Uno scooterone elettrico può essere la scelta ideale per chi vuole muoversi in città con comodità, costi ridotti e zero emissioni. Ma a chi si adatta davvero e quali esigenze riesce a coprire? Con il BMW CE 04 analizziamo punti di forza, limiti e il motivo per cui questo modello è diventato un riferimento del segmento
Per chi si muove ogni giorno tra casa, lavoro e commissioni, uno scooterone elettrico ha molto senso. Permette di liberarsi del traffico, dei parcheggi impossibili e soprattutto dei pieni di benzina. La differenza con un cinquantino a zero emissioni è abissale in termini di prestazioni, sicurezza e confort. Gli scooteroni sono una vera alternativa all’auto.
Abbiamo deciso di fare questo video in collaborazione con BMW perché il CE 04 è rappresentante di spicco e allo stesso tempo l’elemento trainante di questo segmento.
1- PIACERE DI GUIDA – Quando l’elettrico diventa emozione
Chi non ha mai provato uno scooter elettrico spesso pensa che sia “piatto”, senza carattere. Basta poi salire in sella, guidare per qualche chilometro, per capire che invece è un’esperienza di guida divertente, appagante e molto emozionante. Il BMW CE 04 ha ad esempio un motore potente, da 31 kW, circa 42 cavalli, e una coppia immediata di 62 Nm. Per passare da 0 a 50 km/h impiega solo 2,6 secondi: in città significa partire sempre con fluidità, ma anche con una spinta potente.
Non è un giocattolo: è un mezzo che si muove con decisione, ma che rimane stabile e soprattutto che garantisce sempre un grande controllo.

Il segreto del BMW CE 04 per essere agile nel traffico ma anche molto stabile alle alte velocità è nelle sue dimensioni. Ha infatti un interasse molto lungo, 1.675 mm, che, combinato al baricentro basso, riesce a essere al contempo maneggevole e stabile.
In poche parole, l’elettrico non è una rinuncia: è un modo diverso, più fluido e diretto, di godersi la guida.
2- SICUREZZA – Perché sentirsi sicuri cambia tutto
Quando lo scooter diventa il mezzo principale, la sicurezza è la priorità. Il CE 04 ha un impianto frenante di livello moto: doppio disco anteriore da 265 mm, ABS di serie e, come optional, anche l’ABS Pro, che lavora in curva regolando la frenata in base all’inclinazione.
C’è poi il controllo di trazione, che aiuta a gestire la coppia quando l’asfalto è bagnato o scivoloso. Di notte, i fari full LED illuminano molto bene la strada — una cosa che fa davvero la differenza quando d’inverno si deve tornare a casa ed è già buio alle 5 di pomeriggio.
Ultima considerazione sulla sicurezza. Un’accelerazione potente consente di togliersi dalle situazioni di pericolo e non rimanere ad esempio a metà di un sorpasso senza motore. Un dettaglio che può sembrare minimo, ma in realtà cambia molto la percezione di controllo e tranquillità su strada.
3- VERSATILITÀ – Non solo città
Uno scooterone elettrico deve potersi spingere oltre il centro città, e qui il CE 04 non delude. È omologato per l’autostrada, arriva a 120 km/h e mantiene la spinta anche a velocità sostenute. Sul fronte autonomia: la batteria da 8,9 kWh offre circa 120–130 km reali, più che sufficienti per la maggior parte degli spostamenti quotidiani.

Per la ricarica hai diverse opzioni: in casa si arriva all’80% in circa 3 ore e mezza, alle colonnine in un’ora e mezza. Il CE 04 è versatile anche quando si parla del pilota. C’è infatti anche una versione depotenziata per A1, con potenza ridotta a 11 kW e velocità massima di circa 100 km/h.
Insomma, è uno scooter che si adatta a diversi tipi di utilizzo e di utenti: non solo il pendolare urbano, ma anche chi si muove tra città vicine o vuole un mezzo comodo per il weekend.
4- COMFORT – Se lo usi tutti i giorni, devi stare anche comodo
Se lo scooter diventa il mezzo principale, il comfort non è un optional. E qui il CE 04 è pensato come un vero veicolo “daily use”: sella larga e bassa, posizione rilassata, sospensioni che assorbono bene le buche e un’ergonomia curata.

In più, ci sono quei dettagli che fanno la differenza nell’uso quotidiano: manopole riscaldate, sella riscaldata (disponibile come optional), e persino retromarcia assistita per muoverlo facilmente nei parcheggi stretti. Tutto gestito con un cruscotto da 10,25 pollici, chiaro e moderno, con connessione allo smartphone e navigazione integrata. Poi c’è il comfort “mentale”: niente rumore, niente vibrazioni, niente odore di benzina. Solo silenzio, fluidità e concentrazione su quello che conta: la guida.
5 – ESTETICA – Un mezzo che non passa inosservato
E infine, parliamo di design. Perché diciamolo: se si spende per un mezzo così, deve anche essere un piacere estetico. Il BMW CE04 non assomiglia a niente di quello che c’è in giro. Ha un design futuristico, pulito, coraggioso, quasi da concept bike, ma è completamente reale e omologato per la strada. Le linee sono tese, minimaliste, il profilo laterale è bassissimo, e ogni dettaglio comunica tecnologia e innovazione.
È uno scooter che non finge di essere termico: abbraccia la sua natura elettrica e la trasforma in stile.
IN CONCLUSIONE
Il CE 04 è un mezzo premium, e il prezzo lo riflette. In Italia parte da circa 13.400 euro, sia per la versione standard che per la versione depotenziata A1. È un mezzo esclusivo, costruito con materiali, tecnologia e finiture ai massimi livelli.
Quindi: per chi ha senso comprare uno scooterone elettrico? Per chi vive la città ogni giorno, ma non vuole essere limitato alla città. Per chi cerca un mezzo pratico, sicuro e comodo, ma vuole anche prestazioni, stile e un’esperienza di guida diversa. Non è la scelta più economica, ma è una scelta coerente con un certo modo di vivere la mobilità: moderna, consapevole ed emozionale.


Il problema rimane l autonomia che non so in che modo, ma dovrebbe essere raddoppiata a 240 km.
Se per caso l’ottimo Berti Quattrini non avesse ancora riportato il mezzo a San Donato, gli chiederei/proporrei di fare un video autostradale, ma fatto come si deve.
Parlo seriamente eh? niente scemenze o battutacce.
Quindi: si entra in autostrada con la batteria il più possibile al 100%, ci si mette a 120 fissi, e si vede quanta strada si fa.
Ok, ovviamente un minimo di preparazione a tavolino ce la concediamo, mica si pretende che si rimanga a piedi con la batteria scarica. si esce prima di veder la malparata. E nemmeno si può dare per scontato di aver dietro il furgone-scopa ovviamente.
Però sarebbe indicativo come dato, ne esce un video facile e rapido da farsi.
Mi raccomando: tutta a cannone a simulare il dato peggiore. Andando più adagio ovviamente si farebbe più strada.
Quando fate uno spot pubblicitario, almeno abbiate la grazia di dichiararlo.
senza dubbio un bell’esercizio di stile.
ma
120km a 13k non so quanti ne venderanno, perchè può anche essere bello esteticamente ma se costa quasi quanto un t03
C’è da dire che un TMax non è che costi tanto diverso…
Certo, tolto il fatto che è “murato” a 120, dovrebbero lavorarci un pochino su quel tramone per renderlo un po’ più “simile” a un vero maxiscooter. E magari osare a mettergli la CCS. Però non è che di base non ci siamo, servirebbe solo uno sforzino… Un po’ di fantasia valà… ma sarebbe alla portata… se non fossero tedeschi… 🙂
vero quanto detto sul tmax.. ma non dimenticare chi è il target del tmax.
qua da me spesso e volentieri è gente con la terza media il classico tmax user, e dubito che gliene freghi una cippa di andare in giro senza emettere co2.
-e dubito che gliene freghi una cippa di andare in giro senza emettere co2.-
Quindi, come ripeto da anni, non è un’idea sbagliata quella di trovare altri argomenti che non siano la CO2, i ghiacciai e gli orsi bianchi per parlare alle masse con la terza media della mobilità elettrica. 😉
Io (vent’anni fa) col T-Max kittato da trofeo mettevo il ginocchio a terra per esempio. E anche con una certa facilità.
Perchè nessuno lo fa con uno scooter elettrico? Sono ottimi argomenti presso un certo pubblico.
120kmh ….. una mezzora di lavoro su centraline e lo si porta almeno ai 160 però temo che di autonomia poi non arriverai nemmneno agli 80 km
-una mezzora di lavoro su centraline e lo si porta almeno ai 160-
Sinceramente no lo so. Ho visto su youtube che cinema bisogna fare per “sbloccare” quella campana del vetro della Citroen Ami (e vedere che fa ben 65 km/h, una roba da far tremare le vene dei polsi…) e onestamente mi sono trovato a rimpiangere i tempi in cui bastava mettere il carburatore 13/13 al Ciao per vedere che qualcosa cambiava davvero…
Comunque non escludo che basti una mezz’ora. Anzi, mi piacerebbe che fosse così…
Si sono dimenticati di montare la parte posteriore……
E vogliono …a partire da 13.400 euro?????