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Bonus da 4mila euro per l’acquisto di EV a Terni e Narni

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Terni
Auto elettriche a Terni

Bonus consistente nei Comuni umbri di Terni e Narni: offrono incentivo da 4mila euro per l’acquisto di veicoli elettrici e da 3mila euro per quelli ibridi benzina/elettrici. A disposizione 680 mila euro. Lodevole iniziativa visto che ci sono tante città e regioni latitanti sul tema.

Contributi ad elettriche ma anche a ibride e metano 

Peccato che i contributi siano destinati anche alle auto ibride. Come si legge nella stampa locale si riceve il bonus se si rottamano i veicoli inquinanti a benzina o diesel fino a euro 4. L’incentivo è destinato, oltre che alle elettriche, a motori ibridi elettrico-benzina, a metano o a gpl esclusivi e bifuel a benzina-metano o benzina-gpl. A Terni segnaliamo anche il via libera a cinquanta stazioni di ricarica.

Comune Narni

Controllo del traffico a Narni

L’iniziativa per rendere più sostenibile il parco auto dei due Comuni è frutto dell’ accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria. Un progetto ecologico che ha portato a riconoscere la “concessione di contributi per la rottamazione di veicoli a benzina o diesel” fino a euro 4 “ e “per il conseguente acquisto di veicoli a basso impatto ambientale”.

Ben 58 mila veicoli inquinanti in giro 

Troppi veicoli inquinanti. Nei due Comuni sono ben 58 mila i veicoli tra euro 0 ed euro 4. I primi sono ben 8.500. C’è tanto da fare per rinnovare un parco auto costituito da troppe auto di vecchia generazione e alimentazione.

Umbria

Immagine del Festival Green Card

In Umbria l’attenzione alle auto elettriche viene confermata da Michele Biselli presidente dell’associazione regionale dei concessionari che in un’intervista al Corriere dell’Umbria sottolinea: “Nei mesi precedenti il lock down c’era stata una preferenza per le alimentazioni alternative, quali motori ibridi ed elettrici; ora l’attenzione si sposterà inevitabilmente sul fronte del risparmio economico”. Speriamo che la previsione sia sbagliata.

Bonus, ma anche piste ciclabili e velostazioni 

Sfogliando i comunicati stampa del Comune di Terni emerge una forte attenzione alla transizione elettrica con i permessi rilasciati già del 2015 per la circolazione delle auto elettriche nella zona a traffico limitato. Nel dibattito sulla fase II si lancia la ripartenza in sella come si legge nell’edizione locale del quotidiano Il Messaggero dove l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati lancia la “ città delle piste ciclabili”. Parole che si traducono nei cantieri e ben 4 velostazioni collocate in città.

Gli incentivi ai privati, l’interesse dei cittadini, piste ciclabili e velostazioni, i permessi di circolazione alle elettriche ed infine il potenziamento dell’infrastruttura. Come si legge nel sito comunale di Terni sono in arrivo ben 50 stazioni di ricarica.  “L’Amministrazione Comunale sta completando l’iter per l’assegnazione dell’installazione e gestione del primo lotto di cinquanta stazioni di ricarica”. L’’infrastruttura è necessaria secondo l’assessore Salvati: “Per agevolare chi investe sulle auto a basso impatto ambientale che rappresentano il futuro della mobilità sostenibile e ad emissioni zero, soprattutto in una città come la nostra, attanagliata dalle problematiche ambientali.

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4 COMMENTI

  1. Complimenti alle relative amministrazioni di Terni e Narni… avrei preferito che la #Tesei avesse messo mano a tutto il comparto umbro… aspettiamo e vediamo…

  2. Apprezzo il bonus offerto per la rottamazione di una vecchia auto diesel o benzina per l’acquisto di una nuova auto, soprattutto elettrica, ma voglio far notare un fatto: un vicino di abitazione possiede due vecchie auto diesel, non so se euro 3 o 4. Gli ho fatto presente della possibilità di poter usufruire di entrambi i bonus con l’acquisto di una nuova auto elettrica, uno sconto pubblico di 10.000 euro oltre allo sconto del concessionario. Dopo un po’ mi ha detto che non gli interessa e rimane con le sue auto. Questo per sottolineare che non sono sempre gli sconti ad invogliare una persona a cambiare auto per una più ecologica ma è la mentalità. Io, ad esempio, lo farei ma ho un’auto euro 6 a metano e non usufruirei dei due bonus. Con buona pace per l’ambiente.

    • Buongiorno e grazie del contributo Ermanno.
      Le scelte di consumo sono causata da una pluralità di fattori che vanno dalla convenienza economica, all’investimento emotivo fino alla distinzione sociale e quindi al bene posizionale. La leva economica non basta alla transizione elettrica che ha la sua ragion d’essere sulla tutela di due beni pubblici: la salute dell’uomo e dell’ambiente.

      Serve un lavoro di informazione continua – la ragion d’essere di Vaielettrico.it – che permetta di far conoscere tutti i benefici della scelta elettrica.

      Conosco un 75 enne che a piccoli passi è approdato alle emissioni zero. Ha iniziato comprando una motosega elettrica per approdare all’auto elettrica. Una scelta funzionale ma anche economica: bonus, rottamazione auto ferma da tanto (doveva spendere per disfarsene) vendita dell’auto termica che usava più il giardino con il posto auto dove può ricaricare negli orari più favorevoli dal punto di vista economico. E si è fatto i conti in tasca: nei prossimi anni non spenderà in carburante, manutenzione, bollo…

    • Ermanno ha ragione. molte auto che nelle grandi città non hanno più mercato vengono vendute laddove le restrizioni alla circolazione sono più blande. una persona anziana non ha interesse a spendere i soldi su un auto elettrica nuova se gli basta (ossia gli viene concesso) un diesel euro zero per girare nel suo paese o andare in campagna.

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