Bollino nero chi se ne frega. Stalli occupati anche in autostrada


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Viaggiare durante i fine settimana d’agosto, giornate da bollino nero,  è pesante per tutti. Il traffico è lento e bisogna avere tanta pazienza e rispettare le regole. Per esempio, non occupare abusivamente gli stalli per la ricarica. Eppure succede di frequente, anche in autostrada dove sono installate le preziose colonnine.  Ecco cosa è successo proprio a noi, nel viaggio di ritorno dalla Sardegna.

Ad agosto è lento il traffico in autostrada in una giornata da bollino nero

Ad agosto quando i viaggi si allungano e la ricarica è ancora più preziosa

In Sardegna tante colonnine, di solito poco frequentate,  durante l’estate hanno visto impennare l’utilizzo grazie ai sempre più numerosi turisti – tanti dai Paesi Bassi e dalla Germania – alla guida di auto elettriche. Bene.

Si sono viste anche le auto a batteria nei traghetti (dove non c’è nessun problema di imbarco). Ma finita la traversata e sbarcati nella penisola è necessaria prima o poi una fermata per ricaricare.

Per chi sbarca da Livorno e vuole ricaricare in autostrada – quella verso Firenze/Bologna – segnaliamo la stazione presente nell’area di sosta di Castagnolo Est non lontano da Pisa. Un servizio prezioso che permette di ricarica l’auto mentre si beve un caffè, si mangia qualcosa e si va alla toilette.

Stallo occupato senza ricaricare

Abusivi anche con l’auto elettrica, tornando dalla Sardegna in una giornata da bollino nero

Ma anche nelle stazioni di servizio non manca chi abusa degli stalli dedicati alla ricarica, benchè a sua volta automobilista elettrico. A noi, per esempio, è successo che uno dei due stalli fosse  occupato da una Mini elettrica. Fingendo di non saperlo, abbiamo chiesto al proprietario: “E’ un’auto elettrica? “. Incompleta la risposta: “Si certo“. Peccato che stava occupando lo stallo senza ricaricare.

Il tempo di un caffè e la Mini era sparita. Almeno è stata una sosta breve e veloce. Nel frattempo uno stallo è stato invece occupato da una e-tron intenta a caricare e l’altro da una Mercedes GLS 350 4Matic termica. Questa invece occupante abusiva.

Occupazione abusiva di uno stallo

Tutti gli abusi sono intollerabili, ma assumono una gravità maggiore durante certi periodi dell’anno, quando tanti cittadini percorrono centinaia di chilometri e hanno necessità di programmare tranquillamente la loro ricarica. Senza abusivi a far perdere tempo.

Visualizza commenti (30)
  1. roberto guidetti

    In un paese in cui puoi guidare una Smart, omologata per due persone, caricandone il doppio, e per sovrappiù circolando senza patente e assicurazione casi come questo fanno sorridere

  2. Paolo Bouquet

    Osservo la stessa cosa in un nuovo grande centro commerciale che hanno aperto a Trento nord – Via del Brennero. La proprietà ha installato un buon numero di colonnine quick e fast, ma sono spesso occupate (non tutte, per carità) non solo da auto termiche, ma anche da auto elettriche o ibride plug-in che non stanno caricando. E non intendo che hanno terminato la ricarica, ma che proprio non sono collegate alla colonnina.
    Oltre a farmi venire il nervoso, mi chiedo a chi mai verrebbe in mente di parcheggiarsi davanti a una pompa di benzina solo perché in quel momento nessuno la sta usando. E invece sulle colonnine non pare che molti si facciano problemi, come se ricaricare fosse più uno sfizio di qualche fanatico dell’elettrone e non una necessità (e un diritto) di chi deve usare l’auto per le proprie esigenze. Esattamente come per la benzina o il gasolio.
    Il che mi ricorda la frase della moglie di un mio amico, che di fronte alla proposta del marito di acquistare un’auto elettrica ha commentato: “Voglio un’auto vera, non un giocattolo!” Appunto, proprio quel giocattolo che qualcuno pretende di ricaricare alle colonnine e invece le trova occupate da chi ha un’auto “vera”.

  3. Dovrebbero mettere gli stessi dissuasori che mettono in Giappone. Appena parcheggi si alza e blocca l’auto. Se vuoi andare via fai partire una ricarica, se no paghi un prezzo massimo pari a una sanzione per divieto di sosta.

  4. Immagino che a Salvini faccia piacere vedere queste situazioni.. secondo la sua logica è un aiuto all’industria nazionale. Con gente così così al governo cosa potrebbe migliorare? Niente!

  5. Non per giustificarli, nemmeno c’è l’ho un auto, ma per correttezza dovreste anche notare che gli stalli sono stati ricavati da parcheggi ‘normali’. Perché non hanno aggiunto colonnine alle pompe? Arrivare in autogrill con una termica, non trovare posto libero e vedere, a volte, 7/8 posti vuoti in attesa di fantomatiche elettriche, magari un po’ ti girano. Qualcuno di voi pensa veramente che qualora le elettriche diventassero la maggioranza questa strada sarebbe percorribile? Vi stanno già imponendo ricariche parziali. Di questo dovreste lamentarvi, della ennesima presa per i fondelli. Ma anche questo è un modo per farci scannare tra di noi. Divide et impera.

    1. Scusi ma seconda questa logica allora gli stalli per disabili se sono poco o per niente usati vanno occupati? La mobilità elettrica ha la sua ragione principale d’esistere sulle conseguenze benefiche su ambiente e salute. Meno C02 nell’aria e attenuazione del surriscaldamento climatico, meno gas di scarico meno morti premature e meno malattie polmonari. Penso che siano benefici, per tutti e non per qualcuno, per cui vale la pena il sacrificio di qualche stallo.

    2. Ruggiero, a tendere le pompe di benzina non saranno necessarie e il loro spazio occupato da altri parcheggi e altre colonnine.
      Questo nella visione completa della transizione.
      Per ora però gli spazi sono quelli. Quindi bisogna che ognuno faccia la sua parte. Così come non occupate le aree riservate alla polizia, ai disabili, al carico/scarico, o banalmente gli ingressi ai parcheggi. Allo stesso modo le aree dedicate alla ricarica non devono essere considerate parcheggi.

      Il “faccio come cazz mi pare perchè non c’è parcheggio” che piace tanto agli italiani non è la norma altrove e non dovrebbe esserlo nemmeno da noi. E’ ora di darsi una svegliata. E’ ora di smetterla di ritenere chi infrange le regole un “furbetto”. Dobbiamo ricordarci che è un coglione.

  6. Se ti arriva il cavo ti metti dietro e carichi. Così quando si lamenta che vuole andare via gli dici di chiamare i vigili

  7. Alexander Kozlov

    personalmente alzo i tergicristalli e attacco degli adesivi sul povero abusivo malcapitato.
    E non ho ancora un’auto elettrica 😅

  8. antonio Gobbo

    È lo stesso problema che accade a volte coi oarcheggi dei disabili, e li non c’è maleducaziine solo da chi guida auto endotermiche *il cado di quello con la mini è esemplicativo) anche se ci gossero il 50% di elettriche il problema dell’inciviltà ci sarebbe comunque, cambierebbe solo la % tra termiche e elettriche che parcheggerebbero abusivamente.

  9. visto che chiamare i vigili urbani in autostrada non e’ possibile, non si puo’ comunque far notare a chi gestisce l’area di servizio? o non si puo’ fare denuncia in modo anonimo se corredato da foto? ormai esiste una app per tutto, sarebbe anche ora di fare una app per fare segnalazioni di questo tipo (cosiddette minori) per alleviare il lavoro delle forze dell’ordine – e le casse dello Stato/comune ne gioverebbero

  10. Vaccaro Francesco

    Perché non prevedere davanti o entro gli stalli per ricarica elettrica una sbarra o un paletto a scomparsa o che altro dispositivo apribile da App per la ricarica?
    io non comprerei mai un’auto elettrica avendo il patema d’animo per ricaricare l’auto sapendo che al 90% sono occupati da auto non elettriche???
    Grazie e saluti

  11. Edoardo Scortese

    Quando avevo riportato di avere trovato anche degli incivili in elettrico (per fortuna pochi), è stata espressa perplessità e qualcuno mi è saltato subito addosso…
    Detto questo, servirebbero interventi celeri da parte delle FDO con multe o rimozioni, trovo sia l’unico modo per inculcare un po’ di educazione nella testa di alcuni soggetti.

  12. La soluzione è una sola… fagli trovare una bella sorpresa sulle gomme o la carrozzeria al ritorno. Certa gente capisce solo quello

      1. Vero non è consentito ma è sbagliato per certi soggetti è l’ unico sistema educativo che sono in grado di capire.

    1. antonio Gobbo

      occhio che poi quello/i restituiscono il favore a qualsiasi elettrica che trovano e da li non ne usciamo più

      1. In effetti basta fotografare..e spedire PEC a Polizia Stradale competente tratta autostrada (o Municipale quando in città) e magari P.C. anche alla società proprietaria dell’ impianto di ricarica…
        Se cominciassero a emettere “d’ufficio” verbali basati sulla documentazione ricevuta (se assimilati agli stalli x disabili -in quanto servizio fondamentale per una determinata categoria – dovrebbe partire da €330 per i veicoli a 4 o più ruote, più i 2 punti patente)…

        (Chiedo l’ aiuto da casa a @Enzo che è sempre informato sul piano legale😉)

        1. No, è vietato, la targa è protetta dalla privacy e la diffusione di tale dato senza il consenso dell’interessato non è legale, anche se la condivisione della foto avviene a favore delle forze dell’ordine. E’ lecito fotografare e condividere una targa con la polizia solo in presenza di un reato (ad esempio se l’auto ripresa sta commettendo una rapina o ha investito qualcuno), non se ha parcheggiato dove non poteva. Il poliziotto, se è zelante o anche solo se vuole tutelarsi, dovrebbe applicare a chi gli invia la foto una sanzione amministrativa pecuniaria.

          Avevo già trattato l’argomento in altri commenti, comunque in rete si trovano tutti i riferimenti: https://citynext.it/2024/08/03/e-lecito-fotografare-e-postare-veicoli-e-targhe/

          Per inciso in altri paesi europei questo comportamento è invece ammesso e addirittura incentivato.

          1. Infatti…la.tutela.della privacy di chi commette reati ed infrazioni mi sembra un bel privilegio italiano. In certe nazioni hanno “la patente civica a punti” .. anche per chi attraversa strade fuori dalle strisce pedonali…

            Cmq grazie Enzo x il chiarimento…anche se francamente spero che cambi presto… Non voglio uno stato repressivo ma neanche anarchico ed antisociale

          2. Scusa Enzo ma stavolta hai scritto una cavolata, stando al sito che hai tu stesso linkato.
            NON puoi diffondere le foto delle targhe degli autoveicoli sui social ma PUOI mandarle agli ufficiali di P.S., Vigili Urbani etc.(definite Forze dell’Ordine).
            Ti riporto il trafiletto preso proprio dal sito che hai linkato:

            //E’ necessario, allora, il consenso dell’interessato, per le riprese, quando queste non debbano avvenire per obblighi o facoltà di legge?

            La risposta è negativa.

            Secondo la Corte di Cassazione (Cass. Pen., Sez. IV, 24 Gennaio 2012, n. 10697) tutto quello che l’occhio umano vede, può anche essere fotografato e ripreso. //

            //Per la diffusione attraverso media e social occorre il consenso del proprietario del veicolo oppure l’oscuramento della targa, tranne nel caso in cui le immagini debbano essere consegnate alle forze dell’ordine o all’autorità giudiziaria per ragioni legate all’attività istituzionale dei suddetti organi.//

            Quindi è lecito inviare a Polizia, Carabinieri, Polizia Urbana le immagini delle violazioni se si ravvede una violazione di norme, leggi e regolamenti.

            A meno che il sito che hai linkato ha scritto a sua volta una serie di fesserie.

          3. Aggiungo: la targa dell’automobile NON è protetta dalla privacy, sono protetti da privacy i dati personali del proprietario e del conducente.

      2. Antonio quindi sempre con la coda fra le gambette e i prepotenti sempre ragione. Che schifo non ne posso più.

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