
Bologna rifinanzia il sostegno a taxi elettrici e ibridi. La giunta comunale guidata dal sindaco Virginio Merola ha dato il via libera al bando che stanzia 350 mila euro di contributi per i tassisti che compreranno un’auto elettrica. La procedura per ottenere il contributo è già operativa.
L’obiettivo è migliorare la qualità dell’aria

Rottamare le auto inquinanti per costituire una flotta a emissioni zero è lo strumento per contribuire all’obiettivo di risanamento della qualità dell’aria della città. Bologna su questo fronte ha portato avanti numerose iniziative. A iniziare dalle ultime 36 licenze per nuovi taxi: 30 riservate ad auto elettriche e le altre sei con priorità disabili elettriche, ibride, a metano o Gpl. Insomma zero diesel e benzina nonostante le polemiche e le fake news (leggi qui) circolate in città. Senza dimenticare il car sharing Corrente che ha messo su strada 280 auto elettriche per 28.700 iscritti e oltre 3 milioni di chilometri percorsi.
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Come funziona l’incentivo varato dal Comune di Bologna
- Possono richiedere i contributi i 722 attuali titolari di licenza taxi dell’area sovracomunale di Bologna. Questi i comuni: Anzola dell’Emilia, Bologna, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano Emilia, Pianoro, Sasso Marconi, San Lazzaro di Savena, Zola Predosa.
- Il contributo può arrivare a un massimo di 8 mila euro per un’auto elettrica o di 5 mila per una ibrida. In ogni caso non superiore al 50% della spesa sostenuta.
- Punto di riferimento per l’intera procedura, fino ad esaurimento fondi, sono le centrali radio taxi Cat e Cotabo che raccoglieranno le richieste ed erogheranno i contributi.
- Il bando sarà pubblicato indicativamente a maggio, ma l’incentivo parte subito: saranno rimborsabili con il contributo fatture di acquisto del veicolo a partire dall’entrata in vigore della delibera di Giunta ovvero da martedì 9 febbraio
Finalmente un pò di lungimiranza e di senso civico ed ecologico da parte delle amministrazioni pubbliche. Sperando che sia solo la prima e che anche le altre intraprendano la strada verso l’elettrico per tutto il trasporto pubblico urbano e tutto il parco macchine in uso.
Concordo Federico sono investimenti con un forte ritorno sulla nostra salute. In particolare nelle città dove vi è una forte concentrazione di auto e cittadini, quindi esposti al veleno delle emissioni, e dove i taxi e gli autobus sono sempre in movimento. Come ha confermato uno studio di Harvard il traffico veicolare è responsabile dell’inquinamento più pericoloso per i nostri polmoni. Segnalo l’articolo https://www.vaielettrico.it/la-sentenza-di-harvard-il-pm2-5-da-idrocarburi-fa-87-milioni-di-morti-lanno/