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Blocco ai diesel Euro 4? Contrordine compagni!l

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Il presidente della Regione Emilia-Romanga Stefano Bonaccini riceve in comodato d'uso una Lexus GS Hibrid dal numero uno di Toyota in Italia Andrea Carlucci
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Contrordine, compagni! Niente blocco per i diesel Euro 4 che potranno tornare a circolare anche in Emilia Romagna se dotati di dispositivo antiparticolato.

Si concluderà così, con un più che probabile compromesso al ribasso, la prima rovente settimana di applicazione del blocco anti smog. Blocco particolarmente severo nella Regione guidata dal presidente Stefano Bonaccini che aveva deciso di estendere il  divieto di circolazione (dal 1° ottobre al 31 marzo, nei giorni feriali, dalle 8,30 alle 18,30 e ogni prima domenica del mese) non solo a tutti i veicoli pre Euro e ai diesel Euro 3, come nelle altre Regioni del bacino padano, ma anche alla generazione successiva, quella appunto degli Euro 4. Ma il summit convocato in Regione per questa  mattina fra tutti i 30 Comuni emiliano romagnoli interessati al blocco, sancirà una clamorosa marcia indietro.

Isabella Conti

Del resto il fronte “ecologista” si era velocemente sfaldato subito dopo le prime giornate di caos e di proteste. A partire dalla costa, con le perplessità espresse dal Comune di Ravenna, per arrivare a Parma dove la Giunta Pizzarotti aveva già chiesto un ripensamento. Ha tenuto botta il Comune di Modena, ma in provincia di Bologna è stata una vera e propria rivolta: due  Comuni, Castenaso e Granarolo, si sono ufficialmente sfilati. Altri, con vari toni, hanno preannunciato che l’avrebbero fatto: Valsamoggia, Ozzano, Sasso Marconi, e da ultimo San Lazzaro di Savena del sindaco Isabella Conti, eroina degli ambientalisti da quando bloccò un importante progetto urbanistico soprannominato “La Colata” (di cemento), già autorizzato dall’amministrazione precedente. Nella lotta allo smog,  invece, la Conti è molto più tiepida e vuole introdurre ulteriori deroghe al blocco, sugli  orari  e sulle categorie di automobilisti coinvolte. In sostanza, si stava creando un ginepraio di regole, con strade percorribili e altre, in altri comuni, interdette, seppur nelle stesse giornate e per lo stesso veicolo.

Il compromesso ipotizzato dalla Giunta regionale sarà quello che abbiamo detto: riconoscere ai diesel Euro 4 con filtro antiparticolato un plus di sostenibilità _ cosa peraltro sostenuta dai molti tecnici _ e pertanto esentarli dal blocco. La pensa diversamente il WWF dell’Emilia Romagna che insorge dando degli “irresponsabili” ai sindaci del no. Entro oggi si vedrà chi la spunta; vi terremo aggiornati.

IL NOSTRO PARERE

Non entriamo nel merito tecnico della disputa, se cioè i diesel Euro 4 con filtro siano più o meno puliti dei diesel Euro5 o addirittura dei benzina post euro, come qualcuno sostiene. Però, per una volta che si è scelto di guardare avanti, magari anche eccedendo nel rigore ma per una buona ragione come la salute, calar le braghe alle prime prevedibili avvisaglie di tempesta e rimangiarsi quasi tutto è la più strabica delle opzioni.  Tanto non si illuda chi oggi gioisce per lo scampato pericolo: fra un mese o fra un anno il problema inquinamento si riproporrà. E a quel punto non rimarrà loro che cambiar macchina o cambiare abitudini (usando bici e bus).  Gli ultimi dati di vendita in tutta Europa dimostrano che comunque i diesel sono avviati  all’estinzione. Tanto valeva portarsi avanti con il lavoro.

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12 COMMENTI

  1. Noto che la lotta tra Diesel e Benzina si fa sempre più acerba e, a mio parere, sarebbe utile informarsi e dare notizie fresche sulle prossime motorizzazioni. Leggete, e qui mi rivolgo alla redazione, per fornire e informare i lettori dei giganteschi passi avanti che sta’ facendo la Bosh sui nuovi sistemi d’iniezione. Altro che fine dei motori Diesel … questo il Link: https://www.bosch-press.it/pressportal/it/it/press-release-22465.html
    Il sistema è già operativo con costi simili agli attuali. Spero che il mio intervento sia stato utile.

    • Caro Francucci, grazie per la segnalazione: ci ha consentito di rileggere questo annuncio della Bosch che risale all’aprile scorso, e che noi, come gran parte della stampa specializzata, avevamo dimenticato. Forse non a caso. Se legge bene, infatti, noterà che si parla di azzeramento delle emissioni di biossido di azoto, che è solo uno dei gas inquinanti prodotti dalla combustione del gasolio. E le polveri sottili? E i gas serra? Certo, tutte le tecnologie si evolvono e fanno progressi; però quella dei motori a scoppio (diesel e benzina che siano) ha quasi cent’anni di sviluppo alle spalle e più di tanto non può dare, continuando comunque a basarsi su una risorsa in esaurimento come il petrolio che nella combustione non può non liberare la Co2, causa dell’effetto serra. Perciò noi continuiamo a credere che valga la pena accelerare il salto vero la trazione elettrica, tecnologia più giovane (almeno per le batterie e per la produzione di energia da fonti rinnovabili) e quindi con spazi di affinamento molto più ampi.

  2. Premesso che se il dott. Carlucci volesse donarmi in comodato d’uso una Lexus GS Hibrid accetterei molto volentieri l’offerta, sono sicuro che i nostri beniamini propugnatori della demonizzazione del motore diesel non utilizzeranno certamente il camino a legna neppure in occasione delle festività natalizie, durante il prossimo inverno trascorreranno pesantissime giornate lavorative all’interno di uffici pubblici riscaldati meno delle scuole dei nostri figli, e che soprattutto aiuteranno i corrieri, forse un po’ impacciati, nell’espletare la consegna di centinaia di pacchi utilizzando la metro, i bus e le loro economiche e-bike a pedalata assistita. D’altro canto non capisco perché gli agenti di commercio non acquistino delle Tesla, magari model X con 600 cv, così da muovere 2400 kg (di plastica, acciaio e altri metalli nobili) per spostare una persona. Quante domande mi pongo mentre guido un diesel euro 4 con filtro antiparticolato… se guidassi un’auto elettrica me ne porrei una sola: “perché il mio cc è vuoto???”.

    • Guardi, Corrado, che al gioco dei paradossi posso starci anch’io. Per esempio ricordandole che in Italia i mastodontici Suv sono oggi il 30% del mercato. E quasi nessuno percorre tratturi campestri carico di passeggeri e masserizie; i più ingombrano le strade e inquinano l’aria delle città per raccattare figli da scuola, far spesa al supermercato, coprire il misero tragitto casa-lavoro in colonna. Oppure, se utilizzati, come spesso avviene, da agenti di commercio, sfrecciare in autostrada sempre con la medesima persona sola a bordo. Non costano molto meno della Tesla su cui lei ironizza, ma in compenso consumano quintali di carburante, trasformandoli solo in piccola parte in avanzamento, e per il restante 60-70% in calore e polveri sottili che si disperdono nell’atmosfera (o se preferisce vengono smaltite nei nostri polmoni) senza alcun’altra funzione. Quanto ai corrieri, non si dia pena: già tantissimi stanno adottando furgoni elettrici e altri piccoli veicoli Ev per le consegne dell’ultimo miglio nei centri storici. Legga per esempio i due articoli che pubblichiamo sul sito nella sezione Tecnologia & industria. Non hanno bisogno di alcun aiuto e mi risulta che si trovino benissimo. E’ gente, mi creda, che i conti in tasca li sa fare molto meglio di me, e forse di lei. E che sicuramente non lavora per ritrovarsi con il cc vuoto a fine anno. Concludendo: pur senza negare i molti limiti della mobilità elettrica, ci andrei cauto a liquidarla come la stramberia di qualche danaroso ed eccentrico radical chic. Se parliamo di scelte irrazionali, c’è di molto peggio in giro; eppure lo consideriamo normalità quotidiana. Fra un paio d’anni, caro Corrado, mi darà ragione. A presto

  3. Prima di tutto e’ falso che l inquinamento da autotrasporto privato e’ responsabile di un terzo dell inquinamento ma e’ solo il 14% falso che le auto benzina onquinano meno dei diesel perche prima di tutto emettono piu gas serra co2 e la stupida lotta ai diesel moderni ha fatto si che il dowsizing dei kotori benzina ora con ignezione diretta e turbo generino quasi piu pm10 di un auto diesel euro 6 , prima si combatteva il buco nell ozono ora il particolaro , ma vi siete chiesti se non siete solo uno strumemto in mano alle lobby di petrolieri e potenti dell auto ? Loro vi danno una breccia dove infilarvi per i loro interessi dell ecologia se ne sbattono . Falso anche che non dipenderemo piu da idrocarburi fossili perche la massicia richiesta di energia di cui avremmo bisogno per la locozione di auto elettriche non potra mai essere a totale carico di fonti ecologiche e’ una ” utopia” anzi forse vedremo qulche centrale atomica in piu forse anche in italia chi lo sa , voi sposterte i problemi non li risolverete . Quindi e giusto che le famiglie e chi ci governa si opponga a un divieto giusto ma troppo frettoloso e ingiusto , far svecchiare con incentivi veri il parco auto circolante e la soluzione ,non si puo scaricate sempre adosso la povera gente decenni di scelte scellerate dalla mattina alla sera , quindi e giusto fare un passo indietro , poi una volta fermate queste auto vogliamo vedere di quanto realmente scende il livello di pm10 e vogliamo anche sapere se l inquinamemto di co2 scende perche negli stati membri dove circolano piu auto a benzina ora si lamentano dell eccessivo inquinamento da co2 generato da tante auto benzina gpl e metano , visto che le ibride e le elettriche costano ancora troppo . Pensateci ……

    • Signor Gianni (definirla gentile suonerebbe come uno sfottò),
      lei ci accusa di falso, sia per affermazioni che abbiamo fatto _ il trasporto è responsabile di un terzo dell’inquinamento _, sia per altre che si inventa lei _ mai scritto che la benzina è meglio del diesel _. Mi chiedo su quali basi lei sostenga le sue “verità”. Le nostre le può facilmente controllare su documenti ufficiali del Cnr e di tantissimi istituti internazionali di monitoraggio dell’atmosfera. L’accusa di essere al servizio delle lobby petrolifere poi, proprio a noi che scriviamo soltanto di auto, moto, bici, barche e perfino trattori elettrici, è tanto assurda da rasentare la gag. Si dia una calmata, per favore, e legga un po’ meglio quello che scriviamo. Nessuno è infallibile; non noi e nemmeno lei. La invito però ad essere onesto, come lo siamo noi.

  4. Passiamo dai petroli inquinanti all’elettrico prodotto per oltre il 70% da fonti non rinnovabili e parliamo di ambiente?? Ma dai diciamo le cose come stanno!!

    • Gentile Federico, le cose come stanno le ha dette lei, e io le sottoscrivo: passare dal petrolio inquinante al 100% all’elettrico “inquinante” per il 70% mi sembra già un gran progresso. Inoltre, i motori a combustione non saranno mai puliti, mentre la quota di fonti rinnovabili nella produzione di energia elettrica potrà an ancora crescere significativamente con la diffusione di fotovoltaico, biomasse, eolico, geotermico, e via dicendo. Infine, e concludo, il motore termico inquina nelle città, sotto il nostro naso e dove si concentra la maggior parte della popolazione. Le auto elettriche zero. Le centrali elettriche, anche se alimentate da fonti fossili (soprattutto gas in Italia) rilasciano meno inquinanti perché sono più efficienti, e li rilasciano in aree meno popolate.

  5. Sicuramente chi ha scritto l’ articolo possiede una maccina nuova oppure ha denaro a sufficiente per comprarla.
    Bisogna anche pensare alle persone che possiedono autovetture vecchie per problemi economici.
    Daccordo che bisogna prendere provvedimenti antismog , ma con criterio e non badando solamente all’ inquinamento provocato dalle autovetture diesel ed a benzina.

    • Caro Maurizio il settore del trasporto è responsabile per circa un terzo dell’inquinamento nei centri urbani del mondo e dei danni alla salute che questo provoca. In Italia significa più o meno 30 mila morti premature all’anno, concentrate in gran parte nell’area più inquinata della Pianura Padana. Vogliamo parlarne? Le aggressioni criminali nelle nostre case provocano da 5 a 6 morti all’anno, gli incidenti sul lavoro meno di 1.000; eppure sono considerati veri e propri allarmi sociali. Certo, cambiare una vecchia auto per chi non ha grandi risorse (o cambiare abitudini per chi è un po’ pigro e snobba l’autobus e la bicicletta) rappresenta un sacrificio. Ma prima o poi dovrà farlo, perché la situazione è ormai insostenibile.
      ps: io, in città, vado in bicicletta… Quando sono a Milano, rigorosamente in Metropolitana.

  6. Il “vostro parere” e giusto, ma le auto elettriche o ibride, costano, al prezzo di una Yaris ci compro una Panda e mezzo! A metano. Perché invece l’Europa non costringe i pretolieri a produrre carburante più pulito, oppure utilizzare carburanti ricavati dai rifiuti o il biometano, almeno in attesa di passare all’ elettrico con costi ragionevoli. Invece si appiedano tutti, come al solito si mettono i cerotti dopo averci tagliato. Da diversi anni ci sono tecnologie applicate ai trasporti di qualità ben superiore a quelle attuali, ma non c’è nessun politico anche in Europa che si prende la briga di obbligare i produttori di applicarle. Già da anni avremmo avuto la possibilità di essere meno inquinati, ma come al solito si appieda il popolo. Chi ha i soldi si muove con taxi o auto elettrica.

    • Caro Roberto, dar sempre la colpa “ai politici” è una comoda scappatoia. Nel caso del diesel non c’è un carburante più pulito che si possa imporre ai petrolieri, come dice lei. Il biodiesel è sostenibile dal punto di vista della Co2, responsabile del surriscaldamento globale, ma nella combustione libera ugualmente le polveri sottili (Pm 10, Pm 5 e Pm2,5) che generano lo smog e causano decine di migliaia di morti premature nelle nostre città. Una Panda a Metano è molto ma molto meglio, ma non risolve il problema Co2. Alla fine, in presenza di buoni servizi pubblici, piste ciclabili, servizi di car pooling, auto e scooter elettrici usati eccetera, continuo a ritenere che la cosa migliore sia tagliare la testa al toro e procedere più in fretta possibile alla transizione verso trasporti puliti. Come si dice: l’importante è la salute. Nostra e del nostro Pianeta

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