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Bologna elettrica: la ricarica è un parcheggio

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IL VIZIETTO / Anche a Bologna impera il menefreghismo e si parcheggia nelle aree di ricarica.

Bologna elettrica: anche nel capoluogo emiliano, in una zona centralissima, gli spazi per le ricariche sono usata come parcheggi, segnala Carlo. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it 

Bologna elettricaBologna elettrica / Colonnine nuove, vizi antichi: perché nessuno interviene?

“Segnalo, inviandovi una foto, la situazione che si presenta quotidianamente in via Jacopo della Lana a Bologna. Due stalli Be Charge appena istallati e già regolarmente funzionanti  sempre e dico sempre occupati da più giorni, da auto termiche. Di Polizia municipale o accertatori neanche l’ombra“. Carlo Culot

bologna elettrica

Uno smacco per chi deve rifornire e per i gestori

Risposta. Le Polizie Locali hanno mille impegni e non possono arrivare dappertutto, questo lo sappiamo. Rilanciamo però per l’ennesima volta la domanda-chiave: che cosa accadrebbe se le macchine parcheggiate impedissero di utilizzare le pompe di benzina? Siamo certi che l’intervento ci sarebbe, anche per evitare ai gestori di perdere incassi per l’impossibilità di accedere al rifornimento. Lo stesso principio dovrebbe valere per chi ha installato le colonnine, in questo caso Be Charge: migliaia di euro spesi, senza possibilità di ritorno economico. Ancora una volta ricordiamo quel che prescrive il Codice della Strada alla voce Aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici: “Il divieto di sosta, con le relative sanzioni, si estende alle aree dove si trovano le colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli. Il divieto vale anche per gli stessi veicoli elettrici che non stanno effettuando la ricarica o se hanno completato da oltre un’ora l’operazione”. Un pensierino va poi rivolto ai simpatici signori che hanno parcheggiato nonostante ci sia, bello evidente, un segnale di divieto di sosta. Inciviltà, menefreghismo...scegliere voi il termine che vi sembra più adatto.

  • Un’auto ibrida plug-in occupa la colonnina da 7 ore: qui la Polizia Locale interviene subito, ma…/  VIDEO
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32 COMMENTI

  1. È passata di moda la videosorveglianza?
    Il gestore dei “punti di carica” non ha rilevante interesse a matenere liberi gli stalli dei pdc?

  2. PEC CON FOTO ALLE FORZE DELL’ORDINE – NESSUNA PIETA’.

    Assolutamente da fare. Si prende il cellulare e si chiama il 113 dunque la telefonata è geolocalizzata e registrata. Il 113 vi chiederà la targa degli autoveicoli in sosta per provare a contattare i proprietari. Si fa la foto degli autoveicoli e si manda una pec alle forze dell’ordine che non possono NON PROCEDERE.
    Il proprietario dunque verrà multato. Nel frattempo il 113 avrà tutto il tempo necessario per fare in modo che una pattuglia passi per rilevare l’infrazione. Se non lo farà sarà responsabilità degli inadempienti che non sono intervenuti.

    PS: Se il posteggio fosse per un disabile? e poi sta cosa che nelle forze dell’ordine sono a corto di personale… non hanno tempo….
    L’Italia ha un numero di addetti di 399 agenti per 100.000 abitanti.
    Io abito in un paese di 8000 abitanti. Se fossimo realmente in linea con i numeri dovremmo avere tipo 32 agenti ma nella realtà ci sono forse 2/3 vigili e una stazione dei carabinieri che a stento tiene aperto mezza giornata servendo un territorio molto più ampio (poi non saprei se dentro sono in 50 o più ma presumo siano tipo 1/2/3 persone).
    Dunque tutti questi agenti cccccche fanno? sono tutti impegnati a guardare gli stadi? sono tutti in prima linea sulla criminalità? sono di scorta ai Magistrati? sono tutti della guardia di finanza in cerca di evasori?
    In Germania (sempre fonte idealista.it) il numero di agenti è di un 25% in meno rispetto a noi … ooooo … non parliamo della Turchia perché sotto questo punto di vista ci batte tranquillamente (ne ha circa 500 per 100k).
    Dunque ragazzi!!!! fatevi la PEC e scrivete agli indirizzi predisposti. Se questo non serve perché vedete che il problema si ripresenta allora fate un esposto alle forze dell’ordine indicando che avete già in precedenza segnalato la situazione senza che venissero presi provvedimenti (sempre via pec sia inteso).
    Questo vale … CHIARO… per tutte le casistiche. Non solo per le auto termiche parcheggiate su stalli elettrici ma vale anche per quelli che l’auto “la parcheggio dove voglio io”.
    Faremo felici le casse Comunali sostituendoci agli agenti di polizia.
    Dopo un bel lavoro di 10 anni quasi potremmo pretendere la nomina di Cavalieri.
    PS: Io mando la pec anche all’ufficio protocollo del Comune interessato affinché i vigili cosiddetti URBANI siano prontamente informati perché a volte tipo li chiami alle 4 del pomeriggio e ti accorgi che l’ufficio è part time.
    Presto, presumo, cominceranno a fare pure i PRONTO SOCCORSO PART TIME.

    “Scusi, ho mia madre che ha un infarto!!”
    “No … Signora…. chiami dopo le 11 che ho tutti impegnati in questo momento”

  3. Economicamente ai comuni potrebbe convenire sanzionare e rimuovere le auto ICE il problema è politico, chi vota usa l’automobile e nella stragrande maggioranza dei casi è termica quindi il bravo venditore di fumo fa quello che il cliente chiede, lascia che i puntini ricarica, dai quali probabilmente guadagna grazie alla tassa di occupazione del suolo pubblico, siano usati come parcheggi. Il politico serio, nonché l’agente della polizia locale, applica la legge senza pensare al tornaconto elettorale ma evidentemente sono rari gli amministratori seri.

    • D’accordissimo con te. Però hai messo nella stessa frase politico e serio. Non so se in italiano sia corretto 😁

  4. Girando spesso per la città di Bologna per lavoro, quello che ho notato io (ed è una esperienza personale e quindi NON con pretese di essere la verità) è che spesso gli stalli sono liberi, anche se non sempre purtroppo. Diciamo che io di quelli che ho visto, un 70 80 % lo erano, magari è stata fortuna, non voglio discutere con quanto scritto da altri. Ad esempio in via Dante, due stalli regolarmente occupati da vetture in carica proprio un paio d’ore fa. Va molto peggio ai posti per il car sharing, che addirittura sono gialli… Quelli sono occupati abusivamente molto più spesso. La morale è che l’incivilta è l’egoismo delle persone non hanno tifoseria o bandiera. Parcheggiato loro, gli aventi diritto si possono arrangiare, siano elettrici, invalidi o sharing. Purtroppo se non si passa a reazioni serie e forti delle amministrazioni, la cosa non si risolverà. Io sono dell’idea che se parcheggi dove non sei autorizzato compresa doppia fila, dato che comunque crei sempre un potenziale disagio, la soluzione per risolvere sarebbe del tipo: 500 euro e rimozione. La polizia vede, mette ganasce, stacca la multina da 500 e chiama il carro. Secondo me la volta dopo ci pensa lo stesso soggetto a parcheggiare di nuovo. E dopo qualche mese nel quale tutti starebbero a strillare all’ingiustizia, diventerebbe normale parcheggiare bene. Qui da noi vige un perbenismo che ha del ridicolo, dove il vivi e lascia vivere perché tanto siamo paraculi e se capita a noi speriamo nel perdono, sono la prassi. Se una amministrazione mette una rilevazione semaforo o un velox in punti dove è risaputo che gli automobilisti passano col rosso o vanno troppo forte, apriti cielo! Per me è un assurdo totale. Ci sono regole? Si fanno rispettare. Punto.

    • Viviamo in uno stato che NON EFFETTUA CONTROLLI, a qualsiasi livello. Sono d’accordissimo con ciò che hai scritto, io stesso a ferragosto ho fatto spostare una macchina termica parcheggiata in uno stallo riservato alla ricarica delle vetture elettriche in un autogrill pieno zeppo di auto. Se ti muovi nel giusto, vieni deriso. Se cerchi di applicare le regole, il furbetto di turno risulta quasi sempre più ben visto dalla società. Che serve avere 1000 leggi, se poi nessuno le fa applicare?

      • Infatti, un famoso avvocato del passato disse che le bellissime, prolisse e cavillose leggi che si producono a Roma servono esclusivamente a garantire il posto di lavoro dei dipendenti del Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, che pubblica la Gazzetta ufficiale. Tutti gli altri usi, in Italia, sono, all’atto pratico, millantati.

  5. considerazione al solito “se le pompe di benzina ecc ecc..”:
    1) mai visto pompe (di benzina/gasolio 😁) negli stalli dei parcheggi, quindi direi che l’equiparazione è sbagliata sempre.

    2) fino all’avvento dei self service ci si parcheggiava eccome, nei distributori in città.

    3) non leggo di questi problemi per i charger tesla: forse perché pensati, appunto, come distributori di carburante?

    4) di 2 cose siamo assolutamente carenti: tempo e parcheggi. se limitiamo anche quest’ultimi..

    • 1) Una pompa di benzina non ci sta in un parcheggio, e nemmeno in due. E poi ci sarebbe un problemino logistico e di sicurezza.

      2) Si parcheggiava, appunto, perché in certi orari non potevano essere utilizzati. C’è da chiedersi come mai ora non vengono invasi? Forse perché ormai sono monitorati con telecamera e basta il filmato per accertare la sanzione? Qua dovrebbero meditare i gestori: copertura e telecamere no?

      3) I supercharger normalmente non sono nei centri storici o altre posizioni frequentate per altre ragioni. Diciamo che mettere un punto di ricarica in una zone dove i parcheggi scarseggiano rende il posto appetibile per chi è disperato e non trova parcheggio.

      4) Sul tempo, visto come viene sprecato in discussioni inutili possiamo stendere un velo pietoso. I parcheggi non sono pochi, magari sono le auto che sono troppe. E’ sempre una questione di punti di vista.

    • “1) mai visto pompe (di benzina/gasolio 😁) negli stalli dei parcheggi, quindi direi che l’equiparazione è sbagliata sempre.”
      Ribaltiamo l’affermazione: mai visti parcheggi davanti alle pompe di benzina. Cosi’ suona diverso vero?

      “2) fino all’avvento dei self service ci si parcheggiava eccome, nei distributori in città.”
      Non direi….. sicuramente non davanti alla pompa. E spesso anche se lontano (giustamente il benzinaio ti faceva sloggiare)

      “3) non leggo di questi problemi per i charger tesla: forse perché pensati, appunto, come distributori di carburante?”
      Neanche questo e’ vero. Vicino a casa mia ci sono SUC in un banalissimo parcheggio interrato (spesso pieno) di un centro commerciale

    • leonardo R e Stefano: qual’è la difficolta nel capire lo scritto italiano?

      1) viene sempre ripetuto in vari formati “Rilanciamo però per l’ennesima volta la domanda-chiave: che cosa accadrebbe se le macchine parcheggiate impedissero di utilizzare le pompe di benzina?” che è appunto una assurdità, in quanto una prevede la rapida sosta e via, l’altra il fermo prolungato (parcheggio): se per voi è la stessa cosa, mi dispiace
      ps per stefano: essendo sempre aree private, i parcheggi non ci potranno essere se non per volontà del proprietario. girala come ti pare ma la realtà e quella.

      2) direi che siete alquanto giovani: nella pausa pranzo e dopo le sette di sera i distributori si riempivano di auto, pure davanti le pompe. infatti alcuni gestori cominciarono a mettere le catene per chiudere l’area onde evitare possibili danneggiamenti.
      ora, caro leonardo R, in città i distributori si contano forse sulle dita di una mano e sono self sevice: ecco perché non vengono usati a mo di parcheggio. per video e multa stendo un velo pietoso..

      3) leonardo R: quindi non sono in centro città proprio come non lo sono più i distributori.
      3) stefano: il discorso cambia poco, quanti stalli tesla sono occupati per ore da bev o ice? nessuno? ecco..

      4) leonardo R: nessun punto di vista: proprio perché è aumentato il traffico ora i parcheggi sono merce preziosa. se poi ne precludi l’utilizzo alla maggioranza ecco servito il problema.

      non sto giustificando niente e nessuno, ma la realtà va affrontata non con il mantra “se parcheggiassimo davanti alle pompe”. mio pensiero

      ricordiamoci infine che pure tra bevvisti non si hanno le idee chiare su cosa sarebbe meglio nelle città: chi parla di ricarica a bassa intensità, chi la trova inutile e vuole quella ad alta, chi dice (e mi trova d’accordo) che l’unica è elettrificare tutti i posti disponibili: tutti ne usufruiscono senza stalli speciali che non siano per disabili e pregnanti.

      poi incivili, menefreghisti e spazzatura varia continueranno ad esserci in tutto il mondo e per ogni cosa

      • Non sono giovane e mi ricordo quando la sera le auto erano parcheggiate davanti alle pompe di benzina chiuse.
        Vivo in centro città e i distributori ci sono eccome. Sono self service e nessuno ci parcheggia, sarà un caso?
        La realtà semplice semplice è che se le autorità si girano dall’ altra parte gli stalli di ricarica verranno sempre occupati da abusivi.
        Purtroppo questa cosa in molte realtà italiane accade anche per questioni più importanti rispetto alla colonnina AC occupata che nella maggioranza dei casi è soltanto una scocciatura e si può andare a caricare altrove.
        Il problema resta il Far West generato dall’ assenza di intervento tempestivo da parte delle ff.oo.
        Ora basta, questa discussione è diventata sufficientemente noiosa.
        Saluti

    • cristiano 11 Settembre 2023 at 17:44
      considerazione al solito “se le pompe di benzina ecc ecc..”:
      1) mai visto pompe (di benzina/gasolio 😁) negli stalli dei parcheggi, quindi direi che l’equiparazione è sbagliata sempre

      Non sono parcheggi, bensì stazioni di ricarica, quindi nnon si parcheggia, si ricarica il veicolo.
      La differenza può sembrare sottile, ma è enorme.
      Un parcheggio serve per la sosta, quelli servono per la ricarica.

  6. Mandare la fotografia allegata a una PEC alla PEC della Polizia locale sortirebbe qualche effetto, o si verrebbe messi sulla lista nera della Polizia locale e multati per ritorsione?

    • Assolutamente, anche soltanto una segnalazione con data e targa. Se molte segnalazioni sono ignorate si può denunciare anche per omissioni d’atto di ufficio (o qualcosa del genere).
      Prima o poi accadrà, basta trovare l’avvocato elettrico che ha voglia di finire sui giornali per farsi un po’ di pubblicità.

      • Non essendo un reato ma esclusivamente un illecito amministrativo, qualunque fotografia condivisa con terzi (anche se i terzi sono la polizia) costituisce una violazione della privacy. Ovvero se io vengo multati e da un accesso agli atti (a cui ho diritto) esce fuori che la polizia ha ricevuto una segnalazione da parte di Tizio, FORSE (non sono un avvocato!), ripeto FORSE, potrei denunciare la persona per violazione della privacy.

        In Italia non è prevista la figura del delatore e della spia: è prevista quella del whistleblower e le segnalazioni sono previste in case di reato.

        Qui un approfondimento sull’argomento che ho trovato dopo aver scritto questo commento: https://www.laleggepertutti.it/181034_e-legale-fotografare-una-targa

        • No, non si può pubblicare, ma la si può consegnare a un pubblico ufficiale per consentire lo svolgimento delle indagini.
          Ma hai letto il link che hai messo?

        • A quanto ho capito, sempre seguendo il tuo link e giungendo a questo https://www.google.com/amp/s/www.laleggepertutti.it/amp/496473_auto-in-infrazione-si-puo-fare-foto-e-segnalare
          il reato si commette solo se si pubblica la foto in qualsiasi blog, giornale ecc. Ma, sempre a quanto capito, non è illegale fare la fotografia e nemmeno darla agli agenti di P.S. che però non potranno utilizzarla in quanto non è dimostrabile quando è stata scattata, dove ecc. Anche se ci sono i dati EXIF, questi ultimi sono facilmente modificabili con varie app (io ne usavo una semplicemente per sistemare i dati GPS che a volte non erano precisi). Ma a parte l’assoluta nullità della foto come prova, la consegna alle forze dell’ordine non è reato direi. La privacy credo non venga intaccata, in quanto le forze di polizia sono autorizzate ad avere dati sensibili. Così ho capito io.

        • NO
          La normativa sulla privacy bisogna leggerla con attenzione.
          Quando sei un personaggio pubblico la tua privacy è diversa da una persona privata. Quando sei sulla strada la tua privacy non ti permette di pretendere di non essere ripreso.
          Se io sono sulla statale e un tizio filma le auto che passano perché dietro c’è uno splendido paesaggio in riva alla costiera ligure è tutto lecito.
          Se finisco in una foto di un turista a Roma mentre cammino per strada la mia privacy non è stata violata.
          Se uno che ha parcheggiato in uno stallo elettrico si appella alla sua privacy perché io gli ho fotografato l’auto deve avere un motivo preciso che potrebbe essere legato al fatto che ho fotografato anche suo figlio minore ed ho pubblicato la foto sui social senza oscurarne il volto.
          Se questo si appella alla privacy per motivi futili il giudice di pace davanti al quale si trova si farà una risatina e gli rigetterà il ricorso.
          Pensiamo per un attimo a cosa accadrebbe se questa considerazione fosse accettabile. Io passo e in un parcheggio trovo un bambino di due anni abbandonato in auto sotto il sole a 40 gradi. Proviamo ad immaginare cosa succederebbe se io voltassi lo sguardo dall’altra parte vedendo dal finestrino di un’auto parcheggiata una valigia con un coltello insanguinato che esce da un lato. Enzo… la tua posizione mi sembra una difesa in extremis.

  7. Durante l’ultimo viaggio in autostrada ho avuto un’illuminazione. Le FtX hanno strisce gialle.
    Sebbene vengano occupate lo stesso a volte dai “termici”, credo che l’uso della striscia gialla possa aiutare in futuro. Nell’immagine sopra vedo che non hanno ancora riverniciato le strisce che, essendo blu, vengono chiaramente identificate come normale parcheggio.
    Alcune volte ho visto gente cercare di usare le colonnine credendo fossero dei parchimetri.

    Stalli gialli sono molto più rispettati in quanto già usati per disabili, forse dell’ordine, carico/scarico ecc.

    Poi certo, in un paese normale basterebbe anche verniciarle di verde come spesso accade…. ma…

  8. la mia idea e’ mettere le colonnine in spazi ad accesso limitato con le sbarre o altro , per accedere si potrebbe utilizzare le app della ricarica .

    • Stavo pensando la stessa cosa. Quei pali che scompaiono nel cemento quando devi accedere, magari nel momento in cui appoggi la carta o attivi il pagamento e arrivi, usando App o codice utente, si abbassano. Spesso sono usati per le strade ad accesso limitato mi sembra. Penso anche qui a Bologna.

      • belle idee, ma costano… quindi le ricariche rincarano…poi siamo i primi (ed io in prima fila!) che diciamo che la ricarica a 60 eurecent al Kw è troppo cara!!
        2 conti a… razzo

        colonnina 2 posti 22kw: 15.000 euro (80.000 se htc)
        montaggio e burocrazia: 3.000
        dissuasori: 8.000 2x = 16.000
        facciamo finito 30.000 euro
        con accantonamento 5 centesimi a kw per pagare l’investimento con occupazione media 8 ore x2 16 ore al giorno a 11 kw fanno circa 170 kw/h erogati al giorno che in un anno fanno circa 62.000 Kw/h all’anno… fanno 3.100 euro all’anno. quindi la colonnina si ripaga in 10 anni

      • Così poi Panorama scrive che, invece di 80mila euro per una colonnina, ce ne vogliono 100mila, perché ci sono tutte le opere di muratura per i dissuasori e i blocchi a scomparsa.

        L’unica soluzione è mettere più “prolunghe” (colonnine).

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