A Melbourne, il sindaco Nick Reece si ricandida promettendo di abbassare le bollette stanziando fino a due milioni di dollari australiani per acquistare energia, rigorosamente rinnovabile, da rivendere ai cittadini. Un gigantesco piano di energia condivisa
Succede dall’altra parte del mondo. Ma potrebbe essere un esempio da seguire ovunque. Perché il problema delle bollette energetiche troppo care, in questo periodo, è lo stesso a ogni latitudine. Il che potrebbe sembrare paradossale con il boom rinnovabile in corso.
Nick Reece, sindaco del Partito laburista di Melbourne, si presenta per il secondo mandato con una proposta che a suo modo entra nella storia della transizione energetica: dar vita alla più grande comunità energetica collettiva del mondo.
La città di Melbourne acquisterà fino a 2 milioni di dollari di energia all’ingrosso da rivendere ai cittadini
Il suo piano si chiama MPower: vuole mettere insieme cittadini ed esercizi commerciali nella stragrande maggioranza dei quartieri della metropoli australe per contrattare energia all’ingrosso, ovviamente di origine rinnovabile, con l’obiettivo di abbassare la bolletta finale.
Ha spiegato il suo progetto sulla piattaforma del social X, in cui ha scritto: “L’acquisto all’ingrosso funziona e sappiamo che può ridurre le bollette elettriche di centinaia di dollari all’anno, riducendo al contempo in modo significativo le emissioni di gas serra”.
Reece ha anche annunciato i dettagli: attraverso i fondi del consiglio municipale metterà a disposizione la somma di 2 milioni di dollari per iniziare la contrattazione per l’acquisto di elettricità l’anno prossimo ed essere operativo nel 2026.

Le bollette elettriche sono salite anche in Australia, nonostante il boom dell’energia rinnovabile
Il sindaco di Melbourne ha pure fatto sapere di aver contattato altre amministrazioni pubbliche del Paese, dove sono in corso iniziative simili, come ha raccontato l’edizione australiana del quotidiano The Guardian.
Già nel 2020, la città di Sydney ha firmato un accordo per la fornitura di energia rinnovabile in tutta la città, comprese biblioteche, parchi e centri comunitari. Ma ora Reece vuole andare decisamente oltre: “Potranno partecipare anche tutti quei cittadini che vorrebbero installare nelle loro case pannelli solari ma non possono“.
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ottimo progetto!
soprattutto per una nazione che ha un’impronta di carbonio per kWh prodotto persino superiore a quella tedesca
Dai noi esistono già queste possibilità, sono le Comunicazioni Energetiche Rinnovabili. Bisognerebbe “solo” fiatare sul collo dei vari sindaci per farli muovere e attivarle nei vari comuni.
Il nostro a Maggio l’ha promessa in campagna elettorale, settimana prossima avevo giusto in previsione di chiedere in consiglio a che punto siamo.
Normale che la domanda di elettricità si impenni nel presente e nel futuro prossimo: riscaldamento ambientale con record in tutte le stagioni significheranno maggior uso di climatizzatori per molte più ore e molti più mesi l’anno, magari anche d’inverno per uso riscaldamento al posto del gas (io lo faccio ormai da anni…. grazie anche al F.V. ).
Maggior domanda elettricità a livello server in cloud (A.I. , cloud storage, blockchain, e mille altri usi…man mano che meno costa il PUN più si convertono/aumentano i consumi elettrici).
è preciso dovere di chiunque (politico, amministratore d’azienda o semplice capofamiglia.. o single..) cercare ogni strada per ridurre i consumi… “a parte i benefici ambientali” (aspetto sempre secondario di fronte al portafogli, nel pubblico dibattito) ne va proprio della competitività produttiva e della salvaguardia del risparmio; mettersi al riparo da eventi socio-politici e conflitti, sconvolgimenti climatici che rendono improvvisamente inaccessibili preziose fonti energetiche.
Che dire… F.V. ed Accumulo per chi può … e “più C.E.R. per tutti ! ” (parafrasando Cetto Laqualunque 😉)