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Bollette del gas, il prossimo inverno sarà il più costoso di sempre in Italia

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L’inverno che sta per arrivare si preannuncia come il più costoso mai registrato per le famiglie italiane. La spesa per le bollette del gas sarà più alta anche del biennio 2022-23, segnato dall’emergenza dei prezzi a causa del conflitto in Ucraina. Perché i prezzi sono tornati sopra i 45 euro e non c’è più il “paracadute del governo.

L’inverno del nostro scontento. Come consumatori, soprattutto, per le bollette che andremo a pagare nei prossimi mesi. Nonostante gli stoccaggi pieni e una ridotta capacità di utilizzo dei gasdotti, il prezzo del gas ha raggiunto i 48 euro al megawattora, spinto soprattutto dalle tensioni geopolitiche nei Paesi fornitori. A ciò si aggiungono le previsioni di temperature più rigide rispetto agli ultimi anni e l’inefficienza energetica del parco abitativo italiano, tra i meno performanti in Europa.

Lo sostiene il think tank ambientalista Ecco, in una analisti appena pubblicata sul suo sito. Finita la copertura dei fondi messi a disposizione del governo per “raffreddare” le tariffe, emergono tutte le controindicazioni dell’eccessiva dipendenza dal gas. Che si riflette, del resto anche sulle bollette dell’elettricità, tra le più alto in Europa. Proprio perché i prezzi dell’energia sono troppo dipendente dalle centrali a gas.

Bollette del gas, le stime nelle principali città italiane: a Milano si arriverà a spendere fino a 232 euro in più

Un’analisi recente – come si legge sempre nel report di Ecco – ha stimato la spesa per le bollette del gas durante la prossima stagione invernale (novembre 2024 – marzo 2025) per abitazioni di tre diverse metrature – 38, 70 e 110 metri quadri – in tre grandi città italiane: Milano, Roma e Palermo.

A Milano, per una casa di 70 mq con classe energetica G, la spesa stimata sarà di circa 1.403 euro. Il 232€ in più rispetto all’inverno della crisi energetica (2022-2023) e il 68% in più rispetto al periodo pre-Covid. Per una casa più ampia (110 mq), i costi salgono a 2.143€, mentre per una piccola abitazione di 38 mq, la bolletta si attesterà intorno a 788 euro.

A Roma l’incremento per una casa di 70 mq sfiora i 430 euro rispetto all’inverno 2022-2023, con una spesa totale di circa 1.380 euro. Mentre rispetto al periodo pre-crisi si parla di un aumento di 635 euro. A Palermo, come in tutto il sud Italia, l’aumento è più contenuto, tra 50 e 210 euro rispetto all’inverno 2022-2023, ma per abitazioni di 110 mq l’incremento rispetto al periodo pre-Covid raggiunge i 420 euro.

Per risparmiare “solo” l’efficienza energetica

La situazione dei costi è ben diversa per chi vive in abitazioni efficienti. Una casa in classe energetica A registra una spesa fino al 65% inferiore rispetto a una di classe G, traducendosi in risparmi fino a 1.400€ l’anno.

Rendere più efficiente il parco abitativo italiano è l’unica soluzione strutturale per ridurre i costi energetici e garantire sicurezza e risparmio alle famiglie“, è la tesi degli analisti di Ecco. “Politiche mirate a incentivare la riqualificazione energetica, come il mantenimento dell’Ecobonus al 65%, rappresentano uno strumento essenziale. Al contrario, tagliare tali misure senza alternative rischia di esporre le famiglie a spese insostenibili”.

Per il think tank Ecco, l’efficienza non è solo una questione di risparmio sulla bolletta. Tra il 2021 e il 2022, la crescita del settore delle ristrutturazioni profonde ha generato un incremento del 19,6% della Pil e del 3,8% dell’occupazione. Un parco abitativo efficiente consente di “ridurre le emissioni urbane e contrastare il cambiamento climatico, diminuire la dipendenza dal gas, aumentare la competitività delle imprese italiane, prevenire costi futuri legati all’inazione, come interventi di adattamento e mitigazione”.

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14 COMMENTI

  1. Quale è invece la previsione per il costo dell’energia elettrica? Ho notato che sta aumentando lentamente. Forse conviene passare per un po’ ad una tariffa fissa?

  2. Sicuramente un FV aiuta tantissimo : Io a dicembre ho prodotto 135 kWh ovvero 9 kWh netti al giorno di media. Non mi azzerano del tutto la bolletta avendo auto e scooter elettrico ma sono un grande aiuto ( ho consumato 197 kWh in totale). Su 48 kWh prodotti da un impianto del 2008 ho l’incentivo che mi rende 21 € ( 48 x 0,44 ) mentre sul totale prodotto faccio il conto che non li ho pagati, quindi altri 21 € ( 0,158 x 135 ). Alla fine sono 42€ in 15 giorni nel mese di dicembre, direi che il fotovoltaico indubbiamente è utilissimo

  3. Le bollette alte a parere mio sono e saranno motivo per mantenere elevati i costi di ristrutturazione.
    E’ un cane che si morde la coda, sempre a sfavore di chi ha meno possbilità.
    Un po’ come per le Ev… l’alto prezzo disincentiva l’acquisto e l’alto costo delle ricariche alle colonnine di certo non incentiva.
    Perchè questo è il senso di comunità che abbiamo fra gli imprenditori e fra moltissimi politici.

  4. Fin tanto che paga pantalone la bolletta è chiaro che l’efficienza energetica NON conviene.

    È quando i schei bisogna cacciarli di tasca propria che i conti cambiano e di parecchio. Personalmente è 6 mesi che non ho piú il contratto del gas a casa, ho preso l’induzione e sono passato ai 6KW. Oltre all’induzione ho preso una BEV cosí anche il gasolio lo lasciamo al distributore.
    A Dicembre 6KWh di produzione media che sono pochi ma restano un bello sgravio sui consumi di casa. Speriamo non nevichi o mi lascia a zero fin tanto che non si scioglie.
    Da Marzo in Poi dovrei tornare sopra i 10KWh di media e quindi facciamo crollare i consumi.

    Ma come mi diceva qualche nowatt “hai fatto i conti col FV?” IO SI.

    Ora vediamo se escono quelli che hanno puntato sul pagare le bollette.

    • Io ho puntato a togliere il gas, siamo completamente nogas da un anno (19 dicembre 2023), sull’anno solare siamo al 36% di autosufficienza (e totalmente autonomi da maggio e settembre).

      Energeticamente, consumo circa il 55% di kwh in meno per scaldare casa.

      Economicamente, contando le vecchie bollette e il carburante (sia casa che auto sono full electric) siamo a un -70% di spesa senza aver cambiato nessuna abitudine.
      Tanto che io il bonus più che alle auto elettriche lo vedrei meglio dato per le pompe di calore.

      • domandona:
        hai cambiato completamente l’impianto di riscaldamento per passare a pompa di calore + riscaldamento a pavimento
        ho hai mantenuto i termosifoni precedenti? (che avevi, immagino, come la stragrande maggioranza)

        • Abbiamo mantenuto il riscaldamento tradizionale, sostituendo gli infissi ma nient’altro, e senza cappotto (per limiti di budget ma anche dubbi sul lungo termine).
          Le PDC sono macchine ad alta temperatura, possono scaldare l’acqua fino a 70-80° (noi giriamo sui 60), il COP è comunque elevato tanto che si vede la differenza con la caldaia a gas anche senza sostituire nient’altro.
          E come diciamo sempre, posso produrmi parte dell’energia elettrica, ma non potevo produrmi parte del gas.
          Ultimo step abbiamo aderito poche settimane fa alla neocostituita CER, così che i miei incrementati consumi elettrici portano incentivi, diventando una risorsa e non solo una spesa

          • Come spesso accade questi risparmi vengono dal fotovoltaico che purtroppo molti non possono installare sia per problemi di abitazione es appartamenti o poca esposizione a SUD (io ce l’ho da 4 Kw con esposizione a est- ovest non a SUD perchè coperto da ombra delle piante e così mi gioco un bel 15%, sinceramente da novembre a marzo, tolti i giorni di nuvole e/o nebbia, non è che renda un gran che va bene per aiutare i consumi della casa ma certo non per gestire pompe di calore e/o auto elettriche) oppure per problemi di budget, un impianto come si deve (almeno 6 Kw) con batteria di accumulo (da 15 o più Kw) viene dai 15000 ai 20000 euro e il 50% lo stato te lo ridà in 10 anni a costo senza considerare l’inflazione, inoltre da quest’anno non ci sarà più l’opzione dello scambio sul posto ma ci sarà il ritiro dedicato che è assai meno conveniente..
            Io il riscaldamento ce l’ho ancora a gas con caldaia a condensazione e ho fatto il contratto con A2A a prezzo fisso per 2 anni (percui no aumenti), per una casa singola di 110m2 spendo tenendo 19.5 gradi dai 1000 ai 1200 euro per tutta la stagione invernale, passando a una pompa di calore senza cambio dei termosifoni avrei risparmiato un 30 – 40% per cui un 400 – 450 euro però avrei avuto un costo iniziale (da preventivi di 2 anni fa quando ho cambiato la vecchia caldaia) di circa 15000-16000 euro per cui al netto delle detrazioni (a cui va aggiunta l’inflazione che non viene certo rimborsata dallo stato sarebbero stati circa 5500 euro, io ne ho spesi al netto della detrazione 1800 per la caldaia con un delta di 3700 per cui sarei stato a pareggio dopo 8 – 9 anni … che sinceramente non mi sembravan pochi, poi ovviamente se uno ha disponibilità finanziaria e fa ragionamenti su 15 – 20 anni allora il discorso cambia … ma purtroppo in Italia ora come ora temo che di cittadini così non ce ne siano moltissimi.

          • Bravo Luca… però, in mancanza di cappotto (per dubbi legittimi, visto che i materiali sicuri e di origine vegetale il governo li aveva addirittura esclusi dal bonus) potresti provare a mettere un “cappottino interno” come ho io nelle stanze esposte nord-ovest: mediamente hanno oltre 1° in più e per molte più ore a parità di riscaldamento.. Ho fatto uno strato di 5cm complessivi che non hanno ridotto sensibilmente gli spazi abitabili, ma il comfort è molto più elevato e non ci sono problemi di muffe, visto che il muro esterno traspira normalmente (ps ed io ho casa sopra una falda acquifera… )

          • @antonio tutto condivisibile, noi però siamo partiti da una premessa totalmente differente: volevamo togliere qualsiasi combustibile da casa nostra e dalla nostra vita. E potendolo fare l’abbiamo fatto. I vantaggi economici sono una piacevole conseguenza, ma l’avremmo fatto anche se il risparmio fosse stato nullo.

            @damiano hai colto perfettamente i motivi del no. Noi abbiamo un’idea differente per un futuro prossimo: cappotto in ytong della sola parete nord, che da sola consuma 7kw termici. Non crea ponti termici, traspira ed è anche più ecologico. Non so se e quando lo faremo, ma pannelli in plastica in casa, per quanto dichiarati ignifughi, non ne vogliamo. Dopo aver tolto ogni combustibile sarebbe un controsenso, non credi?

          • @Antonio Gobbo
            esistono le comunità energetiche, esistono contratti di fornitura da rinnovabili, stanno fiorendo iniziative innovative rispetto alle rinnovabili anche e soprattutto per chi non ha un tetto disponibile.

            dire che non si può, mi dispiace, è scorretto.

            certamente siamo in un momento di passaggio e io stesso mi sto guardando in giro e sto studiando
            perchè son soldi e pure tanti…ma quelli che spendo sono tanti altrettanto.
            di sicuro il Governo non sta nel modo più assoluto facilitando la transizione, nè in termini di informazione, nè in termini di formazione. Ci sono arrivati degli opuscoli a scuola che…apriti o cielo, numeri sbagliati e farloccate assortite.

            è una transizione: tra 10 anni dove sarò? mi sto organizzando? penso a 5 anni o penso a domattina?
            perchè, quale che sia la mia posizione al riguardo, il tempo trascorre e il disastro incombe e dare la colpa agli altri (Cina, UE, ecc ecc) non serve a nulla.

          • @Luca
            interessante, molto!
            quindi PdC mantenendo i termosifoni,
            che per quel che ho studiato mi pare possibili,
            poi naturalmente l’idraulico al solito dice il contrario
            (e posso anche capire perchè).

            oggi una PdC non costa più nessuno sproposito e si ripaga in 4-5 anni (ok, dipende da mille mila fattori), insomma, è un investimento su cui ragionare.

          • @mario l’unico limite è che non puoi usare la pdc per raffrescare d’estate, le tubazioni classiche non sono progettate per l’acqua fredda e farebbero condensa nei muri. Ci vorrebbero tubazioni apposite, ma a quel punto fai riscaldamento/raffrescamento a pavimento. Ma in un retrofit come il nostro va benissimo così, e col ftv si possono far andare dei normali condizionatori senza il minimo consumo da rete.

            Dovrai solo combattere col termotecnico di turno che insisterà per mettere la mitica caldaia ibrida. Che esattamente come la sua cugina auto, è una non soluzione.

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