BMW ci riprova con l’idrogeno: nel 2028 la X5

BMW ci riprova con l’idrogeno, confermando che tra tre anni la nuova X5 avrà anche una versione a fuel cell. Oltre a benzina, diesel, elettrica e plug-in hybrid.

BMW ci riprova: nel 2.000 fu un flop, ora…

bmW ci riprova

La X5 a idrogeno utilizzerà la trazione a celle a combustibile di terza generazione BMW. Nella prima, la 535iA presentata nel 2014, Toyota ha fornito l’intero sistema: BMW lo ha integrato, testato e ha acquisito esperienza. Per la seconda generazione della iX5 Hydrogen, Toyota ha fornito solo le celle a combustibile, mentre BMW ha sviluppato il sistema da sola. La terza generazione è uno sforzo congiunto dei due partner per creare sinergie, sia per l’uso nelle auto che per i veicoli commerciali di Toyota. Ammesso che tutto funzioni perfettamente e che si arrivi alla commercializzazione nei tempi previsti, resta la grande incognita delle reti di rifornimento. In Italia si sta costruendo un embrione di network (36 stazioni) grazie a un contributo pubblico di 103,5 milioni derivanti dal PNRR. Ma potenziali clienti al momento non ce ne sono: per servire chi?

Visualizza commenti (3)
  1. Nel 2028 ci saranno già le prime Auto con batteria a stato solido, panasonic ha promesso batterie NCM 25% più leggere…
    Forse, e dico un enorme forse, avremo 36 stazioni idrogeno pronte contro oltre 100mila colonnine.
    E’ davvero solo una perdita di soldi, fatta per un banale capriccio (secondo il mio parere del governo tedesco)

    1. Comunque è importante che la ricerca sui mezzi ad idrogeno vada avanti, in ogni caso potrebbe essere rilevante o necessaria per i mezzi pesanti.
      Dove, pur nella mia ignoranza, vedo difficile pensare alla ricarica dei TIR alle colonnine.

      1. Al momento ci sono sul mercato dei TIR e Autobus da 500km reali di percorrenza, questi vanno più o meno bene per una buona parte dei casi d’uso attuali.

        L’eActros 600 ha un range di 500km e potenza di ricarica da 400KW (circa 1 ora di ricarica) ed è già predisposto per la ricarca da 1MW (Circa 30min). Detto che molti tragitti sono appunto fattibili in un range di 250km (andata + ritorno) per quelli lunghi vuol dire guidare 4-5 ore a 100km/h fissi e poi doversi fermare per una pausa pranzo/cena/dormire.
        Se consideri che in teoria per legge un trasportatore non può guidare più di 4,5 ore ininterrottamente e 9 ore al giorno totali sei senza problemi all’interno dei tempi già oggi con la tecnologia 2025.

        Aggiungo che l’Europa sta già varando un piano per creare nei condotti transnazionali europei una rete di colonnine classe MW, la cui tecnologia è stata già presentata e pronta per l’installazione.

        L’idrogeno semplicemente non esiste, chi ha provato a creare mezzi è già fallito (Nikola ad esempio) mentre la tecnologia delle batterie migliora il rapporto wh/kg ogni anno. Senza scomodare le batterie a stato solido Panasonic ha già annunciato per il 2028 delle nuove batterie del 25% più leggere basate su tecnologia attuale. Vuol dire che tra 3 anni si potrebbe avere un eActros con lo stesso peso e ingombro batteria ma range di 625km

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

CFMoto: vedremo una sportiva elettrica ad EICMA 2025?

Articolo Successivo

BYD, che scossa: Buffet esce dal capitale ma dopo una plusvalenza record

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!