Bologna accelera sull’auto elettrica lanciando il nuovo servizio di car sharing elettrico a flusso libero Corrente. Assieme al nuovo bando per 30 taxi Ev e al bike sharing elettrico di Mo bike, in arrivo da settembre, l’iniziativa annunciata ieri dal sindaco Virginio Merola completa un quadro di misure che faranno del capoluogo emiliano una delle punte di diamante della mobilità sostenibile italiana.
Questo grazie soprattutto alla svolta impressa dall’assessore alla mobilità Irene Priolo, che già l’anno scorso diede una scossa alla città circoscrivendo il libero accesso alla Ztl del centro storico ai soli veicoli full electric e ibridi plug in.

Il nuovo servizio di car sharing elettrico partirà in settembre, in occasione delle giornate della mobilità sostenibile, e riguarderà all’inizio 120 mezzi. A regime saliranno a 240. Si tratta di Renault Zoe (5 posti full electric con oltre 250 km di autonomia) gestite dal consorzio pubblico-privato Omnibus guidato dall’azienda regionale dei trasporti pubblici Tper, in partnership con la cooperativa di autonoleggio e trasporto Saca e la cooperativa di noleggio con conducente Cosepuri, entrambe bolognesi. Si sono aggiudicate un bando particolarmente innovativo perché prevede, tra l’altro, che le auto in car sharing di Corrente possano circolare liberamente anche sulle corsie preferenziali riservate a taxi e bus, parcheggiare gratuitamente in tutte le aree adibite al parcheggio ed entrare liberamente in tutta l’area Ztl, ad eccezione delle strade pedonalizzate.

La scelta delle tecnologie consentirà un facile accesso al servizio; dal portale o da un’app sullo smartphone, il cliente potrà visualizzare sulla mappa i veicoli disponibili che in quel momento si trovano più vicini alla propria posizione o ad un altro indirizzo d’interesse. La prenotazione può essere effettuata anche con anticipo contenutissimo rispetto alla fase di fruizione (“prelievo on demand”). I veicoli disponibili si troveranno su aree pubbliche o in parcheggi dedicati messi a disposizione nell’area di operatività del servizio, all’interno della quale il cliente potrà iniziare e terminare la corsa. La ricarica elettrica dei veicoli sarà a cura del gestore del servizio. Le tariffe saranno simili a quelle già praticate dall’attuale servizio di car sharing bolognese “Io Guido” (sempre gestito da Tper) ma sono previsti piani tariffari “personalizzati”
attraverso convenzioni con le imprese e le aziende pubbliche e di servizio presenti sul territorio. Con la possibilità addirittura di inserire l’accesso agevolato al servizio di car sharing elettrico all’interno di piani di welfare aziendale, anche in combinazione con i servizi pubblici su gomma, ferro, taxi e NCC. Nel piano di mobilità intermodale sostenibile lanciato dall’assessore Priolo rientra, come dicevamo, lo sbarco a Bologna anche del servizio di car sharing dell’Eni Enjoy con una particolare modalità: le auto prelevate a Bologna potranno essere lasciate anche a Firenze, e viceversa, creando una sinergia fra i due hub aeroportuali per i viaggiatori business e per i turisti. Il servizio di bike sharing gestito da Mo bike, prevede a regime una disponibilità di 2.500 mezzi a flusso libero, 300 dei quali, però, saranno a pedalata assistita. Infine nel bando per 30 nuove licenze di taxi elettrici è previsto anche un incentivo di circa 7 mila euro per altri 100 tassisti bolognesi che sostituiranno il loro mezzo a motore termico con un veicolo EV. L’obiettivo finale è arrivare a una flotta di auto pubbliche a zero emissioni di 130 unità, che lancerebbe Bologna al primo posto fra li capoluoghi italiani.

Una campagna di informazione e comunicazione, che partirà nel corso dell’estate, accompagnerà l’avvio di CORRENTE, illustrando nel dettaglio modalità, aree di operatività, opportunità, tariffe, agevolazioni e vantaggi del nuovo servizio di car sharing totalmente elettrico.