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BMW e TVS al lavoro su una nuova moto elettrica?

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Il costruttore indiano TVS, partner stretto di BMW, sta lavorando allo sviluppo di una moto elettrica leggera. Che sia la base di partenza per un futuro, economico, nuovo modello della Casa bavarese?

Anche se è presto per affermarlo con certezza, non è sbagliato pensare che BMW nutra un interesse particolare per l’ultimo brevetto rilasciato da TVS Motor.
Il grosso produttore indiano sarebbe sul punto di sviluppare una moto elettrica leggera e a basso costo, che secondo alcune fonti potrebbe rappresentare la base ideale per una futura due ruote BMW.

La partnership tra BMW e TVS è nota da tempo. L’azienda indiana, infatti, lavora a fianco dei bavaresi nella produzione di alcuni motocicli (come la serie G 310) e, di recente, ha avviato collaborazioni anche nel campo dell’elettrico, ad esempio assemblando per BMW lo scooter-minimoto CE 02.

Ora, questa liason collaudata sembra possa essere replicata anche per il nuovo progetto di TVS.

I dettagli del nuovo brevetto TVS

Elettrica leggera

Il brevetto TVS mostra dettagli strutturali di una moto tradizionale, non di uno scooter. E questo è già un punto importante. Dai disegni emerge un modello con caratteristiche ben definite, in cui spicca il telaio centrale, su cui è montato il motore, una trasmissione a cinghia per dare coppia e potenza alla ruota posteriore (con speciali ingranaggi a taglio elicoidale) e un forcellone basculante monobraccio.

Insolita la disposizione del pacco batteria, grande ma sottile, alloggiato su entrambi i lati del telaio centrale. Formato abbastanza insolito per una batteria da moto.

Il King EV Max di TVS

Anche se ancora non ufficializzato, sembra che il motore utilizzato possa ricalcare quello da 11 kW (15 CV) già utilizzato da TVS sul suo tuk tuk King EV Max. Una potenza massima equiparabile per prestazioni ad un 125 cc, idonea per i possessori di patente A1.

Una futura moto BMW?

Come detto, non ci sono garanzie che questa nuova moto “leggera” TVS possa un giorno avere una sua versione BMW da spendere sul mercato globale. Certo è che nei piani della Casa tedesca già da tempo c’è l’intenzione di andare oltre gli scooter CE per produrre una gamma di moto elettriche a diversi livelli di prestazioni. E l’avvenuta registrazione del marchio “DC” andrebbe proprio in questo senso.

Nulla toglie, quindi, che se la partnership andrà avanti con successo, una nuova moto TVS, economica e con prestazioni da 125 cc, possa essere la base di partenza per una BMW DC 01 o DC 02 in futuro.

 

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1 COMMENTO

  1. Che belli per i patiti di progettazione i disegni dettagliati che avete postato,
    e in questo design mi sembra di vederci astuzie per abbassare i costi e rendere voloce la fabbricazione, proporre una moto elettrica con soluzioni buone che costi meno, rispetto a una con soluzioni ottime ma che costi tanto

    il telaio centrale sembra (?) facile da costruire, forse 2 semigusci da saldare su un’ unica dima, e le batterie sottili e alettate sui due lati forse riescono a raffreddare solo ad aria, oltre ad essere veloci da smontare

    anche il motore, “bassa” potenza, largo diametro e alettature, forse riesce a raffreddare solo ad aria, senza raffreddamento a liquido

    il forcellone sembra essere fatto da 2 semigusci, poi è corto, al prezzo dello svantaggio tecnico di non avere il fulcro in asse con la puleggia di trazione, e neanche lo spazio per i levearaggi di una sospensione progressiva

    ..e non sapevo che le cinghie dentate di trasmissione usate senza tenditori riuscivano già ad assorbire piccole variazioni di lunghezza (quando il forcellone ammortizza e il fulcro non coincide con l’asse puleggia, la distanza coperta dalla cinchia varia leggermente)..

    non sono aggiornato, immagino già tante moto anche termiche abbiano trasmissioni a cinghia con variazione della lunghezza durante il movimento del forcellone, ma non ci avevo fatto caso

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