Bollette, passare al mercato libero non conviene: parola di Authority

La liberalizzazione dell’energia non fa risparmiare le famiglie italiane: nel 2024, i prezzi delle bollette elettriche sul mercato “tutelato” sono tornati a essere inferiori rispetto al mercato libero. Non va bene nemmeno alle imprese: i risparmi ottenuti con il calo del prezzo del gas vengono mangiati da oneri e soprattutto dalla fiscalità 

Le liberalizzazioni funzionano quando aumenta la concorrenza tra le imprese, con la prevalenza di quelle meglio gestite. E quando i consumatori possono scegliere su più offerte e soprattutto se possono risparmiare. E’ successo con la liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, ma continua a non funzionare per il mercato dell’energia.

Bollette, la concorrenza non paga: le tariffe nei servizi a maggior tutela e a tutele graduali sono più vantaggiosi

E’ quanto si legge – di fatto – nella relazione che come ogni anno l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha presentato al Parlamento. Il presidente Stefano Besseghini – in scadenza ad agosto – è stato molto chiaro.  Il servizio a maggior tutela (per i clienti vulnerabili) e il servizio a tutele graduali (per chi non è ancora passato al mercato libero) sono più convenienti in termini di prezzi rispetto al mercato libero. Insomma, la concorrenza non paga.

Dall’inizio del 2025 abbiamo visto ritornare un differenziale non dissimile da quello che ha caratterizzato i due mercati nel decennio precedente”, ha spiegato il presidente. In pratica, siamo tornati alla situazione precedente. E i vantaggi per i consumatori sono arrivati soltanto grazie alle aste con cui gli operatori si sono aggiudicati il servizio a tutele crescenti.

L’Authority nella sua relazione si interroga se la colpa è tutta degli operatori che evitano di farsi concorrenza. O è anche colpa anche della pigrizia dei consumatori che non scelgono o non sanno trovano le offerte più convenienti. Arrivando a pagare il 20% in più rispetto ai contratti con tariffe più basse.. Rispetto al servizio tutelato il differenziale nei casi limite può arrivare anche a 40 punti percentuali.

Prezzo dell’energia in calo, ma aumenta il peso fiscale

Il presidente Besseghini lancia anche una accusa pesante agli operatori.  La cessazione delle tutele di prezzo ha avuto come conseguenza per una parte dei consumatori un aumento dei costi. E per tutti della pressione dei call center dei venditori”.  Se non altro, a partire dai primi mesi dell’anno Arera ha notato una maggiore attenzione da parte dei consumatori. C’è una crescita sostenuta del numero di chi cambia fornitore

in cerca di condizioni più vantaggiose.

Ma come mai, nonostante il prezzo della “componente energia” in bolletta sia sceso in Italia più della media Ue, le famiglie pagano il prezzo più alto subito dopo quelle tedesche?  I prezzi finali pagati in Italia – calcola l’Arera – continuano a essere penalizzati dalle componenti di oneri, imposte e tasse. Il cui incremento del 28% nel corso del 2024 ha annullato le riduzioni della componente energia e dai costi di rete. Nel confronto internazionale, la componente fiscale italiana risulta essere la più elevata, superiore a quella della Francia (+51%), della Spagna (+36%), e della media dell’Area euro (+18%).

Lo stesso avviene anche per le imprese. Il costo “lordo” è diminuito passando da 28,9 a 26,52 c€/kWh (-8,3%). Tuttavia, le imprese italiane soffrono in termini di competitività rispetto alla maggior parte degli altri Paesi europei (con un differenziale del 24% sulla media dell’area euro) principalmente a causa dell’aumento della componente relativa a oneri, imposte e tasse (+15%), passata da 8,5 c€/kWh nel 2023 a 9,8 c€/kWh nel 2024. E’ il dato più elevato, con un +134% rispetto alla Francia e +65% rispetto alla media dell’area euro.

Arera: “Concessioni, no agli oneri nella bolletta”

Nel firmare la sua ultima relazione Annuale, Besseghini lancia anche un avvertimento al governo. Con l’intento di non zavorrare ulteriormente le bollette dei consumatori. L’Arera mette in guardia il governo sulla norma che prevede siano i cittadini – proprio attraverso gli oneri in bolletta – a sostenere  i maggiori costi delle imprese nel caso in cui ottengano un prolungamento delle concessioni.

E’ quanto è avvenuto con le reti elettriche locali gestite da Enel, che ha ottenuto un rinnovo di altri 20 anni senza gara i mercato. L’ex monopolista dovrà versare un onere e provvedere a opere di ammodernamento ed efficientamento delle infrastrutture. Entrambe le voci potrebbero finire in bolletta, con con

seguente aumenti per famiglie e imprese.

L’Autorità ritiene che questa previsione si ponga in contrasto con i principi generali di tariffazione basata sui costi efficienti del servizio”. E che, a tutela degli interessi dei consumatori, risulti “opportuno minimizzare, se non annullare, l’impatto dell’onere di rimodulazione in bolletta”.

Visualizza commenti (9)
  1. Infatti spendiamo di più che prima, ma non abbiamo le condizioni per restare nel mercato tutelato e quindi ci attacchiamo. Che poi di energia paghiamo poco più di 10 ma con oneri vari si va a più di 30.

      1. Aderite ad una CER e usate lavatrici, lavastoviglie, forni ecc.. nelle ore diurne.. Tutte le voci dovute al trasporto legate alla rete sono azzerate se usate l’elettricità prodotta dalla CER di giorno

        1. Io sono dentro con piccola quota ad una cooperativa energetica,non so se si puo’ menzionare Weforgreen (la redazione cancelli pure il nome se lo ritiene opportuno),ma ho le fasce orarie standard non è strano?
          Anche qui’ comunque come socio ci sono prezzi agevolati per la componente energia….peccato che la maggior parte della bolletta sia composta da canone tv,spese per gestione contatore/trasporto energia iva .
          Quindi piu’ spese fisse che consumi….

        2. Si può aderire ad una cer come condominio? Abbiamo un impianto per le parti comuni. So che il mio paesino ha aperto una cer che è operativa da quest’anno (o l’anno scorso, non ricordo) .

  2. in Italia una situazione vergognosa. Il mercato libero, si certo, liberi di fare cartelli e spennare i clienti. Io ci ero passato ma sono tornato appena possibile al maggior tutela ed ora al stg. Mai una bolletta chiara, mai capire quanto si paga un kWh. Dovessi io scrivere la bolletta lo farei in maniera semplice : Gentile cliente, lei ha consumato nel periodo dal al x kWh in fascia 1 al prezzo di x €/ kWh, ha consumato x kWh al prezzo di x €/ kWh per un totale x, oneri di gestione del contatore pari a x , abbonamento televisivo pari a x per un totale dovuto di x euro. Finita li, uno capisce subito cosa spende e può fare subito un raffronto con altre tariffe. Invece no, bollette di 5 pagine che sembrano il bugiardino di un farmaco, impossibile capire qualcosa tranne che il totale dovuto è sempre una cifra esagerata. Vergognoso

    1. Gentile Ilario, dal primo luglio scatta per gli operatori la “nuova” bolletta semplificata voluta da Arera. Pubblichiamo in giornata un articolo che ne descrive le caratteristiche, che sembrano andare nella direzione da Lei indicata. Ne faremo una analisi anche noi, ma ci scriva di nuovo le sue considerazioni. Grazie per l’attenzione

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