quando si andava a piedi e si mangiava quello che si produceva nel proprio pezzo di terra con le proprie mani.
    La modernizzazione ci ha bortato grandi benefici a livello di comodità ma questa comodità ha un prezzo da pagare e non ci sono soluzioni.
    In più state tutti a fare tante storie con queste auto che alla fine sono l’ultimo dei problemi io prima penserei agli aerei e alle navi che in un giorno inquinano quanto un auto in tutta la sua vita alle fabbriche che buttano canali di fumo h24 un auto alla fine è il meno

    • Come detto precedentemente ogni fonte di inquinamento va combattuta puntualmente evitando il benaltrismo.
      La mia visione è
      Brevi distanze cittadine Elettrico
      lunghe distanze metano metano liquido x camion ultima opzione diesel
      Riscaldamento domestico, pompa calore elettrico
      Zootecnia, recupero reflui bovini con generazione di metano per scaldare stalla e generare energia
      Grandi trasporti via nave GNL si ci sono già navi a Gas Metano Liquido meno costosi della nafta pesante
      Non sono tecnogia nuove ma esistenti che stanno arrivando

        • Si ma se in attesa del futuribile idrogeno iniziassimo a andare a metano? La tecnologia c è da anni, i motori funzionano, i distributori ci sono ma vanno aumentati e le bombole sono a 200 Atm e nona 700!!!

          • Il metano ha quasi tutte le controindicazioni del petrolio (prezzo volatili, dipendenza energetica dai produttori, prospettive di esaurimento) e grassi problemi di dispersione in fase di estrazione e trasporto (è un gas serra più potente della CO2). Alla fine è più sostenibile del petrolio in combustione ma in tutto il ciclo non è meglio

          • Il metano si chiama GAS NATURALE e chimicamente CH4 un atomo carbonio e 4 di Idrogeno !! E un gas serra se lo liberi non se lo bruci , se lo bruci ottieni Acqua e Co2 .Per info in germania recuperano i reflui deli liquami agricoli e estraggono metano che immesso in un motore genera alettricita e calore per le stalle .
            Non ha la catena lunga delle raffinerie e i relativi camion che portano la benzina , Non dipende dalle aziende petrolifere , che lo osteggiano
            Per l utilizzo sui motori odierni inquina il 25 % in meno riespetto a benzina , si puo vedere dai milligrammi di CO2 Generato
            Sta inoltre arrivando , gia utilizzato sui camion il GNL Gas Metano Liquido che pertmette autonomie importanti e riduzione di inquinamento

          • La filiera del gas naturale ha una enorme dispersione (vicina al 20%) e il gas naturale disperso in atmosfera, come giustamente dice lei, è il più potente dei gas serra: circa 31 volte la CO2. Ecco perché non viene considerato una soluzione al problema delle emissioni nei trasporti e nemmeno nella climatizzazione domestica e nell’industria.

        • Non ho trovato informazioni sulla dispersione 20% della fileiera GAS NAturale riesce a mandarmi dove posso trovare queste info ?
          VW sta convertendo NAvi trasporto auto da NAfta a Gas Naturale Liquefatto , I camion si stanno convertendo a GNL , climatizzazione domestica , mi risulta che il riscaldamento usi in larga parte metano e la generazione elettrica in Italia pesa per il 30 % con GAs NAturale

          • Salve Daniele a me risulta e abbiamo dedicato diversi articoli nella sezione nautica di tanti traghetti trasporto passeggeri (non barchette per farsi un tufo) full electric nel Nord Europa. Ad Amsterdam 3 battelli su 4 sono elettrici, sulla Senna vogliono convertire all’elettrico tutta la flotta entro il 2024 (domani). E c’è in corso un giro del mondo in barca senza carburanti fossili (a scopo divulgativo non sportivo).

            Sui camion elettrici vedo investimenti in ricerca, prototipi e primi esemplari (di cui diamo regolarmente conto), stanno pure sperimentando (anche in Italia si è lanciata una candidatrua, poi vediamo se seguiranno i fatti) le autostrade elettriche. La conversione di tutta la flotta degli autobus non solo è prevista a breve ad Amsterdam ma entor il 2030 a Milano, per non parlare di Torino. Sento spesso questo ragionamento dal “mondo del gas”: elettrico per le auto, il resto a noi. Ma il peso del trasporto merci e passeggeri sull’inquinamento è molto rilevante.

          • Il calcolo delle dispersioni è problematico e le stime molto differenti. Il monitoraggio dalla Nasa ha accertato che il metano disperso in atmosfera è aumentato del 30% dall’inizio del 2000. Le cause sono molteplici. Una è “naturale”, cioè lo scioglimento del permafrost siberiano dovuto al surriscaldamento. L’attività estrattiva con la tecnica del fracking (frantumazione delle rocce) è un’altra causa significativa e le perdite fisiologiche dei gasdotti equivalgono al 2,5% del totale trasportato. Guasti, incidenti ed errori umani non sono infrequenti: più volte si sono verificate fughe di gas per migliaia di tonnellate, quindi paragonabili ai grandi disastri petroliferi.

          • Il metano disperso va limitato al massimo , vedi anche gli impianti della zootecnia (Mucche) che gia oggi sono in grado di generare Corrente e calore .
            Nessuno ha mai calcolato le perdite dall estrazione allo scarico delle raffinerie della torre di cracking
            e della distribuzione di migliaia di camion ai distributori .
            Per cui le perdite su Gas sono del 2,5 % ?
            VW dopo il casino del diesel gate ha gia ordinato navi trsaporto a GNL che come vedi possono essere la prima soluzione per eliminare lo Zolfo della NAfta
            TRASPORTO MARITTIMO
            Nel trasporto marittimo in tema di emissioni, l’attenzione va al GNL (Gas Naturale Liquefatto) che viene indivituato come soluzione di transizione che rappresenta una opzione realistica per i prossimi 15-20 anni,
            Una cosa sono i Traghetti di amsterdam o i Filobus un altra dove si inquina davvero tipo un trasporto Cina Europa che non potra essere mai elettrico . Il camion Tesla è stata spostata la produzione in avanti in quanto le batterie non garantirebbeo l autonomia necessaria
            Elettrico brevi percorsi / Metano Lughe distanze e etrasporti importnanti

  7. Per me l auto elettrica ora come ora è una cag… pazzesca io vivo in montagna cosa la uso a fare a prendere il pane? Con la bassa autonomia che ha , poi ogni 2 anni cambio auto perché cambiare solo le batterie mi costa troppo? Francamente il disel ecologicamente parlando per ora è la migliore soluzione, hanno anche abbattuto le polveri sottili, l hibrido in montagna e pessimo finita la carica delle batterie mi consumerebbe moltissimo, alla faccia dell ecologico.

    • Luca, devi scegliere l’auto che più ti convince, ma dire che bisogna cambiare batterie ogni due anni, con tutto il rispetto, è una grande sciocchezza.

  8. La soluzione in un mondo di auto sempre più elettriche saranno l’energia nucleare, il neocolonialismo per il litio, limqu9nsmento tra emissioni alla produzione e smaltimento a fine ciclo vita delle batterie. Per non parlare dell’ipocrisia delle auto ibride che si fatto nell’impiego medio sono utilizzate solo a benzina. La soluzione sta nel mezzo ma il mezzo non fa vendere auto e questo nella logica della globalizzazione (anche dei voris) non è accettabile. Di ambiente si parla solo quando c’è convergenza con interessi economici. Vogliamo inquinare meno? In città solo mezzi pubblici e biciclette. Basta tagliare le foreste vergini per produrre soia per le nostre vacche, ecc…

  9. Un kw casalingo costa 23cent in Italia. Con un kw percorro 5km. Se tornassi indietro non comprerei un elettrica. Ma in francia un kw costa 12cent. Però è dal nucleare. Come si fa allora?

    • Il problema delle auto elettriche è quallo legato alla giungla dei costi di ricarica per possono essere zero in alcuni supermercati ,Ikea ecc a 0,79 Eu Kwh delle colonnine Ionity .
      Per cui la ricarica puo anche arrivarea 56 Eu per 75 KWh

    • Un kW casalingo a casa mia costa 20 cent. Se ha il fotovoltaico e fa la spesa da Lidl anche zero. Di auto elettriche che fanno 100 km con 20 kWh ne conosco pochine. Qual’è la sua?

  10. La nuova 500 elettrica: 37.900 € per fare 300 km assolutamente improponibile a qualsiasi automobilista di medie capacità economiche. Lo Stato o la dà a gratis e comunque non conviene per la scarsa capacità di chilometraggio percorribile. Le diesel ultima generazione sono assolutamente molto poco inquinanti ed è giusto che vengano incentivate. Le ibride sono auto a benzina e inquinano molto. Non farsi abbindolare dalla lobby dell’elettrico.

    • Lei, furbissimo, si fa abbindolare dalla lobby del petrolio. Non esiste, mi dirà. Infatti 50 anni di guerra in Medio Oriente sono per accaparrarsi i cammelli.

  11. Le auto a combustione interna sono un retaggio del passato. Ho sempre posseduto auto sportive da quando avevo 20 anni. Però provando diverse auto elettriche mi sono totalmente convinto. Sinceramente un po’ mi dispiace però l’evidenza è innegabile, almeno per me.

    • Sono un appassionato di Auto e ho la fortuna di poterne provare , incluse quelle elettriche .
      Se vuoi auto alettrica per andare lontano ad oggi non hai altrnativa , e solo Tesla in quanto oltre ai suoi superchargers puoi usare tutti gli altri . Dopo Tesla c è solo un altro modello che puo vantare un “installato” importante che è ZOE , (presentata 2012) . Dico due banalità , nelle auto elettriche il problema nr uno sono a che livello si puo arrivare in carica AC e DC , il problema due è quello del riscaldamento che deve essere fatto con pompa di calore non avendo disponibile il calore che un motore termico butta via .
      Quante delle nuove auto possono vantare questa esperienza ? In attesa di un futuro elettrico viaggio quasi a Idrogeno usando ilMetano CH4 Un Atomo di carbonio e 4 Atomi di idrogeno !! e con 12 Euro faccio 230 Km .

  12. Patuanelli segue semplicemente un ragionamento elettorale che nulla ha a che vedere con l’ambiente.
    Ossia più numerosa è la platea dei beneficiari degli incentivi e più numerosi sono i cittadini contenti che mi votano…
    Quindi incentivi urbi et orbi,visto che anche chi compra le auto termiche vota.

  13. Concordo pienamente con Daniele. In tutti i casi serve equilibrio, non fanatismo. La trazione elettrica non sarà mai competitiva per le lunghe distanze e i motori termici possono essere ulteriormente migliorati. Eppoi sarà pur vero che con pari percorrenza si spende un terzo,ma un veicolo elettrico costa di più all’acquisto. Inoltre un diesel,se ben mantenuto, fa 400 000 km mentre un elettrico non ne fa più di 150 000 e poi bisogna cambiare le batterie che costano cifre spropositate.

    • Si informi meglio. Soprattutto rilegga il commento di Daniele che lei condivide ma dice esattamente l’opposto di quel che lei ha capito

  14. Oggi con la demonizzazione di diesel, stiamo emettendo più C02 in quanto il benzina a causa del suo scarso rendimento ha peggiorato i livelli 2016. Il livello 95 mg C02 è raggiungibile con fatica da motori 1000 alimentati a metano o con omologazioni farsa sulle ibride.
    Non esiste mai una soluzione unica al problema ma per la città bisognerebbe spingere elettrico, possibilmente da fonti rinnovabili mentre per la lunga distanza la soluzione dovrebbe essere metano o gasolio.

  15. Andate tutti a quel paese!! Io ho perso il lavoro!!! Che me ne frega dell’inquinamento. Tanto prima o poi dobbiamo morire!!!

    • Mi dispiace che tu abbia perso il lavoro, ma pensa ad esempio a quelli che lavoravano alla fabbrica di pompe iniezione elettroniche per diesel di Bari si sono trovate a piedi a causa del killeraggio sino alle euro 6d2.
      Manca visione e pianificazione, ti faccio un esempio hai presente le macchinine gialle elettriche del car sharing?
      Sono state progettate da due ingegneri italiani e prodotte in Cina. Adesso la produzione in Cina è cessata per diverse ragioni. Sarebbe il momento di cogliere l occasione per riconvertire le nostre fabbriche di lavatrici che non hanno più senso (6 milioni lavatrici prodotte in turkia), in una fabbrica in grado di produrre qualcosa di simile come le macchinine elettriche. Ma mancano Aziende. Managers e Visione

  16. La ricarica per auto elettriche proviene da centrali a gas gasolio o carbone quindi il problema della produzione dell’ anidride carbonica rimane. Sposto semplicemente il produttore, vorrei tanto capire questa logica.
    Anche con auto ad idrogeno la questione non cambia visto che lo produco per elettrolisi, sempre energia elettrica da centrale

    • Generazione elettrica in Italia: 35-40% da fonti rinnovabili, 10-11% da carbone, rimanente da gas naturale. Gasolio 0. In Europa molti Parsi fanno ancora meglio (Norvegia e Danimarca oltre il 60% di energia elettrica green). Lei non “sposta semplicemente”: lei riduce del 40-50% le emissioni di CO2 e di più dell’80% polveri sottili e gas tossici tipo biossido di azoto. Entro il 2050 la produzione elettrica in Europa sarà carbon neutral cioè non emetterà altra anidride carbonica se non quella che il Pianeta è naturalmente in grado di assorbire senza disperderla in atmosfera..

      • Aggiungo anche che quel poco a carbone che rimane, parlo per la situazione italiana, verrà molto presto sostituito nel peggiore dei casi con turbogas a ciclo combinato ad altissima efficienza

  17. Dura posizione dell’amministratore delegato di Peugeot che senza mezzi termini definisce le auto elettriche senza appeal. Solo dei fanatici acquistano le auto elettriche perché sono vetture senza alcun appeal. Queste le parole di Carlos Tavares, amministratore delegato di Peugeot. Il numero uno della casa automobilistica francese ha detto la sua opinione durante una conference call organizzata a seguito della cancellazione del Salone dell’auto di Ginevra. Stando alle dichiarazioni, riportate dall’agenzia stampa AGI, Tavares avrebbe affermato:“Stiamo vendendo i nostri veicoli elettrici ai fanatici green. Non abbiamo ancora conquistato i pragmatici. Quando nei mercati vengono eliminati i sussidi, la domanda crolla. incredibile

  18. Volkswagen abbandona il metano, in italia danno incentivi al diesel, praticamente tutto il contrario di quello che deve essere fatto.

    Tutto il contrario di quello che deve essere fatto.

    Invece di fermare diesel e benzina (ricordiamoci che la benzina grazie ai suoi aromatici IARC 1 per certi versi è peggio del gasolio).

    Siamo sempre alle solite tra la salute ed i soldi vengono preferiti i soldi.

    Mi fanno schifo.

    • “Invece di fermare diesel e benzina (ricordiamoci che la benzina grazie ai suoi aromatici IARC 1 per certi versi è peggio del gasolio).” Finalmente qualcuno che dice tale cosa!! ??

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