BMW cresce nell’elettrico e ricicla le batterie in partnership con SK tes. Nel 2024 il Gruppo ha consegnato ai clienti un totale di 426.594 veicoli BEV con un incremento del 13,5%. Spettacolare la crescita del brand MINI (56.181 consegne, +24,3%) e buon debutto della Rolls-Royce elettrica con 1.890 veicoli. Aspettando l’imminente arrivo della piattaforma Neue Klasse si allea con SK tes per sviluppare innovativi processi di riciclo delle batterie GEN 6.
Il marchio della clessidra ha consegnato complessivamente 2.200.177 veicoli nel 2024 (+2,3%) pur risentendo di una forte contrazione del mercato in Cina nel secondo semestre, che l’ha costretto ad abbassare le stime per l’intero anno. I veicoli elettrificati, tuttavia, hanno performato meglio di quelli tradizionali, rappresentando, con 593.215 unità consegnate, il 24,2% delle vendite complessive. I veicoli 100 per cento elettrici hanno costituito il 17,4% del totale.
«Il BMW Group continua la sua traiettoria di crescita nei veicoli completamente elettrici, nonostante le condizioni di mercato difficili. Lo dimostrano sia la significativa crescita delle vendite, sia il forte aumento degli ordini di nuovi BEV in Europa» ha commentato Jochen Goller, membro del Consiglio di Amministrazione e responsabile di Clienti, Marchi e Vendite. «Siamo fiduciosi di poter consolidare questa crescita nella vendita di BEV anche nel 2025, grazie alla nostra gamma di prodotti ulteriormente ampliata e rafforzata» ha concluso.

In attesa della piattaforma Neue Klasse BMW si allea con SK tes nel riciclo sostenibile delle batterie
Il 2025 sarà l’anno del debutto per l’attesissima BMW Neue Klasse nativa elettrica. A fine novembre sono usciti dalla fabbrica i primi prototipi e il lancio sul mercato è imminente.
Elemento cardine dei nuovi modelli sarà una progettazione “circolare” delle batterie. A tal fine BMW ha siglato un accordo di partnership con SK tes, fornitore leader di soluzioni per il ciclo di vita tecnologico. Assieme svilupperanno un innovativo processo di recupero e riciclaggio di cobalto, nichel e litio dalle batterie usate, reintegrandoli successivamente nella catena del valore per la produzione delle nuove batterie GEN 6.
Il processo prevede la triturazione meccanica delle batterie, la concentrazione dei metalli preziosi nella cosiddetta “black mass” e infine la selezione attraverso il processo chimico di idrometallurgia.
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Consoliamoci…quando arrivarono i primi TV Plasma a schermo piatto all’ inizio erano solo per facoltosi…idem all’ apparizione dei primi smartphone (che stavano accesi neppure 24ore in standby) mentre noi italiani pigiavamo tasti fisici su featurephones col display LCD b/n.
Ancora un anno o due e la gran parte degli italiani scoprirà le NEV e pretenderà reti di ricarica per tutti, ovunque ed a prezzi corretti… (sognare non fa male 😂)
Non far sapere alla gente comune che chi può l’auto elettrica se la prende ecccome, soprattutto perchè è migliore ed alla lunga costa meno.
E quando si tratta di costi non abbiamo niente da insegnare ai più facoltosi.
Ecco che tutte le fake, i prezzi ancora esagerati del mezzo e della ricarica pubblica sono funzionali a tosare come pecore la gente comune.
Perchè è evidente che spendere 50/60/80/100.000 € per chi questi soldi li avrebbe spesi anche per una termica (quindi risparmiando) è molto diverso che dover spendere 25/30/40.000 da parte di chi ne avrebbe spesi 15/20/25 per la termica.
I primi guadagnano subito gli altri forse dopo 6/7/8 anni. Lasso di tempo un po’ troppo lungo.
Comunque sia la strada è traccia da almeno 5 anni, peccato che noi non siamo nemmeno l’ultima ruota del carro ma, addirittura, la ruota di scorta bucata.
Come darti torto?
La situazione attuale è proprio questa, sull’aspetto economico.