Bioetanolo promosso nei test Green NCAP, l’ente che testa la sostenibilità delle auto. Siamo ben lontani dai voti delle elettriche , ma meglio della benzina.

Bioetanolo promosso e in Francia si vende già bene
“Il bioetanolo è un carburante alternativo di crescente interesse in alcuni paesi europei“, spiega Green NCAP sul sito ufficiale. “In particolare in Francia, dove i prezzi sono sensibilmente più bassi, le infrastrutture aumentano di capienza e il numero di flex-fuel immatricolate rappresenta il 2,2% del totale. La CO2 emessa da un veicolo alimentato a bioetanolo viene assorbita dall’atmosfera dalla fonte di biomassa mentre la pianta cresce, quindi nessuna nuova CO2 viene aggiunto all’ambiente“. Con un’avvertenza, però: “Se si considera l’intero ciclo di vita di un biocarburante, ci sono anche emissioni di gas serra legate alla produzione e alla fornitura del biocarburante. Ad esempio le emissioni derivanti dalla fertilizzazione con azoto durante la coltivazione delle materie prime in agricoltura. E la conversione della biomassa in etanolo dovuta all’uso di energia fossile”.

Ma siamo lontani anni luce dalle valutazioni dell’elettrico
Nel test con l’E85, la Ford Puma Flexifuel ha ottenuto 6,9/10 nel Greenhouse Gas Index. Un punteggio che Green NCAP giudica impressionante: “Un miglioramento significativo sull’impatto climatico rispetto al punteggio di 3,7/10 ottenuto dallo stesso veicolo alimentato a benzina standard“. Complessivamente, la Ford Puma 1.0 EcoBoost Flexifuel ha ottenuto una valutazione di 3 stelle alimentata a bioetanolo E85. Mentre i risultati sono stati di 2,5 stelle col carburante standard. Come dicevamo, siamo lontani dai risultati delle elettriche, al 99% valutati con 5 stelle e voti che in molti casi sfiorano o raggiungono i 10/10 in tutte e tre le sottocategorie. Ma Green NCAP è convinta che, nella transizione verso una mobilità pulita servano alternative all’elettrico. Come appunto i biocarburanti. “La miscelazione di biocarburanti (FAME e HVO con diesel – B7 e bioetanolo con benzina – E5, E10) è lo stato dell’arte in Europa ed è richiesta dalla legge. Se sono disponibili quantità in eccesso di bioetanolo, la quota di miscelazione può essere aumentata e l’E85 essere un combustibile valido per alcune applicazioni”.
Ok che la Co2 è compensata, ma le auto al bioetanolo, per come l’ho capita io, emetteranno allo scarico comunque Co2 perchè comunque avviene una combustione. La stessa Co2 assorbita dalla pianta da cui deriva. Quindi va a farsi benedire uno dei vantaggi dell’elettrico che non emette alcunchè al tubo di scappamento (in effetti ne sono sprovviste ;-)).
Di conseguenza le nostre città avranno sempre un’aria irrespirabile. Sono decine di migliaia le morti ogni anno riconducibili alla Co2 e alle polveri sottili. Per non parlare del rumore dei motori a combustione anche se alimentati a bioetanolo: altro vantaggio dell’elettrico.
Spero che l’UE si renda conto che è una grande cavolata e che non risolve quasi nulla e non permetta a questa tecnologia di affermarsi sul mercato.
CO2 è la “sigla” dell’anidride carbonica, che non incide direttamente sulla salute umana ma “solo” sul riscaldamento globale.. Da non confondere con il monossido di carbonio, in sigla CO (senza il 2), il cosiddetto “killer silenzioso”.
Grazie Luigi. Ero tentato di rispondere ma poi mi sembrava di poter cadere nella solita pedanteria.
Ciò non toglie che dei pistoni puliti non ne esistono. Se però, almeno per un momento, possono essere meno sporchi, ben venga.
Ma quanta energia ci vuole per produrre bioetanolo? Leggendo le tabelle E.R.O.I. non sembra così conveniente.
-Green NCAP è convinta che, nella transizione verso una mobilità pulita servano alternative all’elettrico.-
Mica solo Green NCAP. Sad but true, lo penso anch’io. Per quel che vale.
Mi associo.
Ben detto. E grazie a VaiElettrico per aver riportato la notizia. Migliorando i processi produttivi di bioetanolo … Considerando che Stellantis e FCA in particolare ha una notevole esperienza nel settore… Vedremo …
Il problema del bioetanolo è che si sottraggono campi all’agricoltura e quindi la produzione sarà comunque limitata …
Piccolo problema. Ma continuiamo pure a sognare pistoni puliti e a parlar d’altro